PROFITTI GRAZIE AI VACCINI SUI BAMBINI: QUESTI GLI OBIETTIVI DELLA PFIZER (1 Viewer)

tontolina

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PROFITTI GRAZIE AI VACCINI SUI BAMBINI: QUESTI GLI OBIETTIVI DELLA PFIZER
1 Agosto 2021
Michele Crudelini

La multinazionale del farmaco americana Pfizer intende incrementare ulteriormente i propri profitti con l’allargamento dei potenziali fruitori del vaccino anti Covid.
Saranno in particolare due le modalità con cui l’azienda farmaceutica percorrerà questa strada.

Terza dose e vaccini ai bambini
Da una parte con l’introduzione di una terza dose, che secondo le intenzioni di Pfizer dovrebbe coprire dalla variante Delta. Dall’altra con l’autorizzazione a somministrare il siero anche nei bambini al di sotto dei 12 anni e fino a soli 6 mesi di età.

Il Governo americano sembra voler appoggiare i desideri del colosso farmaceutico.
Il governo federale sta esercitando un’opzione nel suo contratto con Pfizer per l’acquisto di 200 milioni di dosi del vaccino Pfizer da consegnare tra l’autunno 2021 e la primavera 2022 per prepararsi alle future esigenze di vaccinazione, compresi i vaccini per i bambini sotto i 12 anni e possibili colpi di richiamo se gli studi dimostrano che sono necessarie.
Ha così dichiarato un funzionario della Casa Bianca alla CNN. L’amministratore delegato della Pfizer Albert Bourla sembra essere fiducioso sull’arrivo delle autorizzazioni delle autorità di vigilanza del farmaco per l’introduzione di una terza dose e per la somministrazione i bambini under 12.
È probabile che possa essere necessario un terzo richiamo entro 6-12 mesi dopo la vaccinazione completa per mantenere i più alti livelli di protezione e sono in corso studi per valutare la sicurezza e l’immunogenicità di una terza dose.
Ha dichiarato l’amministratore delegato della Pfizer.

Utili record per la multinazionale
Bourla ritiene che la terza dose possa ricevere l’avvallo della FDA già entro agosto,
mentre per gli under 12 il via libera potrebbe arrivare a settembre.

L’obiettivo principale della Pfizer non è però il vaccino, ma il profitto da esso derivante.

Perché con queste due mosse la multinazionale potrebbe superare la soglia dei 100 miliardi di dollari di utili nel prossimo trimestre. In questo modo il vaccino anti Covid della Pfizer diventerebbe il farmaco più venduto di tutti i tempi.

Le giravolte sull’efficacia
Oltre all’evidente volontà di quest’azienda di porre al primo piano della sua agenda il profitto, restano diversi punti interrogativi rispetto alle continue giravolte e al suo curriculum decisamente controverso.
Nello scorso autunno Pfizer si era infatti distinta per roboanti annunci sull’efficacia del suo vaccino contro il Covid, data per scontata a oltre il 90%.
Numeri che ancora oggi vengono messi decisamente in discussione a seguito della somministrazione su un’ampia fascia di popolazione mondiale.
L’efficacia del vaccino Pfizer sembra infatti decadere abbastanza rapidamente con il passare delle settimane.
Uno studio condotto dalla stessa azienda ha infatti dimostrato che dopo sei mesi il vaccino perderebbe la sua efficacia.

E quale sarebbe la soluzione secondo Pfizer? La terza dose, con un conseguente impatto positivo per le casse della multinazionale.

Peccato però che nel frattempo con la nuova variante delta in circolo la copertura del vaccino Pfizer sia stata decisamente sovrastimata.
Non sarebbe oltre il 90%, bensì si attesterebbe su un più modesto 64%.
Ciò ha importanti implicazioni per l’immunità di gregge e la capacità del virus di evolversi ulteriormente.
Ha dichiarato Yaniv Erlich, scienziato israeliano-americano, professore associato alla Columbia University.

