Portafoglio per nipotina che sta per nascere (e per me) (2 lettori)

Data prevista per il parto 30 maggio
Intorno a quella data o massimo un paio di mesi dopo dovrei avere la disponibilità di 40k€ che investirei per lei
ma ci voglio trarre anche una piccolissima cedola mensile per me, poca roba, 100€ al mese
Azionario italiano, pensavo a Terna, Snam, Enel, Eni, Poste, Intesa. Orizzonte temporale 18 anni
Aprirei un cc apposta da cui mi bonificherei i 100€ mensili frutto dei dividendi lasciando stare le azioni, logica compra-e-tieni

Sbaglio qualcosa? Alternative?
 

Umbolox

Plain vanilla
Fossi in te
Lascia perdere il mercato italiano
Lascia perdere i dividendi
Prendi un etf azionario globale (oltre 4000 tra le società più fighe del pianeta) e se vuoi, ma non obbligatorio, lo mescoli con un obbligazionario globale.
Prendilo ad accumulazione, reinveste i dividendi al lordo dell'effetto fiscale.
Se proprio vuoi i dividendi prendilo a distribuzione
L'altra cosa che suggerisco è aggiungere piano piano dei fondi al portafoglio, l'effetto sul lungo periodo è positivamente devastante
Cerca su google even god can't beat dollar cost average
 
Ultima modifica:
Fossi in te
Lascia perdere il mercato italiano
Lascia perdere i dividendi
Prendi un etf azionario globale (oltre 4000 tra le società più fighe del pianeta) e se vuoi, ma non obbligatorio, lo mescoli con un obbligazionario globale.
Prendilo ad accumulazione, reinveste i dividendi al lordo dell'effetto fiscale.
Se proprio vuoi i dividendi prendilo a distribuzione
L'altra cosa che suggerisco è aggiungere piano piano dei fondi al portafoglio, l'effetto sul lungo periodo è positivamente devastante
Cerca su google even god can't beat dollar cost average
Grazie per la risposta, Umbolox, intanto

I dividendi sono fondamentali, devono ripagare i 100€ al mese ed ogni costo di tenuta conto e con un capitale di 40.000 la cosa non è scontata
Del portafoglio, al netto dei dividendi, mi accontenterei riuscisse a compensare l'inflazione dei 18 anni o magari guadagnasse qualcosina in termini reali, anche pochissimo

Un Etf a distribuzione riuscirebbe meglio? Non ne sono convintissimo, puoi farmi un esempio?

Circa la ricerca su google ho trovato questo, ma non lo trovo attinente oppure non ho capito (tradotto con traduttore automatico):

"Questo è l'ultimo articolo che dovrai leggere sul market timing", afferma l'analista
Pubblicato: 6 febbraio 2019 alle 13:51 et
Di Shawn Langlois
45
"Se Dio non può battere la media del costo in dollari, che possibilità hai?"

La leggenda degli investimenti Peter Lynch una volta ha detto: "Gli investitori che si preparano per le correzioni, o cercano di anticipare le correzioni, hanno perso molto più denaro di quanto non sia stato perso nelle correzioni stesse".

Nick Maggiulli, a giudicare dal suo ultimo post, sarebbe pienamente d'accordo.

"Questo è l'ultimo articolo che avrai mai bisogno di leggere sui tempi di mercato", scrive l'analista di Ritholtz Wealth Management sul suo blog "Di dollari e dati". "È un'affermazione audace, ma non sto scherzando".

Con quello spirito "audace", Maggiulli ha deciso questa settimana di dimostrare che la media del costo del dollaro (DCA) ha storicamente sovraperformato l'approccio buy-the-dip, anche quando l'acquirente dip ha assolutamente rispettato il tempismo, che, ovviamente, è il prossimo all'impossibile.

Ecco come scompone la sua ricerca:

Immagina di essere caduto da qualche parte nella storia tra il 1920 e il 1979 e di dover investire nel mercato azionario statunitense per i prossimi 40 anni.

Hai 2 strategie di investimento tra cui scegliere:

DCA: Investi $ 100 (al netto dell'inflazione) ogni mese per tutti i 40 anni.

O...

