PER NON AFFATICARMI TROPPO INIZIERO' CON UN'ORA DI DIETA AL GIORNO (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Il governo ha deciso di arruolare una Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN, andatevi a cercare che cosa era)
per “Aiutare” i sindaci nel far rispettare le norme di distanziamento ed aiutare nella prevenzione, magari manganellando i virus uno per uno.

Per fortuna una persona con ancora un pelo di sale in zucca ha deciso di non farne degli agenti di polizia,
perchè altrimenti ci sarebbe stata ben poca differenza fra l’Italia di oggi e l’Unione Sovietica,
il Cile di zio Pinochet o l’Argentina di ̶G̶u̶a̶l̶t̶i̶e̶r̶i̶ Galtieri.

Come libertà della stampa mainstream ormai ci siamo.




Un ragazzo abbraccia la sua fidanzata e si becca 400 euro di multa,
come se le avesse regalato un’ottantina di rose rosse.

Lei dovrebbe esserne onorata, invece dovrebbero vergognarsi coloro che hanno emesso questa sanzione.

Invece saranno felici e gioiosi, anzi riceveranno un premio da Conte.

bravo-covid-2.png



Intanto lo spaccio in Italia va avanti come se nulla fosse.

Le zone di spaccio sono note tanto che Brumotti le identifica senza nessun problema, e viene bastonato dagli spacciatori.

Però se le sa Brumotti, perchè non le conoscono le Forze dell’Ordine?

I Vigili di Milano non sanno che si spaccia a Porta Venezia, o sono troppo impegnati a multare i ristoratori che chiudono ?
Oppure per il sindaco Sala lo spaccio è un altro modo per attrarre turismo a Milano? Che dice, Sala ?


Bella l’Italia del Covid: vietato abbracciare una persona, ma libertà di spaccio.

Ringraziamo Antonio Socci per aver messo questi casi sotto l’occhio pubblico.

Due casi emblematici al tempo del governo Pd/M5S.
Due casi che fanno riflettere.#coronavirus pic.twitter.com/uS63iQuIwQ
 

Val

Torniamo alla LIRA
Per mostrare cosa era diventato il sistema Palamara l’Espresso ne azzecca, una volta nella vita,
una e lo identifica con mr. Wolf, colui che in Pulp Fiction si presentava come “Sono Mr Wolf , risolvo problemi”


Alla fine Palamara non era che l’ennesima incarnazione di Bernardo Tanlongo,
il famoso direttore della Banca Romana e noto per la fittissima rete di amicizie che lo circondava,
create con uno scambio assiduo di favori.

Solo che Tanlongo lo faceva tramite il potere finanziario, mentre Palamara lo faceva, o lo fa ancora ,
tramite quello giudiziario e l’insieme di conoscenze, contatti etc nel sottobosco romano.


Di chi era al servizio Palamara ?

Le intercettazioni telefoniche, ora pubbliche lo dicono ben chiaramente.

Di Zingaretti e del PD.

Le parole sono CHIARE, ed EVIDENTI.

Non bastava il “Salvini ha ragione, ma bisogna colpirlo”

No c’è anche molto di più: c’è un Palamara che telefona a Zingaretti
e si congratula per la sua vittoria alle Regionali laziali”Grande Nicola grande vittoria!! Ripartiamo da qui tutti insieme!”.

Oppure il 23 maggio 2019, alla vigilia delle Europee, al leader del PD che scrive “se perdo avrò molto tempo libero”
e Palamara che replica invece : “E noi ti vogliamo molto occupato”
.

C’è molto di più, cioè una rete, rivelata dalle intercettazioni, di fitti incontri, di meeting, proprio quando
Zingaretti con Centofanti erano indagati per finanziamento occulto.

Quanto era opportuno che un indagato stringesse accordi e contatti con un membro influente del CSM;

quanto questo è coerente con la divisione dei poteri, la democrazia, la Costituzione ed i fondamenti dello Stato?

