Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (12 lettori)

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Obi W. Kenobi

Forumer attivo
Caspita quel valore è veramente basso. Siamo a livello di paesi arabi non sei troppo ottimista?
Prof. Monaldi in un report per Bloomberg stima prezzo a 25$ca. Nei miei conti fatti in modo simile a junior e tommy avevo decurtato quei 25$ di altri 10$, portandolo a 15$ dando retta alla notizia uscita tempo fa che in PDVSA erano riusciti ad abbassare il costo operativo di 7-8$.

Rimetti presto.

:ciao:

grazie per gli auguri :)

i paesi arabi difficilmente superano i 5 usd al barile (i sauditi gironzolavano intorno ai 3 usd al barile, poi aramco ha deciso di ricominciare ad investire in upstream l'anno passato).

in venezuela il discorso è un po' più complicato, come tutto il resto d'altronde. il costo di estrazione negli anni passati (2010) girava prossimo ai 18-20 usd al barile, mi pare lo disse ramirez ma non ricordo bene in quale occasione. da quel momento sono cambiate molte cose... in primis il valore del bv.

per esempio, nel 2015 in PDVSA sono fra i pochi che hanno incrementato i rigs grazie alle numerose esplorazioni degli anni passati (a proposito... ricordate i cartelloni fu**ing-frackers agli yankee? in PDV mica usano la stessa tecnica per certe operazioni? :lol: ). ovviamente quelle spese sono adesso tagliate. aggiungiamo che il bv è svalutato, e che ora una bella fetta del downstream costa il 20% di quello che costava pochi anni fa... giusto per metter lì un ordine di grandezza...
 

AtuttoGAZ

Forumer attivo
Qui bisogna ripensare l'intera politica economica.

Un intervento del FMI, sarebbe sottointeso con l'opposizione ... ma con Maduro al suo posto sarà difficile.

Se con il FMI possiamo intuire i prossimi sviluppi, senza il suo intervento le possibilità sono diverse.

Personalmente più il tempo scorre più, secondo me, aumenta la probabilità di scelta drastica/tragica.

Ovviamente FMI solo con "transizione" come ho scritto nel precedente messaggio. Per me transizione non è che la ex opposizione ha i 2/3 della A.N. e tutto cambierà come per magia. Transizione per me è referendum revocatorio in primavera ed ex opposizione che controlla anche l'esecutivo.

Tu probabilmente sai meglio di me che la recente vittoria "non conta nulla". Chi decide la politica economica e fiscale è il potere esecutivo, ossia Maduro & co. La AN potrà rigettare le proposte di legge, Maduro metterà il veto e chiasso finito. La AN insomma potrà mettere un po' i bastoni fra le ruote ma non può incidere materialmente, anzi forse paradossalmente potrà prolungare il periodo di immobilismo in un continuo rimbalzo di responsabilità.
Ma poi tu ce la vedi la ex opposizione mettere la faccia in riforme impopolari dopo quasi 20 anni che rimettono il naso fuori per di più da una posizione in cui in pratica farebbero solo un favore a Maduro? Ex opposizione che sai meglio di me ha mille sfumature: si va dal quasi chavista :lol: Capriles ai duri e puri Tintori, Lopez, Machado. Ma ce li vedi questi ultimi a votare riforme "concordate" tra Maduro e Capriles? Saranno pure minoritari all'interno della MUD ma davanti a riforme impopolari io li vedo in testa a rivolte di piazza contro Maduro (e Capriles :lol:)
Oppure vedi un Maduro che fa davvero le riforme necessarie drastiche tutto di un colpo quando avrebbe avuto 2 anni per farle in modo più diluito e con "meno" sofferenza per il popolo? Su quest'ultima domanda vorrei davvero un tuo approfondimento. Lo leggerei con molto interesse (domanda ovviamente estesa a tutti :))

Per me si andrà allo scontro, o meglio in un mio range probabilistico, ritengo sempre più probabile si vado allo scontro. La ex opposizione ha un'occasione troppo ghiotta tra pochi mesi. Una volta in sella potrà fare le scelte impopolari: per me meno impopolari di quelle che si dovrebbe sobbarcare ora Maduro o Maduro+la ex opposizione prima di un credit event perchè avrebbero un bel po' di miliardi "gentilmente offerti dal FMI" e ovviamente deuda molto molto ridotta
In alternativa c'è sempre l'opzione esercito che potrebbe ergersi a ruolo "superpartes" per far decantare la situazione in caso di scontro violento tra chavismo e MUD.
Ma per i bond holder la situazione non cambierebbe.
 