Acquista il calo: risparmi $ 100 (corretto per l'inflazione) ogni mese e acquisti solo quando il mercato è in calo... Non solo comprerai il calo, ma ti renderò onnisciente (cioè "Dio") su quando tu compri. Saprai esattamente quando il mercato è al minimo assoluto tra due massimi storici qualsiasi. Ciò assicurerà che quando acquisti il tuffo, sia sempre al prezzo più basso possibile.

L'unica altra regola in questo gioco è che non puoi entrare e uscire dalle azioni. Una volta effettuato un acquisto, mantieni tali azioni fino alla fine del periodo di tempo.

Quale è meglio? Bene, questa deve essere una scelta abbastanza ovvia, giusto? Il buy-the-dip sarebbe apparentemente una schiacciata.

Non così veloce, secondo lo scricchiolio di numeri di Maggiulli.

"Se esegui effettivamente questa strategia, vedrai che Buy the Dip sottoperforma il DCA oltre il 70% delle volte", ha spiegato nel suo post. “Questo è vero nonostante tu sappia esattamente quando il mercato toccherà il minimo. Nemmeno Dio è riuscito a battere la media dei costi in dollari”.

"Buy the Dip, anche con informazioni perfette, in genere sottoperforma il DCA", ha affermato. “Quindi, se tenti di accumulare denaro e acquistare al livello più basso, probabilmente starai peggio che se avessi acquistato ogni mese. Come mai? Perché mentre aspetti il prossimo calo, è probabile che il mercato continui a salire e ti lasci indietro".

Il punto chiave di Maggiulli: metti i tuoi soldi al lavoro nel mercato SPX, -0,38% invece di lasciarli in disparte, perdendo la crescita composta e aspettando quel momento perfetto che non hai praticamente alcuna possibilità di prevedere.

"Se Dio non può battere la media dei costi in dollari", ha detto, "che possibilità hai?"
Ulteriori informazioni su questo testo di originePer avere ulteriori informazioni sulla traduzione è necessario il testo di origine

.

Grazie di nuovo
 
Messa in altri termini, i 100€ eal mese sono 1.200€e l'anno, il 3% netto del capitale di 40.000€.
Ora l'inflazione è molto più alta, ma supponiamo venga piano piano riportata ad un 2% l'anno.
In più ci sono le spese.

Il rendimento netto medio del portafoglio deve essere almeno del 5% l'anno di cui almeno il 3% in liquidità

Obiettivo probabilmente ambizioso

Impossibile? L'Etf è meglio? Quale Etf?
 

Umbolox

Plain vanilla
Grazie per la risposta, Umbolox, intanto

I dividendi sono fondamentali, devono ripagare i 100€ al mese ed ogni costo di tenuta conto e con un capitale di 40.000 la cosa non è scontata
Del portafoglio, al netto dei dividendi, mi accontenterei riuscisse a compensare l'inflazione dei 18 anni o magari guadagnasse qualcosina in termini reali, anche pochissimo

Un Etf a distribuzione riuscirebbe meglio? Non ne sono convintissimo, puoi farmi un esempio?

Circa la ricerca su google ho trovato questo, ma non lo trovo attinente oppure non ho capito (tradotto con traduttore automatico):
....

Per quanto riguarda la composizione, un portafoglio tutto italiano, prevalentemente basato su titoli energetici, non è un portafoglio che ti mette al riparo da determinati rischi che potresti dover sopportare nel medio periodo.

L'etf a distribuzione non è nient'altro che un paniere di titoli che distribuiscono. Se ti piacciono o servono i dividendi, puoi prendere un azionario globale (o un mix di usa, europa, ecc) ad alta distribuzione di dividendi. Ci sono ad esempio gli etf dividend aristocrats che raccolgono le aziende più solide e ad alta capitalizzazione che distribuiscono i dividendi. Ciò che distribuisci oggi, impoverisce ovviamente il valore del portafoglio futuro: se ogni anno mi ciuccio il 3% da una performance media storica dell'8% tra dividendi e incremento di valore, e ci pago il 30% tra tasse e commissioni, è vero che ho indietro il 2% netto, ma è evidente che avrò performance peggiori rispetto a reinvestire l'8%. Su 18 anni di tempo la differenza è sostanziale.