Palamara però non aveva stretti rapporti solo con Zingaretti, ma con tutto il PD:
sia Lotti, indagato per lo scandalo CONSIP, sia Minniti, ex ministro degli interni, erano intimi di Palamara.

Praticamente tutto il PD che contava vantava dei legami tentacolari e strettissimi con il CSM
.

Che fa Mattarella ?

Qual’è il suo ruolo in questa faccenda?

Il teorico presidente del CSM pensa di intervenire o lascerà che tutto si autodistrugga?

Sappiamo che il consigliere del presidente Gianfranco Astori invitò il già dimesso Palamara, nel cuore dello scandalo al Quirinale.

Perchè?

Per fare cosa?

Il Presidente ne era informato?

Ha incontrato Mattarella ?

L’interventismo presidenziale del 2018, quello che bloccò la strada a Paolo Savona, è completamente scomparso
ed il Quirinale sembra un “Trono vacante”.

Non è che ci sono degli scheletri nell’armadio del Colle?
 

Val

Torniamo alla LIRA
“A bordo abbiamo un collegamento quotidiano con le realtà terrestri;
abbiamo anche accesso alla rete internet; possiamo comunicare con i centri di controllo
e già da novembre, avevamo iniziato a seguire i primi contagi, inizialmente soltanto nei paesi asiatici,
poi al mio rientro i primi contagi in Europa…”
(25 aprile 2020 – trasmissione Petrolio, Rai 1)

“…sulla stazione abbiamo seguito quello che stava succedendo sulla Terra:
anche prima del mio rientro già da novembre eravamo al corrente di questo probabile contagio pandemico
e soprattutto la gravità che si andava allargando a macchia d’olio proprio in Europa poco prima del mio rientro”
(9 maggio 2020 – TG2 storie)

Quello che parla è l’astronauta, Colonnello dell’Aviazione Militare Italiana, Luca Parmitano.

Non un pazzo complottista, ma un ufficiale delle Forze Armate italiane.

Ora questo rende molto probabile quello di cui si avevano già delle notizie,
cioè che i servizi segreti USA avevano già avvertito i governi dei paesi NATO della potenziale pericolosità del virus fin a novembre,
un mese prima delle prime notizie ufficiali, due mesi prima del 21 gennaio, quando il mondo neppure sospettava dell’esistenza del COVID.

Inoltre se lo sapevano alla Stazione Spaziale Internazionale sicuramente lo sapevano anche i russi, che sono partner nell’iniziativa.


Poi Parmitano parla di una diffusione PRECEDENTE AL SUO RIENTRO, IL 6 FEBBRAIO in EUROPA, ed “A MACCHIA D’OLIO”, cioè in modo diffuso.

Quindi il Virus era già diffuso settimane prima il famoso primo focolaio di Codogno e sulla ISS lo sapevano benissimo.

Se lo sapevano sulla ISS, poteva non saperlo Conte ?

Se i nostri servizi erano informati abbiamo due casi:

  • i Servizi italiani erano informati , ma non hanno informato il governo sottovalutando completamente il fatto.
  • Allora devono saltare delle teste e non poche;

  • i Servizi italiani hanno informato il governo che se ne è fregato ed è intervenuto con tre mesi di ritardo.
  • Tre mesi nei quali avrebbe potuto far partire la produzione di DPI, monitorare i viaggiatori,
  • mandare una missione informativa (come Taiwan.. mica ci vogliono i mezzi degli USA), etc.
  • In questo casa ad andare a casa come responsabile di 30 mila morti dovrebbe essere il Governo nel suo complesso.
Attendiamo dei chiarimenti sulla questione, prima che la gente inizia a chiederli direttamente.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Dopo che gli olandesi della FCA sono riusciti a farsi finanziare 6 miliardi garantiti dallo stato italiano
ora tocca alla famiglia Benetton cercare di fare filotto con le sue tre controllate:

Autogrill, controllata direttamente dalla società di famiglia Edizioni,
ed Aeroporti di Roma e Autostrade per l’Italia, controllate tramite Atlantia.

