PENSO DI PENSARE TROPPO (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Buon pomeriggio.
Non capisco perchè il "bomba" non è mai lucido.

Qui non è questione di politica o di colore politico.
Affermare che :

"Basta con l'infornata di stranieri secondo il principio che il primo che arriva si prende perchè costa poco"
"Nel calcio come in altri ambiti se ti concentri solo sugli stranieri e non investi sul vivaio italiano questo è il risultato
se il calcio italiano non impara che deve investire sui giovani italiani, sul vivaio, sullo sport, obbiettivamente non cambierà niente".

è normale, giusto, coerente, sensato, da buon padre di famiglia.

Lui, no. Ma è senza senso quello che dice lui :

"È uno sciacallo. Chi conosce il calcio sa che gli argomenti di Salvini sono ridicoli"
 

Val

Torniamo alla LIRA
Riflettere.

Mi chiedevo da tempo come far capire ai lettori un aspetto per me logico sebbene tremendamente triste,
ossia che la “voglia italiana” di ius soli da parte di una certa classe politica non deriva – in massima parte,
tranne poche e sparute eccezioni
– da un impulso umanitario e solidale
(e ci mancherebbe, in questa EUropa di solidale non c’è nulla, vedasi come sono stati trattati i greci dai tedeschi)
ma è semplice calcolo politico: fare arrivare gli immigrati serve principalmente per prendere i loro voti e restare al potere.

In questo non sono nè a favore nè contro lo ius soli, voglio solo informare.
Aggiungo solo che dove vivo per avere la cittadinanza bisogna, oltre a permanere per 10/12 anni,
anche fare un esame di lingua e di cultura del paese per verificare se ci si è integrati a dovere. Stessa cosa qualsiasi figlio nato in loco.

L’Italia sembra invece voler dare la cittadinanza in modo semplice e rapido a gente la cui integrazione
sembra un fattore secondario se non terziario; una siffatta svolta renderebbe l’Italia molto diversa da come la conosciamo oggi.
Della serie, traduco, i politici italiani hanno creato un disastro tale da fare emigrare gran parte degli italiani in gamba
e con voglia di fare e poi (per non perdere il potere) li rimpiazzano con immigrati senza arte ne parte dandogli il voto,
parlo di gente certamente di cultura italica dubbia e di qualità molto inferiore – e lo dico con rispetto – dei concittadini che emigrano.


Come andrà a finire secondo voi? Tirate le conclusioni da soli. Io un’idea ce l’ho, a logica, ma la tengo per me…
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ciao Dany. Buondì ragazzi.
Secondo il mio punto di vista e secondo quello che posso testare dal "reale" contatto
giornaliero con aziende e commercianti, non ce la raccontano giusta.
Nel senso che, la ripresa c'è, ma a macchia di leopardo. Non è costante, omogenea, capillare.

Alcune aziende tirano - forte - la maggior parte ristagna.
Una percentuale maggiore, che però "muove poco" soffre, anzi chiude.

E sono padri di famiglia. Sono piccole imprese che però lasciano 10/30 dipendenti a casa.
Senza prospettiva futura.

Non lo vedo bene. Il 2018. Soprattutto perchè i nostri politici sono apatici. Parlano, parlano, parlano,
ma solo di quello che interessa loro. Le prossime elezioni.
Ed elargiscono provvedimenti a random, a scopo raccogli voti.

La legge lettorale impone questo. Vincere il collegio. Non importa come.
Che brutta legge. A leggerla bene fa veramente schifo.
Era molto meglio il classico proporzionale con collegi più ampi.
Che ben rappresentava il voto del popolo.

Mancava solo un'iniziativa (che mai metteranno in campo) il vincolo di mandato.
Avrebbe chiuso il cerchio su quei movimenti - mi dicono siano 38 - che vivacchiano
nel nostro parlamento.

E gli economisti ? Ma dove sono gli economisti oggi ? Boh.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Poi abbiamo questi 2. Che dovrebbero - DEVONO - essere super-partes per il ruolo che occupano....ed invece ?
Mai caduti così in basso.

