Parmalat (PLT) Parmalat (a) III cosa sarà da grande ? (1 Viewer)

salcatal

Come i Panda
Buon giorno. Siamo in italia non mi sorprendo più di nulla.

Il Giudice ordinerà al Cda di provvedere alla convocazione dell'assemblea nel più breve tempo possibile.

Non vedo altre possibilità.

Mi dispiace dirlo ma Parmalat ha pessimi amministratori e legali ancora peggiori.

Se così non fosse stato il titolo non sarebbe stato così depresso da scatenare le voglie dei francesi.

Ma non quelle degli italiani, che non se lo sognano proprio di aprire la porta e entrare in un'azienda se non sono sicuri di trovare un grande cadeau dalla politica.
 
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salcatal

Come i Panda
Però stò Tremonti ci sa fare.

Sarà vera gloria?

Ma io sono scettico.

Quanti Fondi salva e aiuta qualcosa sono stati annunciati da Tremonti ?

Per ora registro che oltre ai risparmi postali si pensa di utilizzare anche il Tfr di quanti non si sono fidati dei fondi pensione (Inps).

Cosa dire?

Incrociamo le dita perche' Tremonti con questo strumento rischia seriamente di piantare gli ultimi chiodi alla bara Italia.


Farebbe prima a mettere questi soldi in una riduzione delle imposte per le imprese e per le infrastrutture.

E tagliare, nel contempo, la spesa pubblica improduttiva (quasi tutta), evitando i tagli lineari, che a fare quello sono capaci tutti.

Venti miliardi al Fondo di Tremonti per salvare le imprese dalle scalate estere - Repubblica.it


Venti miliardi al Fondo di Tremonti
per salvare le imprese dalle scalate estere

Lunedì sarà creato da Cassa Depositi, Fintecna e Inps. Presenti fondi cinesi. È anche previsto il contributo di fondi internazionali sovrani. Un decreto stabilirà i suoi settori di intervento. Allo studio nuovi aiuti alle banche
di ANDREA GRECO
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Sua l'idea del Fondo
MILANO - Prende forma il Fondo strategico voluto dal ministro Giulio Tremonti per "conservare" l'impresa Italia: avrà una dotazione di 20 miliardi di euro, sarà partecipato da Cassa depositi e prestiti e diversi soci pubblici tra cui Fintecna, Inps, Inail e altre casse previdenziali, ma anche da fondi sovrani internazionali. "La visita del ministro in Cina settimana scorsa non è stata solo per tenere una lezione di economia ai quadri del locale partito comunista", rivela un investitore del Fondo, che prevede anche investimenti cinesi. La presenza di capitali stranieri - non solo cinesi - sarebbe un colpo d'ala, sia per la potenza di fuoco, sia per gli obiettivi reddituali. "Se ci sono gli investitori sovrani stranieri, il fondo non potrà certo essere un carrozzone pubblico che salva aziende decotte: dovrà investire in società che sanno guadagnare e remunerare", aggiunge. La lista delle "belle prede" potenziali del resto non manca: oltre che Parmalat, hanno urgenza di denari antiscalata Edison, le banche e il risparmio gestito nazionali.

Lunedì c'è il primo passaggio formale, nell'assemblea straordinaria della Cassa depositi e prestiti, che può investire fino a 4 miliardi. Ma dovrà cambiare lo statuto per ampliare il proprio raggio d'azione e adeguarsi ai nuovi disegni difensivi del sistema. O, come ha detto lo stesso Tremonti, "finalità non protettive ma conservative. Non c'è una logica politica né un tentativo di distorcere il mercato. Il fondo è un'idea per accompagnare la crescita dimensionale delle imprese nel mondo globale".

In seguito alla trasformazione statutaria della Cdp, verrà l'ora per un secondo decreto del governo dopo quello del 31 marzo, finalizzato a stabilire con certezza i settori di intervento del fondo. Se, come è stato dichiarato, l'impronta ricalca il francese Fsi, lo strumento potrà investire nei settori legati alla sicurezza e politicamente sensibili. Non è ancora chiaro se il Fondo potrà investire nelle banche italiane; mentre al momento è improbabile che sia da queste partecipato. Comunque i banchieri, e i loro azionisti delle Fondazioni, sono molto attivi sul fronte. Proprio ieri l'amministratore delegato di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, ha incontrato i vertici di Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca per una panoramica sullo stato della cordata italiana che investa su Parmalat per contenderla a Lactalis (che ne ha già il 29%). L'urgenza per il dossier agroalimentare è tale che la Cassa potrebbe "anticipare" il Fondo.

Dietro le quinte preparatorie dell'assemblea Cdp, dove confluiranno tutti le 66 Fondazioni azioniste (con quote pari al 30%) che in neanche due giorni hanno raggruppato tutte le deleghe, c'è un insolito ottimismo. È figlio soprattutto dell'incontro di mercoledì a Roma, dove i primi sette banchieri del paese e i loro principali "fondatori" sono stati ospiti a Via XX Settembre. S'è parlato della necessità di ricapitalizzare gli istituti di credito, anche per mettere al sicuro l'Italia dalle prossime turbolenze nei paesi periferici d'Europa (facile profezia, vedi ieri il Portogallo). Nella riunione, dice chi c'era, "il clima era quello giusto, stiamo riuscendo a fare sistema tra banche, Fondazioni e autorità, tutti insieme metteremo sotto non solo i francesi ma anche i tedeschi".