Il decreto liquidità dovrebbe garantire 250 milioni senza grossi problemi ad Autogrill,
un po’ differente la situazione delle controllate di Atlantia:
Aeroporti di Roma avrebbe bisogno di almeno 250 milioni per far fronte ai cali di lavoro del 95% subiti durante la Covid-19,
ma la società ha goduto, per questo, anche della Cassa Integrazione, quindi ha già coperto buona parte dei propri costi.

Un governo con un po’ di fibra chiederebbe uno sconto sugli oneri aeroportuali, altissimi,
imposti dal monopolio aeroportuale romano e che vengono a pesare su cittadini e turisti.

Comunque sembra una partita più semplice rispetto alla vera grana: Autostrade per l’Italia.


Autostrade per l’Italia chiede 1,25 miliardi, minacciando, in caso contrario, di fermare il piano di investimenti per 14 miliardi,
tranne i 900 milioni per le messe in sicurezza.

Certo, ci sono una serie di domande che ci facciamo a proposito:

  • ma Autostrade per l’Italia non doveva perdere le concessioni autostradali che avrebbero dovuto tornare ad ANAS?
  • Perchè questo è quello che il Movimento Cinque Stelle ha promesso dallo scorso settembre.
  • Invece non è così, anzi ASPI chiede pure dei soldi in prestito garantito, con tanto di ricatto;

  • ma come possono 1,25 miliardi di prestito garantito essere necessari per pagare 14 miliardi di investimento?
  • Non è che in realtà sono i cittadini italiani a pagare, con le proprie alte tariffe autostradali, a pagare questi investimenti.
  • Perchè, se fosse così, sarebbe solo una presa in giro.
Resta il fatto che una società che, secondo il maggior partito in Parlamento,
dovrebbe non avere più alcuna concessione e, praticamente, essere chiusa,
non solo non lo è, ma si permette pure di chiedere un prestito ricattando italiani e governo
e minacciando addirittura delle cause se la garanzia non viene concessa.


Un qualsiasi altro premier con un qualsiasi altro governo che fosse stato in carica dal 1946 al 1994
prenderebbe a calci nel sedere questo imprenditore e procederebbe alla cancellazione delle concessioni,
visto anche la disastrosa situazione in cui viene a versare la rete autostradale con ponti caduti, tratti non percorribili e gallerie traballanti.

Peccato che ci sia il governo Conte, uno strano ibrido che, non avendo nessuna morale propria, è al servizio di tutti i poteri forti.

Scommettiamo che non farà niente ed alla fine cederà al potere di Treviso?

Del resto chi pecora si fa, il lupo, anche col maglione, se lo mangia….
 

Val

Torniamo alla LIRA
L’unico giornale italiano che ha avuto il coraggio di sbobinare le registrazioni del membro del CSM Palamara
e quindi riportare i nomi dei giornalisti che agivano come “Megafono” delle procure è stato Rec.News,
una realtà piccola, ma di grandissimo coraggio, che già si era segnalata per essere l’unica
a pubblicare la sporca realtà dietro il “Miracolo” dell’accoglienza agli immigrati di Riace.


Ora unico fra i media italiani pubblica la lista dei giornalisti con rapporti diretti con Palamara,
lista che vi riportiamo parzialmente invitandovi ad andare a leggere l’articolo completo.

Ecco un po’ di nomi:

  • Liana Milella , Repubblica, a cui Palamara chiede di essere messo nella cronaca romana,
  • Francesco Grignetti de La Stampa, al quale Palamara detta un articolo strumentale per i propri fini;
  • Giovanni Minoli;
  • Silvia Barocci, di Mezz’ora in più dell’Annunziata;
  • Rosa Polito e Simona Olleni, AGI;
  • Giovanni Bianconi, definito “Vicino ai servizi”;
  • Poi giornalisti de Il Fatto Quotidiano, Il Tempo, e La Verità.
Leggete l’articolo per la lista completa.

Insomma Palamara agiva più da agenzia di stampa o di relazioni pubbliche, che da giudice del CSM.