Ultima modifica:

Obi W. Kenobi

Forumer attivo
Non credo a prezzi bassi per lungo tempo ... ad esempio, basta che un importante produttore vada in default ... per raddrizzare da un giorno all'altro i prezzi.

si, difficilmente così bassi (30 usd/b), ma non rivedremo per un bel po' i valori elevati (100 usd/b). i breakeven (fiscali) spesso hanno tratto in inganno. l'unica via che hanno i produttori è un riassestamento, e se lo fanno i sauditi ho modo di credere che qui "la faccenda è seria" (cit.).

Saudi Arabia said to weigh selling stakes in state-run entities | GulfNews.com

poi riguardo alla cina, questa chart è molto indicativa:

20151221_oil5_0.jpg


e, secondo me, dice la verità alla luce del recente COP21, politica monetaria e dati manufatturieri...

I report di Barclay "son proprio ganzi" :lol: In 15 giorni quadruplo salto mortale con avvitamento.

beh anche loro devono campare in qualche modo... 25 giorni fa "vedevano la transizione" (-> titoli che han fatto + 20% estendendo il rally fin dopo le elezioni), ora non arrivano a febbraio :D
 

riky2013

Forumer attivo
chiarimento

Ma per i bond holder la situazione non cambierebbe. prostesti essere piu' preciso..........................................:D
 

riky2013

Forumer attivo
articolo

Venezuela venderà oro per pagare i debiti
Mirco Galbusera
Aggiornato il 21 Dicembre 2015, ore 10:07
0
COMMENTI
COMMENTA
LA NOTIZIA CONDIVIDI 38 TWITTER 0 1 0
pdvsa
Si intensifica la crisi finanziaria del Venezuela. PDVSA a rischio bancarotta: si cerca una soluzione per far risalire il prezzo del petrolio
Obbligazioni high yield Leggi gli altri articoli
Nessun paese produttore di petrolio è felice di vedere le quotazioni del greggio a 35 dollari al barile. Men che meno quelli che basano più del 90% del loro budget sull’esportazione di oro nero, come l’Iran, l’Angola, la Nigeria e il Venezuela. Proprio il Venezuela si trova in questo momento in una profonda crisi finanziaria, attanagliata fra un’iperinflazione interna e una crisi politica che potrebbe presto o tardi condurre il paese alla bancarotta. Come noto, le recenti elezioni legislative hanno messo in discussione la politica del presidente Nicolas Maduro, nata in continuità con quella di Chavez nel 2013. Ma Maduro non ha lo stesso carisma di Chavez di coinvolgimento delle masse e il risultato è stato quello che l’assemblea nazionale è ora finita per due terzi in mano all’opposizione che vorrebbe destituire il presidente e andare a elezioni prima del 2019. Sul fronte economico e finanziario, invece, il petrolio a 35 dollari al barile sta mettendo in ginocchio il Venezuela, le cui riserve presso la banca centrale sono scese al minimo storico di 14 miliardi di dollari.



Venezuela rimborserà bond a febbraio vendendo oro al FMI

Per il 2016 il Venezuela si appresta a tagliare nuovamente il budget in relazione al crollo delle quotazioni del greggio su cui il paese basa circa il 95% delle proprie entrate. Entrate che, naturalmente caleranno ulteriormente per effetto del basso prezzo del petrolio e che rischiano di compromettere anche i pagamenti sul debito estero, di cui circa 65 miliardi di dollari contratti dallo Stato e dall’azienda energetica statale PDVSA attraverso l’emissione di bond. Finora il Venezuela ha sempre onorato puntualmente il pagamento degli interessi e il rimborso delle obbligazioni, ma qualcosa potrebbe cominciare ad andare storto se le quotazioni del greggio non tornassero a crescere. Vi è più che l’Opec, contrariamente ad ogni pronostico, ha deciso di aumentare di 1,5 milioni di barili al giorno la produzione di petrolio, peggiorando ulteriormente la situazione. Gli analisti di Barclay sostengono, addirittura, che il Venezuela potrebbe andare in default già a febbraio sul rimborso di un bond da 1,5 miliardi di dollari, anche se vi sono molti indizi che lasciano intendere il contrario. La quotazione del bond Venezuela 5,75% (USP97475AF73) è a 92 e il governo è in trattativa col Fondo Monetario Internazionale per un prestito da 1,3 miliardi di dollari dietro la vendita di oro. Dopo di che il Venezuela non avrà più debiti in scadenza fino al 2018. In ogni caso il default sarebbe solo rimandato – secondo la maggior parte degli analisti – al terzo trimestre 2016 quando andrà a scadenza un bond emesso da Petroleos de Venezuela per 1 miliardo di dollari.

