Pillole di borsa per dummies: gli aumenti iperdiluitivi (1 Viewer)

Piedi a Terra

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Lunedi' prossimo partiranno gli aumenti di capitale dei gruppi assicurativi Fondiaria e Unipol.

Leggo un enorme sconcerto in tutte le comunita' web finanziarie per la oggettiva complessita' di capire questi aumenti cosiddetti "iperdiluitivi", cosi' frequenti negli ultimi anni quando si e' trattato di ricapitalizzare a tutti i costi dellle aziende che, per la loro storia aziendale, non lo avrebbero meritato.

Venerdi' scorso Borsa Italia ha stabilito una tabella, per la cui comprensione e' necessario rifarsi alla attenta lettura di un articolo apparso qualche giorno orsono. Allego entrambi i contenuti per gli interessati, segnalando fin d'ora che seguiro' questa operazione di sfuggita non per un interesse reale all'investimento ma quanto per capire fino a quale punto possa spingersi un attacco predatorio del grande capitale italiano ai danni degli azionisti di minoranza e soprattutto le modalita' tecniche con cui questo esproprio finanziario verra' perfezionato.
 

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E' del tutto evidente come da anni la borsa italiana sia soggetta a salassi di ogni tipo (aumenti di capitale bancari in primis) e spoliazione del denaro di chi ci investe, ed abbia perso ogni qualsivoglia funzione di raccogliere il risparmio delle famiglie per indirizzarlo al sistema delle imprese.

Ma il caso Fondiaria Unipol, sebbene non sia che l'ultimo anello di una lunga catena storica di aumenti iperdilutivi che hanno rivoluzionato i manuali di finanza aziendale (Seat PG, Tiscali, Banca Popolare di Milano e tutti i precedenti Fondiaria e Milano sono stati i piu' clamorosi) e' certamente di una violenza inaudita ed inusitata. Basti pensare al solo fatto che un paio di settimane fa, dopo il raggruppamento 1 azione nuova ogni 100 vecchie le azioni Fondiaria valevano 80 Euro , mentre venerdi', perdendo in una sola giornata il 18% sui timori dell'ADC, si sono trovate a valere solo 40, subendo una perdita' di valore complessiva del 50%. Leggendo la tabella riportata sopra, da lunedi' dovrebbero valere poco piu' di 1 Euro, cioe' 39 Euro in meno.

Come scrivevo ieri, sconsiglio a tutti di investire soldi reali o di speculare, ma potrebbe non essere del tempo perso interessarsi egualmente a storie come la presente per cogliere il sentiment presente sui mercati finanziari moderni e le dinamiche che contribuiscono a formarlo.

L'impressione e' che da tempo la Borsa venga sempre piu' presentata - e venduta alle mostre di settore come Rimini - come un prodotto dalle strette analogie con altre forme di lotteria (certificati e derivati, Bets sportivi, Win For Life, etc.) dove il successo non verrebbe piu' misurato dalle competenze e dalla preparazione che erano il requisito indispensabile ad un tempo, ma dalla semplice velocita' di esecuzione delle operazioni e dal fattore "fortuna"

Credo che lunedi' prossimo assisteremo a moltissimi italiani che inizierano a fare trading sui diritti Fondiaria e Unipol, senza nemmeno aver capito l'operazione. Probabilmente non ha nemmeno capito bene il banditore, perche' i valori di stima del nuovo valore delle azioni Fondiaria Risparmio sono anche sbagliati e lunedi' ne vedremo ben altri.

Ma questo non importa.
L'importate e' che la ruota giri e che i giocatori ci puntino sopra. :D
 

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Da una veloce sbirciata, oggi inizia come da copione: tutti i titoli coinvolti nell'operazione sono sospesi, da Fondiaria ad Unipol, dalle risparmio alle ordinarie alle privilegiate e compresi tutti i diritti di ogni tipo

L'esproprio e la spolazione dell'azionista di minoranza ha i suoi rituali e questa concertazione di far sospendere tutto per far riaprire qualcosa - a sorpresa - alle condizioni di vantaggio per chi opera a carte coperte e' indice dell'importanza che la moderna teoria dei giochi offre a chi ne possiede gli strumenti operativi.
 

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Tutti i giornali, Corriere, Repubblica, Sole, etc. parlano di aumento delle quotazioni boom.

I dati oggettivi mostrano che per Fondiaria siamo gia' ad una perdita del 70% in appena due giorni, cioe' chi avesse avuto venerdi' 100.000 Euro di vecchie azioni oggi si ritrova tra azioni e diritti appena 30.000 Euro.

