Pramac (PRA) Pramac: mix fotovoltaico ed eolico (1 Viewer)

secoli

Utente Senior
Anche questa settimana è passata con nessuna notizia di particolar rilievo sul titolo pramac, il prezzo + o - si è matenuto sui valori precedenti, sicuramente si è comportato alla grande rispetto al mercato.

saluti e buon w.e. a tuttti
 

secoli

Utente Senior
Oggi pramac a ritracciato del 2.20%. Dalla chiusura di venerdi a oggi ha perso circa il 2.6%. Lunedì stacca dividendo di € 0.08.
Il titolo sembra abbastanza seguito, oltre da me :) , anche sostenuto da altri, infatti x tutta la settimana ad eschusione di oggi è stato "puntellato" con oculatezza.

Questa è la news fresca fresca di poco fa:

http://www.borsaitaliana.it/bitApp/...nato il conferimento della divisione Handling
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Pramac S.p.A.: perfezionato il conferimento della divisione
Handling a favore di una società interamente controllata

Siena, 27 giugno 2008 – Pramac S.p.A., azienda di riferimento nel settore della
produzione e distribuzione di gruppi elettrogeni per la generazione di energia elettrica,
attiva inoltre nel settore dei macchinari per la movimentazione logistica e nel fotovoltaico,
rende noto che in data odierna è stato conferito il ramo d’azienda relativo alla divisione
Handling – comprendente le attività del Gruppo aventi ad oggetto la progettazione, la
produzione e la distribuzione a livello nazionale e internazionale di attrezzature per il
sollevamento e la movimentazione di merci – in favore di Lifter S.r.l., società interamente
controllata dalla capogruppo.

In particolare, il conferimento – che si inserisce nel progetto di razionalizzazione della
struttura del Gruppo, già comunicato al mercato lo scorso 29 maggio – è stato effettuato
dal socio unico Pramac S.p.A. ad integrale liberazione di un aumento di capitale a
pagamento deliberato in data odierna dall’assemblea straordinaria di Lifter S.r.l. e avrà
efficacia a partire dal 1° luglio 2008.

Il documento informativo – previsto dall’articolo 71-bis del Regolamento adottato con
delibera Consob n. 11971 del 14 maggio, come successivamente modificato ed integrato
– contenente maggiori dettagli sull’operazione, verrà messo a disposizione del pubblico
con le modalità e nei termini di legge.
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Questo è il nuovo link di riferimento del forum di finanza on line:

http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=930900&page=4

Saluti a tutti e b. w.e.
 

secoli

Utente Senior
Anke questa settimana si è conclusa senza danno x pramac, anzi se mettiamo in conto lo stacco della cedola di lunedì, è salita, poco me è salita.
La società o chi x essa, continua a sostenere con accortessa il titolo.
Nessuna notizia di rilievo.

Saluti e buon w.e. a tutti.
 

secoli

Utente Senior
Anche questa settimana pramac continua a mantenere stabilmente le quotazioni, lo so benisimo che scambia poco, ma nn credo che sia il solo motivo perche nn affonda. :)

Saluti e buon w.e. a tutti[/img]
 

secoli

Utente Senior
Anche questa settimana si è conclusa con un nulla di fatto, le quotazioni hanno oscillato grosso modo tra 3.28 e 3.38.

saluti e buona domenica a tutti
 

secoli

Utente Senior
Anche questa settimana è passata con stallo del titolo, nessuna notizia di rilievo da segnalare.
Accumulo o distribuzione: naturalmente tifo x la prima :)

Saluti e buona domenica a tutti.
 

secoli

Utente Senior
Sempre situazione di stallo, scarsi volumi e nessuna notizia di rilievo, solo una notizia di Comunicati Price Sensitive da parte di borsa italia x la vendita di circa 15.000 azioni a questi prezzi alla fine di luglio.

