Obbligazioni MPS (6 lettori)

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Per il numero uno del Tesoro "al momento 2,5 miliardi di aumento di capitale è una cifra adeguata"
Per il Monte dei Paschi, sulla base del piano industriale approvato a dicembre scorso, si profilerebbe "una consistente perdita di esercizio quest'anno con un ritorno all'utile nel 2023". Lo indica il ministro dell'Economia, Daniele Franco, nel corso dell'audizione davanti alle Commissioni Finanze riunite di Camera e Senato sulla vicenda della banca controllata dal Tesoro da cinque anni.
(Affaritaliani 28/3/2022)
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
UPDATE 1- Italy expects to sell Monte dei Paschi after restructuring
28/03/2022 18:03 - RSF
(Updates with quotes, detail, background)
By Giuseppe Fonte and Valentina Za
ROME, March 28 (Reuters) - Rome expects to return Monte dei Paschi di Siena (BMPS.MI) into private hands only after the bailed-out lender completes restructuring steps it is currently discussing with European Union authorities, Italy's economy minister said on Monday.

Under new CEO Luigi Lovaglio, Monte dei Paschi (MPS) is revising a 2022-2026 strategic plan readied by previous management which needs approval by European authorities.

Economy Minister Daniele Franco told a parliamentary hearing the bank would know once the plan is ready how much money it needs to raise. For now the 2.5 billion euro capital raising envisaged by the existing plan appears adequate, he added.

A veteran UniCredit (UCG.MI) executive, Lovaglio is set to ready his strategy for MPS in June and complete the capital raising in October, based on an internal MPS document seen by Reuters. (news)

The turnaround will then prepare the bank to be sold, Franco said, after Rome last year failed to clinch a deal with UniCredit (UCG.MI).

"It is reasonable to expect that only after the capital increase and the restructuring steps envisaged in the new business plan, the best conditions will be there for the privatisation," Franco told lawmakers.

Italy is negotiating with European Union authorities a years-long extension of an end-2021 privatisation deadline for MPS, which Rome failed to meet because UniCredit in October walked away from a possible acquisition of the bailed-out rival.

"We think the Commission has no choice but to grant a reasonable extension ... we did try to sell the bank," Franco said.

Franco said the new plan would build on the existing one and take into account the latest developments. MPS has warned the Ukraine crisis could affect its cash needs.

While direct exposure to Russia and Ukraine is very low, MPS could suffer due to the impact of the conflict on the Italian economy, which the government expects to grow by around 3% this year from previous 4.7% target set last autumn. (news)

"We'll see what the number will be. For now, I think 2.5 billion euros can be considered as adequate," Franco said.

In a challenge for the Treasury and the bank, the proposed share issue will also require private investors to contribute to avoid breaching EU state aid rules. These provisions impose losses on private investors before taxpayer money can be tapped to help a failing bank.

"The capital increase will require a credible plan and good execution skills in order to attract resources and private investors," Franco said.

($1 = 0.9115 euros)

(Reporting by Giuseppe Fonte and Valentina Za Editing by Keith Weir)
(([email protected]; +39 02 6612 9526;))
 

