Strumenti finanziari avanzati e fib Open interest e volatilità. Teoria e pratica. (1 Viewer)

pierrone

Forumer attivo
aldiladellaldiqua ha scritto:
pierrone ha scritto:
aldiladellaldiqua ha scritto:
vendero tutte le put all'apertura dei mercati


grande!!! :-D

Ciao P, quasi quasi le ricompro ci sono segni meno troppo vistosi (su sanpaolo e su tim) perchè l'indice possa fare appena -0.19%. Difficile momento. Ciao Pierrone :)


ricomprali solo se il DAX sfonda i minimi di stamane, è un fondamentale supporto weekly
 

aldiladellaldiqua

THE REAL MATRIX is ECONOMIC
pierrone ha scritto:
aldiladellaldiqua ha scritto:
pierrone ha scritto:
aldiladellaldiqua ha scritto:
vendero tutte le put all'apertura dei mercati


grande!!! :-D

Ciao P, quasi quasi le ricompro ci sono segni meno troppo vistosi (su sanpaolo e su tim) perchè l'indice possa fare appena -0.19%. Difficile momento. Ciao Pierrone :)


ricomprali solo se il DAX sfonda i minimi di stamane, è un fondamentale supporto weekly


Che macello Pierrone, li rivendo se scendiamo un'altro po... che casino. Okki apert
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
IDEMagazineLuglio2003
Per un investitore che decida di operare sui contratti derivati, future o opzioni, può essere particolarmente utile
l’analisi dell’andamento dell’open interest. Questo dato esprime il numero di contratti in essere in un determinato
momento su una singola scadenza.
Secondo questa definizione si possono individuare due dati relativi all’open interest, in funzione dell’orizzonte
temporale assunto:
- open interest intraday: il dato sui contratti in essere su una specifica scadenza viene aggiornato nel corso della
seduta di negoziazione;
- open interest a fine giornata: è il dato sui contratti in essere su una specifica scadenza al termine della giornata di
negoziazione; questa grandezza non registra le operazioni aperte e chiuse intraday, cioè tutte quelle operazioni che
per loro natura non determinano a fine giornata nuove posizioni aperte.
Si possono identificare alcune caratteristiche proprie dell’open interest, utili ad interpretarne la dinamica nell’arco
della vita del singolo contratto fino alla data di scadenza:
1. l’open interest, in particolare dei contratti future, tende ad annullarsi nei giorni che precedono le scadenze (nei mesi
di marzo, giugno, settembre e dicembre). Ciò accade per il fenomeno del rollover, cioè la chiusura dei contratti in
essere sulla scadenza più vicina per poterli riaprire sulla scadenza successiva: il rollover, quindi, consente
all’operatore di trasferire la propria posizione, ormai in scadenza, sulle scadenze successive. Per effetto del rollover,
quindi, l’open interest tenderà ad annullarsi sulla scadenza più vicina, per incrementare sulle scadenze
immediatamente successive;
2. l’open interest è una grandezza diversa dai volumi negoziati: come già sottolineato, tutti i contratti aperti e chiusi
nell’arco dello stesso giorno non determinano alcuna variazione di open interest a fine giornata. D’altra parte se,
ipoteticamente, i volumi su un determinato contratto con una data scadenza fossero pari a zero per un giorno, l’open
interest avrebbe comunque un valore positivo, pari a quello del giorno precedente;
3. l’open interest esprime di per sé, quindi, l’interesse degli operatori a mantenere delle posizioni in essere su un
determinato contratto e su una data scadenza ma non dà un’indicazione dei relativi volumi negoziati
L’open interest esprime il numero di contratti in essere, futures o opzioni, in un determinato momento e su una singola
scadenza. In linea di principio il dato relativo all’open interest, quindi, cresce con l’apertura di nuove posizioni e
diminuisce alla loro chiusura.
Mantenendo presente che ogni contratto scambiato presuppone l’interazione di due controparti, una in acquisto e una
in vendita, si possono avere delle variazioni sul dato di open interest:
- se entrambe le controparti, scambiando il contratto, aprono una nuova posizione, l’open interest cresce di +1, cioè
un nuovo contratto aperto;
- se, scambiando il contratto, una controparte apre una nuova posizione e l’altra ne chiude una precedentemente
