PER QUEST'ANNO LASCIATE PERDERE LA PROVA COSTUME... VI VEDO PIU' PRONTI PER LA PROVA DEL CUOCO (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
:d:
Buona settimana a tutti :)
Oggi concludo le foto di repertorio del Canada... tutte dedicate alla fauna locale :lovin:

Immagine112.jpg
Immagine113.jpg
Immagine114.jpg
Immagine115.jpg
Immagine116.jpg
 

Val

Torniamo alla LIRA
.......forse si faceva più alla svelta a chiamare la protezione civile ........

Lomagna. L’impresa lecchese partecipa ad un progetto internazionale che ha studiato un innovativo salvavita.
Nel team anche il casatese Christian Galbiati, docente di Fisica - Oggi il prototipo testato al San Gerardo


Una delle più grandi imprese del Lecchese, il gruppo Elemaster guidato da Gabriele Cogliati,
è fra i protagonisti di uno straordinario progetto internazionale di ricerca applicata
che in una vera e propria corsa contro il tempo sta per portare sollievo all’emergenza respiratori per il coronavirus.


Nel progetto “Milano ventilatore meccanico”, che coinvolge anche Arthur McDonald, premio Nobel per la Fisica 2015,
c’è un altro protagonista lecchese, Christian Galbiati, originario di Casatenovo,
responsabile del Programma Dark Side dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e docente di fisica alla Princeton University, in New Jersey.
Tutto è partito da lui.

Secondo la notizia diffusa dall’Ansa, il prototipo viene testato con l’aiuto degli anestesisti impegnati in prima linea nelle terapie intensive,
sul simulatore di respirazione nei laboratori diretti dal professor Giuseppe Foti del dipartimento di Medicina dell’Università Bicocca all’ospedale San Gerardo di Monza.

In pochissimi giorni si sono uniti in un progetto di ricerca internazionale venti Istituti, fra cui l’Università Bicocca,
con centinaia di ricercatori impegnati nel realizzare un nuovo dispositivo sicuro e affidabile,
replicabile rapidamente su larga scala per lo sviluppo rapido di ventilatori automatici che richiedono solo ossigeno o aria compressa ed elettricità.

A finanziare la ricerca una campagna di crowfunding che si è aggiunta a donazioni già attivate da imprenditori.

A raccontare come tutto è iniziato è Galbiati, che all’Ansa ha dichiarato di aver sentito, poco più di una settimana fa :

«un amico per congratularmi con lui della consistente donazione fatta per acquistare un ventilatore polmonare.
Ho appreso, però, che l’ordine fatto in Germania era stato cancellato. Questi ventilatori sono merce rarissima.
Mi sono detto allora che si doveva fare qualcosa. Abbiamo fatto partire uno studio per vedere se era possibile
fare un ventilatore con un disegno molto semplificato, aderente alle linee guida nazionali per sviluppo rapido di ventilatori, con pezzi già disponibili.
Ringrazio moltissimo il professor Arthur McDonald, premio Nobel per la Fisica 2015, che ha movimentato tutti i laboratori canadesi.
L’Infn sta contribuendo in modo forte in Italia, come molti altri enti di ricerca, poi ci sono il Cern e negli Usa anche il Fermilab».

Privatamente

Col prototipo si è dunque iniziato subito, con impegni presi privatamente:.

«Stiamo aspettando altri fondi – afferma Galbiati – ma non possiamo perdere tempo».
Oggi, dunque, il primo test per l’assemblaggio del circuito semplificato.
Parte cruciale è il software, perché il virus viaggia veloce ma «la ricerca internazionale
viaggia alla velocità della luce tramite le fibre di internet, e vinceremo noi.
È uno sforzo piccolo, più importante è certo quello per il vaccino, ma il nostro è significativo,
mettiamo in rete i migliori ricercatori di fisica delle particelle, superando ogni barriera.
E abbiamo scelto da subito di non brevettare nulla».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il lecchese Umberto Polvara ha tagliato tantissimi traguardi: da quello della maratona di New York
a quello della Vasalopett di sci fondo in Svezia; da quello della marcialonga della val di Fiemme
a quello della marcia del passatore fra Firenze e Faenza.

Ma quello che oltrepassa a braccia alzate in questi giorni è il più importante:
il 31 marzo compie 95 anni portati splendidamente nel corpo e nello spirito.

