PER QUEST'ANNO LASCIATE PERDERE LA PROVA COSTUME... VI VEDO PIU' PRONTI PER LA PROVA DEL CUOCO (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
:d::d:
Buona settimana a tutti :)
Non ricordo un aprile meteorologicamente così bello... e bisogna stare in casa :cry::cry:
Vabbè.... continuiamo il viaggio virtuale in Islanda: Seljalandsfoss, Skogafoss e Dyrholaey :)

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Val

Torniamo alla LIRA
I teorici del “tutto il male non viene per nuocere” vanno sostenendo che la pandemia da coronavirus
avrà come conseguenza positiva quella di porre fine alla vecchia società ed al vecchio modello di vita dei Paesi occidentali.

Non si limitano a rilevare che i sacrifici compiuti in questa fase difficile, il dolore per la perdita delle persone care
e lo stravolgimento dei rapporti sociali serviranno a forgiare un uomo nuovo, meno superficiale,
meno attratto dal consumismo e dai suoi aspetti più deteriori, più solidale e meno egoista.

Ma tendono fatalmente a trasformarsi in profeti di una società nuova il cui avvento dovrebbe essere favorito
innanzitutto dalla cancellazione di ogni forma di nostalgia per il tipo di vita della società del passato.

Nei tempi di crisi i profeti normalmente abbondano.

Per cui non è strano o assurdo che oggi spuntino come funghi.

E dopo aver predicato la necessità di considerare la pandemia come una sorta di punizione divina
per i peccati compiuti dall’Occidente nel passato sia remoto che più recente
e di accettare pazientemente la restrizioni imposte per limitare i danni più gravi della punizione,
incominciano a denunciare tutti gli aspetti negativi del vecchio modello di vita che verranno cancellati
dalla pialla tagliente dell’emergenza in atto.

Vanno compiendo il massimo sforzo dialettico per eliminare ogni forma di nostalgia per ciò che verrà perso.

Il tutto nel timore che questa nostalgia faccia anticipare i tempi della cosiddetta ripresa indirizzandola sulla strada
della semplice riedizione del passato e spinga a non tenere conto della necessità di cogliere l’occasione
per gettare le basi per un nuova società non fondata più sulla legge del profitto ma su quella della solidarietà e dell’eguaglianza.

La predicazione di questi profeti presenta una doppia debolezza di fondo.

La prima è che la condanna della vecchia società è il frutto dell’insieme di valutazioni e giudizi provenienti da ideologie sconfitte dalla storia.

La seconda, ed è ancora più grave visto che non si sono mai visti profeti privi di una qualche capacità visionaria,
è che nessuno di chi vuole cancellare il passato, la sua memoria e la sua nostalgia, è in grado di prospettare
una qualche proposta di società nuova ed alternativa a quella da superare.

Come sarebbe la società senza profitto e tutta solidarietà ed eguaglianza?

Quali tratti assumerebbe questa Società Celeste o Città dell’Oro?

Nessun profeta fornisce una qualche minima anticipazione in proposito.

Per cui chi dopo mesi di arresti domiciliari incomincia a nutrire un po’ di nostalgia per il tempo della libertà,
ha tutto il diritto di sospettare che i profeti stiano in realtà riproponendo il vecchio Stato etico
magari calato nelle forme del cosiddetto modello cinese od in quelle del regime teocratico iraniano.


Se questi sono i profeti, viva e sempre viva la nostalgia per la libertà!
 

Val

Torniamo alla LIRA
Vallo a spiegare a Soros, a tutti gli speculatori, ai neo liberisti, a Gates, a pinco palla, che la società cambierà.

Sai le risate che si stanno già facendo ora...........
 

Val

Torniamo alla LIRA
Questa è la verità. Soldi zero. Vediamo cosa succede il 15 .......

La Cassa Integrazione?

I lavoratori non vedranno i soldi prima di maggio, questo perché “le banche non son pronte per anticipare la cassa integrazione”.

I consulenti del lavoro, che poi sono quelli che istruiscono le pratiche per i datori di lavoro, lanciano l’allarme:

“Gli accrediti in conto corrente non arriveranno prima di maggio. Altro che metà aprile come auspica il premier”.

Lo spiega Il Messaggero
. Ma le banche non ci stanno e dall’Abi (associazione bancaria italiana) arriva la replica:
“È tutto pronto per l’anticipazione dei trattamenti ordinari di cassa integrazione in deroga previsti dal Cura Italia;
quasi il 94% (in termini di totale attivo) delle banche in Italia ha aderito alla convenzione”.