aperta, si avrà un nuovo contratto aperto e uno già in essere che verrà chiuso: la variazione di open interest sarà
data da +1 –1 = 0;
- se entrambe le controparti, scambiando il contratto, chiudono una posizione aperta in precedenza, si avrà una
variazione di open interest pari a –1, cioè un contratto chiuso.
Si possono individuare due dati relativi all’open interest, in funzione dell’orizzonte temporale assunto:
- open interest intraday: il dato sui contratti in essere su una specifica scadenza viene aggiornato nel corso della
seduta di negoziazione;
- open interest a fine giornata: è il dato sui contratti in essere su una specifica scadenza al termine della giornata
di negoziazione; questa grandezza non registra le operazioni aperte e chiuse intraday, cioè tutte quelle operazioni
che per loro natura non determinano a fine giornata nuove posizioni aperte.
Per una corretta analisi dell’andamento di questo dato, infine, si deve tenere in considerazione che l’open interest, in
particolare dei contratti future, tende ad annullarsi nei giorni che precedono le scadenze trimestrali (marzo, giugno,
settembre, dicembre). Ciò accade per effetto del rollover, cioè la chiusura dei contratti in essere sulla scadenza più
vicina per poterli riaprire, e quindi trasferire, sulle scadenze successive. Con il rollover l’open interest tenderà ad
annullarsi sulla scadenza più vicina, per incrementare sulle scadenze immediatamente successive.
Il dato sull’open interest può essere anche utilizzato quale indicatore di analisi tecnica: in particolare un’analisi
congiunta dell’open interest e dell’andamento dei prezzi permette di valutare quale sia il trend seguito dal mercato, ma
soprattutto quale sia la sua sostenibilità in prospettiva.
Open interest in aumento
a) Un livello crescente di open interest può essere interpretato come una partecipazione attiva del “mercato” a sostegno
del trend in atto. Si ipotizzi, ad esempio, che ad un trend rialzista del miniFIB si accompagni una crescita continua
dell’open interest: queste nuove posizioni saranno nuovi contratti miniFIB acquistati dagli operatori rialzisti per
guadagnare sulla base delle proprie aspettative di crescita del prezzo.
b) D’altra parte, anche un trend ribassista potrà essere sostenuto da crescenti livelli di open interest: questo aumento del
numero di contratti aperti è determinato dalle nuove posizioni aperte dagli operatori che intendono sfruttare il trend
ribassista assumendo posizioni short.
Open interest in diminuzione
Il dato relativo all’open interest, poi, può anche segnalare un avvicinamento di inversione di tendenza: quando ad un
trend rialzista/ribassista si associa un livello decrescente di open interest, si può allora intravedere un indebolimento
della tendenza in atto che prelude un’inversione del trend.
a) La diminuzione dell’open interest a fronte di un trend rialzista è tipicamente determinata dalla chiusura delle
posizioni long degli operatori che hanno acquistato a livelli di prezzo più bassi e, prevedendo un’inversione del
trend rialzista, chiudono le posizioni detenute per realizzare un guadagno.
b) Anche con un trend ribassista l’open interest può diminuire se gli operatori ribassisti decidono di chiudere le proprie
posizioni short: questi, prevedendo un’imminente inversione del mercato al rialzo, realizzano i guadagni andando a
chiudere a prezzi più bassi le posizioni corte aperte a prezzi più alti.
Conclusioni
Si può quindi concludere che un’analisi congiunta della dinamica dei prezzi e dell’open interest può permettere di dare
alcune indicazioni sull’andamento del mercato:
- se il movimento dei prezzi è orientato al rialzo o al ribasso ed è accompagnato da open interest in aumento, la
tendenza in atto si può considerare “assestata e stabile”;
- se il movimento dei prezzi è orientato al rialzo o al ribasso ed è accompagnato da volumi ed open interest in
diminuzione, la tendenza in atto si può considerare “in indebolimento e quindi precede un’inversione del trend”.
 

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