saluti
 

secoli

Utente Senior
Prezzi stazionano sempre intorno a 3.3-3.4 (con eccezione di ieri ke ha toccato i 3.11), volumi sempre scarsi. Come notizie niente di ufficiale, da segnalare solo un paoi di articoli uno tratto dal settimanale economico del corriere della sera e l'altro in inglese che molto probabilmente disce le stesse cose, comunque ha valenza internazionale.
Ecco qui di seguito gli articoli:

http://www.corriere.it/scienze_e_te...e__7428adba-6219-11dd-bd3f-00144f02aabc.shtml

Il sogno di Starck: un mulino su ogni tetto

Un microgeneratore eolico permetterà di risparmiare l'80 per cento dell'energia utilizzata nelle abitazioni


MILANO - Quando scienza, ecologia e design vanno a braccetto, si può stare certi che di mezzo c'è lo zampino di Philippe Starck, il creativo francese che dopo avere legato il suo nome alla produzione di mobili e complementi d'arredo al tempo stesso sexy e (relativamente) alla portata di tutti, facendosi così paladino del «democratic design», intravede ora per se stesso e per il mondo del design nel suo complesso, un futuro tutto all'insegna del verde. E' insomma l'era dell'«ecologic design» e l'ariete con cui si prepara a sfondare il mercato degli ecodispositivi domestici è un microgeneratore di energia che promette di abbattere dell'80% il ricorso alle forme di energia tradizionali. Un piccolo mulino a vento che, nella filosofia starckiana, non è solo funzionale ma anche e soprattutto bello.


Il mulino a vento disegnato da Philippe Starck
PRODOTTO ITALIANO - Presentato ad aprile nel corso del Salone del mobile di Milano, il l'«Eolienne» di Starck ha conquistato un'intera paginata sull'International Herald Tribune. Prodotto da un'azienda italiana, la toscana Pramac, specializzata nella produzione di generatori elettrici e componenti per impianti fotovoltaici (e che nei mesi scorsi ha creato una newco con Banca Intesa, la Solar Express, specializzata nella produzione di energia solare), l'innovativo mulino a vento dovrebbe essere venduto ad un prezzo tra i 500 e gli 800 euro e poi piazzato sul tetto della propria abitazione. Collegato all'impianto di casa, sarebbe in grado di fornire la gran parte del fabbisogno energetico domestico. Il rendimento, va da sè, è legato a molti fattori, primo fra tutti l'esposizione a venti e correnti.
DESIGN TRA LE TEGOLE - Ma sul fatto che un prodotto del genere possa sfondare, lo stesso Starck sembra avere pochi dubbi, spiegando che una buona parte del successo dell'«Eolienne» potrebbe arrivare proprio dal suo design. E in effetti si è decisamente lontani sia dai classici mulini a vento a pale tipici del panorama olandese, sia dai moderni impianti piazzati in serie sulle creste delle colline per la produzione di energia eolica su vasta scala. Il windmill di Starck, con la sua forma quadrata, gli angoli arrotondati e, soprattutto, il look sinuoso e accattivante reso dalla plastica trasparente con cui è realizzato, si presta ad essere una presenza discreta sui tetti delle città, molto meno invasiva di certe ventole metalliche di areazione per canne fumarie o della selva di antenne, tradizionali o paraboliche, che orna le sommità di molti edifici dove gli impianti centralizzati non si sa neppure cosa siano. «In linea con il concetto di immaterialità - ha spiegato il designer -, ho disegnato un windmill molto speciale: bellissimo, la prima turbina eolica quasi invisibile