Cosa faranno Laura Boldrini e Pietro Grasso? La domanda tiene col fiato sospeso milioni di italiani, quasi come il prossimo ct della nazionale.


Cosa faranno non è chiaro, ma cosa non stanno facendo più è certo: i presidenti super partes delle due Camere.
Il ruolo istituzionale, che richiede un minimo distacco dalla lotta politica, era già precario da mesi ma con le elezioni alle porte è saltato del tutto.

Ed è facile prevedere che nell'imminente campagna elettorale i due saranno in campo come se non fossero i garanti di tutti gli schieramenti di Camera e Senato,
funzione che ormai ricoprono solo formalmente, ma come esponenti di partito a tutti gli effetti.

La Boldrini, in cerca di ricandidatura, si muove come aspirante leader della sinistra a sinistra del Pd, in verità un posto molto caotico.

Ha persino abbozzato un suo programma di governo (più tasse, più immigrazione, più sussidi pubblici,
«un'agenda straordinaria per il Paese» si è commosso Roberto Speranza di Mdp),
esterna sulle possibili alleanze come un capo di partito («Per ora non ci sono le condizioni per un accordo col Pd»),
e ha avviato le consultazioni, incurante del ruolo che ricopre.
Nei giorni scorsi ha incontrato i bersaniani Speranza e Arturo Scotto, poi ha avuto modo di confrontarsi con Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana,
quindi è stato il turno di Pier Luigi Bersani, mentre in programma c'è un faccia a faccia con Pisapia.
Non solo, la Boldrini fa sapere anche quali sono i disegni di legge che dovrebbero essere approvati dal Parlamento
(dettaglio: è lei a decidere il calendario della Camera dei deputati) prima degli altri.
Come lo Ius soli: «Un provvedimento giusto, necessario e utile a tutti noi».
Mentre bisogna cancellare i vincoli per le Ong che imbarcano i migranti:
«Tornino a salvare vite umane nel Mediterraneo. Alle Ong va detta solo una parola: grazie, grazie, grazie!».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Signora. Lei fa finta di non capire.
Le ONG aiutano solo i trafficanti di esseri umani.
Coloro i quali guadagnano MILIARDI di dollari con il traffico dei miserabili.

....e che hanno il loro tornaconto.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Come la Boldrini, anche il presidente del Senato Pietro Grasso è sceso in campo a pieno titolo
come leader della sinistra che vuole rottamare Renzi.

E lo ha fatto con un atto plateale, si è dimesso dal gruppo Pd a cui era iscritto, in polemica con l'approvazione della legge elettorale con voto di fiducia:
«È stata una violenza. Lascio questo Pd perché non mi riconosco più né nel merito né nel metodo»
ha detto, per poi spiegare che non è lui che esce, ma «è il Pd che da dopo Bersani non c'è più».

Parlando quindi non più da seconda carica dello Stato ma da esponente della sinistra critica.
Certo, a domanda diretta svicola («Voglia di fare politica? Se ci sono le condizioni. Per ora ascolto»).

Ma lo scioglimento delle Camere, con i due presidenti trasformati in esponenti della minoranza, è nei fatti.
Lo osserva l'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli in un tweet.

«Le Camere sono di fatto già sciolte visto l'impegno politico dei loro due presidenti. Se fosse accaduto a destra che cosa avremmo detto?».

Protesta anche il governo. «Non trovo un precedente storico rispetto a un passaggio all'opposizione di tutti e due i presidenti delle due Camere»
dice il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che segnala il «rischio di una distorsione di equilibri istituzionali».

Forse però qualche precedente si può trovare. Quando a presiedere la Camera era Gianfranco Fini,
riuscì persino a fondare un partito e a sottrarre decine di parlamentari eletti con un altro partito (il Pdl).
Ma va anche aggiunto che chi ha provato ad usare la carica di presidente della Camera (o del Senato)
come trampolino per la carriera politica (Bertinotti, Pivetti, Casini, Marini, Fini...) raramente ha avuto fortuna.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Buon pomeriggio.
Et voilà. Alimentiamo una bella bufera.
Oggi, tutto permesso se sei gay o lesbica. Sembra che questo sia il fulcro del vivere odierno e futuro.

