Obbligazioni MPS (11 lettori)

darkog

In Hoc Signo Vince..
Hai un bond del Monte dei Paschi? Ecco i titoli a rischio

Certo che poi non deve stupire che i bond senior MPS siano sotto pressione e di riflesso pure quelli di altre banche in difficoltà... la gente che ignora leggendo cose strane poi ha pensieri strambi

Non chiediamoci neanche perchè abbiano indicato dei bond e altri no... non penso sia una scelta ragionata

Non riesco realmente a capire la nuova moda, dopo il caso isolato portoghese, di trattare in modo diverso titoli con stessa seniority..
Capire poi perché qui ne hanno inseriti solo 3 altro mistero.
Tra l'altro uno di quelli segnalati è tra quelli che rendono meno..
 

AtuttoGAZ

Forumer attivo
Mps, pronta la squadra per le sofferenze

Mentre prosegue senza sosta il processo di preparazione della cartolarizzazione dei 27 miliardi di euro di sofferenze lorde del Monte (con la scelta degli special servicer oramai in arrivo), il mercato si interroga sulla reale capacità di Mps di portare a casa i 5 miliardi di euro di aumento di capitale. Interrogativi che sono cresciuti dopo che l’altroieri, con la pubblicazione della relazione pre-assembleare, è emerso che il board ha aperto all’ipotesi di una conversione (pur volontaria) anche dei bond senior in azioni.

Se a questo si aggiungono le incognite legate all’ispezione in corso sui crediti da parte della Bce si capisce come mai ieri il titolo Mps abbia subito in Borsa una raffica di sospensioni per eccesso di volatilità, per chiudere in calo del 9,17% a 0,21 euro, in una giornata dai volumi elevati. A pesare del resto è la «sostanziale indisponibilità» che lo stesso management ammette di avere riscontrato tra gli investitori istituzionali nell’«assumere importanti decisioni di investimento relative a società italiane prima di conoscere l'esito del referendum costituzionale».



Nessun impegno dai grandi fondi, insomma, a partecipare all’aumento prima di sapere cosa succederà il 4 dicembre. Da qua la decisione del management di ampliare anche ai bond senior, oltre che ai subordinati, la potenziale conversione in azioni dei titoli. Una scelta che rimane volontaria e che riguarda nel complesso un bacino potenziale di oltre 22 miliardi di euro di debito. E che rimane uno «scenario puramente teorico», hanno commentato ieri gli analisti di Equita e «deve essere sufficientemente interessante per garantire l'adesione». Qualcosa di più della ricerca di un anchor investor si capirà nelle prossime settimane, a valle del road show che il Ceo Marco Morelli, assieme al Cfo Francesco Mele, stanno portando avanti. Dopo un pit stop in Italia all'inizio della prossima settimana (anche per riferire a Consob rispetto alla vicenda del piano B presentato da Corrado Passera e all'ipotesi di manipolazione del mercato), i manager ripartiranno alla volta di Hong Kong e Singapore.

In parallelo, i soci Axa, Falciai e Fondazione Mps stanno lavorando per individuare un candidato presidente dopo Massimo Tononi. Vista la complessità della situazione si va verso una soluzione interna, dove però nessuno dei consiglieri freme: stando alle indiscrezioni di ieri sembrano crescere le quotazioni di Alessandro Falciai.

Nel frattempo però continua senza intoppi il cantiere che prevede la dismissione del portafogli in sofferenza, come concordato con Bce. Dopo che nelle scorse settimane Fonspa e Italfondiario per conto di Quaestio sgr e JpMorgan hanno concluso la doppia due diligence (validando le ipotesi iniziali rispetto al valore finale dei crediti lordi, pari al 33%) ora l’attenzione si sposta sulla strutturazione del servicing. Sotto il master servicer Fonspa agiranno 5-6 servicer, che avranno il compito del recupero vero e proprio dei crediti. La road map prevede che nel giro di 2-4 settimane sia definita la lista definitiva dei soggetti da parte di Quaestio sgr, assistita dall’advisor Fonspa. A quanto risulta al Sole 24Ore, tra i 10 maggiori operatori del settore che si sono offerti per partecipare sarebbero già stati selezionati Cerved, Prelios e Italfondiario.

I restanti 2-3 operatori verranno selezionati in una seconda fase, e comunque nel giro di un mese, al termine di un beauty contest che analizzerà le condizioni economiche praticate e le skills. I 27 miliardi di sofferenze verranno suddivisi in diversi portafogli a seconda delle tipologie dei crediti (cessione del quinto, chirografari, immobiliare residenziale, corporate) e assegnati ai singoli servicer per procedere con un recupero che inizierà dopo marzo/aprile, quando si stima che le agenzie di Rating avranno dato il loro giudizio sulle tranche.