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pietro17elettra

Nonno pensionato
TOP STORIES ITALIA: Cda B.Mps approva Capital Plan e lo invia a Bce
30/03/2022 19:36 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--L''attesa era per la fine di marzo. E puntualmente oggi il cda di Mps ha approvato il Capital Plan e lo ha inviato alla Banca centrale europea. Il Capital Plan e'' sviluppato secondo ipotesi coerenti con quelle del Piano Strategico 22-26 approvato dalla banca il 17 dicembre, "anche per quel che concerne l''ammontare del sottostante aumento di capitale". Cio'' significa che il rafforzamento patrimoniale sarebbe quindi confermato a 2,5 miliardi di euro. La cifra era attesa dopo che ieri il ministro dell''Economia e delle Finanze, Daniele Franco, aveva detto di ritenere 2,5 mld una cifra adeguata. Impossibile invece conoscere i tempi. La banca fa anche sapere che proseguono le interlocuzioni con tutte le Authority coinvolte, nell''ambito dei rispettivi processi autorizzativi, ma al momento, "non e'' possibile ipotizzare la tempistica di completamento". Intanto ieri parlando del futuro dell''istituto Franco durante un''audizione ha precisato che la banca dovra'' essere ceduta in blocco e ha quindi negato ipotesi di spezzatino. "Se il ministro dell''Economia, Daniale Franco, dice no allo spezzatino del Monte dei Paschi di Siena, vuol dire che il governo ha gia'' in tasca una soluzione cioe'' un gruppo che acquisisce B.Mps", aveva detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato dal Giornale Radio Rai Uno. "Sono curioso di vedere quanto cambiera'' il nuovo piano industriale, rispetto alle previsioni del piano industriale che non e'' mai uscito e che prevedeva 6-7 mila esuberi. Bisogna tenere d''occhio quando finisce la legislatura e quanto ci vorra'' per fare un accordo sindacale sul piano industriale, ma soprattutto per gestirlo, perche'' i problemi sono due: fare un accordo e poi gestirlo. Ecco perche'' il fattore tempo, quando si gestira'' l''accordo sindacale, sara'' fondamentale, perche'' con questo governo ci sarebbero pochi problemi, con un altro governo i problemi aumenterebbero". Il Mef dal nuovo ad, Luigi Lovaglio, si aspetta un piano ambizioso "credibile e che rappresenti la strada maestra per restituire la banca al mercato. Siamo consapevoli del complesso e delicato compito affidato" all''ad, ma questo piano e'' necessario anche "per consentire la migliore valorizzazione dell''investimento dello Stato nel capitale della banca", ha detto ieri Franco. cce

MF-DJ NEWS
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
B.Mps: ha versato al Fitd 24 mln, in bilancio 2021 cifra residua e' 800.000 euro
30/03/2022 19:10 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--B.Mps ha versato 10,7 milioni al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) per partecipare alla cartolarizzazione Berenice (i crediti deteriorati delle tre Casse del Centro Italia acquistate poi da Credit Agricole) e 13,8 milioni per i subordinati di Carige. Per un totale di oltre 24 mln. E'' quanto emerge dalla bozza di bilancio di Rocca Salimbeni, predisposta per l''assemblea del 12 aprile. Nel bilancio 2021 di questa cifra restano solo 800 mila euro che rappresentano il valore residuo che la banca attribuisce ai titoli mezzanine della cartolarizzazione Berenice che detiene tramite lo Schema Volontario e al bond subordinato Carige. Il Monte ha provveduto ad azzerare il valore delle azioni Carige indirettamente di sua proprieta'', per un valore di 2,3 milioni, dopo l''operazione di cessione della banca ligure a Bper al valore simbolico di un euro perfezionata a febbraio. cce