«Sono certo-afferma - che il segreto della mia longevità è l’attività fisica.
Sono arrivato a questa età perché ho sempre svolto attività sportiva all’aria aperta.
Fino a due anni fa ho partecipato alla camminata Manzoniana; ho partecipato a venticinque “cento chilometri”.
Ne ricordo una in particolare in Svizzera: si mise a nevicare e gli infermieri soccorrevano gli atleti lungo il percorso.
Io continuai la gara, perché chi si ferma è perduto, e tagliai il traguardo»

«Ho fatto il giro d’Italia in bicicletta- racconta- quando partii da Lecco il podestà Bartesaghi
mi diede una pergamena per il sindaco di Trieste che recitava così:
come Renzo e Lucia si sono uniti in matrimonio, così ci auguriamo che anche Trieste torni alla madrepatria».

Umberto visse nel secondo dopoguerra in America per 14 mesi grazie al piano Marshall e questo cambiò la sua vita.
Apprese la tecnica della fotografia e al rientro in Italia venne assunto dalla Kodak dove lavorò fin quando non aprì un proprio laboratorio.

Umberto ha fatto quella che lui definisce amaramente «l’infida guerra».

«Quando arrivò la cartolina-ricorda- io ed un amico ci demmo alla macchia sul Magnodeno dove sapevamo esserci alcuni partigiani:
eravamo appena diciottenni e l’armistizio era stato firmato.
Noi eravamo stati chiamati dalla Repubblica di Salò; ma i partigiani ci rispedirono al mittente,
e quando rientrai mia mamma era stata arrestata e portata in carcere a Pescarenico: mi presentai e la liberarono.
Fui mandato in Germania in un campo di addestramento: i tedeschi ci consideravano dei traditori e ci trattavano come prigionieri,
faceva freddo, le temperature scendevano al di sotto dei dieci gradi, ebbi un congelamento alle orecchie;
soffrivamo la fame, molti miei compagni morirono d’inedia. Io ce la feci perché curavo i cavalli e mangiavo un po’ della loro biada;
una notte che piangevo per la fame uscii e mangiai l’immondizia. Sono riuscito a portare a casa la pelle,
ma proprio solo quella, pesavo 45 chili per un metro e ottanta di altezza».

Polvara utilizza la locuzione “infida guerra” anche per la situazione di emergenza che stiamo vivendo oggi definendola addirittura peggiore:
«Durante la guerra eravamo insieme, uniti, adesso siamo soli, isolati contro un nemico invisibile. Spero di portare a casa la pelle come ho fatto allora».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Subito ai lavoratori delle imprese clienti l’anticipo della cassa integrazione.

Il credito cooperativo, anche in questa drammatica emergenza, si candida a un ruolo da protagonista
nel sostegno alle attività di impresa e al reddito delle persone. A lanciare la sfida è Giovanni Pontiggia,
presidente della Bcc Brianza e Laghi e rappresentante del credito nel Consiglio della Camera di commercio:
domani mattina il cda dell’istituto che presiede dedicherà alla voce lavoratori un plafond di 2 milioni di euro

Il progetto

«Un migliaio di euro a nucleo familiare può essere prezioso in un momento come questo - spiega Pontiggia –
e sono certo che tutto il movimento del credito cooperativo, nelle province di Lecco, Como e Monza, condividerà questa iniziativa.
Una risposta di sistema può avere un impatto non indifferente e sarebbe ulteriormente amplificato se vi fosse un intervento della stessa ».

L’obiettivo è fare presto, prioritario è dare assistenza ai lavoratori che a causa dell’emergenza coronavirus si sono visti ridotto o sospeso l’orario di lavoro.

Il tutto in attesa che, nell’arco di qualche settimana, si perfezioni il meccanismo dell’anticipo della cassa integrazione così come richiesto dalla Regione Lombardia.

È stato lo stesso presidente Attilio Fontana a intervenire presso la Commissione regionale di Abi
affinché si individuasse il meccanismo utile ad anticipare l’indennità, anche in deroga,
utilizzando procedure quanto più possibile semplificate ed ipotizzando l’attivazione di un sistema di garanzie regionali a copertura delle anticipazioni.
Si tratta di un meccanismo non inedito, un provvedimento analogo è stato assunto nel 2009 e, allora,
fu proprio la provincia di Como ad avere un ruolo da apripista:

«L’iniziativa fu avviata dal credito cooperativo e si concretizzò in un protocollo a cui aderirono tutti gli istituti bancari».

