Titoli di Stato area non Euro Obbligazioni CROAZIA: bond & newsflow (1 Viewer)

tommy271

Forumer storico
Veneto Banca: possibile uscita dal mercato croato (MF)





MILANO (MF-DJ)--A Montebelluna la crisi dei mercati finanziari l'hanno avvertita solo di striscio. Anzi, pare che il contesto nel quale opera Veneto Banca goda tuttora di buona salute. Come dimostrano i conti del primo semestre, dove spiccano indicatori tutti positivi, e come sostengono i vertici dell'istituto che oggi conta 584 sportelli e controlla le banche Carifac e Apulia, oltre alla quotata Bim.

L'a.d. Vincenzo Consoli, scrive Mf, sta pero' seguendo con attenzione la presenza della banca all'estero. Se in Albania, Moldavia e Romania i numeri sono tutti positivi, la Croazia rappresenta invece un problema.

Consoli ha infatti affermato, lasciando comunque aperta l'opzione dell'uscita di scena con la cessione, di dover valutare "entro l'anno come muoverci su questo mercato".


 

tommy271

Forumer storico
[FONT=verdana,]Gli economisti preocupati per il calo dell'attività economica
e per l'eccessiva pressione fiscale
[/FONT]

[FONT=verdana,]Croazia, scricchiola il rating[/FONT]

[FONT=verdana,]A questo punto nemmeno l'intervento
del Fondo monetario internazionale è più uno spauracchio
[/FONT]





ZAGABRIA - Il rating creditizio della Croazia sta vacillando pericolosamente. Ritengo che in autunno riusciremo difficilmente a mantenerlo invariato. Questa la pessimistica previsione dell'economista Guste Santini, in seguito alla pubblicazione del dato che il prodotto interno lordo, nel secondo trimestre dell'anno in corso, è sceso del 2,1 per cento rispetto al medesimo periodo del 2011.

L'economista però non ha puntato l'indice accusatore contro il governo: ha messo anzi in rilievo il fatto che la politica fiscale del ministro delle Finanze, Slavko Lini che pure ha gravato sull'economia, ha assicurato comunque il buon funzionamento delle finanze statali. Un risultato quest'ultimo che sarà tenuto sicuramente in considerazione dalle agenzie di rating quando dovranno valutare il potenziale creditizio del Paese.


PREVISIONI FOSCHE


Santini ha però ricordato che Lini aveva definito degli esperti di statistica gli economisti che parlavano di un possibile calo delle attività economiche e ha sottolineato che poco o nulla è stato fatto per rilanciare l'economia.

Il terzo trimestre dell'anno, grazie al turismo, sarà un pò migliore, ma poi arriverà il quarto ed avremo nuovamente problemi ha affermato l'autorevole economista, il quale ha sostenuto che a livello annuale ci si può attendere una flessione del PIL del 2,5 per cento.

Inevitabili pertanto i timori che, considerata anche la caduta dell'occupazione, le agenzie di credito mondiali possano tagliarci il rating. E sulla stessa lunghezza d'onda di Santini sono anche gli altri analisti. Come dire la situazione è davvero grave.


L'FMI ALLE PORTE


Il ministro delle Finanze Slavko Lini che dall'inizio del suo mandato era sempre stato ottimista e aveva persino annunciato una crescita - seppur misera - del PIL nel 2012 di uno 0,8%, ora riconosce pure lui che l'annunciato ciclo di investimenti è in ritardo e che sarà un successo se la Croazia chiuderà il 2012 con un tasso di crescita pari a zero.

Di recente, per la prima volta da quando lo scorso dicembre è salito al potere, il governo di centrosinistra guidato da Zoran Milanovi, ha annunciato ufficialmente, tramite il ministro delle Finanze, la possibilità che la Croazia necessiti dell'aiuto del Fondo monetario internazionale (FMI). I nostri debiti possiamo pagarli solo con un nuovo indebitamento. Se ci abbassassero il rating, l'FMI potrebbe essere nostro alleato nella trattativa sugli impegni da rispettare, ha precisato Lini.


TASSE PER TUTTI I GUSTI


L'annuncio del ministro delle Finanze sul possibile aiuto dell'FMI, da alcuni è interpretato però anche come una sorta di minaccia: se arriva l'FMI potremmo dover toccare gli stipendi.

Nel marzo scorso la Croazia aveva aumentato l'IVA del 2% (dal 23 al 25%), ma nemmeno questa decisione impopolare, che ha ridotto i cittadini più poveri in una situazione ancora più difficile, è riuscita seriamente a riempire il buco delle casse dello Stato.

