ladiga

Nuovo forumer
Ciao Capirex,

sono d'accordo su alcuni punti, non su altri.

1 - le acquisizioni/fusioni/integrazioni sono state fatte sin dagli anni 90 fino al 2007.
Erano giuste le prime e sbagliate le seconde, solo in virtù del giudizio a posteriori,
oppure è più corretto dire che quando si compra si fanno anche affari non sempre
ottimi e il giudizio lo dà il lungo termine?

2 - perchè nessuno ha detto che era sbagliato comperare all'estero? Anzi, conservo (ho questo vizio) parecchi articoli stampa plaudenti all'operazione HBV. Uno, dico uno dei soloni che abbiamo adesso nella rubrica "l'avevo detto", che dicesse: mossa sbagliata, abbiamo comperato una ciofeca tedesca.

3 - Draghi, proprio lui, ha caldeggiato gli istituti italiani, proprio perchè scarsamente competitivi, a varcare lo sguardo oltreconfine. Adesso il Signor Governatore è moralmente obbligato ad aiutare i player italiani che lo hanno ascoltato.

4 - Capitalia, è vero, è stato un boccone politico amaro da dover ingoiare. Vorrei però vedere quante sofferenze derivano da lì o dalla ex CariVerona.

5 - Poi, ragazzi, sapete cosa significano assetts tossici? Non lo sanno loro, gli operatori BCE (perchè Trichet stesso in conferenza stampa ha ammesso la difficoltà di dare una terminologia del perimetro "tossico") per cui in questo momento si può definire tossico anche un mutuo prime se dato ad un operatore sano ma in difficoltà
con le linee di credito scadute o da rinnovare.

6 - Ma Alessandro Profumo, come pure Corrado Passera, sono invisi a questa parte politica (non tragga in inganno l'operazione Finta-Nuova-Alitalia) per cui non penso che Giulio Tremonti sia in buonissima fede quando parla di banche italiane.

7 - Cosa deve fare il management in queste situazioni? Qual'è la banca che raccoglie 100, impiega 50 e 50 li mette a riserva? Nessuna al mondo, questa è la verità, per cui nessuna banca commerciale o d'affari può indire una conference call per dire un dato oggettivamente pericoloso se non colto nella sua specificità.

Detto questo non nego i problemi. Anzi siamo nella bufera, ma siccome è di sistema, la bufera, la soluzione sarà di sistema, lasciando le banche private.

ladiga
 

ZYGMUNT

Forumer attivo
dico la mia su alcuni punti.
La fondazione cariverona non ha sottoscritto i cashes, ma ha comprato sul mercato un ulteriore 1% onde evitare di vede diluita la sua quota in caso di conversione dei cashes in azioni - se non credeva nel titolo, non avrebbe fatto questa mossa.
Gli altri azionisti hanno dato 3 mld di euro all'Istituto in cambio di obbligazioni estremamente rischiose, che non danno alcuna cedola in caso non solo di default, ma di assenza di utili da parte dell'istituto stesso.
Si tratta di soggetti con informazioni privilegiate rispetto al mercato stesso.
Se si sono mossi in tal senso o sono scemi o non lo sono

Il ragionamento è logico...speriamo che abbiano veramente informazioni privilegiate:)
 

porchetto

la casa non fallisce
dico la mia su alcuni punti.
La fondazione cariverona non ha sottoscritto i cashes, ma ha comprato sul mercato un ulteriore 1% onde evitare di vede diluita la sua quota in caso di conversione dei cashes in azioni - se non credeva nel titolo, non avrebbe fatto questa mossa.
Gli altri azionisti hanno dato 3 mld di euro all'Istituto in cambio di obbligazioni estremamente rischiose, che non danno alcuna cedola in caso non solo di default, ma di assenza di utili da parte dell'istituto stesso.
Si tratta di soggetti con informazioni privilegiate rispetto al mercato stesso.
Se si sono mossi in tal senso o sono scemi o non lo sono
attilio mi sa che cariverona ha comprato quell'1% per non perdere il controllo di unic, mica per fare un investimento redditizio.
 

