Onorato Armatori 7,75% 2016-23 (XS1361301457) (2 lettori)

Proteus40

Forumer attivo
L'unica cosa buona per Onorato è che il prezzo del carburante non è mai stato così basso come di questi tempi :D

Peccato che di solito in questo settore si fanno degli acquisti sul lungo periodo, quindi con un prezzo concordato chissà quando, facilmente almeno un anno prima della consegna, quindi al momento il caro Onorato non ci sta guadagnando con il prezzo del petrolio basso.
 

salice02

Forumer storico
Peccato che di solito in questo settore si fanno degli acquisti sul lungo periodo, quindi con un prezzo concordato chissà quando, facilmente almeno un anno prima della consegna, quindi al momento il caro Onorato non ci sta guadagnando con il prezzo del petrolio basso.
......anche perchè le sue navi, al momento, sono quasi tutte ferme...
 

Proteus40

Forumer attivo
......anche perchè le sue navi, al momento, sono quasi tutte ferme...

Vero, a parte il trasporto merci e comunque ha una convenzione da onorare. Quando comunque il trasporto passeggeri ripartirà, magari per il periodo estivo, non potrà giovarsi, ancora per parecchi mesi, del basso prezzo del petrolio e invece peserà un notevole calo dei biglietti venduti. Questo è vero ovviamente anche per gli altri armatori, in effetti anche gente come Grimaldi che spavaldemente inneggia alla sua solidità finanziaria (con tutti i debiti che si ritrova pure lui), non credo che se la vedranno bene, per non parlare del settore crocieristico che era in grande ascesa e che credo per un paio di anni dovrà pesantemente tirare la cinghia.
 

salice02

Forumer storico

Se riuscissero nell'impresa del 182 bis ci sarebbe da leccarsi le dita!!!!!

ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE EX ART 182 BIS LF
Il piano attestato di risanamento e gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis L.f. non possono essere annoverati tra le procedure concorsuali al pari del concordato preventivo, ma sono considerate dalla dottrina maggioritaria procedure stragiudiziali.

Il comma 1 dell’art. 182-bis L.F. prevede che l’imprenditore in crisi può domandare, depositando la documentazione richiesta dall’art. 161 L.F., “l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato con i creditori rappresentanti almeno il sessanta per cento dei crediti, unitamente ad una relazione redatta da un professionista in possesso dei requisiti di cui all’art. 67, terzo comma, lett. d) sull’attuabilità dell’accordo stesso, con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei”.

La percentuale minima del sessanta per cento dei crediti, indicata dalla norma come condizione per la stipula dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, va calcolata sull’intera esposizione debitoria dell’imprenditore, compresi i crediti garantiti da diritto di prelazione, e si riferisce non al numero dei creditori, ma alla complessiva entità dei crediti.

Con l’istituto in esame il legislatore ha inteso valorizzare il ruolo dell’autonomia privata nella gestione della crisi dell’impresa, mediante la previsione di una procedura semplificata a carattere stragiudiziale sfociante in un accordo, stipulato dal debitore con i creditori rappresentanti almeno il sessanta per cento dei crediti, la cui efficacia è garantita dal provvedimento di omologazione del Tribunale.

Stante il carattere contrattuale dell’accordo, il regolamento in esso previsto vincola esclusivamente i creditori che vi abbiano aderito. Per quanto concerne, invece, i creditori che non hanno aderito all’accordo, l’art. 182-bis della L.F. prevede, come requisito di attuabilità dell’accordo stesso, la sua idoneità ad assicurare il pagamento dei creditori estranei escludendo in tal modo qualsiasi effetto remissorio del loro credito.

In particolare, i creditori non aderenti devono essere soddisfatti entro 120 giorni dalla data di scadenza naturale del loro credito, ovvero, se il credito è già scaduto alla data di omologazione, entro 120 giorni dalla stessa data (art. 182-bis , L.F.).

Anche per l’ accordo di ristrutturazione ex art 182 bis LF non sono stabiliti né forma e contenuto, né termini.

Al contrario del piano di risanamento, la procedura dell’accordo è soggetta a pubblicità e, infatti, ha efficacia dalla data di pubblicazione sul registro delle imprese.
 

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