Onorato Armatori 7,75% 2016-23 (XS1361301457) (3 lettori)

Fabrib

Forumer storico
La multa resta, ma va ricalcolata. Anzi, ridotta. Dai 29 milioni di euro stabiliti dall’Antitrust si dovrà passare a una sanzione da riconteggiare. Perché l’abuso di posizione dominante, anche secondo il Tar del Lazio, c’è stato, ma il danno provocato dalla strategia di Moby e Tirrenia non è stato così grave com’era stato prospettato nella prima condanna. La guerra dei mari tra i colossi italiani del trasporto marittimo finisce un’altra volta al centro di una sentenza. Questa volta è il Tribunale amministrativo a giudicare quella che secondo alcune aziende di trasporto era una vera e propria guerra a colpi di prezzi. Ad architettarla, secondo l’Autorità garante per la concorrenza e anche secondo il Tar, era stata la compagnia di navigazione che gestiva quasi in esclusiva i collegamenti verso la Sardegna.
Il piano, stando alle contestazioni, era quello di ostacolare l’ingresso in quel mercato di due concorrenti come Grimaldi (con la quale il gruppo Onorato ha in corso un braccio di ferro che via avanti da tempo) e Grandi Navi Veloci che a partire dal 2015 hanno tentato di ritagliarsi una parte degli affari quotidiani per il viavai delle merci. Per i collegamenti tra la Sardegna e i porti delle penisola, il gruppo di Vincenzo Onorato (proprietario sia di Moby che di Tirrenia) può contare su una sovvenzione pubblica di circa 70 milioni di euro l’anno per assicurare la cosiddetta “continuità territoriale”.
Nel provvedimento dell’Antitrust si parla di sconti per chi avesse scelto di imbarcare i propri camion sui traghetti Moby/Tirrenia, di tariffe punitive per chi invece sceglieva le compagnie concorrenti. Si parla di “fedeli” e di “traditori” e anche di “boicottaggio diretto e indiretto” per vincere quella che era diventata una vera e propria battaglia navale. Con conseguenze anche per i consumatori, che si sono ritrovati a subire le conseguenze dell’aumento dei prezzi.
La Stampa
 

Proteus40

Forumer attivo
Trovato qualcosa...

Lo scorso aprile le banche e Moby si sono accordate su un nuovo set di covenant per il 2019 e 2020, con il leverage ratio portato a 5,5x al 30 giugno 2019, a 4,5x al 30 dicembre 2019 e a un range di 4-4,5x nel 2020. In aggiunta, le banche hanno anche accettato che per quest’anno ai fini del calcolo del Consolidated Leverage Ratio a giugno 2019 e a dicembre 2019 possano essere inclusi gli effetti economici positivi derivanti dalla vendita di asset (e quindi di navi) che saranno completati, rispettivamente, entro fine ottobre 2019 ed entro fine gennaio 2020.

Ovviamente venderanno asset solo per rimborsare i debiti bancari, tra l'altro non credo che possano vendere navi per rimpinguare la cassa, visto che sono beni messi a garanzia per debiti bancari e bond. Un leverage ratio a 5.5 sconta già una prima trimestrale molto brutta.
 

Proteus40

Forumer attivo
La multa resta, ma va ricalcolata. Anzi, ridotta. Dai 29 milioni di euro stabiliti dall’Antitrust si dovrà passare a una sanzione da riconteggiare. Perché l’abuso di posizione dominante, anche secondo il Tar del Lazio, c’è stato, ma il danno provocato dalla strategia di Moby e Tirrenia non è stato così grave com’era stato prospettato nella prima condanna. La guerra dei mari tra i colossi italiani del trasporto marittimo finisce un’altra volta al centro di una sentenza. Questa volta è il Tribunale amministrativo a giudicare quella che secondo alcune aziende di trasporto era una vera e propria guerra a colpi di prezzi. Ad architettarla, secondo l’Autorità garante per la concorrenza e anche secondo il Tar, era stata la compagnia di navigazione che gestiva quasi in esclusiva i collegamenti verso la Sardegna.
Il piano, stando alle contestazioni, era quello di ostacolare l’ingresso in quel mercato di due concorrenti come Grimaldi (con la quale il gruppo Onorato ha in corso un braccio di ferro che via avanti da tempo) e Grandi Navi Veloci che a partire dal 2015 hanno tentato di ritagliarsi una parte degli affari quotidiani per il viavai delle merci. Per i collegamenti tra la Sardegna e i porti delle penisola, il gruppo di Vincenzo Onorato (proprietario sia di Moby che di Tirrenia) può contare su una sovvenzione pubblica di circa 70 milioni di euro l’anno per assicurare la cosiddetta “continuità territoriale”.
Nel provvedimento dell’Antitrust si parla di sconti per chi avesse scelto di imbarcare i propri camion sui traghetti Moby/Tirrenia, di tariffe punitive per chi invece sceglieva le compagnie concorrenti. Si parla di “fedeli” e di “traditori” e anche di “boicottaggio diretto e indiretto” per vincere quella che era diventata una vera e propria battaglia navale. Con conseguenze anche per i consumatori, che si sono ritrovati a subire le conseguenze dell’aumento dei prezzi.
La Stampa

Come avevo già scritto in un post precedente facilmente la multa verrà ridotta ad un terzo, quindi prevedo sui 10 milioni. Il problema è che non sono stati assolti, quindi anche le cause civili che avevono aperto quelle aziende che hanno subito un danno facilmente procederanno e se non sbaglio una di esse aveva richiesto sui 5 milioni.
 

qquebec

Super Moderator
Ovviamente venderanno asset solo per rimborsare i debiti bancari, tra l'altro non credo che possano vendere navi per rimpinguare la cassa, visto che sono beni messi a garanzia per debiti bancari e bond. Un leverage ratio a 5.5 sconta già una prima trimestrale molto brutta.

Sì vero, in tal caso dovrebbero rimborsare anche i bondholders o riconoscere una fee onerosa. Tuttavia, non escluderei nemmeno un Adc per fare entrare un partner commerciale
 

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