Interpellato, il preside buonista e aperturista ha invece avallato questa scelta che ha dello scandaloso.
Ecco cosa ha detto il preside Alberto Ardizzone dell’Istituto Copernico, intervistato dal quotidiano milanese.

«Si tratta di un evento inserito all’interno della Settimana della gentilezza in cui proponiamo, insieme al comitato dei genitori
– anche loro vogliono rimanere lontani dalla polemica, ndr –, tante iniziative, laboratori e incontri per promuovere uno stile di vita rivolto all’educazione, al civismo, al rispetto».

Si parla di un coro gay e lesbiche in Chiesa.
Ora, va bene il rispetto. Ma gay e lesbiche non sono la normalità.

La normalità è uomo - donna, donna - uomo. Punto.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Consiglio al Preside.
Installi una telecamera in una delle sue classi. Vedrà tanti esempi di gentilezza, uno stile di vita rivolto all'educazione ......civismo e rispetto.
ahahahahah
 

Val

Torniamo alla LIRA
Riportai l'aticolo qualche mese fa...poi tutto silenzio.
Ora torna d'attualità perchè si avvicina il momento della decisione.

Ci potrebbe essere subito un caso.......di una banca......che non sta troppo bene. Basta guardare il listino.

Conti correnti congelati e limitazioni sui prelievi in caso di crisi da parte di un istituto di credito.
Il documento è la Bank recovery and resolution directive (Brrd).

Questa procedura di fatto potrebbe scavalcare il bail in e intervenire prima che l'istituto di credito sia completamente a terra.
Come? Inannziatutto non ci sarebbe più la fascia di sicurezza per i depositi inferiori a 100mila euro.
Questo tetto è previsto in caso di bail in, ma scompare con la Brrd.

Di fatto verrebbe previsto un periodo, probabilmente lungo cinque giorni lavorativi, in cui verrebbero limitati i prelievi allo sportello da parte dei correntisti.
Di fatto, come riporta il documento citato, "è possibile che al momento in cui il fallimento dell’istituto risulti imminente,
un cospicuo numero di correntisti decidano di prelevare i propri fondi immediatamente,
per evitare l’incorrere in possibili interruzioni nel servizio bancario o semplicemente perché hanno perso fiducia nel meccanismo di garanzia dei depositi".

A quanto pare questa ipotesi piacerebbe tanto alla Germania.
Infatti il consigliere esecutivo della Bce, Sabine Lautenschlaegr ha promosso l'introduzione di questa procedura affermando di essere stupita

"da quante persone ne sono così spaventate"
 

Val

Torniamo alla LIRA
Se le coop rosse si fanno pagare centinaia di migliaia di euro per ospitare gli immigrati, sono da lodare.

Se invece Casapound va incontro ai bisogni degli italiani in difficoltà, fa corruzione elettorale.

Il ragionamento è folle. Eppure c'è chi a sinistra sembra sostenerlo. E lo rivendica pure.
L'onorevole Pd Alessia Morani, infatti, ieri ha annunciato su Twitter di aver
"depositato un'interrogazione al Ministero degli Interni in cui dico chiaramente che la consegna di pacchi alimentari da parte di Casapound a Ostia è corruzione elettorale".

Avete capito bene: se fai una colletta alimentare e consegni pacchi di pasta e farina agli indigenti con passaporto italico,
e magari lo fai durante la campagna elettorale, stai corrompendo gli elettori.

Molta gente preferisce una scatola di zucchero piuttosto che le vane (e ripetute) promesse elettorali.

"Da una persona che afferma che 'chi ha reddito zero non ha combinato un granché nella vita'
e che consiglia agli anziani poveri di ipotecare la casa mettendoli nelle mani delle banche
non mi stupisce questa rabbia verso chi (senza i milioni di euro che ha il PD) aiuta i poveri a non indebitarsi per mangiare".
 

Users who are viewing this thread

Alto