Passerà anche questa moda del messaggio. Messaggio esplicito, intendo.Traggo da una sua intervista un brano che divide la critica da almeno un secolo:
"Qual è, a tuo avviso, il ruolo dell'artista contemporaneo?
Sono dell’opinione che l’artista non dovrebbe avere “ruoli” e comunque i ruoli che si tendono ad appioppare li trovo privi di significato. Fare arte è una pratica fondamentalmente “egoista”. Diciamo la verità: si dovrebbe creare solo per il piacere di farlo, non per mandare messaggi. E’ un momento di intimo rapporto tra il nostro pensiero e la materia. Ho sempre diffidato degli artisti che vogliono comunicare concetti: li trovo presuntuosi e fastidiosi. Non siamo autorizzati a dare lezioni. Si lavora per tirar fuori qualcosa da dentro di noi e chi in seguito osserverà l’opera è giusto che lo faccia con la massima libertà e che la interpreti attraverso il proprio gusto, la propria esperienza, la propria sensibilità, la propria storia … Ad opera finita è giusto che l’artista faccia un passo indietro. Sono del parere che l'arte non debba proprio esprimere concetti; dovrebbe lavorare su un altro livello, che non è quello mentale bensì quello emotivo. Per i concetti c'è la filosofia. L'arte è un tipo di comunicazione ancora più sottile che dovrebbe andare a smuovere qualcosa di più intimo e di più profondo ... qualcosa di indefinibile legato al vissuto personale di ognuno, alle paure, al ricordo, alla nostalgia ... L'idea che si debba esprimere dei concetti è una degenerazione dell'arte contemporanea; un ritratto di Leonardo o di Velasquez , ad esempio, non esprime nessun concetto ma tocca l'anima."
Sono abbastanza d'accordo pur con alcuni distinguo: voi cosa ne pensate?
Traggo da una sua intervista un brano che divide la critica da almeno un secolo:
"Qual è, a tuo avviso, il ruolo dell'artista contemporaneo?
Sono dell’opinione che l’artista non dovrebbe avere “ruoli” e comunque i ruoli che si tendono ad appioppare li trovo privi di significato. Fare arte è una pratica fondamentalmente “egoista”. Diciamo la verità: si dovrebbe creare solo per il piacere di farlo, non per mandare messaggi. E’ un momento di intimo rapporto tra il nostro pensiero e la materia. Ho sempre diffidato degli artisti che vogliono comunicare concetti: li trovo presuntuosi e fastidiosi. Non siamo autorizzati a dare lezioni. Si lavora per tirar fuori qualcosa da dentro di noi e chi in seguito osserverà l’opera è giusto che lo faccia con la massima libertà e che la interpreti attraverso il proprio gusto, la propria esperienza, la propria sensibilità, la propria storia … Ad opera finita è giusto che l’artista faccia un passo indietro. Sono del parere che l'arte non debba proprio esprimere concetti; dovrebbe lavorare su un altro livello, che non è quello mentale bensì quello emotivo. Per i concetti c'è la filosofia. L'arte è un tipo di comunicazione ancora più sottile che dovrebbe andare a smuovere qualcosa di più intimo e di più profondo ... qualcosa di indefinibile legato al vissuto personale di ognuno, alle paure, al ricordo, alla nostalgia ... L'idea che si debba esprimere dei concetti è una degenerazione dell'arte contemporanea; un ritratto di Leonardo o di Velasquez , ad esempio, non esprime nessun concetto ma tocca l'anima."
Sono abbastanza d'accordo pur con alcuni distinguo: voi cosa ne pensate?
Faceva parte della mostra di Sgarbi che saltò (o l'opera fu rimossa, non ricordo) perchè quest'opera faceva apparire Ratzinger (allora ancora pontefice) come omosessuale. La somiglianza della statua con Ratzinger infatti è evidente. Si dice infatti che l'allora papa sia appunto...vabbè ci siamo capiti (basta fare qualche ricerca in rete per vedere in quanti lo sostengono).Ha raggiunto la notorietà con la mostra "Arte e omosessualità" che suscitò parecchio scalpore nel 2007, mostra che di fatto durò solo il giorno dell'apertura suscitando notevolissime polemiche ed immediatamente chiusa.
Miss Kitty
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E' la shit-and-die art di cui si è già detto in questo forum.Il tema della morte e della decadenza della carne contraddistingue le sue opere. Tuttavia anche in temi così poco piacevoli emerge l'ironia.
In basso la Lollo e d una versione elisabettiana della Davis
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