Il riferimento è ai grandi fondi pubblici Fsi e Kfw, bracci strategici di Parigi e Berlino. Quota 20 miliardi è una dotazione competitiva, per il fondo strategico nascente. Ed è solo un primo passo: il feeling tra il Tesoro e la Grande finanza, inesistente due anni fa quando i "Tremonti bond" furono in gran parte snobbati dalle banche, rasenta l'idillio. Un altro, prossimo segno lo si avrà con le nuove misure che il governo già studia, insieme all'Abi, per rafforzare la redditività delle banche, e che potrebbe riguardare la non deducibilità delle perdite su crediti, il meccanismo dei tassi usurai, l'eccessiva circolazione del (costoso) contante.


 
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salcatal

Come i Panda
Leggete e tremate voi che lavorate. Un vero furto.





Anzi, il contestato meccanismo risulta confermato almeno


fino allo scadere del decennio dalla sua introduzione: a fronte di somme ad oggi prelevate pari a
[FONT=Verdana,Bold][FONT=Verdana,Bold]15,86 miliardi [/FONT][/FONT]di euro, sono previsti introiti di analoga natura fino a raggiungere, a tale scadenza, i [FONT=Verdana,Bold][FONT=Verdana,Bold]30 miliardi [/FONT][/FONT]complessivi. Il Ministero dell'economia e delle finanze ritiene che questa operazione non provochi alcun nocumento ai soggetti interessati ai versamenti e al prelievo, migliorando al contrario gli equilibri del bilancio statale in un arco temporale rilevante, caratterizzato dall’acuirsi delle difficoltà della finanza pubblica.

La Corte dei conti ritiene di non poter condividere tale divisamento poiché un simile prelievo, senza il correlato onere di ricostituzione del fondo, costituisce una operazione di natura espropriativa senza indennizzo o comunque di prelievo fiscale indiretto nei confronti delle categorie interessate a versamenti finalizzati a scopi ben diversi dal sostegno alla finanza pubblica.


 

Allegati

  • relazione corte conti.pdf
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salcatal

Come i Panda
Mi vuole constringere a emigrare Tremonti vero?

Assolutamente no.

Io, nel mio piccolo, dico semplicemente come stanno le cose, in Italia.

Tante belle dichiarazioni, progetti, programmi e buone intenzioni dai governi di sinistra e poi di destra.

Puntualmente seguite da gestioni predatorie e da acrobati contabili, per non dire da bancarottieri, dei fondi pubblici.

Al di là delle urla e dei proclami c'è sempre una gestione consociativa e parassitaria della classe dirigente, proprio come durante il periodo peggiore della Prima Repubblica.

Il caso del TFR è emblematico.

Il TFR fu sottratto a realtà PRODUTTIVE REALI (Aziende con più di 50 addetti) con il nobile intento che quei soldi sarebbero stati utilizzati dallo Stato per finanziare investimenti in infrastrutture e riavviare la crescita dell'Italia.

A distanza di pochi anni la Corte dei Conti ci dice che:

a) questo non è avvenuto;

b) i soldi sono stati utilizzati, contro legge, per finanziare la spesa corrente;

c) che lo si è fatto con metodi contabili disinvolti, con l'effetto di abbellire il bilancio;

d) che questo modo predatorio di fare in realtà apre altri buchi di bilancio, scaricando sulle future generazioni un debito occulto (oggi si spendono i soldi, quando si dovrà pagare il Tfr ai lavoratori chissenefrega).


Morale:

a) Prodi & C. aprono la bara e ci mettono dentro gli italiani (legge sul Tfr);

b) Tremonti & C. conficcano i chiodi per sigillarla definitivamente.

c) Sarebbe meglio che Tremonti seguisse l'esempio di chi la sa più lunga di lui; quindi la smettesse di pensare e dedicasse il tempo alle decisamente più sane pratiche del BUNGA BUNGA.:D:D:D;

d) Evitando così di continuare ad escogitare soluzioni per riservare agli italiani lo stesso trattamento che la tribù del BUNGA BUNGA dedica alle sue vittime.:(:(
 
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dariomilano

novellino
Buongiorno e buon fine settimana.

Interessante e decisivo retroscena rivelato da Milano Finanza.
I Ferrero, convinti da Mediobanca della necessita' di non realizzare un'operazione ostile a Lactalis, chiesero a Besnier un incontro per spiegargli le ragioni dell'imminente acquisto del 15% in mano ai fondi stranieri.

