Paul Jenkins (1 Viewer)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Boni... fate i boni.
:cin:
Tranquillo Cri, il mio intervento non aveva nessun intento polemico, e neppure riguardava alcun giudizio sulla qualità artistica del lavoro di Congdon (e nemmeno sapevo di CL).
Poi, che su quest'ultimo aspetto io abbia alcunché da ridire, è altra cosa e se ne può parlare nei luoghi opportuni. :melo:
Poiché qui con Giustino (e altri) affrontiamo spesso l'aspetto interdisciplinare tra arte, psicologia, morale ecc., ho solo colto l'occasione per un breve OT ben esemplificato sulle incongruenze tra ciò che si crede di essere o volere e ciò che in realtà si è. Che poi, sembra un ottimo spunto per un nuovo 3d. :clap:

Quanto a Jenkins, non ho molto da dire perché mi trovo abbastanza in sintonia con Frank, diciamo che non mi ha mai convinto pur essendo piacevole. Immagino che interessi soprattutto a coloro che amano anche la fotografia, e il motivo è una certa qual forma comune di "oggettività" tra le opere di J. e la foto in genere.
E lasciatemi bestemmiare ... :rasta:
 

Cris70

... a prescindere
Ma bestemmia pure quanto vuoi,
tanto dopo le ultime vicende storiche penso di aver passato la fase agnostica sposando definitivamente la tesi "instrumentum regni". Ma questa è un'altra storia, da disquisire con una buona bottiglia di vino e nulla da fare il giorno dopo :rasta:

Tornando alla pittura di Jenkins non mi interessa entrare nel merito della tecnica, almeno per me vale molto di più dell'altro.
Fai conto che la sua arte soddisfa il mio terzo elemento "... Quello che vive nelle ns sensazioni e nei nostri sentimenti", cito mi pare testualmente e qui mi capisci.

Un senso di pace,
ecco cosa provo quando osservo una bella opera di Jenkins. A volte anche però un senso di straniamento, in particolare con le opere fine anni '50.

Un'opera in particolare... la cerco e la posto.
 

Cris70

... a prescindere
Nulla di certo.
So solo quello che mi fu riferito già un paio d'anni fa riguardo la successione del compianto Paul e che si sintetizza nel fatto che dovevano trascorrere 5 anni dalla sua dipartita per consolidare l'aspetto fiscale sul patrimonio valutato, senza che i rispettivi uffici delle entrate (si chiameranno così anche li?) potessero rimetterci becco.
A quanto pare il problema del fisco non è solo italiano.

Che questa situazione si possa innescare mi è stato confermato da persone che operano in questo settore all'estero, laddove ci siano stati accordi di rateizzazione legati appunto alla quantificazione di beni mobili di valore.

Se tanto mi dà tanto e se la signora Susann ha rateizzato, ci può anche stare che non intenda valorizzare il patrimonio in opere che gli ha lasciato il marito.

Che poi le cose stiano effettivamente così lo sanno solo lei e chi gli è vicina.

Poi succeda quel che deve, onestamente mi cambia poco. Le mie opere si stanno comunque rivalutando e me le godo al muro.



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