pensa te che sono persino andato a guardare janes.com e globalsecurity.org

poi ho scoperto che l'inquietante news di
nientepopodimeno che "La Gazzetta del Mezzogiorno" è del maggio 2012
mi sa che sei te che devi ripassare ... si , ma da quello bravo
N'hai capito nulla.
Ma che voi di?
Ma qua state a uscì tutti fora de capoccia.
Robe da matti.
La Russia ha testato con successo il nuovo missile balistico intercontinentale (MBI). Secondo gli specialisti, esso sarà in grado di aggirare il sistema di difesa antimissilistica che USA e NATO vogliono costruire entro il 2020.
Il lancio sperimentale del prototipo del nuovo missile è avvenuto il 23 maggio dal cosmodromo di Pleseck, nella regione di Archangel. Gli obiettivi prefissati del lancio sono stati raggiunti e la testata ha raggiunto la sua area di destinazione del poligono di Kura, nella penisola della Kamčatka. Lo ha riferito il portavoce ufficiale delle Forze Nucleari Strategiche Russe.
Il lancio è avvenuto dalla stazione mobile congiunta di Forze Nucleari Strategiche Russe e Forze Spaziali. Gli obiettivi principali del lancio erano l’ottenimento di dati sperimentali a conferma della correttezza delle soluzioni tecnico-scientifiche adottate durante la progettazione del nuovo missile. Si tratta, in breve, di un missile balistico intercontinentale con testate di manovra, fa notare il vice presidente dell’Accedemia per la Sicurezza, l’Ordine e la Difesa Viktor Esin:
Queste nuove testate sono in grado di modificare la rotta sia in altezza che in direzione laterale. Diventa dunque difficile per un antimissile pronosticare il punto esatto di contatto. La sua traiettoria diventa imprevedibile. La capacità di intercettazione di queste testate da parte dei sistemi antimissilistici viene ridotta notevolmente.
Le nuove possibilità di aggirare il sistema antimissilistico sono rappresentate da una velocità maggiore e da un numero maggiore di testate. I missili, dotati di una decina di testate, invece che di un unico blocco, hanno maggior possibilità di ingannare la difesa antimissilistica. Proprio per questo fine sono stati progettati i cosiddetti missili balistici intercontinentali a testate multiple. Essi sono dotati di un impianto per aggirare il sistema antimissilistico, inclusi falsi obiettivi sia pesanti che leggeri. Questo rende difficile l’identificazione delle unità reali. Il risultato è una minore efficienza del sistema di difesa antimissilistico, che per intercettare le unità ha bisogno non di 1 ma da 5 a 10 antimissili. Già da tempo si cerca di capire come poter aggirare gli attuali e i futuri sistemi di difesa antimissile del nemico, dice Viktor Baranec, osservatore militare della
Komsomolskaja Pravda:
Non è un segreto che possediamo testate di manovra ad ultrasuoni. Si tratta solo di capire come ampliare le loro potenzialità in relazione alle nuove strategie di difesa antimissilistica che USA e Nato intendono attuare in Europa entro il 2020. Quest’ultimo lancio missilistico rappresenta una reale preparazione in tale senso.
Secondo gli esperti, il nuovo prototipo utilizza tutto il know-how dei missili Topol-M, Jars e Bulava. La differenza principale è che all’utilizzo del know-how si sono affiancate le tecnologie più avanzate per il decollo, il calcolo della traiettoria, e il raggiungimento dell’obiettivo.
La Russia ha un nuovo missile balistico intercontinentale: La Voce della Russia