Quindi:

a) il ruolo di Mediobanca e' a dir poco ambiguo;

b) Ucg, con le parole del suo Presidente, e' a dir poco ambiguo;

c) resta Intesa che e' senza quattrini, tanto e' vero che fa un mega aumento di capitale;

Allargando un po' lo sguardo con tutto quello che sta succedendo, Generali ecc., Berlusconi tace e sembra in grave difficoltà tanto che dal suo entourage gli arrivano rimbrotti del tipo ' quello (Tremonti) ti sta portando via il paese'.

Interessante, veramente interessante.

Perché e' proprio quando sembra stare definitivamente alla corda che Silvio tira fuori il meglio di se'.

Penso proprio che ne vedremo delle belle
.


ah cosa stai pensando in particolare da parte del Berlusca?

Però stò Tremonti ci sa fare.

Sarà vera gloria?

Ma io sono scettico.

Quanti Fondi salva e aiuta qualcosa sono stati annunciati da Tremonti ?

Per ora registro che oltre ai risparmi postali si pensa di utilizzare anche il Tfr di quanti non si sono fidati dei fondi pensione (Inps).

Cosa dire?

Incrociamo le dita perche' Tremonti con questo strumento rischia seriamente di piantare gli ultimi chiodi alla bara Italia.
:eek::eek::eek::eek::eek:



come introdurre pessime notizie in una giornata stupenda: leggere quello che fa tremonti!!

cmq in treno, leggendo il sole, mi è venuto in mente una cosa.. magari voi ci avevate già pensato, magari non è fattibile.. ma nel mio ragionamento è un elemento che sconvolge completamente le varie probabilità degli scenari:

in passato abbiamo considerato il fatto che intesa/la cordata/la newco potesse acquistare la quota di lactalis fuori da mercato con una percentuale di probabilità molto bassa in quanto sarebbe scattato obbligo di opa (avendo intesa il 2%)...
mi viene solo in mente adesso che la newco potrebbe acquisire anche a 3 euro solo una parte della quota di lactalis facciamo 20/25% in modo da non far scattare opa assicurarsi il controllo e ricompensare lactalis... la piccola quota restante di lactalis potrebbe rimanere dentro per cercare in futuro influenze e sinergie oppure potrebbero accordarsi segretamente per venderla a un soggetto terzo...

:-?:-?:specchio::specchio::wall::wall:

ah buona giornata a tutti
 

dariomilano

novellino
ah posso chiedere a voi se sapete quali sono gli scopi/compiti/responsabilità di un presidente tipo in mediobanca, generali ecc se viene nominato privo di potere esecutivi e comunicativi??
ps. scusate sempre l'ignoranza delle materie che dovrei anche conoscere :wall::wall:
 

salcatal

Come i Panda
Ciao Dario e buon fine settimana.

Allora:

1) Io escludo che facciano un papocchio come quello di acquistare una parte della quota di Lactalis e, pertanto, non ho mai detto che sarebbe scattato l'obbligo di OPA, ma di tenere d'occhio le quote perchè probabilmente un accordo tra gli ALPINISTI E LACTALIS sarebbe stato preceduto dalla dismissione della quota di INTESA;

2) Per quanto riguarda i poteri del Presidente di una Società essi non sono previsti dalla legge, bensì dallo Statuto della Società ed, eventualmente, dalle decisioni dello stesso Consiglio di Amministrazione;

3) Quindi la risposta riguardo ai poteri del Presidente la dovrai trovare Società per Società, guardando sul sito, alla voce CORPORATE GOVERNANCE, lo Statuto e la Relazione annuale sulla Governance;

4) In generale un Presidente senza deleghe operative è un normale Consigliere di Amministrazione che in più ha la rappresentanza sociale esterna (mette la firma, insomma).
 
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dariomilano

novellino
Ciao Dario e buon fine settimana.

Allora:

1) Io escludo che facciano un papocchio come quello di acquistare una parte della quota di Lactalis e, pertanto, non ho mai detto che sarebbe scattato l'obbligo di OPA, ma di tenere d'occhio le quote perchè probabilmente un accordo tra gli ALPINISTI E LACTALIS sarebbe stato preceduto dalla dismissione della quota di INTESA;

2) Per quanto riguarda i poteri del Presidente di una Società essi non sono previsti dalla legge, bensì dallo Statuto della Società ed, eventualmente, dalle decisioni dello stesso Consiglio di Amministrazione;

3) Quindi la risposta riguardo ai poteri del Presidente la dovrai trovare Società per Società, guardando sul sito, alla voce CORPORATE GOVERNANCE, lo Statuto e la Relazione annuale sulla Governance.

grazie come sempre! vado a spulciarmi un po' di imprese diverse per farmi un'idea..
 

dariomilano

novellino
intanto volevo informarvi che gli usa hanno evitato lo shutdown di tutta l'amministrazione pubblica (come nel 1995 con clinton perchè non avevano trovato un'accordo sulla finanziaria)..

cmq è ammirevole la concretezza di questa gente, da noi è impensabile un blocco di tutta l'amministrazione, relativi stipendi e incentivi perchè i politici non si decidono..
 

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