ECOLOGIA DEMOCRATICA - Starck, in un'intervista al Mondo, il settimanale economico del Corriere della Sera, aveva parlato del suo microgeneratore eolico come di un esempio di «alta tecnologia coniugata con la creatività attraverso un progetto rivoluzionario». E aveva colto l'occasione della presentazione del prototipo per presentare il suo nuovo credo: «Per vent' anni - diceva Starck ho creato oggetti che potessero essere acquistati da più persone possibile, dallo spremiagrumi di Alessi alla sedia La Marie di Kartell, contro l' elitarismo del design. Ora desidero che l' ecologia sia alla portata di tutti. Il windmill rappresenta, infatti, la democratizzazione dell' ecologia. Sarà contenuto in una scatola e venduto nei supermercati, a costi contenuti. Perché chiunque possa decidere di comprarlo e, in pochi minuti, montarselo sul tetto di casa». La collaborazione con l'azienda porterà anche alla realizzazione di una nuova generazione di pannelli fotovoltaici, di barche a idrogeno e auto elettriche. Insomma, tutto quello che può servire per rendere sempre più compatibili le comodità della vita moderna e la sostenibilità ambientale
04 agosto 2008

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By ALICE RAWSTHORN
Published: August 6, 2008


FROM TILL TO ROOFTOP Philippe Starck, who designed the 2 euro coin is now at work on a line of relatively inexpensive energy-saving Democratic Ecology products.
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ENERGIZED Philippe Starck’s new product is a wind turbine.

PRODUCT PLACEMENT Mr. Starck has been extremely successful at persuading people to buy visually seductive objects that are slightly silly, among them a gun-shaped lamp.

THERE’S no point in arguing with Philippe Starck, because it generally goes like this: (1) The world’s most famous product designer makes a well-meaning and sincere but slightly preposterous claim. (2) You feel obliged to question the preposterous bit. (3) He comes across all hurt and boyish. (4) You feel mean.

Take Mr. Starck’s claim to have “invented a concept called Democratic Design,” which he says gives everyone high-quality products at affordable prices. Sounds great, but didn’t the modern movement try to do that for most of the 20th century? And how can he claim to have “won the battle” by designing “a chair that sells for less than 100 euros,” or $156, when that’s still too expensive for most Western consumers? And what about the 90 percent of the world’s population too poor to afford many of the products most Americans see as essentials? What has Democratic Design done for them?

“Oh please, I’m not God,” pleads Mr. Starck. “I’m just a designer, and I’m doing my best.”

Luckily for the 90 percent, other designers are trying to help them, as illustrated by the recent Cooper-Hewitt show “Design for the Other 90 Percent.” Mr. Starck, meanwhile, is battling on another front: developing relatively cheap, attractive, energy-saving products to “introduce everybody to ecology.”

The first of his so-called Democratic Ecology products, a line he is developing in collaboration with Pramac, an Italian industrial group, is to be introduced in Europe this fall, and in the United States early next year. It is a miniature rooftop wind turbine, priced between $780 and $1,250, which Mr. Starck said can produce up to 80 percent of a home’s energy.
“Imagine a Saturday afternoon, and a guy going stupidly to the supermarket to buy a useless gadget,” Mr. Starck said. “He sees a really sexy object. ‘Oh my God, it’s beautiful. How much does it cost? Five hundred euros? That’s almost what I’d spend on a useless gadget.’ He brings the windmill home, goes to his roof, and 15 minutes later he sees it turning and producing energy. Wow!”

Mr. Starck’s turbine is one of dozens of alternative energy sources that have come onto the market recently, but there are sound reasons for taking his product seriously. One is that it’s deftly designed, not least because the blades are made of transparent plastic, and are virtually invisible on the roof. Another is that it’s designed by him, and Mr. Starck has been so successful at persuading people to buy visually seductive but slightly silly objects — plastic Louis XV chairs, lamps with gun-shaped bases, garden gnome stools and so on — that he may well be able to do the same for something that is actually useful.

That said, it’s been a long time since the design world felt that it had to take Mr. Starck seriously. He’s a gentle giant who bears a resemblance to Fred Flintstone. Now 59, he rose to fame in his native France during the 1980s, when his flair for reinventing everyday objects by casting them as something else — a citrus juicer as a crustacean, plastic stacking chairs as antique ones — was hailed as a playful and very commercial take on postmodernism.