Già dall'inizio del prossimo anno potrebbe essere introdotta la tassa sugli immobili, mentre il ministro delle Finanze annuncia persino una tassa sul possesso di armi.

Gli analisti economici avvertono che l'aumento delle tasse e l'introduzione di nuove non risolveranno il problema. Ritengono infatti che la ripresa si crei con nuovi posti di lavoro, l'aumento della produzione e delle esportazioni. Ma purtroppo su questo fronte le cose non si muovono di un millimetro.



(La Voce del Popolo - Fiume)
 
Ultima modifica:

tommy271

Forumer storico
[FONT=verdana,]Milanovic non si lascia scoraggiare dagli indici negativi,
ma ammette che la situazione è preoccupante
[/FONT]

[FONT=verdana,]Calo del rating? Il rischio esiste[/FONT]

[FONT=verdana,]«Irrealistico attendersi una riduzione dell'imposta
sul valore aggiunto sui generi alimentari»
[/FONT]





ZAGABRIA - La situazione economica in Croazia si fa sempre più drammatica. La produzione industriale registra una flessione su base annua del 5,5 per cento. Il prezzo della benzina e del gasolio sale nuovamente, da 13 a 30 lipe al litro. Il costo della benzina più venduta, l'eurosuper BS 95, arriva a 11,23 kune al litro, con un aumento di 22 lipe. E in autunno potrebbe andare anche peggio, in quanto a causa della siccità si attende anche un rincaro dei generi alimentari. Eppure il premier Zoran Milanovic rimane ottimista. Nonostante il recente calo del prodotto interno lordo del 2,1 per cento, il primo ministro si attende nei mesi a venire una ripresa dell'economia.


SPAZZATURA


Secondo Milanovic il rating creditizio della Croazia non dovrebbe scendere al livello spazzatura, a prescindere dalla flessione del prodotto interno lordo. Il primo ministro però ammette che il rischio di un taglio al rating da parte delle agenzie internazionali esiste.

In ogni caso il premier ritiene che per il momento non sia necessaria una manovra finanziaria, anche se il buco di bilancio ha raggiunto gli 800 milioni di kune. Milanovic gela anche quanti sperano che il governo possa ridurre la pressione fiscale per evitare un'impennata dei prezzi in autunno. Secondo il premier infatti non è realistico attendersi una riduzione dell'imposta sul valore aggiunto sui generi alimentari e nemmeno un taglio alle accise sui prodotti energetici.


RISPARMIARE


Il nostro compito è risparmiare, ridurre il deficit di bilancio e procedere con le ristrutturazioni per poter registrare una crescita economica l'anno prossimo. Questo è quello che conta, e non la riduzione dell'imposta sul valore aggiunto dell'1 o del 2 per cento, ha sottolineato Milanovic.

Ciò non toglie che la situazione si faccia sempre più preoccupante per i cittadini. Ogni rincaro del carburante rappresenta un ulteriore duro colpo per il tenore di vita, ma rischia anche di innescare una spirale di altri aumenti dei prezzi. E questo comporta inevitabilmente un continuo calo dei consumi, una cresicta della disoccupazione e in ultima analisi un impoverimento di larghi strati della popolazione.

Il premier, come rilevato, fa professione di ottimismo; gli imprenditori, invece, sono pessimisti. Il leader dell'Associazione dei datori di lavoro, Davor Majetic, afferma che non si intravedono ancora all'orizzonte riforme strutturali. E questo, secondo lui, è uno dei motivi della flessione del prodotto interno lordo. Per tale motivo Davor Majetic invita i sindacati e il governo al dialogo. Soltanto unendo le forze si potrà invertire una tendenza oltremodo negativa e rompere il muro di pessimismo che blocca ogni progresso.


FIANONA 3, ANDARE AVANTI


E riguardo alla centrale termoelettrica Fianona 3, per la quale la DDI insiste per il referendum, il premier ha dichiarato che già durante la campagna elettorale tutto è stato chiarito con il partner di coalizione, per cui è inutile andare avanti con i rimpalli. Milanovicha puntualizzato che fra breve si recherà in Istria per parlare con la gente dell'argomento. La tecnologia scelta per Fianona 3 è molto più moderna di quella attuale, ha aggiunto.