Il contenzioso di Kano
Occorre infine ricordare che l’attenzione della Pfizer nei confronti dei bambini non sembra rievocare una parentesi positiva del curriculum dell’azienda.
Un episodio che viene ricordato come Contenzioso di Kano, dal nome della città nigeriana dove la multinazionale americana iniziò una sperimentazione su un gruppo di bambini malati di meningite.
Durante la sperimentazione 5 bambini sono deceduti e altri hanno riportato danni permanenti.
La questione è finita in tribunale e tuttora il contenzioso è ancora in corso.
E ora il vaccino contro il Covid non può che rappresentare per la Pfizer una enorme opportunità di profitto, da ottenere evidentemente a qualunque costo.
 

tontolina

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tontolina

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da ascoltare.... e si riferisce ai vaccini normali.....
le bastardate non finiscono mai
“VACCINI SOTTO LE STELLE” L’ULTIMA DISCUTIBILE INIZIATIVA PER INDURRE GLI OVER 12 ALLA VACCINAZIONE

L'azienda sanitaria di Belluno insieme al Comune veneto ha promosso l'iniziativa "Vaccini sotto le stelle", aperta fino ai dodicenni. Questo nonostante siano diversi i Paesi dove regna la prudenza sulla somministrazione del siero agli under 18.

 

tontolina

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ADOLESCENTI VACCINATI ANCHE SENZA CONSENSO DEI GENITORI? NO! “I MINORI NON HANNO CAPACITÀ GIURIDICA”- Barbara Balanzoni

La volontà di un minore in merito ai vaccini può essere superiore rispetto alla volontà di entrambi i genitori? Sì, secondo il Comitato Nazionale di Bioetica, che in un documento pubblicato lo scorso 29 luglio sostiene che qualora un adolescente voglia farsi vaccinare contro la volontà di entrambi i genitori dovrebbe poterlo fare perché la sua volontà “coincide con il migliore interesse della sua salute psico-fisica e della salute pubblica”. L’idea del Comitato però si scontra con le disposizioni di legge vigenti, che ci ricordano che il minore non ha capacità giuridica fino al compimento del 18esimo anno. E, come ha ribadito la dottoressa Barbara Balanzoni sui propri canali social, un consenso informato firmato da un minore è pari alla carta straccia.

 

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ADOLESCENTI VACCINATI ANCHE SENZA CONSENSO DEI GENITORI? NO! “I MINORI NON HANNO CAPACITÀ GIURIDICA”- Barbara Balanzoni

La volontà di un minore in merito ai vaccini può essere superiore rispetto alla volontà di entrambi i genitori? Sì, secondo il Comitato Nazionale di Bioetica, che in un documento pubblicato lo scorso 29 luglio sostiene che qualora un adolescente voglia farsi vaccinare contro la volontà di entrambi i genitori dovrebbe poterlo fare perché la sua volontà “coincide con il migliore interesse della sua salute psico-fisica e della salute pubblica”. L’idea del Comitato però si scontra con le disposizioni di legge vigenti, che ci ricordano che il minore non ha capacità giuridica fino al compimento del 18esimo anno. E, come ha ribadito la dottoressa Barbara Balanzoni sui propri canali social, un consenso informato firmato da un minore è pari alla carta straccia.

si... li chiamano GRANDI MINORI....:oops:
 

tontolina

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Covid-19: Pfizer annuncia un nuovo antivirale