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Secondo la Fondazione studi dei Consulenti del lavoro, però, le cose sono un po’ più complicate.

Si legge sul Messaggero: “Un sondaggio tra 4.500 associati rivela che gli accordi con le banche non sono ancora operativi (83% degli interpellati)
e quindi realisticamente prima di maggio non sarà accreditato un bel niente sui conti dei lavoratori in cig (ne è convinto il 91% degli intervistati)”.

Alcune banche richiedono l’esibizione del modello SR41 che viene predisposto solo dopo l’autorizzazione Inps.

“Eppure l’accordo ABI-parti sociali è nato proprio per accorciare i tempi” denunciano i consulenti.
Tra l’altro a complicare il tutto c’è anche il fatto che molte filiali sono chiuse causa coronavirus.


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Nel Sud solo l’11% delle filiali è attiva, a fronte di una media nazionale del 17% (28% al Nord, 12% al Centro)."

A scontare «incredibili ritardi» non solo i piccoli ma anche i grandi istituti di credito,
insistono i consulenti del lavoro che parlano di scarsa chiarezza delle procedure,
eccessiva modulistica e scarsa preparazione delle banche a gestire lo strumento (16,5%) ,
oltre all’indisponibilità del datore di lavoro a firmare l’atto di benestare con assunzione dell’obbligo solidale (15,6%).

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Spiega Il Messaggero: “I dipendenti costretti a casa dalle chiusure settoriali causa Covid-19 sono circa 5,6 milioni:
per 4,5 milioni sono già state presentate le richieste di cassa integrazione e assegno ordinario.

Proprio ieri l’Inps ha reso noto che sono arrivate per la cassa integrazione 198.000 domande da parte delle aziende
che coinvolgono 2 milioni e 896.000 beneficiari, mentre per l’assegno ordinario sono arrivate 100.800 domande per 1 milione e 682.000 beneficiari.

Secondo i consulenti per oltre la metà della platea interessata dagli ammortizzatori sociali
c’è il rischio concreto che il pagamento relativo al sussidio del mese di aprile slitti a maggio”.

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Al momento la cig per l’emergenza Covid si può richiedere per un massimo di 9 settimane
su tutto il territorio nazionale e per 13 settimane nelle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia,
ovvero le aree più colpite dalla diffusione del contagio.

Conclude Il Messaggero: “Dovrebbero esserci meno problemi per quei lavoratori che riceveranno l’indennità di cig
in busta paga come anticipazione dal datore di lavoro, che poi procede ad un conguaglio con l’Inps sui contributi dovuti.
Anche se, pure in questo caso, molte aziende nonostante abbiano inviato la richiesta di cassa già da molti giorni,
non hanno ricevuto l’autorizzazione dall’Inps e quindi potrebbero non riuscire ad anticipare il pagamento”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Con quel faccione un po' così, con quell'espressione un po' così .......

Riecco il solito Farinetti con le sue idee da imprenditore prestato al comunismo

. Il fondatore della catena di Eataly ritiene che sia opportuno, per risolvere “il problema” in cui riversa l’Italia oggi, ricorrere alla patrimoniale.

In un’intervista al “Fatto Quotidiano” ricorda che gli italiani sono un popolo di risparmiatori che detiene ben il 5,4% della ricchezza mondiale:

“Versando solo il 2% di questa bella montagna di quattrini, nelle casse dello Stato arriverebbero 82 miliardi di euro”
e quindi questa sarebbe la risposta adeguata.

Ma individua subito il punto debole della questione: “Il problema è il nome.
Sentiamo patrimoniale e mettiamo mano alla pistola. Allora chiediamo a qualche creativo di cambiar nome e proseguiamo su questa strada..”

La soluzione quindi dovrebbe essere simile al prelievo forzoso di Amato nel ’92:

“Un po’ come fece Giuliano Amato nel 1992. Troviamo i modi migliori, il nome più suadente per dire patrimoniale,
ma dev’ esserci una norma che ci obblighi
.”


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Inoltre, sostiene che i prestiti a fondo perduto sarebbero diseducativi:

“Serve una formula di prestito a tasso basso.”

Ci troviamo in un vero e proprio stato di emergenza sanitaria ed economica.
La situazione è stra-ordinaria, fuori dall’ordinario e pertanto necessita di risposte stra-ordinarie.

E mentre gli altri Stati questo lo hanno da tempo realizzato, stampano moneta e aiutano con i fatti e con la giusta tempistica i cittadini,
le istituzioni territoriali, le imprese e i mercati, l’Italia deve rispondere tassando i propri cittadini?


