Previdenza Integrativa:Analisi prodotti + case study (1 Viewer)

ARANCIA

Forumer storico
Sì 65 anni, in alto c'è scritto che NON si tiene conto dell'appena emessa riforma Monti che innalza il limite.

Il TER? No non compare, dove l'avrei coperto??

Perdona :bow: vero non era ter ma tfr :wall: troppo sole :D in testa :)lol:) appena rientro da qualche giorno di riposo con la famiglia approfondisco il tema del confronto da te proposto.
Su internet già ci sono già siti che calcolano dell''effetiva età di pensionamento potevano spedere due lire e modificare i simulatori.:rolleyes:

Qui Fondi Pensione|Quotazioni|Rendimenti|Asset Allocation
la pagina morningstar sui fondi pensione cooplavoro
 
Ultima modifica:
Prev.i.log.

Buon giorno a tutti, è un pò che seguo questo forum e faccio i complimenti in particolare ad Arancia, persona piena di entusiasmo sui temi che tratta.
Come Case Study vorrei portare il mio anche per vedere le reazioni.
Grazie, ancora complimenti, resto a disposizione.
Saluti.
 

ARANCIA

Forumer storico
Buon giorno a tutti, è un pò che seguo questo forum e faccio i complimenti in particolare ad Arancia, persona piena di entusiasmo sui temi che tratta..

:bow: grazie :-o

Come Case Study vorrei portare il mio anche per vedere le reazioni.
Grazie, ancora complimenti, resto a disposizione.
Saluti.

Grazie per aver postato il tuo rendiconto annuale
un prima domanda perché il versamento è quadrimestrale?
Hai già stimato il tuo scoperto previdenziale?
Il rendimento del fondo non sembra eccezionale ma il TER è basso (approfondirò il tema appena possibile) inoltre il contributo aziendale pesa per un 10,7% sul versato.
Un alternativa potrebbe essere trasferire periodicamente la posizione ad un altro fondo o PIP + efficiente ma tale opzione va valutata con cura visto la predita del contributo datoriale.
a presto:)
 
Ultima modifica:
:bow: grazie :-o



Grazie per aver postato il tuo rendiconto annuale
un prima domanda perché il versamento è quadrimestrale?
Hai già stimato il tuo scoperto previdenziale?
Il rendimento del fondo non sembra eccezionale ma il TER è basso (approfondirò il tema appena possibile) inoltre il contributo aziendale pesa per un 10,7% sul versato.
Un alternativa potrebbe essere trasferire periodicamente la posizione ad un altro fondo o PIP + efficiente ma tale opzione va valutata con cura visto la predita del contributo datoriale.
a presto:)

Ciao.
Premetto che sono zero su queste cose; il versamento mi risulta sia trimestrale e non ho fatto stime sullo scoperto previdenziale perchè non ho idea di cosa sia! :(
Il contributo aziendale dovrebbe essere dell'1% e credo sia questa la motivazione principale per mantenere questa posizione.
Grazie ancora per i tuoi commenti in merito, a presto, ciao. :up:
 

ARANCIA

Forumer storico
Ciao.
Premetto che sono zero su queste cose; il versamento mi risulta sia trimestrale e non ho fatto stime sullo scoperto previdenziale perchè non ho idea di cosa sia! :(
Il contributo aziendale dovrebbe essere dell'1% e credo sia questa la motivazione principale per mantenere questa posizione.
Grazie ancora per i tuoi commenti in merito, a presto, ciao. :up:

Ciao :)

Predico sempre che la pianificazione finanziaria (visto il mio vecchi thread) deve preceder ogni scelta.
Ti sintetizzo il processo:
1) bilancio personale ( da cui risparmio per le varie esigenze auto casa ecc previdenza)
2) Individuate le risorse si passa a capire quanto sei nei guai ovvero si stima lo scoperto previdenziale inteso come differenza fra ultimo reddito e pensione o meglio (ultimo reddito al netto di ad esempio rata mutuo ***8211; pensione stimata.
(vedi i sito del sole e republ e correre)
3) ci si chiede cosa fare?

Sicuramente il contributo aziendale è un buona (passami il termine) consolazione c***8217;è chi si becca il 4% il 2% altri come i piloti il 7% (se non ricordo male) allora si che il suo peso diventa consistente.
L***8217;1% in + vale un montante a scadenza maggiore del 10% c.a ma questa differenza potrebbe essere mangiata da + bassi rendimenti.:rolleyes:
Pertanto fatti i passi precedenti fossi in te mi chiederei se aumentare il versamento (se opportuno) o se piuttosto provare strade alternative.
Ma prima di tutto studio e pianificazione.
un caro saluto e scrivimi per ogni dubbio a presto ;)
 
Ciao :)

Predico sempre che la pianificazione finanziaria (visto il mio vecchi thread) deve preceder ogni scelta.
Ti sintetizzo il processo:
1) bilancio personale ( da cui risparmio per le varie esigenze auto casa ecc previdenza)
2) Individuate le risorse si passa a capire quanto sei nei guai ovvero si stima lo scoperto previdenziale inteso come differenza fra ultimo reddito e pensione o meglio (ultimo reddito al netto di ad esempio rata mutuo ***8211; pensione stimata.
(vedi i sito del sole e republ e correre)
3) ci si chiede cosa fare?