MF-DJ NEWS
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
B.Mps: dall'Europa piu' tempo (MF)
Oggi 09:15 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Una nuova scadenza non e'' stata formalizzata e, con ogni probabilita'', non lo sara'' nemmeno in futuro. Le autorita'' europee avrebbero pero'' sciolto la riserva sulla proroga chiesta dallo Stato italiano per la privatizzazione del Montepaschi. Il dossier della piu'' antica banca del mondo (di cui il Tesoro e'' azionista al 64%) ha sostato a lungo sulle scrivanie della DgComp e della Bce, sia per le incertezze legate alla strategia industriale che per le fibrillazioni nella corporate governance. Il cambio di passo impresso a febbraio dal socio pubblico con l''arrivo di un nuovo ceo (nella persona di Luigi Lovaglio) avrebbe pero'' sbloccato la situazione di stallo. Al punto che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, dalle interlocuzioni delle ultime settimane sarebbe emerso un via libera sostanziale di Bruxelles sul tempo supplementare chiesto da Roma. L''apertura sarebbe duplice. Da un lato il Monte potra'' avvicinarsi con gradualita'' alla exit, completando il turnaround voluto dall''azionista e dallo stesso Lovaglio, cioe'' prima un piano industriale e poi un aumento di capitale. Dall''altro lato l''assenza di una nuova scadenza vincolante consentira'' al venditore di condurre la privatizzazione da una posizione di forza e di massimizzare cosi'' i proventi dell''operazione. Sia chiaro pero'': il percorso sara'' seguito da vicino da DgComp e Bce e le singole tappe verranno monitorate con attenzione. Il primo passaggio, come detto, sara'' la presentazione del piano a cui il vertice della banca sta gia'' lavorando. Il documento avra'' un doppio scopo: abbassare i costi e spingere sui ricavi, soprattutto su quelli commissionali. Oggi il Monte ha un rapporto cost/income del 70,7%, decisamente al di sopra del livello delle grandi banche (Unicredit e'' al 54,6% e Intesa Sanpaolo al 52,5%), e l''obiettivo sarebbe quello di farlo atterrare attorno al 55%. Una soglia non solo gradita al mercato e agli investitori internazionali ma anche richiesta dalle autorita'' europee. Intento della DgComp e'' infatti quello di evitare che il prolungamento del regime di nazionalizzazione del Monte risulti distorsivo della concorrenza nel mercato bancario. Il target potra'' essere raggiunto attraverso un giro di vite sui costi, ma anche spingendo sulla generazione di ricavi.
fch
 

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Mps, il nuovo piano strizza l’occhio al “gioiello” Widiba


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DI REDAZIONE19 APRILE 2022 | 10:12


La mossa del Crédit Agricole su BancoBpm (dove è entrato recentemente con una quota del 9,18%) ha riacceso indirettamente i fari sul futuro di Mps, considerata la vera partita finale del risiko bancario italiano. Come scrive Il Sole 24 Ore, dopo che lo scorso ottobre è sfumata la trattativa tra l’azionista Mef e UniCredit, il mercato si chiede quale sarà la destinazione ultima della banca senese, in un gioco a geometrie variabili che già chiama in causa Bper e Agricole-BancoBpm, i soggetti più papabili a rivestire il ruolo di partner in un futuro prossimo, senza mai escludere del tutto Unicredit, che tuttavia sembra più orientata all’estero.
Il piano di rilancio della banca è però un passaggio fondamentale in vista del futuro matrimonio. A tutto ciò sta lavorando il ceo Luigi Lovaglio, che punta a dare slancio alla banca sotto il profilo industriale e commerciale. Il mercato, ad ora, sta dando fiducia alla sua nomina. Il lavoro non appare comunque semplice e scontato, date le numerose incognite, nonostante la mappatura della banca per capirne i punti di forza e debolezza, in modo da stilare il nuovo piano industriale al 2026, che sarà presentato entro fine giugno. Da tracciare ora, sono e nuove linee guida e obiettivi, che siano solidi, credibili e ambiziosi. All’orizzonte infatti c’è una capitalizzazione che dovrà essere di mercato e il suo valore, oggi fissato a 2,5 miliari, è destinato a lievitare.

In particolare, però, ci sarà da capire come rimodulare il modello di business, su quali fronti puntare per spingere sui ricavi. Tre sono le ipotesi: il primo asset riguarda Banca Widiba, realtà digitale che potrebbe tornare al centro delle strategie di rilancio, vista la sua poca valorizzazione nella precedente gestione. Nelle ambizioni, Widiba potrebbe diventare per Mps un “piccolo gioiello”, sulla falsariga di Fineco-Unicredit. Recentemente Widiba ha stretto accordi con Candriam e con l’Algebris di Davide Serra – già sponsor di Lovaglio al Creval – a conferma di un attivismo commerciale che potrebbe accelerare ancora.
Per quanto riguarda la bancassurance, Mps vede come unico partner Axa, gruppo francese che ha bussato alla porta di Banco Bpm. Inoltre, Mps potrebbe fare perno su una rete commerciale anche per il segmento del credito di consumo, che continua a confermarsi resiliente. Insomma, l’inizio di una nuova fase per Mps.
 

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