Tutti pronti a prestarsi ai suoi giochi per avere poi le famose “Dritte” delle procure….
 

Val

Torniamo alla LIRA
In Germania il già abbondate di aiuti all’economia sta per allargarsi in direzione delle piccole e medie aziende.

Il Ministro degli Affari economici, Peter Altmaier (CDU), vuole dare ancora più sostegno delle medie imprese colpite dalla crisi del Coronavirus.

Si prevede di fornire un aiuto ulteriore fino a 50mila euro al mese per le aziende con 249 dipendenti o meno,
comprese le attività imprenditoriali e singole,
come riportato su Suddeutsche Zeitung,
riportando un documento chiave proveniente dal Ministero degli affari economici.

In questo modo si vuole fornire un ponte economico per permettere alle piccole e medie aziende di superare il periodo della crisi.

Le domande dovrebbero essere aperte alle aziende di tutti i settori economici, nonché ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.

Le domande saranno aperte anche a chi ha già percepito degli aiuti precedentemente,
purche abbia subito un taglio del fatturato pari al 60% rispetto a quello conseguito nel 2019.

Questo apre la strada ad aiuti anche in settori, come quello auto, per i quali i danni per una caduta della domanda
già precedente al Covid si sommano agli effetti dell’epidemia.

Il ministero dell’economia prevede uno stanziamento ulteriore per 25 miliardi di euro, che sembra non siano un problema per la Germania.


Quindi Berlino si avvia ad una Fase 2 nella quale le aziende vengono fornite di aiuti a fondo perduto
tali da far superare la crisi con difficoltà, ma con la speranza di farcela.

Nel frattempo il governo Conte ha fornito le aziende italiane con montagne di parole e pochissimi, se non nulli, denari.

In compenso però tutta la comunicazione è monopolizzata dai vari esponenti del PD,
con tutta l’opposizione ostracizzata, mentre di elezioni non si parla più.

State tranquilli, va tutto bene.

Tra un mese mangerete le promesse del governo.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Mentre in Europa si discute se un un tedesco possa venire al mare in Italia
(può, ma senza fermarsi in Austria, che ci ha messi al bando),
o un francese andare in Spagna (non può fino a luglio),
in America il weekend del Memorial Day ha visto la tradizionale fuga verso le spiagge
e gli altri luoghi di vacanze, e , sinceramente, l’interpretazione del distanziamento
è un po’ diversa di quella che, con le buone o le cattive, hanno imposto agli italiani.


Questa è Ocean City, nel Maryland , costa est

A look at the Ocean City, Maryland boardwalk this afternoon. The sunny weather brought out the people. Masks are encouraged but not required. @wjz #memorialdayweekend2020 pic.twitter.com/rK3gCfoZNB

— Mike Hellgren (@HellgrenWJZ) May 23, 2020

Ecco una foto statica

oc.jpg



Questi sono i laghi Ozarks, nel Missouri, altra meta vacanziera

This is why my pantry is stocked, the mask and gloves are stocked, the purelll and wipes are stocked.
Because too many of my fellow Americans are selfish and stupid and living in childish denial… #COVID19 #coronavirus pic.twitter.com/X3BhQX0N9Z

— Andy Ostroy (@AndyOstroy) May 24, 2020

This video is on Snapchat in the Lake of the Ozarks? Unreal. What are we doing? pic.twitter.com/m0qsEQ4KLp

— Max Baker (@maxbaker_15) May 24, 2020

Daytona Beach, Florida, dove al caos estivo si aggiunge una persona che getta dollari alla folla

NEW: Crowd tries to get money being thrown from car in Daytona Beach, FL on Saturday.

:) @VolusiaSheriff) pic.twitter.com/geWbMc3HB0

— Andy Slater (@AndySlater) May 24, 2020

E qui la nota Myrtle Beach

CROWDS of people at Myrtle Beach today. No social distancing in sight. #TrumpDeathToll100K pic.twitter.com/CIagx47ftx

— Peter Morley (@morethanmySLE) May 24, 2020

Una vita normale, come se non fosse successo nulla.

