Problema di stima del prezzo futures piu' probabile (1 Viewer)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Ovvero(poi giuro che me ne vado..)

ti serve uno storico di ultimi minuti, si calcola il delta tra prezzo se sei veloce e prezzo finito..si calcola la Dev.st e da li si partorisce una stima probabilistica.

Penso tu abbia capito (anzi, ne sono certo)

Ciao,
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Il fenomeno che indichi dovrebbe essere generato dai vari ribilanciamenti di fondi in leva (o almeno in parte così dovrebbe essere).

Sicuramente.

La grandissima volatilita' giornaliera dei futures dalla chiusura del cash (ore 17:25) alla chiusura dei mercati (17:40) e' determinata dai ribilanciamenti.
Non so sei hai fatto caso, ma ieri sera Eni ha perso in Italia ben 19 tick in chiusura (ore 17:25 = 17,69 ore 17:30 = 17,50) a seguito di un rilbilanciamento partito da New York e propagatosi rapidamente da noi

(vedi nel grafico sopra il prezzo di New York, sotto il prezzo di Milano)

A causa della fortissima speculazione oltreoceano arrivata su Eni il prezzo del future e' passato in pochissimo tempo da 17290 a 17185
 

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Piedi a Terra

Forumer storico
Ovvero(poi giuro che me ne vado..)

ti serve uno storico di ultimi minuti, si calcola il delta tra prezzo se sei veloce e prezzo finito..si calcola la Dev.st e da li si partorisce una stima probabilistica.

Penso tu abbia capito (anzi, ne sono certo)

Ciao,

Si, avevo pensato ad un procedimento molto simile.

Prendo per ogni giorno 20 dati formato OCHL ad 1 minuto. Calcolo la deviazione standard prendendo i soli dati H e L ed ottengo la deviazione standard della giornata. Con la dimensione del campione, cioe' n=20 , calcolo la media del campione ma usando questa volta i dati O e C di ogni minuto.

Pensavo di usare quindi:
HL per la varianza dei rendimenti
OC per la media dei rendimenti.

Con i valori di dev. st. e media, ignorando curtosi ed asimmetria, calcolo l'errore e la normale standardizzata per ottenere l'intervallo del FIB all'interno del minuto in cui e' (piu') probabile che caschi un mio ordine random. L'intervallo del FIB in cui cadrebbe l'ordine random e' stabilito dalla solita funzione inversa della distribuzione normale di Excel (INV.T).

I 2 valori di limite inferiore e limite superiore a quel punto sostituiscono da qui in avanti i 2 valori O e C reali di ogni minuto e la loro media aritmetica genera un valore sintetico del FIB all'interno di quel minuto e che dovrebbe corrispondere al vertice della campana della distribuzione e, quindi alla stima del prezzo future piu' probabile all'interno di quello specifico minuto.

Spero comunque di ricevere insights su delle soluzioni al problema esposto che siano meno macchinose della mia.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Si, avevo pensato ad un procedimento molto simile.

Prendo per ogni giorno 20 dati formato OCHL ad 1 minuto. Calcolo la deviazione standard prendendo i soli dati H e L ed ottengo la deviazione standard della giornata. Con la dimensione del campione, cioe' n=20 , calcolo la media del campione ma usando questa volta i dati O e C di ogni minuto.

Pensavo di usare quindi:
HL per la varianza dei rendimenti
OC per la media dei rendimenti.

Con i valori di dev. st. e media, ignorando curtosi ed asimmetria, calcolo l'errore e la normale standardizzata per ottenere l'intervallo del FIB all'interno del minuto in cui e' (piu') probabile che caschi un mio ordine random. L'intervallo del FIB in cui cadrebbe l'ordine random e' stabilito dalla solita funzione inversa della distribuzione normale di Excel (INV.T).

I 2 valori di limite inferiore e limite superiore a quel punto sostituiscono da qui in avanti i 2 valori O e C reali di ogni minuto e la loro media aritmetica genera un valore sintetico del FIB all'interno di quel minuto e che dovrebbe corrispondere al vertice della campana della distribuzione e, quindi alla stima del prezzo future piu' probabile all'interno di quello specifico minuto.

Spero comunque di ricevere insights su delle soluzioni al problema esposto che siano meno macchinose della mia.

esattamente. Non credo ci sia possibilità di fare meglio (sofisticando la parte varianza a piacere e osservando poi i realtà se ci sono miglioramenti)

Se ci sono scorciatoie ora non mi vengono in mente (ma io proprio non mi occupo di frequenze così alte, anche se trovo affascinante la cosa)

Spero ti possano aiutare, ciao
:)
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Chiudo qui, in attesa di veder comparire qualche gradito suggerimento di nuovi metodi oltre ai 4 indicati.

Una nota finale sull'HFT.

L'HFT de noantri, cioe' lo scalping sul FIB ad 1 minuto e' anche per me un argomento del tutto nuovo, un campo nel quale sono ai primi passi, all'ABC.
Tuttavia e' un tema che fin da subito ho trovato affascinante, perche' le novita' tecnologiche al giorno d'oggi rispetto al passato sono le piattaforme come PEI, Sella Bridge che permettono di automatizzare totalmente questo genere di strategie sul FIB al costo massimo di 25 Euro al mese di affitto della piattaforma di trading automatico.