.@lucaaldodavi

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Mps, pronta la squadra per le sofferenze
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Il padrone è lui ,bastava avvertire però .

Non è proprio questione di chi sia il padrone, peraltro il termine, per come mi sono sempre comportato, non mi si addice.
Le elezioni per i nuovi mod sono state disertate da tutti, tranne Gionmorg, e non solo sono state disertate a livello di candidature... non è proprio intervenuto nessuno a dire nulla.
Non uno che abbia detto "che si fa? le elezioni sono state un mezzo fallimento, e ora?".
Non era possibile dare ad una sola persona la responsabilità di una intera sezione, non è giusto nei suoi confronti. Pertanto ho gentilmente chiesto ad alcune persone ben conosciute, ed in parte con mandati di moderazione in passato, se se la sentivano di dare una mano, e di creare un gruppo di moderatori nuovo, e sufficientemente ampio.
Sul forum sono felice di intervenire pochissimo, lasciandolo in regime di sostanziale automoderazione, stavolta sono intervenuto per aiutare, anche in risposta alle molte voci di allarme, non per fare il padrone.
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Circa l'esclusione di Sig. Ernesto da questo thread. Io mi sono limitato ad un intervento "minimo", di buon senso, perchè la situazione stava degenerando. Tra ieri ed oggi sono arrivate 5-6 segnalazioni, più vari messaggi privati, quasi tutti, uno solo escluso, dello stesso tono di esasperazione.
E non uso un termine a caso, esasperazione è quanto manifestato da parte di un gruppo sempre maggiore di utenti di questo thread nelle ultime 2 settimane.
Molte segnalazioni ricevute erano incentrate sul fatto che Sig. Ernesto stesse dicendo cose completamente errate, e che le ripetesse ossessivamente.
 

Fabrib

Forumer storico
Mps, le chance dell’aumento strette tra l’ispezione Bce e l’intervento del fondo del Qatar
C’è un nodo da sciogliere che potrebbe essere estremamente complesso per l’aumento di capitale di Montepaschi, da effettuare secondo le previsioni in dicembre. E’ quello dell’ispezione della Bce alla banca senese, iniziata a maggio e ancora in corso. Terminerà, con le conclusioni, a fine anno. La vicenda dell’ispezione (che è stata resa nota dalle agenzie lo scorso 7 luglio come operazione di routine accomunabile a quanto è in corso in altre banche e sulla quale non è stata posta quindi più di tanta enfasi in questi mesi tanto da essere quasi dimenticata da molti osservatori) è riapparsa sulla scena con prepotenza in questi giorni. Nel resoconto intermedio al 30 settembre sono stati infatti gli stessi revisori a richiamarne l’attenzione. E l’altro ieri un economista come Giulio Sapelli ha segnalato l’importanza del fatto anche in modo colorito (“E’ vero che in Toscana si mangia bene – ha detto – ma se gli ispettori sono lì da maggio può significare anche che qualcosa sta emergendo”), insomma come una vicenda da non sottovalutare in vista dell’aumento di capitale.
L’ispezione ha ad oggetto i rischi di credito, di controparte e il sistema dei controlli. In pratica, gli ispettori di Francoforte stanno anche studiando i crediti della banca che sono già stati oggetto di diverse due diligence. L’obiettivo è appunto verificare la qualità del portafogli crediti di Mps. Ma quale è il rischio? I risultati non saranno disponibili prima di fine anno, quindi non saranno disponibili in tempo utile prima dell’aumento di capitale, che nelle attese dovrebbe essere a dicembre. Ora dall’ispezione, si spera, potrebbe emergere che il portafoglio crediti dell’istituto è stato analizzato correttamente. Del resto, il piano di risanamento dell’istituto (con scorporo dell’intera entità dei non performing loan) è stato lanciato dopo l’inizio del controllo di Francoforte. Insomma, Mps nelle attese dovrebbe presentarsi come la sola banca italiana totalmente ripulita dai crediti problematici. Ma facciamo l’ipotesi che la Bce arrivasse a conclusioni diverse. Se una volta effettuato l’aumento di capitale dovesse emergere che erano state sottostimate le effettive necessità? Nel caso in cui l’esito fosse difforme alle valutazioni della banca, ci potrebbero essere ripercussioni sulla tenuta del piano di salvataggio, che prevede la cessione di tutte le sofferenze con conseguente ricapitalizzazione da 5 miliardi.

