Private Banker, quali sono i meno peggio? (1 Viewer)

mela8

Nuovo forumer
Conosco tutta la gamma Alleanza e le assicuro che non c'è nemmeno un prodotto interessante.
Buona serata.
 

mela8

Nuovo forumer
Non conosco nemmeno una persona che ha acquistato di sua sponte da Alleanza nè che abbia cercato Alleanza per investire, conosco molte persone a cui sono stati venduti prodotti Alleanza in maniera più o meno discutibile.
La cultura finanziaria è aimè talmente infima che realtà del genere prendono piede ed hanno anche successo. Torno a dirle che parlo con cognizione di causa , mi faccia un nome di un prodotto e glielo dimostro.
Ad ogni modo non credo che questa nostra discussione giovi a chi ha aperto il 3d volevo solo evitare che cascasse dalla padella nella brace dandole seguito.
 
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Ciao e benvenuto.
Un buon primo passo è quello di evitare banche che ti propongono esclusivamente o prevalentemente prodotti di casa ovvero prodotti a marchio proprio, gestioni patrimoniali e polizze unit linked giusto per generare commissioni.
Prediligi strutture piatte, con meno conflitto di interesse e dove i banker non sono soggetti a budget di prodotto imposti dalla rete.
Prima di farti proposte un buon private banker analizza le tue esigenze, i tuoi orizzonti temporali e la tua propensione al rischio; gli strumenti che poi ti andrà a proporre dovranno essere in linea con quanto emerso.
Sui forum leggerai di persone pro gestione attiva(fondi/polizze) e di persone pro gestione passiva (etf) in un portafoglio ben fatto a mio avviso servono questi e quelli; la cosa fondamentale anche in caso di strumenti a gestione attiva è porre attenzione alle commissioni perchè nel momento in cui si investe un capitale i ritorni sono incerti ma le commissioni sono certe e sul lungo periodo incidono; un banker professionale te le esplicita dettagliatamente e con la mifid II è tenuto a farlo da normativa sia ex ante che ex post.

Grazie, apprezzo molto il tuo post, lineare e positivo.
Mi chiedo almeno una cosa: un PB appartiene ad una banca o ad un gruppo bancario, e quindi proporrà prodotti almeno al 60/70% propri, perché viene pagato e misurato su quello. Diverso è il discorso del consulente indipendente, il quale può spaziare fino a dove la sua esperienza e la conoscenza lo può spingere a consigliare.
Tutto non si può avere. E' corretto?
 
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mela8

Nuovo forumer
Grazie, apprezzo molto il tuo post, lineare e positivo.
Mi chiedo almeno una cosa: un PB appartiene ad una banca o ad un gruppo bancario, e quindi proporrà prodotti almeno al 60/70% propri, perché viene pagato e misurato su quello. Diverso è il discorso del consulente indipendente, il quale può spaziare fino a dove la sua esperienza e la conoscenza lo può spingere a consigliare.
Tutto non si può avere. E' corretto?

Grazie.
Occorre fare un distinguo importante: se si tratta di un private banker vero e proprio è un dipendente della banca e in quanto tale sarà tenuto a proporre prevalentemente prodotti nel perimetro della stessa (alle volte hanno un fisso + un variabile dato dai budget); se si tratta di un consulente finanziario abilitato all'offerta fuori sede (alle volte vengono chiamati private banker anche loro) di qualche rete (es Fideuram, Mediolanum, Fineco, Widiba, Azimut, Finanza & Futuro, ecc)allora ha un mandato di agenzia da parte della società e, sulla carta, può proporre tutti i prodotti con cui la società ha accordi di distribuzione.
Se nel primo caso il conflitto di interesse è in capo alla banca in questo secondo caso il conflitto di interesse viene passato dalla società di consulenza sulla testa del consulente; i prodotti "di casa" retrocedono al consulente delle commissioni molto più corpose (o sono oggetto di budget) rispetto ai prodotti delle altre società di investimento con cui la società ha accordi di distribuzione e quindi il consulente sarà incentivato ad anteporli.
Il consulente indipendente può spaziare ovunque, ha molto più margine di manovra ma purtroppo è una figura che in Italia stenta e stenterà a prendere piede. E' una professionalità che presuppone di avere interlocutori evoluti che siano in grado di acquistare gli strumenti in autonomia magari tramite intermediari diversi (questo per alcune persona risulta essere una problematica perchè per forma mentis preferiscono avere un' unica situazione aggregata), che siano in grado di comprendere il valore aggiunto del consulente e, cosa che sembra banale ma non lo è, che siano disposti a pagare la parcella anche nei momenti di mercati negativi.
Restando in una via di mezzo esistono in Italia società di intermediazione mobiliare indipendenti da gruppi bancari che collocano solo prodotti di società terze (multi brand puro) e che per importi di una certa rilevanza fanno anche consulenze a parcella.
 