Dario Saftich
(La Voce del Popolo - Fiume)
 
Ultima modifica:

Quoziente

Forumer attivo
ieri ho letto di sfuggita sulle news di iwbank che sarebbe andata male un'asta di titoli di stato. Sapete niente?
Croatia fails to sell out offer of euro T-bills, kuna T-bills top target

September 4, 2012 14:43 CEST ZAGREB (Croatia), September 4 (SeeNews) - Croatia sold one-year and three-month Treasury bills worth a combined 86.035 million euro ($108.4 million), below its target offer of 100 million euro, the finance ministry said on Tuesday.
In a separate auction, the finance ministry sold six-month, three-month and one-year T-bills worth a combined 890 million kuna ($150 million/119 million euro), above its target offer of 800 million kuna, the ministry said in a statement.
The euro-denominated one-year T-bills yielded 2.5%, unchanged from the previous auction held on August 28, while the three-month T-bills yielded 2.4%, up from 2.1% at the previous auction also held on August 28.
The kuna-denominated three-month T-bills yielded 2.25%, down from 2.33% at the previous auction, while the six-month T-bills yielded 3.5%, unchanged from the previous auction held on August 28.
The kuna-denominated one-year T-bills yielded 3.6%, flat from the previous auction also held on August 28.
(1 euro = 7.4717 Croatian kuna)

Bid to cover sotto l'offerta
Rendimenti sostanzialmente fermi all'asta precedente :)
 

tommy271

Forumer storico
Croatia fails to sell out offer of euro T-bills, kuna T-bills top target

September 4, 2012 14:43 CEST ZAGREB (Croatia), September 4 (SeeNews) - Croatia sold one-year and three-month Treasury bills worth a combined 86.035 million euro ($108.4 million), below its target offer of 100 million euro, the finance ministry said on Tuesday.
In a separate auction, the finance ministry sold six-month, three-month and one-year T-bills worth a combined 890 million kuna ($150 million/119 million euro), above its target offer of 800 million kuna, the ministry said in a statement.
The euro-denominated one-year T-bills yielded 2.5%, unchanged from the previous auction held on August 28, while the three-month T-bills yielded 2.4%, up from 2.1% at the previous auction also held on August 28.
The kuna-denominated three-month T-bills yielded 2.25%, down from 2.33% at the previous auction, while the six-month T-bills yielded 3.5%, unchanged from the previous auction held on August 28.
The kuna-denominated one-year T-bills yielded 3.6%, flat from the previous auction also held on August 28.
(1 euro = 7.4717 Croatian kuna)

Bid to cover sotto l'offerta
Rendimenti sostanzialmente fermi all'asta precedente :)

In sostanza, l'emissione in Kune se la sono ricomprata loro ... mentre per quella in Euro (più pregiata) non hanno trovato compratori.
Non è nulla di preoccupante, ma un ulteriore segnale che c'è qualcosa da "sistemare".
 

tommy271

Forumer storico
TEXT-Fitch revises Croatia's outlook to stable; affirms rating at 'BBB-'






Wed Sep 5, 2012 7:16am EDT

(The following statement was released by the rating agency)


Sept 05 - Fitch Ratings has revised the Republic of Croatia's Outlook to Stable from Negative and affirmed its Long-term foreign and local currency Issuer Default Ratings (IDR) at 'BBB-' and 'BBB' respectively. The agency has also affirmed the Short-term foreign currency IDR at 'F3' and the Country Ceiling at 'BBB+'.


The Outlook revision reflects the government's progress in developing a medium-term plan to address the country's fiscal challenges. Implementation risks are nevertheless high and the GDP growth outlook is weak. The key challenge facing the government will be to further reduce its deficit and implement structural reforms against a backdrop of prolonged low economic growth.


The public finances remain a key rating driver and Fitch considers Croatia's public debt dynamics to be unsustainable without a credible medium-term fiscal consolidation plan. The revision to a Stable Outlook is therefore based on the government maintaining a tight medium-term fiscal stance in line with the requirements set by the fiscal responsibility law.


The government is on track to meet the 2012 general government deficit target of 3.8% of GDP in 2012, down from 5% in 2011, despite the recessionary environment. Revenue growth has over-performed Fitch's baseline mainly owing to improvements in tax compliance. A reduction in government expenditure, particularly related to the public sector wage bill, should play a bigger role in the H212 and in 2013 as a result of changes to labour laws.


Fitch views positively the government's efforts to improve tax compliance and to fight tax avoidance. Such efforts have been well-targeted and have borne fruit in a short-time frame. Fitch also believes that the changes to the labour laws and collective agreements would make the public sector wage bill more flexible and responsive to the economic cycle.


