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LA CONSOB VALUTERA´ SE LA CONTROMOSSA E´ LECITA. IL TITOLO IN BORSA +11%
Un´Opa ostile infiamma Prima Industrie
La lancia Gnutti, i soci rispondono aumentando il capitale
12/2/2003
MILANO
Un´Opa a prezzi da saldo per levare Prima Industrie dal listino. Interbanca, la Hopa di Emilio Gnutti, Meliorbanca e una pattuglia di investitori vicini allo stesso Gnutti lanciano un´offerta ostile sul gruppo torinese quotato al Nuovo mercato e ne provocano l´immediata reazione. Sarà battaglia in Borsa? Probabile, anche se in scala minore: l´operazione, allo stato delle cose, vale poco più di 31 milioni di euro. La Newco Laser, la società veicolo di Gnutti & Co., annuncia ieri l´Opa totalitaria, a 7,5 euro per azione rispetto ai 7,3 euro della chiusura di lunedì scorso, con un premio dell´8,5% rispetto alla media ponderata degli ultimi sei mesi e del 4% sull´ultimo mese. Se l´offerta avrà successo, i promotori hanno già pronto il nuovo amministratore delegato: Andrea Mattarelli, già alla guida della Mandelli, che promette di tagliare radicalmente i costi e cambiare politica commerciale in cerca di una redditività che per il gruppo - attivo nei laser per le applicazioni industriali - finora non è arrivata. Ma gli attuali azionisti di Prima Industrie - i maggiori sono la Helios Private Equity del gruppo Unicredit, la Erste International e il Fondo Cambia - fanno già capire che quel prezzo non li convince e la Borsa scommette su un rialzo dell´offerta. Ieri pomeriggio, con straordinario tempismo, Prima Industrie comunica infatti che pochi minuti prima dell´annuncio dell´Opa al mercato ha varato un aumento di capitale per 450 mila nuove azioni sottoscritte da due soci a 8,85 euro per azione. Il messaggio è duplice e chiaro: in primo luogo si piazza una «pillola avvelenata» volta ad aumentare il costo dell´acquisizione per l´offerente, in secondo luogo l´azione Prima Industrie viene valutata 8,85 e non 7,5 euro. Ma l´efficacia dell´aumento deliberato ieri resta per ora in una zona grigia. Spetterà alla Consob stabilire se la delibera abbia assunto efficacia prima o dopo che la Newco Laser ha depositato il documento d´offerta presso la stessa commissione. Nel primo caso tutto sarebbe regolare, nel secondo, invece, l´aumento finirebbe sotto il giogo della «passivity rule», la regola che impedisce qualsiasi contromossa da parte di chi è soggetto ad Opa. La Borsa, comunque, si è già espressa portando Prima Industrie a chiudere a 8,2 euro in crescita dell´11%.
LA CONSOB VALUTERA´ SE LA CONTROMOSSA E´ LECITA. IL TITOLO IN BORSA +11%
Un´Opa ostile infiamma Prima Industrie
La lancia Gnutti, i soci rispondono aumentando il capitale
12/2/2003
MILANO
Un´Opa a prezzi da saldo per levare Prima Industrie dal listino. Interbanca, la Hopa di Emilio Gnutti, Meliorbanca e una pattuglia di investitori vicini allo stesso Gnutti lanciano un´offerta ostile sul gruppo torinese quotato al Nuovo mercato e ne provocano l´immediata reazione. Sarà battaglia in Borsa? Probabile, anche se in scala minore: l´operazione, allo stato delle cose, vale poco più di 31 milioni di euro. La Newco Laser, la società veicolo di Gnutti & Co., annuncia ieri l´Opa totalitaria, a 7,5 euro per azione rispetto ai 7,3 euro della chiusura di lunedì scorso, con un premio dell´8,5% rispetto alla media ponderata degli ultimi sei mesi e del 4% sull´ultimo mese. Se l´offerta avrà successo, i promotori hanno già pronto il nuovo amministratore delegato: Andrea Mattarelli, già alla guida della Mandelli, che promette di tagliare radicalmente i costi e cambiare politica commerciale in cerca di una redditività che per il gruppo - attivo nei laser per le applicazioni industriali - finora non è arrivata. Ma gli attuali azionisti di Prima Industrie - i maggiori sono la Helios Private Equity del gruppo Unicredit, la Erste International e il Fondo Cambia - fanno già capire che quel prezzo non li convince e la Borsa scommette su un rialzo dell´offerta. Ieri pomeriggio, con straordinario tempismo, Prima Industrie comunica infatti che pochi minuti prima dell´annuncio dell´Opa al mercato ha varato un aumento di capitale per 450 mila nuove azioni sottoscritte da due soci a 8,85 euro per azione. Il messaggio è duplice e chiaro: in primo luogo si piazza una «pillola avvelenata» volta ad aumentare il costo dell´acquisizione per l´offerente, in secondo luogo l´azione Prima Industrie viene valutata 8,85 e non 7,5 euro. Ma l´efficacia dell´aumento deliberato ieri resta per ora in una zona grigia. Spetterà alla Consob stabilire se la delibera abbia assunto efficacia prima o dopo che la Newco Laser ha depositato il documento d´offerta presso la stessa commissione. Nel primo caso tutto sarebbe regolare, nel secondo, invece, l´aumento finirebbe sotto il giogo della «passivity rule», la regola che impedisce qualsiasi contromossa da parte di chi è soggetto ad Opa. La Borsa, comunque, si è già espressa portando Prima Industrie a chiudere a 8,2 euro in crescita dell´11%.