Eppure gli USA sono arrivati a 100 mila morti, praticamente 3 volte quelli italiani.

Il numero dei casi sta calando nelle città metropolitane e si sposta nei centri minori, come si può vedere in questo grafico

covid-cases-outside-main-areas.jpg


Tra una settimana inizieremo a vedere se questo weekend di vacanze avrà avuto sul numero dei contagi.
Speriamo che il peso sia stato limitato.

Nel frattempo vediamo come gli americani sono molto meno disponibili a farsi cancellare la vita dal COVID.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Con la giustificazione del virus, che sembra l’unico immortale dell’universo,
nel senso cioè che o arriva il vaccino oppure saremo in eternità sotto botta,
stanno accadendo troppe cose gravi e strane.

Insomma che sia necessario avere accortezze l’abbiamo capito, come abbiamo capito che la cautela sia sempre buona consigliera
e che le regole di igiene siano opportune e in certi casi ovvie,
ma soprattutto abbiamo capito quanto sia in corso un’operazione colossale per farci cambiare vita.


Ma quello che più sorprende è il fatto di come si voglia sovvertire per via del virus una serie di certezze
che fino a ieri erano sostenute dagli stessi che oggi vogliono farci credere il contrario.

Prendiamo il caso della didattica on line, ebbene sfidiamo chiunque a smentire che si sia sempre affermato
il primato della scuola, dell’università e dell’insegnamento in presenza, relegando quello on line nelle classifiche minori,
per farla breve i titoli acquisiti negli istituti e nelle accademie in rete hanno sempre avuto un peso diverso da quelle per così dire, classiche.

Tanto è vero che nei curricula conto è inserire una maturità, una laurea oppure un master on line
e conto è quella di un corso di studi o di perfezionamento post laurea negli istituti tradizionali,
fino a ieri era così, oggi invece vogliono convincerci del contrario.

Vogliono inculcarci la convinzione che a partire dallo Smart working, Learning, tutto sia migliore,
come se a distanza si ottenessero risultati che in presenza sarebbero diversi o addirittura, visto che c’è il virus, pericolosi e incauti.

Ma se questo non bastasse, per via del covid, ci spingono a sostituire le banconote con il bancomat,
la carta elettronica, perché l’animaletto si fissa sulle monete e circola con loro,
come a dire che preferisca i bigliettoni al posto dei badge.

Adesso si dirà che giustamente il frusciante passi di mano in mano e sia potenzialmente più rischioso,
si tratta di un rischio antico tanto è vero che quelli coi capelli bianchi sono cresciuti con la raccomandazione
di non mettersi le mani sulla bocca dopo aver maneggiato soldi, eppure siamo andati avanti e sopravvissuti a tante epidemie.

Oltretutto anche i bancomat e le carte di credito vengono porte per il pagamento a mille mani diverse
e strisciano su mille pos dove sono state strisciate una infinità di altre carte,
come vengono ripiegate in mezzo al conto dove si ripiegano tutti gli altri
.

Insomma gli strumenti elettronici di pagamento non vivono sotto cellophane e sono di plastica
che è un materiale dove il virus si appiccica volentieri, però questo governo e questa maggioranza
che vuole colpire l’uso dei contanti le cerca tutte per validare le restrizioni.

Ma andiamo oltre vogliono convincerci che sia giusto farci controllare minuto per minuto, come il calcio,
e che ogni strumento per consentirlo sia benvenuto, tanto è vero che dalla app immuni alla lista con tutti i nostri dati,
alle certificazioni sugli spostamenti c’è in corso un festival di obbligazioni.


Ma ancora peggio è l’idea di sparpagliare migliaia di controllori del popolo,
di educatori per sorvegliare il nostro comportamento nel tempo libero,
una roba tanto incredibile che lo stesso governo ha dovuto derubricare in forma di pony express volontario a disposizione dei comuni.

Come pensano di istituire una sorta di corso per bambini al distanziamento, al comportamento meno affettuoso,
alla separazione, alla refezione, eppure a decine di milioni siamo cresciuti e vissuti al contrario,
anche attraverso le esantematiche di turno quando non c’erano i vaccini.

