PsicoTerapia di gruppo per cambiare. (1 Viewer)

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terapia.intensiva

Guest
In figli sereni di amori smarriti Donata Francescato presenta per la prima volta al lettore italiano un
quadro approfondito di come stanno mutando i rapporti familiari ed esamina numerose storie
vissute da alcuni «pionieri» della nuova vita familiare. Sono uomini e donne separati che stanno
sperimentando modi diversi di essere genitori competenti al di fuori del matrimonio, e padri o madri
che, ottenuto l'affido dei figli, hanno sviluppato un rapporto più profondo con loro. Se molti figli
subiscono le conseguenze negative del conflitto fra genitori, altri crescono sereni e più preparati
ad affrontare le difficoltà della vita: in gran parte ciò dipende da come vivono e «narrano» a loro
stessi e all'interno del nucleo familiare l'esperienza della separazione, sovente sofferta, ma talvolta
anche liberatoria. Al rinnovamento dei vecchi ruoli si aggiunge la presenza di nuove figure, e i
partner dei genitori separati possono trarre grandi benefici affiancandosi ai genitori biologici come
educatori. Si profila, insomma, una vera e propria rivoluzione nella sfera affettiva di ragazzi e adulti,
destinata a trasformare radicalmente la maniera di amare ed essere amati, di educare i bambini,
di condividere le responsabilità del lavoro dentro e fuori casa. Una rivoluzione dei sentimenti che,
come tutte le altre, certo causa sofferenze, ma può condurre a un modo più autentico di vivere
l'amore.


Un libro che dovrebbe far riflettere tutti i genitori che trascinano matrimoni falliti con la scusa dei figli quando invece si tratta solo di pigrizia, paura ed egoismo, niente a che vedere con l'amore autentico per i propri figli ma che anzi li rovina perchè: falliti i genitori, falliti saranno i figli.


Consigliatissimo in ogni caso.
 

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Guest
C'è chi preferisce tenere un profilo basso per poi stoccare un affondo, chi preferisce essere sempre all'attacco per affaticare l'avversario, io personalmente credo che ogni vittoria sia retta dalla consapevolezza dell'equilibrio tra i propri punti di forza e le proprie debolezza.
Il punto è: sei abbastanza forte per riconoscere le tue debolezze?
Io credo di sì.

Come dice Georges Danton: “per vincere l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è osare, osare ancora e sempre osare.”
 

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Cmq si fa così:
( :-o :) )
 
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Quando dai la colpa a qualcuno gli stai dando anche Potere, il tuo Potere. Gli dai il Potere di renderti felice o infelice. Ma se una persona o un evento possono renderti felice o infelice, allora tu non sei un uomo libero, sei un servo; sei condannato a vivere sperando che nessuno ti faccia mai niente di male. Se hai questa consapevolezza sei una maga o un mago; se non ce l’hai sei una vittima, un piegato, un lamentante.
SALVATORE BRIZZI
 

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Guest
Direi che la foto non ha bisogno di commenti.
 
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:eek::eek::eek:

L’Onestà del desiderio

Capita spesso nelle relazioni che si metta in dubbio l’onestà della controparte, che si metta in “forse” la bontà delle sue intenzioni, la trasparenza di pensiero. eppure a ben guardare c’è qualcosa che non mente mai ed è il desiderio. Il desiderio è quella spia sul cruscotto della vita, che se sei in strada e si accende, ti sta dicendo che non andrai da nessuna parte, che il tuo viaggio è finito.
Il desiderio ha una sua onestà imprescindibile.
Desiderare è la prima cosa che facciamo, vediamo e desideriamo o non desideriamo, ma se desideriamo, la mente parte per un processo semplice e complesso al contempo. Quando due anime alimentano lo stesso desiderio, quando si verifica questa comunità d’intenti, i dubbi, che pure verranno, non troveranno terreno fertile. Basta però che uno soltanto dei due smetta di vivere quel “bisogno”, quell’intensità emotiva e la rotta si perderà.