Come spesso accade, la stampa non riporta delle rappresentazioni realistiche dei fatti, avendo l'esimiente che non e' facile per un giornalista finanziario essere competente sugli argomenti su cui e' costretto a scrivere.

La mia impressione e' che avendo Mediocampa e Unidebit concesso provvigioni alle banche estere pari al 14% del valore dell'aumento, l'entrata sul titolo si debba fare in area 0,86-0,9 dopo l'aumento di capitale, non in aumento di capitale acquistando diritti a mercato.

Poi puo' anche capitare qualche mossa imprevista e chi ha operato in ADC esultera', ma la ratio degli ADC iperdilutivi e' piu' o meno la stessa, dai tempi di Banca Popolare Milano come ancor prima.
 

Piedi a Terra

Forumer storico
I dati oggettivi mostrano che per Fondiaria siamo gia' ad una perdita del 70% in appena due giorni, cioe' chi avesse avuto venerdi' 100.000 Euro di vecchie azioni oggi si ritrova tra azioni e diritti appena 30.000 Euro.
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Al terzo giorno le perdite daily alle 15:00 sono quelle riportate in calce.
Se ricorriamo di nuovo all'(infelice)immagine del cassettista Fondiaria che possedeva 100.000 Euro di vecchie azioni venerdi', oggi possiede:

Azioni 2,60
Diritti 8,45

per un totale di 11.000 Euro circa.

Poiche' la matematica non e' un'opinione, la perdita subita in 3 giorni ad opera della trojka Mediobanca Unicredito Cimbri e' di

100.000 - 11.000 = 89.000 Euro.

Avevo previsto che il caso Fondiaria sarebbe stato un caso interessante da seguire, la cui portata e le ricadute esulano dagli argomenti che abitualmente vengono portati avanti nelle sezioni tecniche, ma che indubbiamente riveste interesse per poter riconsiderare cos'e' un mercato, quali sono gli attori che lo muovono, quali gli interessi.

E, a volere essere cinici, quali le probabilita' oggettive di avere successo in operazioni simili.
 

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reef

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Sembrerebbe assodato che questi AdC siano in realtà delle ristrutturazioni, dove il capitale che conta è quello fresco, per cui il valore dei diritti è nullo.
Troppo semplicistico e lapidario?
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Sembrerebbe assodato che questi AdC siano in realtà delle ristrutturazioni, dove il capitale che conta è quello fresco, per cui il valore dei diritti è nullo.
Troppo semplicistico e lapidario?

Viene da chiedersi: perche' gli investitori o azionisti di minoranza come li si voglia chiamare non scappano all'annuncio ? L'annuncio di AC iperdilutivi porta di solito a perdite del 5-10-20 % che pero' e' una perdita frazionale rispetto a quanto accade successivamente.

Questo e' uno dei grandi rebus della finanza comportamentale, cioe' perche' tante persone razionali ed intelligenti rimangano attaccate cosi' al lungo alle proprie azioni per una sorta di Endowment effect pur sapendo del prevedibile crollo.
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Altro aspetto curioso e' la pubblicazione di tabelle di corredo, come la tabella fornita da Borsa Spa il 13 luglio e che ho allegato sopra al messaggio 2.

Che attendibilita' hanno questo genere di tabelle fornite dalla nostra autorita' di controllo, considerato che gli scostamenti successivi sono visibili a tutti e sono di entita' macroscopica?

Avendo avuto in passato esperienza con uffici pubblici che si incaricavano di rilievi, gia' a quel tempo avevo intuito che molti uffici raccoglievano dei dati su dei presupposti che gli uffici stessi conoscevano essere inesatti. Sembra che in Italia quando si istituisce per un motivo o per l'altro una "struttura del dato" questa poi sia autoreferenziale a se' stessa e sopravviva unicamente non per la ricerca del dato corretto, ma per perpetuare se' stessa con l'accesso, il rilievo, l'elaborazione e la diffusione del dato, come un cerimoniale.

A volte accadeva che il dato fosse in ritardo, oppure veniva riconosciuto come errato dagli stessi rilevatori con la necessita' di ulteriori approfondimenti e quindi la struttura si trovava in difficolta' con le richieste della dirigenza, la quale a sua volta sentiva le pressioni dell'opinione pubblica in attesa del dato ed invitava l'ufficio studi a fornirlo comunque, in tempi brevi.

E cosi' alla fine un dato, palesemente inesatto, usciva, perche' la realta' economica si basa sull'attesa del dato.
Senza dati o stime non possiamo sopravvivere, per cui un dato va comunicato sempre anche nei casi in cui si e' coscienti della sua totale infondatezza.
 
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