Trovi su internet e youtube a bizzeffe di queste cose.

Per quanto riguarda la modalità di creazione, nella maggior parte dei casi è meglio investire tutti i soldi subito (lump sum), quindi a maggio sbam butti dentro 40K e ti dimentichi. E' però psicologicamente più provante e potresti beccare momenti in cui i prezzi sono davvero molto alti. Il metodo alternativo che ti ho suggerito è quello del DCA


dove effettui entrate progressive sia che il mercato salga, sia che scenda, ed è provato che sia meglio così piuttosto che pensare di beccare i minimi. E' provato che l'investitore privato ottiene una performance annuale sul lungo periodo del 2% circa, perché continua a entrare uscire cerca di fare timing ribilanciare ecc, mentre un banale etf su sp500 ottiene l'8/10% annuo di performance, che va bene per difendere dall'inflazione.

Un altro contributo che ti consiglio di guardare su youtube è Sven Carlin, che dice cose sagge e semplici e di buon senso.
 
Per quanto riguarda la composizione, un portafoglio tutto italiano, prevalentemente basato su titoli energetici, non è un portafoglio che ti mette al riparo da determinati rischi che potresti dover sopportare nel medio periodo.

L'etf a distribuzione non è nient'altro che un paniere di titoli che distribuiscono. Se ti piacciono o servono i dividendi, puoi prendere un azionario globale (o un mix di usa, europa, ecc) ad alta distribuzione di dividendi. Ci sono ad esempio gli etf dividend aristocrats che raccolgono le aziende più solide e ad alta capitalizzazione che distribuiscono i dividendi. Ciò che distribuisci oggi, impoverisce ovviamente il valore del portafoglio futuro: se ogni anno mi ciuccio il 3% da una performance media storica dell'8% tra dividendi e incremento di valore, e ci pago il 30% tra tasse e commissioni, è vero che ho indietro il 2% netto, ma è evidente che avrò performance peggiori rispetto a reinvestire l'8%. Su 18 anni di tempo la differenza è sostanziale.

Trovi su internet e youtube a bizzeffe di queste cose.

Per quanto riguarda la modalità di creazione, nella maggior parte dei casi è meglio investire tutti i soldi subito (lump sum), quindi a maggio sbam butti dentro 40K e ti dimentichi. E' però psicologicamente più provante e potresti beccare momenti in cui i prezzi sono davvero molto alti. Il metodo alternativo che ti ho suggerito è quello del DCA


dove effettui entrate progressive sia che il mercato salga, sia che scenda, ed è provato che sia meglio così piuttosto che pensare di beccare i minimi. E' provato che l'investitore privato ottiene una performance annuale sul lungo periodo del 2% circa, perché continua a entrare uscire cerca di fare timing ribilanciare ecc, mentre un banale etf su sp500 ottiene l'8/10% annuo di performance, che va bene per difendere dall'inflazione.

Un altro contributo che ti consiglio di guardare su youtube è Sven Carlin, che dice cose sagge e semplici e di buon senso.
Cercando l'Etf, ho filtrato su Fineco tra quelli che scambiano a Milano e tra gli Azionari Globali - Reddito.
Soltanto quelli che seguono in foto i risultati. Voglio dire che anche volessi scegliere l'Etf, la scelta non sarebbe poi così facile.
Restringendo il campo a quelli che hanno almeno 5 anni di storico, la scelta sarebbe ancora più ristretta e mi pare, entrando poi all'interno della scheda dei singoli Etf (ma può essere che interpreti male io) che il raggiungimento dell'obiettivo dell'almeno il 3% netto di liquidità e di una rivalutazione del portafoglio (in questo caso dell'Etf) di almeno un ulteriore 2% annuo netto non sia sempre alla portata (anzi).

Forse cerco male o non so leggere quel che mi presenta

Invece, gli stessi obiettivi, col portafoglio che dicevo, mi sembrano ragionevolmente alla portata (pecco di ottimismo?). E' un errore mio di percezione?

Questi gli Etf che ho trovato. Quale tra questi scegliere? Potremmo vedere quale sceglieresti e tentare di analizzarne i dati
Aristocrats.jpg
 

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