PDVSA a rischio default nel terzo trimestre 2016

Il problema si sta, infatti, focalizzando sulla controllata statale PDVSA che, invece, ha circa 10 miliardi di debiti in scadenza fra il 2016 e 2017. Già lo scorso anno Maduro aveva annunciato che una rinegoziazione volontaria delle scadenze brevidi 5-6 anni era necessaria, ma poi il ribasso delle quotazioni sembra aver reso impraticabile questa operazione. Il bond PDVSA 5,125% (XS0460546798) da 1 miliardo di dollari con scadenza ottobre 2016 rende infatti il 70%. Cosa farà il Venezuela per evitare il peggio? Difficile che venga trovata una soluzione a breve, ma la cessione della controllata Citgo - secondo gli analisti di Société Génerale – sarebbe l’unica soluzione per evitare il crac. E che la preoccupazione sia ormai palpabile è data dal fatto che una delegazione guidata dal presidente di PDVSA Eulogio Del Pino e dal ministro degli esteri Delcy Rodriguez è riunita da giorni a Caracas con i rappresentanti dell’OPEC al fine di stabilire nuove linee d’intervento per stabilizzare i prezzi del petrolio. Del Pino ha parlato di scenario catastrofico se il prezzo del petrolio dovesse continuare a scendere. E non era riferito solo al suo paese. Nel frattempo, gli analisti di S.A.M Camfim, in collaborazione con gli esperti di Bank Audi Saradar suggerisconono di vendere le obbligazioni a breve e posizionarsi su quelle lunghe....................

cominciano ad usare la tattica della paura per poi acquistarle a prezzi da sconto,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,:mumble::down::down:
 

tommy271

Forumer storico
si, difficilmente così bassi (30 usd/b), ma non rivedremo per un bel po' i valori elevati (100 usd/b). i breakeven (fiscali) spesso hanno tratto in inganno. l'unica via che hanno i produttori è un riassestamento, e se lo fanno i sauditi ho modo di credere che qui "la faccenda è seria" (cit.).

Senza essere "ecumenico" ma tra i 30/40 ci potrebbero stare per un pò ... una volta usciti dal mercato alcuni produttori, potremmo tornare sui 50$.
Giusto in tempo per poter riattivare le trivelle USA.
A quel punto si valuterà la temperatura dell'economia globale.
 

tommy271

Forumer storico
Personalmente più il tempo scorre più, secondo me, aumenta la probabilità di scelta drastica/tragica.

Ovviamente FMI solo con "transizione" come ho scritto nel precedente messaggio. Per me transizione non è che la ex opposizione ha i 2/3 della A.N. e tutto cambierà come per magia. Transizione per me è referendum revocatorio in primavera ed ex opposizione che controlla anche l'esecutivo.

Tu probabilmente sai meglio di me che la recente vittoria "non conta nulla". Chi decide la politica economica e fiscale è il potere esecutivo, ossia Maduro & co. La AN potrà rigettare le proposte di legge, Maduro metterà il veto e chiasso finito. La AN insomma potrà mettere un po' i bastoni fra le ruote ma non può incidere materialmente, anzi forse paradossalmente potrà prolungare il periodo di immobilismo in un continuo rimbalzo di responsabilità.
Ma poi tu ce la vedi la ex opposizione mettere la faccia in riforme impopolari dopo quasi 20 anni che rimettono il naso fuori per di più da una posizione in cui in pratica farebbero solo un favore a Maduro? Ex opposizione che sai meglio di me ha mille sfumature: si va dal quasi chavista :lol: Capriles ai duri e puri Tintori, Lopez, Machado. Ma ce li vedi questi ultimi a votare riforme "concordate" tra Maduro e Capriles? Saranno pure minoritari all'interno della MUD ma davanti a riforme impopolari io li vedo in testa a rivolte di piazza contro Maduro (e Capriles :lol:)
Oppure vedi un Maduro che fa davvero le riforme necessarie drastiche tutto di un colpo quando avrebbe avuto 2 anni per farle in modo più diluito e con "meno" sofferenza per il popolo? Su quest'ultima domanda vorrei davvero un tuo approfondimento. Lo leggerei con molto interesse (domanda ovviamente estesa a tutti :))

Per me si andrà allo scontro, o meglio in un mio range probabilistico, ritengo sempre più probabile si vado allo scontro. La ex opposizione ha un'occasione troppo ghiotta tra pochi mesi. Una volta in sella potrà fare le scelte impopolari: per me meno impopolari di quelle che si dovrebbe sobbarcare ora Maduro o Maduro+la ex opposizione prima di un credit event perchè avrebbero un bel po' di miliardi "gentilmente offerti dal FMI" e ovviamente deuda molto molto ridotta
In alternativa c'è sempre l'opzione esercito che potrebbe ergersi a ruolo "superpartes" per far decantare la situazione in caso di scontro violento tra chavismo e MUD.
Ma per i bond holder la situazione non cambierebbe.

Ed è proprio per questo che un default - alla fine - sarebbe conveniente per tutti ... sia per Maduro, sia per l'opposizione.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto