Plusvalenze vere e/o fittizie (1 Viewer)

Ludwig

Forumer attivo
Buongiorno a tutti !
Sono nuovo

Vorrei sottoporvi un problemino e gradirei il vostro parere.

A seguito della conversione di Alleanza rpnc in ordinarie, mi è stata addebitata una plusvalenza.
Le azioni erano in un dossier cointestato, ed io avevo disposto che le azioni, a seguito della conversione, fossero intestate solo ad uno degli intestatari ( che peraltro le aveva acquisate )
La Banca sostiene che la plusvalenza è stata generata dal cambio di intestazione.
Io di contro sostengo che
1) non vi è stato alcun cambio di intestazione data l'identità dei due soggetti, acquirente e successivamente intestatario
2) a mio avviso si genera una plus o minusvalenza solo a seguito della vendita dei titoli.
Che ne pensate ?[/i][/b]
 

Ludwig

Forumer attivo
plusvalenze

Ribuongiorno !

capisco che l'argomento puo' sembrare complesso ............................

ma....................

almeno un salutino.............di benvenuto o no ?

a parte che .poi c'è un seguito.............

non vi interessa ?
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Benvenuto, e scusa per il ritardo.

Il comportamento della banca è corretto, poiché si è modificata l'intestazione delle azioni. Anche passare da una cointestazione all'intestazione ad uno solo dei precedenti cointestatari viene interpretato come modifica.

Ciò comporta l'applicazione dell'imposta sul capital gain.
 

Ludwig

Forumer attivo
per voltaire

Come prima presentazione non volevo troppo dilungarmi ma..........
ho delle perplessità :
L'acquirente con fissato b.to e tanto di cod.f.le era quello cui poi legittimamente sono state intestate le azioni ord. e non per scelta ma come è tanto in voga dire oggi, "per atto dovuto" ,dato che la conversione era obbligatoria.
In un deposito cointestato poi, ognuno dei cointestatari può disporre dell'intero.
In ogni caso al massimo la Banca, a mio avviso, poteva applicare il capital gain alla metà delle azioni, partendo dal presupposto che salvo disposizioni contrarie, in un dep.cointestato si presume che uno dei due cointestatari abbia la metà.
Ma come dicevo non è finita qui.
La Banca per venirmi incontro..........,a seguito delle mie rimostranze, ha deciso autonomamente , in base al principio sopra citato, di intestare le azioni, già intestate per mia disposizione ad uno solo, ai due cointestatari dividendole equamente, senza peraltro comunicarlo !
E l'addebito del capital gain?
Quello è restato tale e quale !
Che ne pensi ?
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Mi scuso nuovamente per il ritardo: da oggi dovrei essere presente come prima, o quasi.


Ludwig ha scritto:
L'acquirente con fissato b.to e tanto di cod.f.le era quello cui poi legittimamente sono state intestate le azioni ord.


Deposito cointestato non vuol dire necessariamente che i titoli nominativi siano cointestati. Ogni singolo titolo può anche essere intestato ad uno solo dei cointestatari.
 

Ludwig

Forumer attivo
Voltaire ha scritto:
Mi scuso nuovamente per il ritardo: da oggi dovrei essere presente come prima, o quasi.


Ludwig ha scritto:
L'acquirente con fissato b.to e tanto di cod.f.le era quello cui poi legittimamente sono state intestate le azioni ord.


Deposito cointestato non vuol dire necessariamente che i titoli nominativi siano cointestati. Ogni singolo titolo può anche essere intestato ad uno solo dei cointestatari.

Sono perfettamente d'accordo ed e' questa la mia tesi, tant'e' che avevo disposto la monointestazione.

Riassumendo quanto già esposto, in ogni caso se devo pagare per una plusvalenza, in base al principio enunciato dalla banca,comunque ritengo di doverla corrispondere solo sulla metà delle azioni.
Non sei d'accordo?
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Nel momento in cui si cambia, in qualsiasi maniera, l'intestazione delle azioni, si deve applicare il capital gain.

Riassumendo: o non c'è stata modifica (allora non si deve pagare il capital gain), oppure c'è stata (ed allora si deve pagare su tutte le azioni).
 

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