7 ore ago
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Se ne vociferava da tempo. Dopo un anno e mezzo di boicottaggio delle cure domiciliari e delle varie terapie già ampiamente disponibili (e sopprattutto economiche) sul mercato, Pfizer ha annunciato pubblicamente la sua nuova iniziativa nello sviluppo di un antivirale per combattere il virus.
Insieme ai vaccini, la sconfitta del #COVID19 probabilmente richiederà trattamenti #antivirali per coloro che contraggono il virus.
Abbiamo avviato uno studio di Fase 2/3 che coinvolge oltre 2.000 partecipanti infetti da SARS-CoV-2 per valutare una potenziale terapia orale: Covid-19 Antiviral Efforts | pfpfizeruscom
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In caso di successo, questa terapia #antivirale orale potrebbe essere prescritta al primo segno di infezione e fornire una nuova opzione di trattamento che può essere assunta a casa. Covid-19 Antiviral Efforts | pfpfizeruscom
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La necessità di un trattamento #antivirale efficace sta crescendo poiché l’impatto del #COVID19 continua a farsi sentire in tutto il mondo.
Siamo orgogliosi di esplorare nuovi fronti nella lotta. Maggiori informazioni sulla nostra ricerca antivirale: Covid-19 Antiviral Efforts | pfpfizeruscom #ScienceWillWin
Nonostante l’esistenza e il successo già dimostrato dalla sommistrazione di farmaci a basso costo come l’idrossiclorochina, l’ivermectina, il plasma convalascente, la vitamina D e C ad alta dose, ecc. contro il Covid, evidentemente a Pfizer non poteva mancare la possibilità di aggiungere un nuovo farmaco sul mercato.
Siccome non bastavano i circa 26 miliardi di dollari di guadagno sui loro “vaccini” – che già stanno dimostrando di essere un fallimento colossale per la prevenzione contro la malattia – ecco all’orizzonte una nuova fonte di guadagno. Sarà interessante vedere nel prossimo futuro se le varie agenzie mondiali per il farmaco (che spesso hanno investimenti nelle stesse case farmaceutiche) saranno così veloci ad approvare questi antivirali di Pfizer quanto erano veloci a rifutare l’efficacia delle altre terapie generiche.
Un altro punto da sottolineare di questa notizia è il tacito riconoscimento di Pfizer che i vaccini non bastano per superare la trasmissione e l’infezione stessa del Covid, un fatto che hanno evidenziato già centinaia di medici e scienziati.
Una delle tante ragioni per cui c’è stato una spinta molto insistente sull’invenzione e l’utilizzo di nuovi medicinali durante la “pandemia” – anche al costo della perdita di vita delle persone malate a cui le cure generiche erano negate – diventa chiara da questo report di Evaluate Pharma:
“Secondo un report di EvaluatePharma [pubblicato giugno 2019] tra il 2019 e il 2024 sono a rischio oltre 198 miliardi di dollari di vendite globali di farmaci da prescrizione. Gli esperti ora avvertono che l’industria farmaceutica è sull’orlo di una seconda patent cliff (scadenza brevettuali).
‘Una patent cliff è ciò che accade quando le entrate di un’azienda iniziano a precipitare o precipitano, perché il brevetto di un prodotto consolidato raggiunge la sua data di scadenza e i concorrenti possono quindi iniziare a vendere quel prodotto’, ha affermato The Motley Fool.
L’industria farmaceutica ha sperimentato la prima ‘patent cliff’ durante gli anni 2011-2016.
Durante questo periodo, centinaia di miliardi di farmaci di marca, alcuni dei quali rappresentavano grandi percentuali delle vendite di grandi aziende farmaceutiche, hanno perso la protezione del brevetto. Le patent cliff hanno un impatto enorme sulle entrate delle grandi aziende farmaceutiche, costringendole a trovare modi nuovi e innovativi per ridurre i costi, aumentare i prezzi o trovare nuove fonti di profitto.
I brevetti per i farmaci durano in genere 20 anni. Servono come diritto di proprietà concesso dall’Ufficio brevetti degli Stati Uniti e possono comprendere una vasta gamma di rivendicazioni. Quando un brevetto su un farmaco di marca scade, si apre il mercato ai concorrenti per produrre e vendere trattamenti generici a prezzi inferiori.”
MOLLY JOHNSON
 

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CORRELAZIONE TRA VACCINO PFIZER E INFIAMMAZIONE DEGLI OCCHI. LO STUDIO ISRAELIANO

