Petizione per l'estirpazione del Latino e del Greco Antico dalla Scuola italiana (1 Viewer)

timurlang

Etsi omnes , Ego non
...

L'extraterrestre mi chiede di chiederti se, secondo te, il Latino potrebbe essere ragionevolmente estirpato dal Liceo Scientifico (a me risulta che esistettero sperimentazioni di Liceo Scientifico senza latino, sostituito magari dal tedesco, ma la contro-contro-controriforma Gelminy le ha soppresse) e/o dal Liceo Linguistico, dove magari italiano, inglese, spagnolo e tedesco (o francese o cinese) potrebbero essere approfonditi meglio facendo a meno del latino.

Sono stati ridotti i corsi, ma esiste ancora la possibilità di optare per l'opzione scienze applicate che non prevede il latino. Comunque lo studio della grammatica latina richiede di pensare logicamente il che ha una certa contiguità con la matematica.
Per il linguistico non so ma credo che il latino sia utile per chi opta per le lingue romanze (senza contare che l'inglese ha una buona percentuale di parole di origine latina , passate dal normanno, ed il tedesco una notevole affinità grammaticale - entrambe sono lingue circolari)
 

f4f

翠鸟科
Nel pianeta da cui proviene il mio amico extraterrestre,
1) se un'attività è veramente bella (es. studiare le lingue morte) non viene considerata parte degli obblighi scolastici, perché gli alieni lo fanno volontariamente nel tempo libero
2) è severamente vietato essere etnocentristi (pensare che la propria cultura sia necessariamente superiore a quella degli altri popoli, per cui vale la pena approfondirla a scapito delle altre)
3) dicono che nemmeno un po' di infarinature - ad esempio - di economia, di sociologia, di educazione sentimentale e sessuale, di psicologia (per non parlare di scienza dell'alimentazione) fanno male, e queste materie riducono i rischi che le masse aliene
- acquistino case stipulando mutui che rischiano di non poter sostenere,
- comprino prodotti finanziari spazzatura,
- si facciano trascinare passivamente dalle masse o dalle folle o dalle cattive compagnie
- possano sbagliare involontariamente pertugio
- si uccidano lentamente con zuccheri raffinati e grassi idrogenati.

E.T. mi chiede con quali criteri vengano scelte le infarinature nella Scuola italiana. :mumble:

Io non lo so. :(


Però sia D'Alema che Andreotti hanno studiato le lingue morte.
Inizio ad aver paura di questo forum. :brr: :brr: :brr:




le infarinature non servono a nulla, se non a essere fritti :)

questa frase, di kui ho il coppyrait, sta a dire che è meglio non sapere nulla, e sapere di non sapere, che saperne poco e credere di saperne abbastanza
errore tipico di chi, avendo un kultura solo tecnica, è portato a vedere solo ciò di cui gli ahnno parlato, poichè è difficile che qualcuno gli abbia fatto vedere, stando sulle rive del mare della conoscenza, il riflesso delle stelle del sapere

oppure, se preferiamo, è la causa del fallimento ripetuto delle teorie del riskio, affidate a studenti di matematica e fisika che pensano di trattare i traders con le regole del moro browniano, così adatte alle molecole e molto meno a chi ha una mente diciamo autonoma





detto ciò, nasce il vero quesito:




petizione, viene da peto??


PROOOOT !!!
 

timurlang

Etsi omnes , Ego non
...
L'extraterrestre dice che ci sono anche testi antichi indiani, arabi e pellirosse che non conoscerai mai, e vorrebbe sapere se, per questo, studieresti anche l'indiano, l'arabo e il pellirosse.
...

Spiegagli che da noi il tempo è limitato e quindi è necessario fare delle scelte. Chi desidera approfondire l'hindi , l'arabo classico o una qualsiasi delle lingue native americane è libero di farlo. Essendo però noi Italiani non è così strano che l'istruzione pubblica si preoccupi in primis di offrire una formazione relativa alle fondamenta della nostra cultura.
 
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Giovakkino indentity

eremita dei rospi
Sono stati ridotti i corsi, ma esiste ancora la possibilità di optare per l'opzione scienze applicate che non prevede il latino. Comunque lo studio della grammatica latina richiede di pensare logicamente il che ha una certa contiguità con la matematica.
Per il linguistico non so ma credo che il latino sia utile per chi opta per le lingue romanze (senza contare che l'inglese ha una buona percentuale di parole di origine latina , passate dal normanno, ed il tedesco una notevole affinità grammaticale - entrambe sono lingue circolari)


ai linguistici il latino è utile per il tedesko soprattutto, infatti viene fatto nel primo biennio e poi dalla terza si passa a fare la terza e a volte quarta lingua e il tedesko in genere è sempre presentwe kome terza dalla terza. Lo diko kon sikurezza perkè mia moglie ha fatto il liguistiko con inglese, francese, tedesko e spagnolo kome quarta
 
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tashtego

Forumer storico
Lo studio delle lingue "morte" e' la piu' bella esperienza intellettuale, e oserei dire la piu' bella esperienza tout court, della mia intera esistenza. Non rimpiango un solo secondo dedicato ad esso e sono estremamente orgogliosa del modo in cui il mio cervello ne e' stato arricchito e plasmato. Per quanto ovvio aggiungo che non scambierei un solo esercizio di greco o di latino non solo con lo studio approfondito di una qualunque altra materia, ma nemmeno con una sco.pata con il Russell Crowe dei tempi del Gladiatore, che considero un arricchimento intellettuale nettamente superiore. Il solo rimpianto che ho e' di avere dedicato per vili ragioni di stipendio gli ultimi diciassette anni della mia vita a str.onzate squallidissime anziche' ad assaporare quotidianamente con tutte le mie facolta' mentali e anche fisiche l'incommensurabile bellezza della lingua latina. Mi consolo constatando che il solo modo che avrei avuto di campare di lingue classiche sarebbe stato insegnarle alle giovani generazioni, notoriamente appena in grado di dedicarsi in terza liceo alle versioni che noialtri traducevamo a braccio in quinta ginnasio. Credo che un'esperienza del genere alla lunga mi avrebbe spinta al suicidio, quindi meglio sia andata com'e' andata. Questo e' quanto.
Dei destini della scuola del futuro me ne frego. Non mi riguardano.
 
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Claire

ἰοίην
Lo studio delle lingue "morte" e' la piu' bella esperienza intellettuale, e oserei dire la piu' bella esperienza tout court, della mia intera esistenza. Non rimpiango un solo secondo dedicato ad esso e sono estremamente orgogliosa del modo in cui il mio cervello ne e' stato arricchito e plasmato. Per quanto ovvio aggiungo che non scambierei un solo esercizio di greco o di latino non solo con lo studio approfondito di una qualunque altra materia, ma nemmeno con una sco.pata con il Russell Crowe dei tempi del Gladiatore, che considero un arricchimento intellettuale nettamente superiore.

:bow::bow::bow:
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