Pietra Tombale sull'obbligo vaccinale (1 Viewer)

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Che Dio li fulminasse adesso!!!

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Che Dio li fulminasse adesso!!!

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Che Dio li fulminasse adesso!!!
QUANDO I VERTICI DELLO STATO FANNO PENA
di Flavio Piero Cuniberto

Non è nemmeno il caso di andare al contenuto della «sentenza», che per ora è soltanto una «pre-sentenza» telegrafica: è il linguaggio, sono i termini usati, il «modo», a essere offensivo e deprimente. Sintomo di uno Stato che non c’è più, e che affida la sua Corte Suprema a una banda di mediocri balbettanti, in una lingua in cui è difficile riconoscere la lingua italiana.
La Corte giudica «non irragionevoli» le «scelte» del legislatore riguardo all’obbligo vaccinale per il «personsale sanitario». E per tutte le altre categorie, dal lavoro allo studio universario ? E che significa «non irragionevoli» ? Significa «ragionevoli» ? ed è sulla «ragionevolezza» che la Corte è chiamata a pronunciarsi, o sul rispetto della Costituzione ? Quanto alla ragionevolezza, forse gli illustri togati hanno la memoria arrugginita dagli anni, e non sanno, povere stelle, che la razionalità o ragionevolezza è la congruenza dei mezzi ai fini (da Machiavelli almeno in qua): e sotto questo profilo non c’è alcun dubbio che l’obbligo vaccinale sia ragionevole, essendo un mezzo adeguatissimo a raggiungere il fine (del controllo capillare in una cornice autoritaria). Glielo dobbiamo spiegare noi, agli illustri togati ?
E lo stile ? il giudicare «inammissibile» la «questione» relativa all’«impossibilità» ecc. Ma che lingua è ? E visto che la «sentenza» parla di ragionevolezza «in periodo pandemico», che ne sarà dell’obbligo in un periodo non più pandemico ? Non sa, la Corte, povere stelle, che è in fase di varo un «vaccino» polivalente contro le influenze ? L’obbligo sarà «ragionevole» anche in questo caso ? e sarà ragionevole la sospensione del lavoro e degli studi ?
Nella loro penosa inadeguatezza, anche logico-linguistica, come gente che annaspa o fa finta di annaspare, con una finta sentenza che lascia aperte autostrade interpretative, gli illustri togati hanno seppellito la propria (già modesta) credibilità. Fermo restando che sono, in realtà, un blocco di marmo, fedele nei secoli al tiranno di turno: e il tiranno non è più – come dovrebbe - la Carta Costituzionale. E’ anche scritta in un’altra lingua.
 

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Che Dio li fulminasse adesso!!!
Renate Holzeisen
In Italia la Corte Costituzionale se ne frega dei Diritti Umani, anzi, mette le basi per futuri autoritarismi che possono uccidere e rovinare irreversibilmente la salute e l’esistenza economica dei cittadini, che, peraltro, pagano lautamente con le loro imposte i membri della Consulta.
In altri paesi si riconosce persino l’esenzione religiosa da questa arma biologica. Che povero paese è l‘Italia! Non c‘è più nulla di divino in questo paese!


Renate Holzeisen, [02/12/2022 07:53]
Gravissima ingiustizia è fatta dalla Corte „Incostituzionale“ e, dunque, la lotta per ripristinare un sistema nel quale la dignità umana sta al centro dell‘azione va avanti più che mai!
I fatti connessi a questi sieri sperimentali non possono essere cambiati da mille obbrobri alla Costituzione (ormai un ricordo storico scritto su carta) commessi dalla più alta corte d‘Italia che ieri ha trascinato l‘Italia definitivamente in un abisso autoritario.
Il dramma è che la maggioranza dei cittadini si renderà conto della portata di questa decisione, imposta da logiche politiche e non certo giuridiche, quando per loro e loro figli potrebbe essere già troppo tardi.
 

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