Sicuramente il contributo aziendale è un buona (passami il termine) consolazione c***8217;è chi si becca il 4% il 2% altri come i piloti il 7% (se non ricordo male) allora si che il suo peso diventa consistente.
L***8217;1% in + vale un montante a scadenza maggiore del 10% c.a ma questa differenza potrebbe essere mangiata da + bassi rendimenti.:rolleyes:
Pertanto fatti i passi precedenti fossi in te mi chiederei se aumentare il versamento (se opportuno) o se piuttosto provare strade alternative.
Ma prima di tutto studio e pianificazione.
un caro saluto e scrivimi per ogni dubbio a presto ;)

Grazie.
La mia pianificazione è stata molto semplice:
- 2006 (fine) cambiato lavoro ed incassata la liquidazione (e spesa per saldare il mutuo);
- 2007 adesione Prev.i.log. solo per godere del contributo del datore di lavoro.
Considerata la mia assoluta incapacità in materia (non ho neanche idea di quando potrò andare in pensione e del suo ammontare), mi sembra però solo di capire che potrei ritirarmi a 65 anni e che con Prev.i.log. godrò di un'integrazione annua di € 3.766,64.
Ritengo comunque che questo sia il momento giusto (ed il forum giusto) perchè faccia degli approfondimenti sul tema e quindi mi metto a studiare. :)
Grazie ancora, ciao.
 

ARANCIA

Forumer storico
Grazie.
La mia pianificazione è stata molto semplice:
- 2006 (fine) cambiato lavoro ed incassata la liquidazione (e spesa per saldare il mutuo);

:up: complimenti già senza calcoli credo hai fatto la cosa guista del resto se il TFR rendeva meno del tasso del mutuo (ah e la polizza abbinata al muto caso morte l'hai ancora?)... ti sei tolto un bel pesiero anche la casa (la prima) è una forma di previdenza.
- 2007 adesione Prev.i.log. solo per godere del contributo del datore di lavoro.
Considerata la mia assoluta incapacità in materia (non ho neanche idea di quando potrò andare in pensione e del suo ammontare), mi sembra però solo di capire che potrei ritirarmi a 65 anni e che con Prev.i.log. godrò di un'integrazione annua di € 3.766,64.
Ritengo comunque che questo sia il momento giusto (ed il forum giusto) perchè faccia degli approfondimenti sul tema e quindi mi metto a studiare. :)
Grazie ancora, ciao.
:up:
 

ARANCIA

Forumer storico
Più integrazione europea per la Covip e più facili i fondi paneuropei

:ciao:

vi segnalo questo interessante articolo della concorrenza :-o
http://previdenzacomplementare.fina...per-la-covip-e-piu-facili-i-fondi-paneuropei/

Le novità introdotto sono interessanti ma cero ancora siamo lontani da una vera apertura di mercato che non solo deve prevedere regole uniformi ma anche una vigilanza uniforme per evitare problemi di controllo dei nuovi fondi paneuropei

Segnalo le novità che mi hanno colpito

1) Finalmente la riservatezza dei dati è noto il problema di alcune di alcune compagnie che con politiche commerciali cercano di convincere gli aderenti ai FPN a passare ai PIP ....

2) La nuova regolamentazione che agevola la creazione dei fondi paneuropei.
Ricordo in sintesi che la nuova direttiva consente alle società di costituire un fondo pensione in uno qualsiasi dei Paesi dell’Unione.
I fondi pensione istituiti negli Stati membri dell’Unione europea, possono raccogliere adesioni in Italia solo su base collettiva.

(un vero peccato :sad::rolleyes:)

Attualmente esistono circa 80 fondi paneuropei, di cui una ventina negli ultimi due anni in concomitanza dell’inizio delle varie crisi finanziarie. I paesi sono quelli del Regno Unito, del Lussemburgo, dell’Irlanda e del Belgio.

Un fondo pensione unico consente di
• unificare le funzioni,
• gestire il risparmio previdenziale
• è ancora più vigilato e garantito,
• economie dei costi di gestione.

che fra l’altro bisogna sempre ricordarlo, non hanno scopo di lucro.
:D :up:


Infatti non a caso, mentre nella Ue ci sono già una ottantina di fondi paneuropei, in Italia non ne è stato istituito alcuno.

:wall: e ti pareva come al solito!:rolleyes:

Tornerò a scrivere appena approfondirò le novità a presto ;)
 

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