Mr. Starck has since sold hundreds of thousands of those juicers, and nearly a million Louis Ghost chairs, according to their respective manufacturers, Alessi and Kartell. For better or worse, he has also created the designer hotel, aided and abetted by the New York hotelier Ian Schrager, and the showstopping restrooms that now appear in every other would-be cool bar. Mr. Starck has cast himself as a media star by spouting his design philosophy in Franglais sound bites, and bragging about being able to design a chair in the time it took for an aircraft seatbelt sign to go on and off. No other designer could beat him for brio and bankability, but by the mid-1990s he was grouching about being bored by design.

Commercially, he’s still a colossus, bagging plum jobs like the creative directorship of Richard Branson’s Virgin Galactic space venture, which he took on in 2005, and seizing the media spotlight (most recently with a reality TV show he is shooting for the BBC). But at times he seems like design’s equivalent of a dinosaur rocker. Mr. Starck’s confession this March, to the German weekly Die Zeit, that he was “ashamed” that “everything I designed is unnecessary” drew derisory roars in the blogosphere.

Does he still feel that way? “I regret that my job is design,” he said. “Design stupidly produces more things, and for years I’ve spoken about the importance of living with fewer things. But my position is a little ambiguous.”

Indeed it is. To his credit, Mr. Starck was advocating environmentalism long before it became fashionable, but he hasn’t embraced it fully in his work. Nor does he seem to see the incongruity in rattling off a list of eco-responsible activities — his organic diet, the solar-powered oyster farm he owns in Arcachon Bay in southwestern France, and so forth — ending with “the least polluting plane on the market,” his private jet. But now he’s hoping to redress the balance with Democratic Ecology.

The windmill is an encouraging start. Made from the same transparent plastic as his Louis Ghost chairs, they and the other Democratic Ecology products are to be manufactured by Pramac. The timing is propitious, with oil prices way up and everyone from General Electric to the veteran oilman T. Boone Pickens investing in alternative energy. Increasing numbers of homes have metal wind turbines on their roofs, so why not transparent plastic ones?

Next up from Democratic Ecology is a solar panel, a film that covers existing windows. Mr. Starck is also designing a prefabricated green house for the line, with glass walls that can be changed from clear to opaque at the push of a button. The prototype is now being built for him and his family on the site of their old home outside Paris.

An electric car is under development, too, and an eco-moped. Mr. Starck has nearly finished work on a solar- and hydrogen-powered boat, the first of which is to be delivered to the Hotel Bauer, its future owner, in Venice next spring.

“We’re seizing every opportunity to create affordable, high-technology ecology products,” he said. “It’s very, very important that they’re beautiful, because ecology should be a pleasure, not a punishment. One of the most beautiful boats in the world is the Venetian taxi, and our boat will be even more beautiful.”

Saluti tutti e buon w.e.
 

secoli

Utente Senior
Tornato dalla primo raund di ferie e ritrovo la mia pramac in discesa molto probabilmente al nn esaltante risultato tremestrale, con utili netti dimezzati e debito in aumetno, ma nn tutto è negativo, infatti viene riconfermato l'impegno nel fotovoltaico e riassetto societeario. Allego di seguito le ultime noitizie pubblicate.