Il tuo desiderio è onesto…e tu sei onesta/o come il tuo desiderio?
 

a90

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Sprecare tempo: lo stai facendo nel modo giusto

Un semplice cambio di prospettiva per diventare consapevole del tempo che stai sprecando e di come potresti investirlo per raggiungere i tuoi obiettivi.



“Se il tempo, di tutti i doni è il più prezioso, sprecarlo dovrebbe essere il peccato più grande.”
Benjamin Franklin.


Ci lamentiamo continuamente di non avere il tempo per le nostre passioni, di non riuscire a realizzare i nostri obiettivi, di essere troppo impegnati per instaurare buone abitudini: scuse. Ecco cosa sono, vecchie, trite e ritrite… scuse. Scuse che ci raccontiamo per sentirci meno in colpa, per procrastinare i nostri impegni e per rendere i nostri fallimenti… un po’ meno amari.

Ma se sei ancora convinto di non avere il tempo materiale per i tuoi obiettivi, beh… voglio condividere con te una riflessione tratta dall’ultima newsletter di Steve Pavlina, che sono certo ti darà una nuova prospettiva su quanto tempo stai sprecando nella tua vita.

La tabellina del tempo
Nel corso della tua giornata dedichi il tuo tempo a diverse attività. Alcune di queste, magari le più inutili, ti rubano al massimo 15-30 minuti al giorno: nulla di grave penserai, siamo mica degli automi! Eppure quei 15-30 minuti al giorno, ripetuti ogni giorno con indomita costanza, si accumulano ogni anno, trasformandosi in giorni, settimane e mesi di tempo letteralmente gettati nella spazzatura.

Scettico? Ecco allora una piccola “tabellina del tempo” che può aiutarti a capire quanti giorni lavorativi (1 giorno = 8 ore) sprecherai nei prossimi 1, 5 e 50 anni, dedicando ogni giorno anche soli pochi minuti a determinate attività: (vedi sotto)


Già… la consapevolezza è una brutta bestia. Quando ti rendi conto di quanto tempo stai sprecando in attività inutili e dei progetti che potresti realizzare altrimenti, beh… è come ricevere un pugno allo stomaco.

Investire il proprio tempo consapevolmente
Dopo aver letto la tabellina del tempo, sei ancora sicuro che trascorrere anche “solo” mezz’ora al giorno su Facebook, la tua casella di posta elettronica o su qualche sito di informazione, sia il migliore investimento per il tuo tempo?

Beh, 30 minuti non sembrano poi la fine del mondo, eppure quei 30 minuti al giorno sono quasi 1 mese di lavoro in 1 anno: giusto il tempo per preparare un esame universitario da 30 e lode, o per creare una nuova fonte di reddito passivo.

Siamo liberi di scegliere come investire al meglio il nostro tempo: nessuna costrizione; ma è importante farlo con consapevolezza. Quando ci rendiamo conto di quanto futili siano determinate attività e di quanto tempo ci fanno sprecare nel corso degli anni, una lampadina si accende nel nostro cervello ed improvvisamente ritroviamo la motivazione necessaria per raggiungere i nostri traguardi.

Prossimi passi
La consapevolezza è una condizione necessaria per il cambiamento, ma non è sufficiente.

Ora che sei consapevole che anche 10 minuti, persi qua e là in attività prive di valore, si accumulano negli anni costringendoti a rinunciare ad attività ben più importanti, è arrivato il tempo di agire:

Prendi un foglio di carta ed una penna.
Fai una lista di tutte quelle attività inutili a cui dedichi anche soli 10 minuti al giorno.
Usa la tabellina del tempo per capire quanto tempo ti ruberanno queste attività nei prossimi 50 anni.
Dopo esserti ripreso dallo shock ;-), prova a scrivere di fianco ad ognuna delle attività succhia-tempo, un progetto, un’abitudine, o un obiettivo che potresti completare, instaurare o raggiungere dedicando lo stesso ammontare di tempo.
Agisci!!!
 

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