Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2 (15 lettori)

LUISD

Forumer attivo
No no, come tutti i trattati di quel tipo riguarda la protezione degli investimenti produttivi, non la protezione degli acquirenti di obbligazioni statali.


Ti ricordo che è stato stipulato un trattato simile con l'Argentina che prevede in ultima istanza il ricorso all'arbitrato internazionale. La TFA bancaria rappresentò i titolari dei tango bond dinanzi al tribunale per l'arbitrato internazionale in occasione del default argentino. Come puoi notare i trattati che proteggono gli investitori riguardano anche gli acquirenti di obbligazioni statali
 

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La legge afferma il contrario di ciò che sostieni.


ARTICOLO I
Definizioni

Ai fini del presente Accordo:
1) Per "investimento" si intende, conformemente all'ordinamento
giuridico del Paese ricevente ed indipendentemente dalla forma
giuridica prescelta o da qualsiasi altro ordinamento giuridico di
riferimento, ogni conferimento o bene investiti o reinvestiti in una
attivita' produttiva
, da una persona fisica o giuridica di una Parte
Contraente nel territorio dell'altra, in conformita' alle leggi e
regolamenti di quest'ultima.
In tale contesto di carattere generale, sono considerati
specificatamente come investimenti
, anche se non in forma esclusiva:

c) obbligazioni, titoli pubblici o privati o qualsiasi altro diritto
per prestazioni o servizi collegati ad investimenti e che abbiano un
valore economico
, come altresi' redditi capitalizzati;

Vedi il testo evidenziato in rosso. Vediamo se così è piu' chiaro.
 

LUISD

Forumer attivo
Vedi il testo evidenziato in rosso. Vediamo se così è piu' chiaro.


Scusa ma secondo te in occasione del default argentino gli investitori italiani titolari di obbligazioni argentine sono rientrati nella protezione accordata dall'accordo tra Italia e Argentina? Perchè se l'accordo non prevede i possessori di titoli di stato, le banche per quale motivo si sarebbero rivolte al tribunale per l'arbitrato internazionale?
 

LUISD

Forumer attivo
Vedi il testo evidenziato in rosso. Vediamo se così è piu' chiaro.


Il tribunale per l'arbitrato ICSID si è già espresso sul punto.

....."..... In primis, il Tribunale è stato chiamato a valutare se i titoli detenuti dai ricorrenti rientrassero o meno nella nozione di “investimento” prevista dall’art. 1, lett. c, del BIT Italia-Argentina (ossia gli assets dotati di carattere finanziario), e se gli stessi titoli potessero essere considerati “investimenti” anche ai sensi dell’art. 25 della Convenzione ICSID, che elenca i requisiti per ritenere sussistente la giurisdizione del Tribunale arbitrale. Tra questi, è richiesto che la controversia abbia ad oggetto una questione giuridica in tema di “investimento”, senza tuttavia fornire alcuna precisa definizione in merito. .....".....

....".... Una volta completata la procedura di nomina degli arbitri, il Collegio giudicante verifica che sussistano i requisiti previsti dall’art. 25 della Convenzione[12] per poter decretare la propria giurisdizione, ossia deve trattarsi di una controversia che: a) deve avere ad oggetto una questione giuridica; b) avere ad oggetto un investimento; c) l’investimento deve essere stato effettuato da un cittadino di uno Stato contraente in un altro Stato contraente; d) le parti devono avere preventivamente accettato la giurisdizione ICSID. ....".....

La giurisdizione ICSID è stata accettata dalle parti come evidenziato nel BIT Italia-Argentina ed è stata accettata anche nel BIT Italia-Venezuela.
Morale della favola: il BIT tutela anche i possessori di titoli di stato e questo risulta incontrovertibile


 

Brizione

Moderator
Membro dello Staff
Io non so se questo trattato riguarda anche i bondisti

se anche lo facesse non servirebbe a una beata cippa di niente

non ci sono i soldi per ripagare alcun debito
E neanche la volontà di farlo

non è una polémica nei tuoi confronti
Anzi apprezzo le notizie che hai pubblicato

purtroppo non c’è trippa per gatti
 

LUISD

Forumer attivo
Io non so se questo trattato riguarda anche i bondisti

se anche lo facesse non servirebbe a una beata cippa di niente

non ci sono i soldi per ripagare alcun debito
E neanche la volontà di farlo

non è una polémica nei tuoi confronti
Anzi apprezzo le notizie che hai pubblicato

purtroppo non c’è trippa per gatti



Il trattato riguarda anche i bondisti perchè lo ha stabilito il tribunale per l'arbitrato internazionale che ha valutato l'accordo tra Italia e Argentina.
Siccome le clausole dell'accordo tra Italia e Argentina sono identiche alle clausole dell'accordo tra Italia e Venezuela è acclarato che il trattato riguarda anche i bondisti possessori di bonos venezuelani.
Per quanto riguarda la trippa per gatti, con Chevron il VNZ si è impegnato a ripagare i debiti con la cessione di petrolio.
Allora io mi domando e dico: visto che il governo italiano può intervenire direttamente per cercare di salvaguardare i bondisti italiani previo l'attivazione di una commissione bilaterale, come previsto dal trattato tra Italia e Venezuela, e visto che con Chevron il VNZ intende saldare i debiti scambiando oil for debt, non sarebbe il caso di scrivere al ministero competente e chiedere l'attivazione della commissione bilaterale italo-venezuelana chiedendo altresì se è possibile riservare ai bondisti italiani quanto meno lo stesso trattamento riservato a Chevron, visto tra l'altro che non ci costa niente fare questa richiesta al governo italiano?
 