Pramac: utile netto 1* sem. scende a 2,2 mln (4,4 mln al 30/6/07)
MILANO (MF-DJ)--Pramac ha chiuso il primo semestre con un utile netto in calo a 2,2 mln euro (4,4 mln al 30/06/07) e i ricavi ammontano a 114,1 mln contro i 116,4 mln del primo semestre 2007. Il primo semestre, si legge in una nota, ha evidenziato un Mol di 9,7 mln rispetto ai 13,6 mln nel periodo precedente e una buona performance della divisione Ecopower. La posizione finanziaria netta di Pramac passa dai 57,9 mln registrati al 31/12/07 ai 92,7 mln del 30/06/08. Tale variazione negativa e' dovuta per la maggior parte all'investimento per l'impianto di produzione di moduli fotovoltaici, del valore di circa 70 mln, per il quale e' gia' stato corrisposto il pagamento di circa il 30%. Il gruppo Pramac conferma i propri obiettivi di crescita per l'esercizio 2008. com/cf (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl. August 29, 2008 04:08 ET (08:08 GMT)
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Roma, 29 ago - Risultati in leggero calo per Pramac nei primi sei mesi dell'anno. I ricavi consolidati del Gruppo - si legge in una nota - raggiungono 114,1 milioni di euro (-1,9% rispetto allo stesso periodo del 2007). Tale risultato e' stato ottenuto grazie alle buone performance registrate nei mercati europei, sia UE che extra-UE. A causa della debolezza del dollaro americano, che si e' deprezzato del 15% rispetto al periodo corrispondente del 2007, si registra invece una diminuzione delle vendite in particolare nelle aree ''Dollaro'' (Medio e Estremo Oriente, Stati Uniti). L'EBITDA consolidato si attesta a 9,7 milioni di euro, in flessione rispetto allo stesso periodo precedente, quando era 13,6 milioni di euro. La marginalita' rispetto ai ricavi registra un'incidenza di 8,5% contro l'11,7% del periodo precedente.Il risultato di periodo risulta pari a 2,2 milioni di euro in flessione rispetto ai 4,4 milioni di euro registrati nello stesso precedente periodo. La posizione finanziaria netta del Gruppo Pramac passa dai 57,9 mln di euro registrati al 31 dicembre 2007 a 92,7 milioni di euro del 30 giugno 2008. Tale variazione negativa e' dovuta per la maggior parte all'investimento per l'impianto di produzione di moduli fotovoltaici, del valore totale di circa 70 milioni di euro, per il quale e' gia' stato corrisposto il pagamento di circa il 30%. red-glr/mcc/rob
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EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL SEMESTRE E PROSPETTIVE PER L’ANNO
IN CORSO
Successivamente al 30 giugno 2008 gli eventi più significativi registrati dal Gruppo Pramac sono
stati i seguenti:
- riassetto societario delle attività riguardanti l’installazione di pannelli fotovoltaici e per la
produzione di energia fotovoltaica. Pramac Spa deteneva indirettamente il 50% di Prosolia
France e direttamente il 50% di Proit Srl; in entrambe le società, l’altro socio era la
spagnola Union de Projectos Solares SA.
La ristrutturazione ha visto la cessione del 25% di Prosolia France a Union de Projectos
Solares SA e l’acquisto da quest’ultima da parte di Pramac Spa di un ulteriore 18% di Proit
Srl. Contemporaneamente il 60% di Solar Express Srl, detenuto di fatto da Pramac Spa
con Intesa Sanpaolo Spa che ne possiede l’altro 40%, è stato ceduto alla stessa Proit Srl
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Copio e incollo un commento da finanza on line:
La marginalità rispetto ai ricavi registra un’incidenza di 8,5% contro l’11,7% del periodo precedente. Le minori vendite nei business tradizionali, in particolare della divisione Power, sono state compensate dai buoni risultati registrati dalla divisione Ecopower, divisione attiva nella commercializzazione di pannelli fotovoltaici costituita recentemente, che raggiunge 12 mln di euro di ricavi. A tal proposito, è opportuno sottolineare come la costituzione della divisione Ecopower abbia comportato il sostenimento di costi di start-up che riceveranno piena correlazione con i ricavi solo a partire dall’esercizio 2009, anno in cui entrerà in funzione lo stabilimento produttivo di pannelli fotovoltaici, che ha sede in Canton Ticino.

Delle pale oliche nn ho trovato niente al riguardo, ma dovrebbero anche loro completare il businnes dell'azienda.

Oggi riparto di nuovo per l'ultima tornata di ferie, ma la mia operatività, specialmente sul mini fib, la riprendero solo ad ottobre, perche da metà settembre mi dedicherò ancora ad attività all'aria aperta atte a perdere un po' di lonze accumulate nell'inverno-primavera :)

Saluti a tutti
 

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