Tra gli effetti collaterali da aggiungere al bugiardino del vaccino prodotto da Pfizer-Biontech potrebbe esserci lo sviluppo di una forma di infiammazione degli occhi chiamata uveìte.
A rilevarlo è uno studio israeliano condotto dalla Prof. Zohar Habot-Wilner Direttrice della sezione dedicata alle Uveiti e alle Infiammazioni degli occhi del Sourasky Medical Center di Tel Aviv.
La studiosa ha rilevato che circa 21 persone che avevano ricevuto la doppia dose del vaccino Pfizer avevano sviluppato l’uveite da uno a quattordici giorno dopo la prima dose, o da un giorno a un mese dopo la seconda. Ventuno persone hanno sviluppato l’uveite anteriore e due hanno sviluppato la Multiple evanescent white dot syndrome (MEWDS).

Con uveite si intende un’infiammazione dell’uvea, una sottile membrana molto vascolarizzata posta tra la cornea e la sclera. Si tratta di una patologia rara dell’occhio, che può colpire soggetti di ogni età compresi i bambini. Di solito può condurre a riduzioni temporanee della vista, ma se non diagnosticata e curata per tempo può portare anche alla cecità. A seconda dello strato colpito si parla di uveite anteriore posteriore o intermedia.

La dottoressa ha affermato che i pazienti che avrebbero potuto contrarre l’uveite a causa di altre malattie dell’organismo erano sotto controllo prima della vaccinazione, e nessuno dei pazienti ha avuto cambiamenti nei loro trattamenti sistemici per almeno sei mesi prima di ottenere le iniezioni. Dunque, prima della vaccinazione non c’era alcuna patologia o infezione che potrebbe essere la causa dell’insorgenza dell’infiammazione degli occhi. Inoltre, otto dei pazienti avevano una storia clinica di insorgenza di uveite ma da uno a quindici anni prima.

Tuttavia, tengono a precisare che su 21 persone solo tre hanno sviluppato una forma grave di uveite, mentre non risultano dati sulla guarigione o meno dei due pazienti che hanno sviluppato la MEWDS, perché, a quanto sembra, non sono stati trattati. La dottoressa ha inoltre sottolineato di non prendere sottogamba sintomi come dolore, rossore o deterioramento della vista e di farsi vedere immediatamente da un medico specializzato.

Intanto negli Stati Uniti un articolo del New York Times ci fa sapere che, a causa della nuova ondata di infezioni, la Food and Drug Administration ha accelerato i tempi per approvare in via definitiva il vaccino Pfizer-Biontech. Come ben sappiamo, finora i vaccini anti -covid erano stati approvati in tutta fretta a fronte di una epidemia, tant’è che per quanto riguarda il vaccino Pfizer Biontech la sperimentazione avrebbe dovuto terminare a dicembre 2023.

“Dare l’approvazione finale al vaccino potrebbe aumentare I tassi di inoculazione in un momento in cui la variante Delta sta aumentando il numero dei casi”, si legge sul noto giornale americano.
Un modo per tranquillizzare i più renitenti, dunque. Ma ci sono davvero gli estremi per dare l’approvazione definitiva al vaccino?
 

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Formazione di cristalli all'interno del 'vaccino' Pfizer destinato alle cavie.
 

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i vaccinatori non hanno pietà per nessuno!
Londra, UK.

'Mia nipote ha avuto il suo secondo bambino il mese scorso e durante la gravidanza ha resistito alla vaccinazione.

Un mese prima del parto, le è stato detto che avrebbe avuto bisogno di un cesareo ma sia i dottori che l'Ospedale hanno insistito nel dire che non avrebbe potuto entrare in Ospedale se prima non avesse fatto il vaccino.

Sotto tale pressione, e la preoccupazione per la salute del suo bambino, si è sentita costretta ad obbedire e a farsi vaccinare contro il Covid.

Ora il bambino è in Ospedale. Ha dei 'tremori' intermittenti che stanno peggiorando e ha bisogno di esami al cervello perché i medici non riescono a caprirne la causa.

Tutti gli altri test eseguiti hanno dato esito negativo, allora sta venendo trasferito al Great Ormond Street Hospital per tutti gli altri esami'.

 

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