U.BOOAT64

Nuovo forumer
personale esperto in pro gestione passiva quindi ETF lo cerco disperatamente, non mi viene proposto in nessuna filiale come se chiedessi la luna eppure sarebbe un personaggio che non dovrebbe mancare, grazie per l'informazione continuo la mia ricerca con un nuovo vocabolo per il momento . :love:
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
Buonasera, questo è il mio primo post.
Sto avendo una pessima esperienza con una banca con un consulente "private".
Mi sto chiedendo da tempo, cosa fare e quali mosse fare a breve ...
Chiudere tutto e spostarmi verso qualcuno di serio e affidabile nel tempo.
Pensavo che un importante patrimonio fosse un valore aggiunto ... e invece mi rendo conto soltanto che
c'è stata più carne da spolpare e che ora vedo solo le ossa.
Qual è la vostra esperienza in merito?
Un saluto.
NC

Grazie, apprezzo molto il tuo post, lineare e positivo.
Mi chiedo almeno una cosa: un PB appartiene ad una banca o ad un gruppo bancario, e quindi proporrà prodotti almeno al 60/70% propri, perché viene pagato e misurato su quello. Diverso è il discorso del consulente indipendente, il quale può spaziare fino a dove la sua esperienza e la conoscenza lo può spingere a consigliare.
Tutto non si può avere. E' corretto?

Ciao,

da ex-Consulente che ha lavorato in banca per tanti anni e che ha dato le dimissioni proprio per non sottostare a questo gioco, del consigliare unicamente i prodotti della banca, che la banca deve vendere a tutti i costi per fare i budget...ti posso dire che per fortuna esistono ancora Consulenti seri e preparati, tanto nelle reti quanto quelli indipendenti.
Un Professionista è tale se non ha conflitti di interesse, consigliando ciò che reputa meglio per il proprio cliente, che altro non è che l’unico patrimonio di cui dispone e che non deveperdere, deludendolo.

Un Consulente bancario, prende lo stipendio dalla banca, mentre un Consulente di una rete o indipendente è a partita iva e questa differenza è fondamentale, perché se i Consulenti di rete/indipendenti non soddisfano i propri clienti, essi non percepiscono nulla, mentre il consulente che lavora per la banca prenderà comunque lo stipendio.

Dopo oltre 20 anni che svolgo questo lavoro, posso affermare che un Consulente Professionista non è colui che fa guadagnare sempre e comunque il cliente, diversamente sarebbe un mago e non avrebbe bisogno di clienti per campare, ma piuttosto è un Professionista che lavora con il cliente per fargli ottenere i migliori risultati possibili, con il minor rischio possibile.

Altra considerazione fondamentale è scindere i due aspetti: Consulenza e risultati.

La Consulenza è un servizio, mentre i risultati si ottengono mediante la scelta e l’investimento negli strumenti condivisi tra Consulente e Cliente.

Detto questo, il rapporto con i miei clienti si basa su questi aspetti:

Ascolto degli obiettivi del Cliente.
Consulenza e scelta degli strumenti da utilizzarsi con scelta tra tutti gli strumenti finanziari disponibili quindi a 360*; nello stesso tempo si deve avere condivisione delle scelte e dell’orizzonte temporale di investimento.
Supporto continuo durante il processo di investimento, perché nessuno prevede il futuro, e educazione finanziaria.

Le alternative esistono, ma bisogna essere disposti ad ascoltare, fidarsi e battere strade che il 99% degli investitori italiani si rifiuta di prendere in considerazione, perché la sua banca è differente, anzi...è sempre la sua banca, che di certo non farà i tuoi interessi.
 
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