Erminiottone
Lufthansameeeehhh
Ora Biavo ci dirà quali sono i migliori vini che si è degustato
BIANCHI
ROSSI
ROSE'
BIANCHI
ROSSI
ROSE'
PARLIAMO DI VINI (1 Viewer)
- Creatore Discussione Erminiottone
- Data di Inizio
biavo001
Forumer storico
Bianchi alcuni vecchi Jura (1911 1934 1952)
Chardonnay di Borgogna. E soprattutto grandi champagne. 8 dei primi 10 preferiti sono dei Krug (1988 sia millesimato che collection, 1981 e 1985 collection e 1996 clos du Mesnil, mai bevuto il clos d'Ambonnay), Salon e R.D. BOLLINGER 1988.
Rossi Italy: Monfortino 1978, PIE Franco cappellano di varie annate, Brunello Biondi Santi 1955.
Sui francesi, tutti i premier grand cru classee di Bordeaux in varie annate, la Tache, Richebourg e Saint Vivant della Romanee Conti (in borgogna)
Bonneau, Rayas e Chave in zona Rodano.
Australia: Hill of Grace di Henske e Grange di Penfold's.
California: Opus One.
E forse il mio preferito in assoluto: lo spagnolo Vega Sicilia Unico.
ROSÉ: Dom Perignon 1996, Dom Ruinart 1988 e Selosse.
Erminiottone
Lufthansameeeehhh
Grazie per i preziosi suggerimenti.
Ora ti racconto un aneddoto.
Mio padre frequentò, appena dopo la seconda guerra mondiale, la scuola di Agraria di S. Michele all' Adige (TN) e pertanto divenne enologo. In classe con lui c'erano personaggi che oggi sono molto conosciuti nell'ambito dei vini trentini.
Per una vita, andare con lui al ristorante, c'era da nascondersi: ordinava tal marca di vino e quando il cameriere chiedeva se andava tutto bene, tutte le Sante volte se ne usciva con:
"Troppo ghiacciato"
"Troppo freddo"
"Troppo caldo"
"Sa di tappo"
ecc. ecc. ecc.
Io mi vergognavo come un ladro! Col tempo imparai che in quei precisi momenti era una ottima occasione per andarmene in bagno ed evitare la solita solfa.
Attorno ai 85/86 anni mio padre cominciò a spiegarmi che anche il Tavernello non era poi terribile.
Ovviamente, credo fosse colpa della senilità.
Oggi, a 93 anni, si beve il suo bel bicchierozzo di vino (è passato al Ronco
... ha cambiato spacciatore) e quando qualcuno gli chiede come possa ancora essere lucido a questa età, risponde seraficamente: ringrazio i polifenoli contenuti, specialmente, nel vino rosso.
Claire
ἰοίην
Che papà!Grazie per i preziosi suggerimenti.
Ora ti racconto un aneddoto.
Mio padre frequentò, appena dopo la seconda guerra mondiale, la scuola di Agraria di S. Michele all' Adige (TN) e pertanto divenne enologo. In classe con lui c'erano personaggi che oggi sono molto conosciuti nell'ambito dei vini trentini.
Per una vita, andare con lui al ristorante, c'era da nascondersi: ordinava tal marca di vino e quando il cameriere chiedeva se andava tutto bene, tutte le Sante volte se ne usciva con:
"Troppo ghiacciato"
"Troppo freddo"
"Troppo caldo"
"Sa di tappo"
ecc. ecc. ecc.
Io mi vergognavo come un ladro! Col tempo imparai che in quei precisi momenti era una ottima occasione per andarmene in bagno ed evitare la solita solfa.
Attorno ai 85/86 anni mio padre cominciò a spiegarmi che anche il Tavernello non era poi terribile.
Ovviamente, credo fosse colpa della senilità.
Oggi, a 93 anni, si beve il suo bel bicchierozzo di vino (è passato al Ronco
Beato te che ce l'hai ancora e che, soprattutto, è una brava persona.