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Ancora una volta la soluzione proposta prevede di tagliare fuori la figura del governo
scaricando le proprie responsabilità sulle spalle dei cittadini.

Gli italiani dovrebbero dunque saldare il debito provocato dal Covid-19.

Questo il prezzo da pagare, perchè?

Per cosa?

Perchè la BCE non intende stampare moneta?

Allora resta un’unica soluzione: uscire dall’UE e riprendere la nostra sovranità monetaria.

Ma fin quando restare all’interno dell’Unione sarà più importante di qualsiasi altra cosa,
i cittadini italiani pagheranno di tasca propria e pagheranno a caro prezzo.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Tassare i redditi più alti per ottenere liquidità da destinare alle famiglie in difficoltà.

Questa la proposta, subito molto criticata, avanzata dal Partito Democratico,
uno strumento da mettere sul campo per far fronte all’emergenza economica che ha colpito l’Italia,
come conseguenza dell’epidemia di Covid-19, e che il premier Giuseppe Conte si è affrettato a smentire.

La realtà, però, è che i dem hanno realmente messo sul tavolo la proposta, una patrimoniale per i contribuenti con redditi alti.

Con l’intento di inserirla già nel decreto Cura Italia.


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L’idea è stata difesa dal Pd come “necessaria”, con l’intento di ricavare un gettito pari a 1,3 miliardi per il 2020 e il 2021.

Un contributo di solidarietà che sarebbe richiesto ai cittadini con redditi superiori agli 80 mila euro annui, con un prelievo progressivo e deducibile.

Una proposta che, nonostante le distanze prese da Conte, concentrato al momento sulla battaglia con l’Europa, non è ancora tramontata:
la partita chiave si giocherà con l’approdo alla Camera della legge di conversione del Cura Italia, già approvata in Senato.

Con il rischio di una forte spaccatura tra maggioranza e opposizione.


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Per i dem, la tassa dovrebbe colpire in modalità progressiva i contribuenti che percepiscono somme elevate e salire all’aumentare del reddito.

La patrimoniale, stando a quanto scritto dagli esponenti del Pd Delrio e Milelli, dovrebbe ammontare ad alcune centinaia di euro
“per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione”.

A essere colpiti sarebbe dunque, nelle intenzioni, soprattutto i cittadini più facoltosi, per un lasso temporale che dovrebbe durare 2 anni, fino al 2021.

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Una proposta che nasce con l’intento di aiutare chi in questi giorni non ha risorse sufficienti per l’acquisto di beni di prima necessità.

Per i quali, evidentemente, non bastano le misure già annunciate dal governo, che aveva stanziato 400 milioni
distribuiti tra i vari Comuni italiani per consentire ai sindaci di destinarli alle famiglie meno fortunate.

Una piccola toppa, evidentemente, di fronte a un buco molto più grande.

Da qui la proposta Pd di una patrimoniale interamente deducibile dal reddito, senza versare imposte.

Una norma che farà discutere, considerando il momento storico in cui verrebbe applicata,
con le aziende chiuse e gli imprenditori fermi.

E che conferma tutte le difficoltà di un governo che, al netto di battaglieri proclami sulle condizioni migliori da strappare all’Europa,
continua a fare una tremenda fatica nel rispondere efficacemente alla sfida coronavirus.
 

andgui

Forumer storico
Sempre belle le foto di tuo fratello.
Finora ho snobbato le serie televisive, ne segnalo però due, per chi ha Netflix:

I delitti di Valhalla, ben fatta e che mi ha fatto conoscere un'Islanda che credevo integerrima e perfetta, anche se c'era stato lo scandalo finanziario qualche anno fa.

Unhortodox, molto ben recitata e che presenta un mondo di ebrei ortodossi in parte a noi sconosciuto.
 

DANY1969

Forumer storico
Sempre belle le foto di tuo fratello.
Finora ho snobbato le serie televisive, ne segnalo però due, per chi ha Netflix:

I delitti di Valhalla, ben fatta e che mi ha fatto conoscere un'Islanda che credevo integerrima e perfetta, anche se c'era stato lo scandalo finanziario qualche anno fa.

Unhortodox, molto ben recitata e che presenta un mondo di ebrei ortodossi in parte a noi sconosciuto.

Grazie per le foto :) e grazie della segnalazione :up:. Ho Netflix perchè hanno fatto l'abbonamento i miei figli, ma io lo utilizzo raramente :confused:. Magari ci darò uno sguardo ;)
 

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