Prima di esaltarsi vedendo l'algoritmo in backtesting che riesce a grattare 100-200 Euro al giorno cercando di sfruttare qualche pattern mentre tu ne stai sotto l'ombrellone occorre andare con i piedi di piombo. Poiche con il trading degli ultimi 10 minuti si tradano le finestre temporali, e' assolutamente prioritario stimare quale sara' il prezzo piu' probabile che la macchina andra' ad eseguire nel minuto in cui l'algortimo della PEI ha deciso di passare l'ordine, altrimenti differenze trascurabili in backtesting finirebbero per trasformarsi in perdite sensibili con il denaro reale.

Buon weekend a tutti
 

Piedi a Terra

Forumer storico
col parkinson?:D

e se il caso col garchpark(o ewmapark)?

Abbandono l'argomento della stima del prezzo piu' probabile, per mancanza di interesse.

Un altro argomento strettamente collegato che mi piacerebbe proporre al pregiato pubblico dell'HFT de noantri, esattamente la platea alla quale appartengo, e' il problema dei tempi d'arrivo.

L'argomento dei tempi di arrivo riguarda uno dei temi toccati in passato nel proprio cammino di speculazione intellettuale sul FOL da parte dell'arcinoto Sucontre e dell'ancor piu' noto Roberto M.:

i prezzi possono essere trasformati dalla rappresentazione abituale tick by tick in una rappresentazione equispaziata ? Si potrebbe infatti ipotizzare a ragion veduta che se si aspetta tanto tra un tick, un secondo, un minuto (che e' l'approccio similHFT che ho proposto) e quello successivo sia piu' probabile un grande scostamento di prezzo piuttosto che uno piccolo. E viceversa.

Per testare questa ipotesi occorre naturalmente predisporre un test statistico, peraltro elementare e gia' fatto conoscere da De Lorenzo. A sensazioni e/o ricerche con Google o esponendo al Web simili tematiche si fa davvero poca strada nella comprensione di quanto nell'HFT de noantri sia importante, e trascurato, l'aspetto dell'equispaziatura dei prezzi.

Un saluto
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Questo è molto interessante, non so quando DL ha trattato l'argomento ma un premio Nobel ci ha lavorato sopra modellando il processo

Autoregressive conditional duration - Wikipedia, the free encyclopedia

(credo che oggi si usi per prendersi a calci tra algo derivando l'intervallo in base alla volatilità del sottostante se in presenza di market making. Un campo decisamente competitivo se si finisce in acque sbagliate. Ma qui l'esperta e PGP, io parlo per sentito dire.)
 
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Piedi a Terra

Forumer storico
Questo è molto interessante, non so quando DL ha trattato l'argomento ma un premio Nobel ci ha lavorato sopra modellando il processo

Autoregressive conditional duration - Wikipedia, the free encyclopedia

(credo che oggi si usi per prendersi a calci tra algo derivando l'intervallo in base alla volatilità del sottostante se in presenza di market making. Un campo decisamente competitivo se si finisce in acque sbagliate. Ma qui l'esperta e PGP, io parlo per sentito dire.)

Sapevo da tempo dell'esistenza di questo modello, ma non lo trovo utile perché troppo specialistico, eppoi superato dalla ricerca piu' recente, trattandosi, come e' ovvio, di un settore di punta.

Cercando di coinvolgere qualcuno piu' interessato agli aspetti operativi piuttosto di quelli teorici la problematica di stimare i tempi di arrivo non investe solo i futures, ma anche talune obbligazioni particolari che si adattano bene all'analisi dei tempi di arrivo.

Ci sono ad esempio le famose obbligazioni da 100.000 Euro nominali ad altissimo rischio e qualcuna come le Generali vale in tel quel 130.000 Euro.

Si potrebbe ipotizzare che se si aspetta tanto tra un prezzo di Generali da 130.000 Euro e quello successivo sia piu' probabile un grande scostamento di prezzo piuttosto che uno piccolo?
E viceversa? .

Il test da fare per l'ipotesi di casualita' dei tempi di arrivo e' molto semplice (Spearmann) e potrebbe fornire lo spunto per temi operativi.

Prendendo una serie storica di Generali 2042 si potrebbe stimare che dati certi ritardi di tempo sia piu' probabile un grande scostamento di prezzo rispetto al precedente, e che quindi, tradotto in soldoni, si possa riuscire ad acquistare in bid a buon mercato.

Che poi sia anche altrettanto facile rivendere in ask e' tutto da dimostrare.

P.S. Spearmann (test di rango) al posto di Pearson (testi di correlazione) o Pearson Bravais (test di autocorrelazione) per un banale motivo: i 20-30 trader al massimo che lavorano i titoli da 100.000 di solito ne acquistano un lotto solo e poi cercano di rivenderlo sperando che non scenda ulteriormente. Sul book nella stragrande maggioranza dei casi passa sempre 1 ordine per trade, raramente 2 e quindi e' importante comperare bene piu' che vendere bene. Lo studio dei tempi di arrivo potrebbe guidarci nella individuazione della strategia migliore.
 

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