The stock of public debt increased from 38% of GDP in 2005 to 45.7% in 2011 (63.5% including guarantees). Under its baseline fiscal projections, Fitch assumes that the government will reduce expenditures by 1% of GDP each year until a primary balance is achieved in line with the fiscal responsibility law. Under this scenario public debt peaks at 58% of GDP in 2015 and declines from 2016.


A light sovereign amortisation schedule will keep borrowing needs modest in the short-term. The sovereign has no external bonds maturing until April 2014. Financing capacity is supported by a domestic market underpinned by pension funds and a liquid banking sector.


Domestic banks are becoming increasingly inter-dependent with the sovereign due to their increased holdings of T-Bills and loans to central government. This inter-dependence puts greater emphasis on the government's ability to consolidate the public finances and maintain market confidence. In this respect, the government meeting its budget deficit target and the stabilisation of the public debt ratios are key to preserving the investment grade rating.


The Croatian economy is facing a growth problem. The country has been unable to return to growth since the 2008 crisis. On Fitch's latest forecasts, Croatia faces the prospect of a real GDP contraction of 1.7% in 2012, followed by anaemic growth of 1.5% in the medium-term. Weakness in Italy and other key EU export markets are a drag on export growth. This poses a threat to the country's fiscal adjustment and its debt dynamics.


In Fitch's view comprehensive labour market reform which tackles rigidities in both private and public sector is important to improve competitiveness, support medium-term GDP growth potential and preserve Croatia's investment grade rating. The government has carried out changes to the labour laws which tackle the flexibility of wages in the public sector. Nevertheless, in Fitch's view, the low labour participation rate in the economy is a key structural bottleneck.


Croatia's sharp current account adjustment, to 0.7% of GDP in 2011 from a deficit of 9% of GDP in 2008, has helped to ease external financing concerns. Rollover rates on external debt have held up well so far and Croatia has managed to finance external deficits without IMF support. However, Croatia's external financing requirements remain substantial, owing to a heavy external debt amortisation schedule. This leaves the country exposed to changes in investor sentiment and the willingness of parent banks (mainly Italian and Austrian) and companies to continue to roll-over funding.

Croatia is set to join the EU in July 2013. EU accession will strengthen the country's governance and, over the medium-term, unlock substantial external financing sources. EU membership is also supportive of an increase in inward foreign direct investment and will provide an anchor for fiscal policy as future governments will have to submit Convergence Programmes and National Reform Programmes annually to the EU


In terms of potential rating triggers, significant slippage against fiscal targets would lead to a negative rating action. Balance of payment pressures that led to a sustained fall in foreign exchange reserves, for example triggered by an intensification of the eurozone crisis, would also put downward pressure on the rating.


Conversely, the government meeting its budget deficit targets, stabilisation of the public debt ratios and return to sustainable GDP growth would stabilise the rating. Progress on structural reforms would also be rating positive.


***
:mumble:
 

Quoziente

Forumer attivo
In effetti, grande è la confusione sotto il cielo....
QUQ+nmD0KPjwRiSEz8gDDcy3e8KQUCV8Fw8NWCiMPDwD14ETWUzRQWj5MHWtkG28GqVjauFOVV1QWGw+Eu7BlqCQ4MCgYwXAp6P1heJnBHJEFGRiciIQA7
:uhm:
 

tommy271

Forumer storico
Crisi: Croazia, Fitch rivede in positivo prospettive debito

05 settembre, 16:42



(ANSAmed) - ZAGABRIA, 5 SET - L'agenzia di rating Fitch ha rivisto oggi la prospettiva dello status del debito pubblico croato da un giudizio negativo in ''stabile'', mantenendo al contempo a BBB- la valutazione del rating creditizio sui titoli in valuta straniera a lunga scadenza. Lo riferiscono i media di Zagabria citando l'agenzia.

''Il giudizio stabile della prospettiva del rating della Croazia e' fondato su una politica fiscale rigorosa intrapresa dal governo di Zagabria, in sintonia con le richieste per una maggiore responsabilita' fiscale'', spiega Fitch in una nota diffusa oggi.

''Gli sforzi del governo per migliorare la riscossione delle tasse e nella lotta contro l'evasione fiscale - aggiunge Fitch - stanno dando risultati concreti''. Comunque, l'agenzia ricorda che l'alto debito pubblico croato e' ''insostenibile a lungo termine'' senza una serie di riforme strutturali del mercato del lavoro e senza nuovi investimenti.

Fitch ha inoltre stimato che il Pil nazionale della Croazia quest'anno dovrebbe vedere una contrazione dell'1,7 per cento.
 

Users who are viewing this thread

Alto