Brizione

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Il trattato riguarda anche i bondisti perchè lo ha stabilito il tribunale per l'arbitrato internazionale che ha valutato l'accordo tra Italia e Argentina.
Siccome le clausole dell'accordo tra Italia e Argentina sono identiche alle clausole dell'accordo tra Italia e Venezuela è acclarato che il trattato riguarda anche i bondisti possessori di bonos venezuelani.
Per quanto riguarda la trippa per gatti, con Chevron il VNZ si è impegnato a ripagare i debiti con la cessione di petrolio.
Allora io mi domando e dico: visto che il governo italiano può intervenire direttamente per cercare di salvaguardare i bondisti italiani previo l'attivazione di una commissione bilaterale, come previsto dal trattato tra Italia e Venezuela, e visto che con Chevron il VNZ intende saldare i debiti scambiando oil for debt, non sarebbe il caso di scrivere al ministero competente e chiedere l'attivazione della commissione bilaterale italo-venezuelana chiedendo altresì se è possibile riservare ai bondisti italiani quanto meno lo stesso trattamento riservato a Chevron, visto tra l'altro che non ci costa niente fare questa richiesta al governo italiano?
visto che con Chevron il VNZ intende saldare i debiti scambiando oil for debt,

No no no

chevron si impegna a estrarre petrolio, chevron lo invia a raffinerie in USA, chevron vende e incassa

e detratti i costi , spese ecc
Detratto una quota per ripagare i crediti che vanta

verserà la differenza a PDVSA
Quindi ciò che PDVSA incasserà sarà una quota minoritaria e asservita a finanziare le spese generali della Repubblica del Venezuela

questa è la realtà

qualsiasi altra interpretazione è appunto una libera interpretazione
 

LUISD

Forumer attivo
visto che con Chevron il VNZ intende saldare i debiti scambiando oil for debt,

No no no

chevron si impegna a estrarre petrolio, chevron lo invia a raffinerie in USA, chevron vende e incassa

e detratti i costi , spese ecc
Detratto una quota per ripagare i crediti che vanta

verserà la differenza a PDVSA
Quindi ciò che PDVSA incasserà sarà una quota minoritaria e asservita a finanziare le spese generali della Repubblica del Venezuela

questa è la realtà

qualsiasi altra interpretazione è appunto una libera interpretazione



A prescindere da questa tua deduzione, resta il fatto che esiste un trattato e la possibilità di attivare una commissione bilaterale quanto meno che ci faccia sapere come dobbiamo comportarci. A detto quesito però tu non hai dato una risposta, ti dispiace dirci cosa pensi sulla possibilità di attivare questa benedetta commissione bilaterale e perchè, in caso di risposta negativa, non dovremmo fare almeno un tentativo visto che a noi non costa niente, salvo il costo di una semplice raccomandata
 

Brizione

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A prescindere da questa tua deduzione, resta il fatto che esiste un trattato e la possibilità di attivare una commissione bilaterale quanto meno che ci faccia sapere come dobbiamo comportarci. A detto quesito però tu non hai dato una risposta, ti dispiace dirci cosa pensi sulla possibilità di attivare questa benedetta commissione bilaterale e perchè, in caso di risposta negativa, non dovremmo fare almeno un tentativo visto che a noi non costa niente, salvo il costo di una semplice raccomandata
Non è una deduzione

è un fatto

sì certo tutto si può fare
Raccomandate ecc

dopo di che si torna punto a capo
 

LUISD

Forumer attivo
Non è una deduzione

è un fatto

sì certo tutto si può fare
Raccomandate ecc

dopo di che si torna punto a capo


Allora il trattato perchè l'hanno siglato?
Tanto per perdere tempo?
Se c'è non vedo perchè non dobbiamo sfruttarlo e ci sono dei precedenti che smentiscono la tua tesi:
i possessori di titoli di stato argentini grazie al trattato tra Italia e Argentina hanno potuto ricorrere presso il tribunale per l'arbitrato internazionale e sono stati rimborsati a 150.
Potevano attivare la commissione bilaterale ma non sappiamo se è stata fatta la richiesta.
Come fai a dire che un trattato di protezione degli investimenti non ha alcuna utilità per gli investitori?
Questo me lo devi spiegare.
 

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