Insomma stiamo passando dall’invito, dal suggerimento sacrosanto, all’imposizione di uno stile,
un modo, un pensiero, una linea di comportamento studiata a tavolino,
una sorta di Stato etico che imponga quel che si deve e quel che non si deve.


Ebbene se tutto ciò fosse stato votato da una coalizione che unita si fosse presentata alle urne per governare con un programma, pure pure,
ma il peggio vuole che sia indicato da un esecutivo e da esperti ad hoc, che gli italiani non hanno né scelto né votato.

Per farla breve qui non si tratta della serietà con la quale vada presa la minaccia del virus, c
on l’importanza di regole da seguire, con l’obbligo a stroncare gli imbecilli che sottovalutano il rischio,
con le cautele in attesa del vaccino posto che altre cure stiano dando effetto,
si tratta di volerci far cambiare vita e testa per sempre, tanto è vero che ovunque si diffonde l’assunto che nulla sarà più come prima.

Ma chi lo dice che nulla dovrà essere più come prima?

Perché mai?

E allora che ne facciamo dei college prestigiosi sul fiume Charlie, oppure i nostri campus universitari,
quelli inglesi famosi per la socializzazione, lo studio, lo sport comune?

Che ne facciamo delle zecche che stampano moneta e bigliettoni se ad usarli oltreché l’evasione si rischia la contaminazione, le chiudiamo, zero moneta?

Che ne facciamo delle parrocchie, dei centri estivi, dei boy scout, se ai ragazzi si insegna a stare lontani li chiudiamo?

Che ne facciamo degli uffici, dei palazzi, dei luoghi di lavoro, se tutto o quasi potrà farsi da casa e da remoto, li abbattiamo?

E gli stadi, le discoteche, i teatri, i concerti, i trasporti, i ristoranti, le assemblee, tutto finito e pericoloso?

Condannati alla mascherina, al metro e mezzo, al bacio tirato anziché dato,
a girare anziché col portamonete col porta schede, a vederci dallo schermo piuttosto che di persona,
a ballare per ologramma con la donna che ci piace?

Insomma non scherziamo, qui si tratta di libertà, di habeas corpus, di diritti fondamentali,
di sacralità delle garanzie costituzionali, si tratta dell’uomo e della donna, di scelte libere e private,
altroché guardiani della civiltà, indirizzi etici, grande fratello per tutto.


Questo clima non ci piace, questo governo nemmeno, questa tendenza alla paura neanche,
non ci piace ciò che succede , dalle vergogne sulla giustizia che giudica la nostra vita,
alle imposizioni assurde e antieconomiche, alle scelte sulla crisi che tutelano lo stato e colpiscono il privato,
non ci piace il decreto strizzacervelli che non serve a rilanciare ma a discriminare,
facciamoci sentire dunque, perché la soluzione in democrazia è di votare,
di scegliere liberamente un programma e un’alleanza, di esercitare la sovranità popolare
per autorizzare i partiti a governare, si chiama libertà di voto, democrazia la cosa più giusta che ci sia.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Questa la verità sulle incidenze :

Continua la discesa dei casi di coronavirus in Lombardia: poco meno di 300 i nuovi positivi, ieri e 57 i morti.

L’Istituto superiore di Sanità (Iss) rileva anche il calo dell’indice di contagiosità:
la regione passa dalla classe di rischio moderata a quella bassa
(tutte le altre regioni, a parte la Val d’ Aosta, sono ormai considerate a rischio basso)
e così si torna a discutere sull’ipotesi di ripartenza degli spostamenti tra le regioni dal 3 giugno.


Anche il ministro alla Salute Roberto Speranza parla di “dati al momento incoraggianti,
che ci dicono che il Paese ha retto bene le prime aperture del 4 maggio”.


La decisione arriverà in seguito al prossimo report dell’Istituto, atteso per venerdì 29 maggio e sarà basata sul numero assoluto di contagi.
 

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