OT: lapidazione in nigeria (1 Viewer)

csquare

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Fátima Usman y Ahmadu Ibrahim, condenados a muerte por mantener relaciones sexuales fuera del matrimonio, tienen una nueva oportunidad el próximo 6 de mayo, con la vista de apelación del Tribunal de la Sharia.

A raíz de la presión sobre los casos de Amina y Safiya, en Nigeria se ha iniciado un debate sobre la abolición de la pena de muerte. Tú puedes ayudar a salvarles: firma ahora.

http://www.es.amnesty.org/nigeria/

Ha funzionato negli altri due casi......
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Ho letto ma credo che l'appello sia per una terza persona, dopo le prime due (Safiya e Amina).
Ho visitato il sito che veniva indicato nel primo post. Purtroppo e nuovamente vero. :(

Ho firmato anche io!
 

sperandio

Nuovo forumer
il popolo della pace è troppo impegnato a bruciare le bandiere americane per pensare a queste vere violenze...
 

ecasa

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Mail vera in passato, ora falsamente rediviva: http://www.attivissimo.net/antibufala/amina/amina_lawal.htm

Avvertimenti di rito: i difetti delle "raccolte di firme" via e-mail
Il successo della passata campagna per Safiya è un risultato notevole, ma non deve indurre a generalizzazioni. La campagna di e-mail ha avuto successo perché è stata affiancata da un' intensa copertura da parte dei giornali e delle televisioni. Senza questo supporto esterno, invitare le persone a mandare e-mail di protesta è pericoloso e spesso controproducente. Ecco perché:

Tipicamente una casella di posta elettronica tiene alcuni megabyte di messaggi. Stimando mille messaggi a megabyte, basta qualche migliaio di e-mail per intasarla (come infatti pare sia già successo). Una volta piena, ulteriori e-mail verranno rispediti al mittente senza arrivare mai a destinazione. Il che significa che molti utenti scriveranno questi messaggi invano, perché non li vedrà mai nessuno.

Un e-mail è immateriale e intangibile. Lo si cancella troppo facilmente senza che rimanga traccia. Chi viene bersagliato da una campagna via e-mail può quindi sbarazzarsene e ignorare il problema con estrema disinvoltura.

Un invito spedito per posta è molto più efficace. Non ha i due difetti sopra citati: le Poste dovranno recapitare comunque tutte le lettere, senza poterle respingere (anche se in teoria il destinatario potrebbe rifiutarle), e una lettera è un segno tangibile. Decine di sacchi di lettere sono una pressione psicologica infinitamente superiore a qualche migliaio di invisibili e intangibili e-mail.

Un appello via e-mail tende a dare la sensazione di potersi mettere a posto con la coscienza senza faticare. C'è una bella differenza fra scrivere una lettera, affrancarla, firmarla e spedirla, e liquidare tutta la faccenda con una cliccata del mouse. E c'è la stessa differenza anche in quanto a efficacia. Un appello via e-mail può generare disinteresse verso iniziative più concrete ed efficaci.
Il mio consiglio, pertanto, è di non limitarsi a mandare un e-mail ma di mandare anche una lettera.

A prescindere che in questi casi non mi pare ci sia anche il normale indirizzo per spedire una lettera cosa che io farei senz'altro , il link di sopra parla di amina a non di Fátima Usman y Ahmadu Ibrahim.

E' nuova e vera ?
ciao.
 

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