Il percorso è definito, come allora si basa sull’intervento di Finlombarda a garanzia delle somme anticipate,
ma potersi compiere occorrerà qualche settimana di attesa, tra convenzione nazionale e sottoscrizione dei protocolli territoriali.

I numeri

Anche se non c’è ancora un dato preciso, secondo fonti sindacali sono circa 400 le richieste di cassa integrazione
presentate dalle aziende comasche con la causale Covid-19, mentre 230 sono state depositate in provincia di Lecco.

Si tratta evidentemente di numeri ancora molto bassi e destinati a crescere nei prossimi giorni.

Del resto, come evidenziato anche dalle organizzazioni degli artigiani, numerosi imprenditori hanno preferito
in queste settimane utilizzare le ferie arretrate per coprire lo stop produttivo.

Una scelta dettata sia dalla maggiore facilità di ricorso allo strumento sia dall’obiettivo di permettere ai lavoratori di restare a casa con la piena retribuzione.

La causale Covid-19 è stata istituita dall’Inps in considerazione delle novità introdotte dal decreto Cura Italia.

La domanda per la cassa integrazione ordinaria potrà essere presentata entro il quarto mese successivo
a quello di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
 

Val

Torniamo alla LIRA
In considerazione dell'emergenza economica, che corre parallela a quella sanitaria legata al Covid-19,
il Governo ha deciso di anticipare il trasferimento ai Comuni di 4,3 miliardi altrimenti attesi
tra qualche settimana dal Fondo di solidarietà comunale (FSC)
.

A comunicarlo è stato nella conferenza stampa di sabato sera, il premier Giuseppe Conte,
specificando di aver firmato un apposito decreto (dpcm) che dispone la somma sopra citata a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni.

Si tratta - come ha precisato il presidente del Consiglio - di un anticipo del 66% che entro maggio sarà girato ai Comuni.

''Lo facciamo prima rispetto alla scadenza che era prevista'' ha spiegato Conte alla stampa e ai cittadini da Palazzo Chigi.

Nel calcolo delle cifre da erogare a ciascun ente, si tiene conto del Fondo di solidarietà comunale
(comprensivo della quota data dai gettiti Imu e Tasi), ovvero quanto lo Stato restituisce, sotto forma di diverse voci,
ad ogni comune e che rappresenta l'entrata più consistente; ad esso vanno poi sottratti - per giungere alla somma finale -
i contributi già previsti e da assegnare ai comuni con meno di 5mila abitanti (soltanto per chi ha una dotazione FSC negativa)
e la quota di accantonamento stabilita dalla finanziaria.

Per quanto riguarda il lecchese, per piccoli molti comuni - soprattutto del lago e della Valsassina, dunque a vocazione turistica -
la cifra sarà pari a zero, poichè ritenuti debitori agli occhi dello Stato, a causa dell'elevato gettito IMU dato dalle seconde case.


E' il caso, solo per fare alcuni esempi, di Abbadia, Bellano, Barzio, Moggio, Casargo, Colico, Dervio, Esino, Lierna e Varenna.

Diversa la situazione per altri, che beneficeranno di somme (chiaramente dovute) ben più consistenti,
sulla base di quelli che sono i criteri di ripartizione del fondo, già determinati a inizio anno e approvati da ANCI.

Oltre 3milioni la cifra assegnata al comune di Lecco, 1.4 milioni a Casatenovo e quasi un milione e mezzo di euro a Merate.

Ammonta invece a oltre 27milioni di euro il totale degli stanziamenti previsti per gli 86 comuni della nostra provincia.

Di seguito la tabella con le cifre per il 2020 previste per ciascun comune:

tabellafsc.jpg
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ecco invece il riparto della quota parte dei 400.000 milioni resi disponibili per i "buoni spesa" spettante ai comuni della provincia di Lecco.

