OT: Topic del cazzeggio (10 lettori)

fabriziof

Forumer storico
Viva l'Europa !



Durante la festa della Lega a Barzago (LC) il ministro dell'interno Matteo Salvini ha parlato della sua imminente visita a Mosca: "Sarò impegnato in una missione sportivo-politica. Andrò a 'gufare' la Francia, perché di vedere Macron che saltella proprio non c'ho voglia". Salvini poi incontrerà il ministro dell'interno russo: "Abbiamo tanto da imparare dai russi e da Putin, sia in termini di lotta al terrorismo che di difesa degli interessi della propria gente"
 

Fabrib

Forumer storico
Cosa penserebbe Carlo Emilio Gadda della legge sulle chiusure domenicali
Il rito della pasticceria e gli inviti dei parenti, alla fine degli anni 50
di Massimo Bordin
14 Luglio
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Arrivava tutte le domeniche, poco prima dell’ora di pranzo, e dall’alto della sua mole, scrutava i dolci esposti sul bancone della più frequentata pasticceria di via Ferrari, zona Prati-Delle Vittorie, quartiere di residenza del generone romano del dopo breccia di porta Pia. Era l’incubo delle affaccendate commesse che, come lo vedevano entrare, si davano di gomito e borbottavano in romanesco “Eccolo là! E’ arrivato l’ingegnere”. Carlo Emilio Gadda arrivava in autobus e si fermava nel negozio per comprare un vassoio di bignè, diplomatici e cannoli. Immancabilmente, mentre la povera commessa, impaziente di raggiungere il suo pranzo domenicale, stava per incartare il tutto, diceva, con evidente tormento interiore “Mi scusi signorina, ho riconsiderato”, e mutava la percentuale dei tipi di dolci nel vassoio, fino a quando per sfinimento la commessa riusciva a convincerlo che quella era la proporzione ideale. Pare peraltro che a Gadda nulla importasse della famiglia che fastidiosamente turbava la sua solitudine domenicale invitandolo a pranzo. Piuttosto, dicono i suoi biografi, lo attirava la procace cameriera che riceveva dalle sue mani il vassoio e poi lo serviva in tavola. Ma non se ne fece mai nulla, era timido. Soprattutto era la fine degli anni 50, quando l’acquisto delle paste domenicali, dopo la messa e prima del pranzo familiare, era appunto un rito. Oggi le pasticcerie sono sempre meno, come i fedeli in chiesa, mentre le cameriere sono ucraine e Gadda, che forse più nessuno inviterebbe, non c’è più. Le nostre domeniche ormai sono diversamente mostruose e la nuova legge proposta dal governo sulle chiusure domenicali dei negozi ci propone un improbabile ritorno ai bignè.
 

fabriziof

Forumer storico
Cosa penserebbe Carlo Emilio Gadda della legge sulle chiusure domenicali
Il rito della pasticceria e gli inviti dei parenti, alla fine degli anni 50
di Massimo Bordin
14 Luglio
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Arrivava tutte le domeniche, poco prima dell’ora di pranzo, e dall’alto della sua mole, scrutava i dolci esposti sul bancone della più frequentata pasticceria di via Ferrari, zona Prati-Delle Vittorie, quartiere di residenza del generone romano del dopo breccia di porta Pia. Era l’incubo delle affaccendate commesse che, come lo vedevano entrare, si davano di gomito e borbottavano in romanesco “Eccolo là! E’ arrivato l’ingegnere”. Carlo Emilio Gadda arrivava in autobus e si fermava nel negozio per comprare un vassoio di bignè, diplomatici e cannoli. Immancabilmente, mentre la povera commessa, impaziente di raggiungere il suo pranzo domenicale, stava per incartare il tutto, diceva, con evidente tormento interiore “Mi scusi signorina, ho riconsiderato”, e mutava la percentuale dei tipi di dolci nel vassoio, fino a quando per sfinimento la commessa riusciva a convincerlo che quella era la proporzione ideale. Pare peraltro che a Gadda nulla importasse della famiglia che fastidiosamente turbava la sua solitudine domenicale invitandolo a pranzo. Piuttosto, dicono i suoi biografi, lo attirava la procace cameriera che riceveva dalle sue mani il vassoio e poi lo serviva in tavola. Ma non se ne fece mai nulla, era timido. Soprattutto era la fine degli anni 50, quando l’acquisto delle paste domenicali, dopo la messa e prima del pranzo familiare, era appunto un rito. Oggi le pasticcerie sono sempre meno, come i fedeli in chiesa, mentre le cameriere sono ucraine e Gadda, che forse più nessuno inviterebbe, non c’è più. Le nostre domeniche ormai sono diversamente mostruose e la nuova legge proposta dal governo sulle chiusure domenicali dei negozi ci propone un improbabile ritorno ai bignè.
Piccola chiosa,Gadda in quegli anni abitava (con la governante)a due passi da casa mia ,mio padre era il medico curante del singolare personaggio.
 

fabriziof

Forumer storico
Fabrizio, hai saputo se era un paziente docile, oppure tuo padre, come la commessa, si doveva sfinire per curarlo?
Mi corregge mio padre ,lui era il suo medico della mutua,come si chiamava allora,in pratica si limitava a dargli le ricette ,perô si ricorda bene di lui ("era un tipo strano") :)
 

Fabrib

Forumer storico
Magari tra un po' ci intervistano pure a noi in qualità di esperti di borgologia
Inizio ad intravedere delle affinità tra questo governo e la Turchia di Erdogan; dichiarazioni e provvedimenti improntati alla "indietro tutta". Finiranno disarcionati dalla ribellione della finanza e dell'economia.
 

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