porchetto

la casa non fallisce
chisti su pazzi
(ASCA) - Roma, 20 feb - Per Jp Morgan la raccomandazione sul titolo Unicredit (Milano: UCG.MI - notizie) e' Overwight con target price a 2,07 per fine 2009. Per gli analisti, il rischio Europa Orientale e' gia' prezzato nei corsi attuali del titolo (0,92 euro) e quando ci sara' maggiore visibilita' ''ci sara spazio per un enorme potenziale rialzista''. Per Jp Morgan, il titolo sconta due fattori negativi coincidenti: la bassa visibilita' di business e la generale avversione al rischio degli investitori verso il comparto bancario. Per gli analisti, Unicredit potrebbe accedere a fondi pubblici per ricapitalizzarsi ( con strumenti ibridi) per circa 2,5-3 miliardi di Euro.
la bassa visibilita' di business
ma che pensano che stanno a pettinà le bambole
scusate se ho ecceduto
 

piergj

Forumer attivo
Ricordiamoci che sono Fondazioni

dico la mia su alcuni punti.
La fondazione cariverona non ha sottoscritto i cashes, ma ha comprato sul mercato un ulteriore 1% onde evitare di vede diluita la sua quota in caso di conversione dei cashes in azioni - se non credeva nel titolo, non avrebbe fatto questa mossa.
Gli altri azionisti hanno dato 3 mld di euro all'Istituto in cambio di obbligazioni estremamente rischiose, che non danno alcuna cedola in caso non solo di default, ma di assenza di utili da parte dell'istituto stesso.
Si tratta di soggetti con informazioni privilegiate rispetto al mercato stesso.
Se si sono mossi in tal senso o sono scemi o non lo sono


...per cui i soldi che spendono non sono proprio di loro proprietà.

Nel senso che gli obblighi istituzionali di una Fondazione bancaria sono ben diversi dalla libertà di un socio azionista privato.

Qui si parla di persone anche molto potenti, politicamente.

La stessa incapacità (per mancanza di teste) a voler rimuovere Ceo e presidente dimostra la difficoltà di ricambio generazionale. tipica di un mondo molto politicizzato.

Io credo che non sia finita qui. Ho qualche mini segnale, dall'interno della banca. Non ho dati macro ne ufficiali. ma se son rose....le spine non mancano!

Saluti

Pierluigi
 

samantaao

Forumer storico
...per cui i soldi che spendono non sono proprio di loro proprietà.

Nel senso che gli obblighi istituzionali di una Fondazione bancaria sono ben diversi dalla libertà di un socio azionista privato.

Qui si parla di persone anche molto potenti, politicamente.

La stessa incapacità (per mancanza di teste) a voler rimuovere Ceo e presidente dimostra la difficoltà di ricambio generazionale. tipica di un mondo molto politicizzato.

Io credo che non sia finita qui. Ho qualche mini segnale, dall'interno della banca. Non ho dati macro ne ufficiali. ma se son rose....le spine non mancano!

Saluti

Pierluigi

premetto che sono totalmente fuori da questo mondo e pertanto fatico a comprendere
sempre che tu possa, potresti essere un po' più esplicito?
ti riferisci ad una lotta politica interna che sfocia sulle quotazioni, oppure hanno veramente buchi indicibili, oppure...
grazie
sam
 

piergj

Forumer attivo
Manco un cliente rubato!

Tutti coloro che hanno imboccato nel mio ufficio, compresa stamattina, attuali clienti Unicredit sono stati da me tranquillizati.

Non si può avere una condotta basata "sullo sparare sull'ambulanza".

Ma , detto fra noi, quanto pensiamo che possano reggere i singoli business retail che tanto hanno ingrassato il conto economico...e non solo di Unicredit.

vediamo :

Bancassicurazione e Risparmio gestito : cifre in diminuzione

Attività intermediazione titoli e simili : deserto

Concessione prestiti al consumo, carte revolving et simili : in diminuzione

Concessione Mutui ipotecari : in diminuzione

Concessione Finanziamenti alla Costruzione : voci di un blocco (e non voglio chiederlo a mia moglie perchè non voglio coinvolgere nessuno, ma sono voci di miei clienti.

Rinnovo pratiche di fido e conseguenti aumenti di fido : non se ne parla, leggera stretta creditizia (ora Negusneg si arrabbia, ;-)

Insomma questo è il mondo retail. E' da qui che bevono le banche assetate e ferite.

Saluti

Pierluigi
 

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