Detto questo, c’è da affrontare il tema investitori: dopo il road show condotto con grande impegno, professionalità e decisione dall’Ad Marco Morelli e dal suo team di top manager (è inoltre notizia di queste ore che Alessandro Falciai sarà presidente), l’elemento che è emerso con chiarezza è che qualsiasi investitore estero non prenderà una decisione su Mps prima di sapere l’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre. Il referendum, all’estero, sta assumendo un peso di grandissimo rilievo in termini di attrattività di un investimento in Italia. Gli investitori esteri pensano infatti che se dovesse vincere il No, il governo Renzi sarebbe costretto alle dimissioni con tutta l’instabilità politica che ne seguirebbe. Si tratta di un collegamento (quello fra No e dimissioni) sbagliato visto che Renzi probabilmente non si dimetterà. Ma in ogni caso gli investitori esteri si sono convinti (a torto o a ragione) di questo.

Infine, i riflettori devono andare sull’anchor investor. Se veramente venisse individuato, probabilmente a rimorchio entrerebbero altri investitori importanti. Ebbene, l’unico anchor investor possibile al momento è il fondo Qia del Qatar, cioè il veicolo dei reali di Doha. Il fondo sovrano ha preso sul serio il dossier della banca senese, anche su indicazione del governo italiano, e ora lo sta analizzando con l’advisor Rothschild. Cosa farà il Qatar? Probabilmente dal braccio finanziario del Golfo Persico (che potrebbe sottoscrivere oltre un miliardo) dipendono le probabilità di successo dell’aumento Mps. Senza la Qatar Investment Authority, le chance sarebbero veramente ridotte al lumicino.

Il Sole 24 ore
 

angy2008

Forumer storico
Circa l'esclusione di Sig. Ernesto da questo thread. Io mi sono limitato ad un intervento "minimo", di buon senso, perchè la situazione stava degenerando. Tra ieri ed oggi sono arrivate 5-6 segnalazioni, più vari messaggi privati, quasi tutti, uno solo escluso, dello stesso tono di esasperazione.
E non uso un termine a caso, esasperazione è quanto manifestato da parte di un gruppo sempre maggiore di utenti di questo thread nelle ultime 2 settimane.
Molte segnalazioni ricevute erano incentrate sul fatto che Sig. Ernesto stesse dicendo cose completamente errate, e che le ripetesse ossessivamente.
Pur non avendo segnalato il problema sono d'accordo con chi lo aveva evidenziato e concordo con la soluzione salomonica adottata, il thread era diventato inutile ed essendo invece l'argomento importante è giusto che si possa leggere senza mal di testa per separare il grano dall'oglio.
Purtroppo news importanti non ce ne sono e anche i giornali articolano come possono inventando sovente ciò che, seppur possibile come scenario futuro, non è assolutamente definito.
Con quel che MPS viene valorizzata sul mercato resta difficile capire dove andrà a parare, il cda può solo fare show in giro per il mondo ma nessuno si sbilancia finchè non si definisce meglio lo scenario politico e anche la cessione dei NPL.
Dell'articolo di Repubblica concordo solo su:
Soltanto un dosaggio sapiente e fortunato di conversione di bond in azioni e denaro di azionisti vecchi e nuovi potrà evitare alla banca più antica del mondo un intervento della mano pubblica.
Mi è sfuggito, se mai è stato pubblicato, il risultato della trattativa con gli advisor sul compenso per l'aumento di capitale che dovevano garantire o almeno coordinare. Mi pare che visto come procedono anzichè 600 milioni, che equivale a regalare loro la banca alle quotazioni attuali, basterebbero 600 calci dove non batte il sole.
 

fabriziof

Forumer storico
Pur non avendo segnalato il problema sono d'accordo con chi lo aveva evidenziato e concordo con la soluzione salomonica adottata, il thread era diventato inutile ed essendo invece l'argomento importante è giusto che si possa leggere senza mal di testa per separare il grano dall'oglio.
Purtroppo news importanti non ce ne sono e anche i giornali articolano come possono inventando sovente ciò che, seppur possibile come scenario futuro, non è assolutamente definito.
Con quel che MPS viene valorizzata sul mercato resta difficile capire dove andrà a parare, il cda può solo fare show in giro per il mondo ma nessuno si sbilancia finchè non si definisce meglio lo scenario politico e anche la cessione dei NPL.
Dell'articolo di Repubblica concordo solo su:
Soltanto un dosaggio sapiente e fortunato di conversione di bond in azioni e denaro di azionisti vecchi e nuovi potrà evitare alla banca più antica del mondo un intervento della mano pubblica.
Mi è sfuggito, se mai è stato pubblicato, il risultato della trattativa con gli advisor sul compenso per l'aumento di capitale che dovevano garantire o almeno coordinare. Mi pare che visto come procedono anzichè 600 milioni, che equivale a regalare loro la banca alle quotazioni attuali, basterebbero 600 calci dove non batte il sole.
Dicesi loglio ;)
 

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