Robert Shmadtke
L'estremista
Nel pianeta da cui proviene il mio amico extraterrestre,
1) se un'attività è veramente bella (es. studiare le lingue morte) non viene considerata parte degli obblighi scolastici, perché gli alieni lo fanno volontariamente nel tempo libero
2) è severamente vietato essere etnocentristi (pensare che la propria cultura sia necessariamente superiore a quella degli altri popoli, per cui vale la pena approfondirla a scapito delle altre)
3) dicono che nemmeno un po' di infarinature - ad esempio - di economia, di sociologia, di educazione sentimentale e sessuale, di psicologia (per non parlare di scienza dell'alimentazione) fanno male, e queste materie riducono i rischi che le masse aliene
- acquistino case stipulando mutui che rischiano di non poter sostenere,
- comprino prodotti finanziari spazzatura,
- si facciano trascinare passivamente dalle masse o dalle folle o dalle cattive compagnie
- possano sbagliare involontariamente pertugio
- si uccidano lentamente con zuccheri raffinati e grassi idrogenati.
E.T. mi chiede con quali criteri vengano scelte le infarinature nella Scuola italiana.
Io non lo so.
Però sia D'Alema che Andreotti hanno studiato le lingue morte.
Inizio ad aver paura di questo forum.
1) esistono una marea di attività bellissime che non ho mai praticato perché nessuno me le ha fatte sperimentare, Imparare il latino non significa giocare a briscola.
Inoltre questo discorso è valido per ogni materia: ti sfido a trovare più di 3 bambini/ragazzi su 10 che andrebbe a scuola se non fosse obbligato da stato/genitori (e con 3 forse sono stato largo)
2) dì al tuo amico extraterrestre che imparare le altre culture senza conoscere la propria è un tantino da stolti
3) aderisco al pensiero di f4f, ma dissento nella misura in cui l'infarinatura può essere scintilla di una passione e opportunità di essere prae-paratus nei confronti di materie che andrebbero altrimenti approfondite a scatola chiusa.
4) Il fatto che l'italia non investa sul suo patrimonio culturale e storico come dovrebbe (facendosi surclassare da cani e porci in fatto di turismo) non è il migliore degli eventi possibili. Il fatto che le nuove generazioni si abituino allo stato di crisi e indirizzino verso studi tecnici i propri figli sapendo che non ci sono investimenti sulla cultura è a mio avviso allarmante.
5) anche l'astronomia nonostante scienza in Italia non serve. così come la biologia. o altre decine di materie scientifiche che non danno sbocchi di lavoro perché non ci sono investimenti.
6) se il nostro sistema imprenditoriale è rimasto al pleistocenico e chiede solo contabili o ingegneri edili, dovremmo preoccuparci più della sua crescita che non dell'abolizione del latino. Anche perché, vi dirò di più, una normale azienda di provincia preferisce un diplomato itis a un ingegnere meccanico o a un progettista elettronico.....fa lo stesso lavoro e costa meno
7) Visto l'andazzo, ormai ci sono talmente tanti giovani ingegneri che finiscono pure loro a lavorare a progetto
sicché...
...il futuro adattamento allo stato di crisi e arretratezza insieme è dunque abolire il latino, mandare i figli all'itis e non iscriverli all'università?
Forse sarebbe meglio trovare il modo di uscirne ...