Parere su investimento Big Tech cinesi (1 Viewer)

Buongiorno, sarei molto interessato ad investire una piccola parte di denaro in aziende cinesi produttrici di semiconduttori per due motivi:

- mi sono un po' fatto "infatuare" da Ray Dalio che ha affermato (più o meno) che gli Stati Uniti sono in discesa e la Cina in ascesa;
- penso che il settore dei semiconduttori sarà molto prosperoso (ovviamente potrei sbagliarmi);

Le aziende principali che ho visto e sul quale vorrei puntare sono: NXP semiconductors, Skywork solutions, Taiwan Semiconductor Manufacturing, United Microelectronics Corporation.

Vi chiedo un parere sui due motivi che ho elencato (Ray Dalio + semiconduttori) sopra, sulle sulle aziende che ho "scelto" e soprattutto un vostro parere personale su questo ipotetico investimento e il periodo attuale (di credo recessione) in cui viviamo...
Io penso che un PAC in bear market su una o più di queste aziende non sia malvagio:rolleyes:
 

Umbolox

Plain vanilla
Pac sui titoli personalmente non mi piace

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Per quanto riguarda le tue fonti, Ray Dalio è un noto shortarolo di Youtube, preciso come un orologio rotto, che parla di gloom and doom assieme a quell'altro squinternato di Jeremy Grantham. Non darei credito a nessuno dei due.

Per me i migliori investimenti sull'azionario restano i geografici come sp500, msci world, stoxx, ecc, o i vari titans, dividend eccetera. I tematici e settoriali non mi hanno mai fatto impazzire. Fai pac su etf, non vendere mai e non sbagli.
 
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Valutate però anche quanto accaduto agli Etf che investivano sui titoli russi

Ieri la Russia, domani la Cina ?

Il sistema finanziario globale è un giocattolo ad uso e consumo dell'occidente che all'occorrenza viene usato come arma

Da questo punto di vista, una diversificazione geografica, trova il suo limite negli interessi geopolitici occidentali

Rispetto ai quali, per altro, si voleva diversificare : quindi un non senso

Una contraddizione
 
Nell'attesa di un nuovo sistema finanziario globale (lo farebbero i Brics o taluni tra loro ?) sottratto alle ingerenze politiche dell'Impero d'Occidente abbiamo visto come sia un rischio direi notevole

Ma al momento si tratta di fantafinanza
 
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Interessante :

Deglobalizzazione, basta con la favoletta dell’infallibilità dell’Occidente

La storia si ripete. Nel 1973, quando i paesi arabi quadruplicarono il prezzo del petrolio, divennero agli occhi del mondo occidentale i responsabili dell’impennata dell’inflazione e della susseguente stagflazione. A nessuno vene in mente di dire che da almeno due decenni gli Stati Uniti inflazionavano il dollaro e le monete agganciate al dollaro e che facevano parte del gold exchange standard. Neppure l’ammissione da parte di Nixon, quando nel 1971 dichiarò la fine della convertibilità del dollaro in oro, che Washington aveva finanziato la guerra in Corea e in Vietnam, stampando carta moneta ben oltre i livelli permessi dalle riserve aurifere, venne collegata all’aumento dei prezzi.

Gli arabi erano i villani e noi occidentali le vittime. L’infallibilità dell’Occidente quale modello superiore a tutti gli altri rimase un dogma accettato da tutti. Oggi la dicotomia bene-male ci viene riproposta e si chiede un atto di fede nei confronti del sistema capitalista moderno simile a quello degli anni Settanta. La responsabilità del processo di de-globalizzazione in corso viene attribuita ad altri, l’inflazione alla guerra in Ucraina e ai lockdown in Cina, persino la carenza di manodopera non è colpa nostra ma di qualche oscuro meccanismo creatosi all’estero, fuori dai confini del mondo libero. Quando andiamo al supermercato, quando apriamo la bolletta della luce o facciamo il pieno dal benzinaio malediciamo Russia e Cina proprio come facevamo negli anni Settanta quando passavamo le domeniche in bicicletta maledicendo l’Opec.

Raccontarsi questa favoletta non fa bene a nessuno, neppure a chi la divulga, perché come abbiamo visto negli anni Settanta le grandi crisi economiche portano ad un cambio di guardia radicale a livello politico. La soluzione del problema allora avvenne con l’ascesa di Reagan e Thatcher, rispettivamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito. I tassi d’interesse arrivarono a cifre da strozzinaggio, il 15 per cento nel Regno Unito. E chi ne fece le spese furono le piccole e medie imprese e una generazione di giovani con poca scolarità, che faticò ad entrare in un mercato del lavoro in contrazione. La cura funzionò non perché il neo-liberismo di Reagan e Thatcher fosse un sistema superiore a tutti gli altri; l’esperimento funzionò perché venne giù il muro di Berlino e uno tsunami di manodopera a poco prezzo si unì alla deregolazione finanziaria.

