Obbligazioni MPS (5 lettori)

fidw99

100% perpetual
B.Mps: da soluzioni negoziato Mef-Ue verso accordo su piano (Mess)


ROMA (MF-DJ)--Riduzione del prezzo delle azioni riservate al Mef nella ricapitalizzazione precauzionale da 8,8 mld, rapporto di conversione inferiore al 50% del nominale per i bond posseduti da investitori istituzionali e più basso del 100% per gli altri bond retail. Sono due delle principali soluzioni che, scrive Il Messaggero, potrebbero portare a un accordo tra B.Mps, Tesoro, Dg Comp della Commissione Ue con la sponda di Bce e Bankitalia sul piano di ristrutturazione.

A breve, prosegue il giornale, sarebbe previsto un incontro tra l'a.d., Marco Morelli e gli uomini del Tesoro che si mantengono in stretto contatto con Bruxelles. Il prezzo delle azioni più basso consentirebbe al Mef di poterle vendere più facilmente diluendo maggiormente il peso dei soci attuali, mentre uno sconto più alto nella conversione dei bond eviterebbe che il costo del salvataggio fosse a carico del contribuente. Il tutto nello spirito del burden sharing sulla condivisione dei costi. Prezzo più basso dei titoli significherebbe anche minor rischio di crolli in borsa alla riammissione delle azioni.

Al prossimo cda di martedì' 2 marzo, conclude il quotidiano, dovrebbe esserci un'informativa sugli sviluppi del confronto Ue i cui tempi però non sarebbero definiti.

in mancanza di notizie certe mi sembra paradossale che dopo aver approvato la legge in parlamento debbano tornare a modificare i parametri.... nel frattempo però vedo scarichi di titoli sul mercato e prezzi in forte discesa

qualcuno ha operato e può scrivere prezzi operativi ?
 

Fabrib

Forumer storico
MF:
LA BANCA STUDIA L’AMPLIAMENTO DEL PIANO DI VENDITA DEGLI NPL PORTANDO LO STOCK COMPLESSIVO A 45,5 MILIARDI
Il Montepaschi pensa di cedere anche gli incagli
La scelta dipenderà dal prezzo offerto dai fondi, che potrebbe attestarsi al 20-25% del nominale
(Gualtieri a pagina 3)
 

angy2008

Forumer storico
ovviamente parlano sempre di tagli nelle tasche dei risparmiatori, anche se li chiamano istituzionali non è detto che siano solo fondi avvoltoio. Incominciassero a tagliare veramente stipendi ai Ceo, con rimborsi adeguati al maltolto e in difetto tagli ai loro attributi fisici, magari un minimo di fiducia nelle banche ritornerebbe. Attualmente i soldi investiti nelle banche sono buttati nel cesso, servono a pagare stipendi milionari a persone che anzichè fare gli interessi degli azionisti e dei risparmiatori curano solo i propri e quelli della lobby politica che gli consente di occupare tali cariche. Finito il mandato non pagano neanche le eventuali multe degli organi di controllo e incassano tranquillamente laute buonuscite. Ma Renzi dice che il problema sono i populisti, ha ragione da vendere, il suo problema e per i suoi compagni di merende sono proprio i populisti. Scusate l'OT.
 

Fabrib

Forumer storico
ROMA (MF-DJ)--Il "vecchio" piano di B.Mps - di quattro mesi - prevedeva nel triennio 2.600 esuberi e 500 filiali chiuse, per portare la redditività all' 11% nei 2019. Ma quel primo atto dell'a.d. Marco Morelli era fatto perché gli investitori del mercato comprassero azioni. Non

è andata così, e ora Bruxelles chiede un piano concentrato sulla "sostenibilità": quindi nuove e drastiche riduzioni di personale, filiali e attivi Mps, anche con cessioni, fino a "dimezzare" la banca, rendendola meno rischiosa, ma anche privandola della capacità di generare reddito, e quindi di trovare in due-tre anni soci privati disposti a comprare le azioni dallo Stato (come da direttiva).

Lo scrive La Repubblica spiegando che il rilancio del Monte dei Paschi è preso tra i fuochi opposti dell'antitrust comunitario e della Bce, che ingessano il governo e i banchieri senesi.
pev
(END) Dow Jones Newswires
February 24, 2017 02:37 ET (07:37 GMT)
 

locco68

violaforever
Piano Mps, il giallo dello scontro Ue-Bce
Divergenze sull'iter della "ricapitalizzazione precauzionale". Le indiscrezioni smentite del "Financial Times"

Redazione - Ven, 24/02/2017 - 07:45





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La strada del Monte dei Paschi verso l'ingresso dello Stato al 70% è lunga e tortuosa - il nuovo piano non sarà varato prima della fine di aprile - anche perché i tempi della politica, e della vigilanza, non sono quelli della finanza.

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A complicare il cammino, secondo il Financial Times, sarebbero però i contrasti fra la Bce e la Commissione Europea sulla valutazione dell'aiuto di Stato da dare a Siena, consentito dalla direttiva Brrd (quella che ha introdotto il bail in). Da un lato, spiega l'articolo, la Vigilanza di Francoforte «aspetta che Bruxelles approvi il piano di ristrutturazione che la banca sta definendo e approvi l'aiuto di Stato. A Bruxelles, invece, pensano che Francoforte debba dare il via libera alla ricapitalizzazione prima che la Commissione Ue possa definire i termini della ristrutturazione. Insomma il problema sembra essere: chi si assume la responsabilità dell'operazione? Dall'antitrust europeo, un portavoce getta acqua sul fuoco: «Stiamo lavorando con le autorità italiane e con il supervisore seguendo le regole Ue». La Bce ricorda che l'aumento precauzionale riguarda solo Roma e Bruxelles.

Di certo, per tutti - governo, Bce e Commissione Ue - è la prima volta di fronte all'esecuzione dell'articolo 32 della direttiva Brrd che rende possibile una «ricapitalizzazione in via precauzionale» delle banche in difficoltà con fondi pubblici senza che questo venga considerato un auto di Stato e senza che la banca sia messa in risoluzione. Ciascuna parte ha una missione: Il Tesoro mette i soldi, circa 6,6 miliardi per salire nel capitale e per rimborsare con obbligazioni senior i risparmiatori che vedranno convertire in azioni Mps i loro bond subordinati. Ai commissari di Bruxelles, invece, è affidato il compito di controllare che il nuovo piano messo a punto dall'ad Marco Morelli non crei distorsioni sul mercato. E poi ci sono gli «sceriffi» della Bce che hanno alzato l'asticella del fabbisogno di capitale a 8,8 miliardi e vigilano sul rispetto dei coefficienti patrimoniali.
 

Rottweiler

Forumer storico
Le ultime notizie provenienti dal fronte senese sono un po' inquietanti. Ho pensato di giocare d'anticipo lanciando un messaggio chiaro e forte a chi sta gestendo la pratica MPS avendo come controparte Bruxelles e Francoforte.

Male non farà di certo.
 

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