Come si legge nel testo del provvedimento a firma del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli,
la somma per ogni municipalità è stata calcolata secondo due criteri:

- l'80% delle risorse a disposizione - pari a 320 milioni - è stato ripartatito in proporzione alla popolazione residente

- il 20% - i restanti 80 milioni - è stato ripartito in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune
e il valore medio nazionale, ponderato per la rispettiva popolazione

I Comuni, è specificato nell'atto, possono destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare oggetto del provvedimento
anche eventuali ulteriori donazioni che riceveranno, per incrementare la cifra a disposizione.

Potranno inoltre scegliere se emettere buoni spesa utilizzabili per l'acquisto di generi alimentari presso gli esercizi del territorio
oppure se acquistare e ridistribuire come Ente cibo e prodotti di prima necessità per i bisognosi.

Per tale gestione l'amministrazione potrà avvalersi di partner operativi, individuati anche tra enti e volontari del terzo settore.

La platea dei beneficiari dell'aiuto dovrà essere individuata dal Comune, attraverso i servizi sociali.

Nulla è detto nell'ordinanza circa il valore dei singoli buoni/aiuti.

Di seguito la tabella con le cifre dei buoni spesa per ciascun comune:

 

Val

Torniamo alla LIRA
Il caso limite è Morterone, comune di montagna - il più piccolo comune d'Italia -
dove ci sono solo persone anziane e mi sembra 2 giovani che hanno 1 bambino.
Attività : pastorizia.

600 euro : 33 persone = 18 euro a testa.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Questo sarà il risultato. Tutto OK. A roma sono proprio dei "cervelli".

«Ora la filiera siderurgica è praticamente ferma per gli effetti della pandemia.

Lo è quindi anche la maggior parte delle trafilerie, così come lo sono le aziende siderurgiche
che servono settori diversi dall’alimentare, dal medicale, dalla difesa e dall’aerospaziale considerati essenziali dall’ultimo decreto del Governo
»,
afferma Stefano Ferrari, responsabile dell’ufficio studi di Siderweb.

Da domani (oggi per chi legge, nda) si fermano i settori del commercio di acciaio e metalli e anche i centri servizio,
cioè le aziende di prima lavorazione, esclusi dai codici Ateco ammessi dal decreto del Governo.

Lo stesso vale per le trafilerie, «perciò la maggior parte di esse chiuderà almeno fino al 3 aprile.
Si tratta peraltro di un settore che esporta parecchio e che serve importanti comparti produttivi,
dall’automotive ai mezzi di trasporto, alle macchine agricole, alla meccanica e alle costruzioni.
In proposito, per capire il futuro, bisogna osservare come i Paesi di destinazione risponderanno alla crisi,
o se nel frattempo sostituiranno i fornitori italiani con altri».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Oggi il Dottor Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases,
quindi l’esperto dell’amministrazione USA, ha tenuto una conferenza stampa con Trump
, praticamente a reti unificate, per presentare la situazione attuale del contagio negli USA.

Il Dottor Fauci ha utilizzato parole precise, ma non particolarmente tranquillizzanti.

Video of Dr. Fauci telling @jaketapper that "Looking at what we're seeing now,
I would say between 100,000 and 200,000 cases… excuse me, deaths.
I mean, we're going to have millions of cases." #CNNSOTU

These next few weeks could be pretty rough.pic.twitter.com/Vh6xB4Fele

— Josh Jordan (@NumbersMuncher) March 29, 2020

I numeri detti da Fauci sono impressionanti.

Correggendosi ha parlato di milioni di infetti e di cento – duecento mila morti.

Anche se il numero degli abitanti degli USA è di oltre 300 milioni di abitanti, significherebbe che un uno per cento o più della popolazione sarebbe infetto.
Se facessimo un’equivalenza ne dovemmo prevedere circa trentamila per il nostro paese, e 600 mila infetti.

Per fortuna siamo ancora un po’ lontani da questa situazione in Italia,
mentre negli USA lo stesso Fauci ha ammesso che la situazione è già molto seria a New York,
dove ci sono il maggior numero di casi, ed a New Orleans, dove la città si è rivelata meno preparata.

Fauci ha dato però un avvertimento, o una speranza, a seconda di come voi la vogliate girare:
il modello che ha previsto questi risultati è valido solo sino al limite in cui lo sono le sue premesse.
Se queste cambiano, migliorando o peggiorando.

Quindi se migliora in contenimento i dati finali potrebbero essere anche migliori, o viceversa…
 

Users who are viewing this thread

Alto