Oggi ci si prospetta uno scenario molto simile a quello degli anni Settanta e Ottanta, anni di Guerra Fredda, di tensioni politiche interne ed esterne, di guerre per procura. Anche l’idea che la globalizzazione abbia democratizzato il mondo e che il peso dei regimi autoritari sia sceso è una favola. Nel 1983, quando Reagan e Thatcher erano al potere, questi ultimi contribuivano per il 20 per cento al GDP mondiale. Nel 2022 la percentuale è salita al 34 per cento. Gli scambi tra paesi democratici ed autoritari, poi, ammontano al 7 per cento del PIL mondiale. Nel mondo globalizzato democrazia e dittatura sono intimamente connesse.

Bloomberg ha condotto una simulazione per vedere cosa succederà all’economia globale se il processo di globalizzazione farà marcia indietro. L’introduzione di una tariffa del 25 per cento su tutto il traffico globale farebbe contrarre il commercio internazionale del 20 per cento. Ciò significa tornare ai livelli dell’inizio degli anni Novanta prima che la Cina entrasse nel World Trade Organization. Tutti i paesi si vedrebbero costretti a spostare le risorse verso attività in cui sono meno bravi. Un pezzo della produttività associata al commercio internazionale sarebbe perso. A lungo termine, il mondo sarebbe per il 3,5 per cento più povero rispetto allo scenario di stabilizzazione del commercio e per il 15 per cento più povero rispetto a uno scenario di maggiori legami globali.

L’esperimento di Reagan e Thatcher potrebbe a breve essere ripetuto, ma come allora anche oggi – senza il connubio tra manodopera a basso prezzo e finanziarizzazione – non funzionerebbe: forse è questo il motivo per cui si vuole un cambio di regime a Mosca e a Pechino? Senza l’Occidente si potrebbe ritrovare in una posizione di maggiore decadenza di quella attuale.

(Loretta Napoleoni)
 
Jet russi e cinesi hanno effettuato pattugliamento congiunto in Asia-Pacifico
Oggi 13:56 - RSF

24 maggio (Reuters) - Aerei militari russi e cinesi hanno condotto esercitazioni congiunte per pattugliare la regione dell'Asia-Pacifico.

Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo.

Il pattugliamento congiunto è durato 13 ore sui mari del Giappone e della Cina orientale e ha coinvolto bombardieri strategici russi Tu-95 e jet cinesi Xian H-6, si legge nel comunicato del ministero della Difesa di Mosca.

Velivoli delle forze aeree giapponesi e sudcoreane hanno seguito i jet russi e cinesi per parte dell'esercitazione.

(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Gianluca Semeraro)
 

aldiladellaldiqua

THE REAL MATRIX is ECONOMIC
Interessante :

Deglobalizzazione, basta con la favoletta dell’infallibilità dell’Occidente

forse è questo il motivo per cui si vuole un cambio di regime a Mosca e a Pechino? Senza l’Occidente si potrebbe ritrovare in una posizione di maggiore decadenza di quella attuale.

(Loretta Napoleoni)

Basta però con questo antioccidentalismo. Ok, da noi molte cose andrebbero corrette, ma non siamo da buttare, che l'alternativa, l'illiberismo (sovietico, cinese, talebano ecc) è peggio molto peggio.

Favoletta dell'occidente? Ma sapete cosa mangiavano i nostri antenati appena 70/80 anni fa? Pane e cipolla, fatevelo raccontare dai vs nonni, se ancora avete la fortuna di averli. Il modello capitalista, è un modello a distribuzione - diffusa: vedete quanti televisori, radio, iphone, macchine, shooter, addirittura oggi si è aggiunto il reddito di cittadinanza (congegnato male)(anche da noi, negli Usa già c'era) ci sono per casa. Il sistema comunista è un sistema accentrato. Si veda la Russia oggi: gli abbiamo dato montagne di dollari ed euri (in cambio di materie prime, ok) ... e che fa? ne fa un falò! Ha preso quella montagna di soldi per comprare navi, aerei, cannoni missili e bombe, e boom gli ha dato fuoco! Per di più addosso ad altri! Perché non li distribuiva al popolo, reale proprietario delle ricchezze del sottosuolo? E ci chiediamo perché sarebbe opportuno un cambio di regime in Russia meno guerrafondaio?
 
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Favoletta dell'occidente? Ma sapete cosa mangiavano i nostri antenati appena 70/80 anni fa? Pane e cipolla, fatevelo raccontare dai vs nonni, se ancora avete la fortuna di averli. ...

Rispondo giusto per dire che ho 64 anni, mio padre era del 1914, mia madre del 1915. I miei nonni del XIX secolo. E che così, detto un po "en passant", pane e cipolla l'ho mangiato anch'io.

Ma mi affascina sempre quando c'è qualcuno che me lo ricorda ... :)

In troppi hanno dimenticato

Non io
 

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