tontolina
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Dalla Germania suona il “Finis Europae”
Quella che i media insistono a chiamare sistematicamente “la guerra di aggressione di Putin”, per Guérot e Ritz è “una guerra per procura americana preparata da tempo” le cui radici risalgono ai primi anni ’90. E lo dimostrano citando ampiamente libri, saggi e dichiarazioni di politologi e strateghi statunitensi: Zbigniew Brzeziński, George Friedman, Robert Kagan, Charles Krauthammer e Paul Wolfowitz.
Quest’ultimo era l’Assistente Segretario alla Difesa sotto George W. Bush e e stabilì in questi termini la strategia americana, anzi la dottrina strategica:
“impedire a qualsiasi potenza di dominare una regione le cui risorse, sotto il suo controllo consolidato, sarebbero state sufficienti per creare un potere globale”.
Si può essere più chiari?
Chiunque tenti di creare un potere paragonabile a quello degli Stati Uniti è considerato un nemico.
Il punto è che mentre gli Stati Uniti, dopo il 1989 della caduta dell’URSS, riconobbero immediatamente l’Europa come potenziale concorrente e quindi nemico,
gli europei hanno continuato a pensare in termini della cosiddetta comunità di valori occidentale.
La strategia di Washington di separare l’Europa dalle risorse russe per mezzo di un cordone sanitario è passata inosservata nella cultura politica europeista.
L’Ucraina dipenderà totalmente dagli Stati Uniti
Ulrike Guérot / Hauke Ritz: Endgame Europe. >>

“la guerra di aggressione di Putin” appare più come un attacco difensivo per sfuggire all’abbraccio della NATO. Il risultato è un’Ucraina gravemente devastata dalla guerra e fortemente indebitata, politicamente totalmente dipendente dagli Stati Uniti.
Gli autori si chiedono:
“L’Europa può volere un tale vassallo nel suo seno?”
Dovrà volerlo, le piaccia o no.
Quando il gioco si fa davvero duro tra Usa e Germania, gli americani mettono sul tavolo il materiale dei servizi segreti ed è “o assecondi o tocca a te”.
Non è una ipotesi, è già avvenuto: nel 2013
gli Stati Uniti come custodi del santo Graal dei “valori occidentali” non lo sono più, ora sono “una devastazione da punto di vista sociale e culturalmente esauriti”.
In generale, la realtà in Occidente è caratterizzata da wokeness, divieto di parlare, cancel culture, metodi di censura, cancellazione di account, sorveglianza digitale e biometrica, giornalismo di stato e guerra psicologica contro la propria popolazione”.
Quella che i media insistono a chiamare sistematicamente “la guerra di aggressione di Putin”, per Guérot e Ritz è “una guerra per procura americana preparata da tempo” le cui radici risalgono ai primi anni ’90. E lo dimostrano citando ampiamente libri, saggi e dichiarazioni di politologi e strateghi statunitensi: Zbigniew Brzeziński, George Friedman, Robert Kagan, Charles Krauthammer e Paul Wolfowitz.
Quest’ultimo era l’Assistente Segretario alla Difesa sotto George W. Bush e e stabilì in questi termini la strategia americana, anzi la dottrina strategica:
“impedire a qualsiasi potenza di dominare una regione le cui risorse, sotto il suo controllo consolidato, sarebbero state sufficienti per creare un potere globale”.
Si può essere più chiari?
Chiunque tenti di creare un potere paragonabile a quello degli Stati Uniti è considerato un nemico.
Il punto è che mentre gli Stati Uniti, dopo il 1989 della caduta dell’URSS, riconobbero immediatamente l’Europa come potenziale concorrente e quindi nemico,
gli europei hanno continuato a pensare in termini della cosiddetta comunità di valori occidentale.
La strategia di Washington di separare l’Europa dalle risorse russe per mezzo di un cordone sanitario è passata inosservata nella cultura politica europeista.
L’Ucraina dipenderà totalmente dagli Stati Uniti
Ulrike Guérot / Hauke Ritz: Endgame Europe. >>

“la guerra di aggressione di Putin” appare più come un attacco difensivo per sfuggire all’abbraccio della NATO. Il risultato è un’Ucraina gravemente devastata dalla guerra e fortemente indebitata, politicamente totalmente dipendente dagli Stati Uniti.
Gli autori si chiedono:
“L’Europa può volere un tale vassallo nel suo seno?”
Dovrà volerlo, le piaccia o no.
Quando il gioco si fa davvero duro tra Usa e Germania, gli americani mettono sul tavolo il materiale dei servizi segreti ed è “o assecondi o tocca a te”.
Non è una ipotesi, è già avvenuto: nel 2013
gli Stati Uniti come custodi del santo Graal dei “valori occidentali” non lo sono più, ora sono “una devastazione da punto di vista sociale e culturalmente esauriti”.
In generale, la realtà in Occidente è caratterizzata da wokeness, divieto di parlare, cancel culture, metodi di censura, cancellazione di account, sorveglianza digitale e biometrica, giornalismo di stato e guerra psicologica contro la propria popolazione”.
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