Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (3 lettori)

Fabrib

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MF:
FOLLIA EUROPEA L’INCONTRO DEGLI AD VIOLA E CARRUS CON LA COMMISSIONE HA AVUTO ESITO NEGATIVO
Banche venete, fumata nera
Bruxelles insiste sulla richiesta di capitale privato da 1 mld per Bpvi e Veneto B. Oggi vertice urgente
con Padoan, Gentiloni e i top manager delle banche. Poco tempo per evitare un bail-in punitivo
(Gualtieri a pagina 12)
 

Vet

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Stante alla situazione attuale , anche in riferimento ai prezzi del momento, il Bail in non cambia di molto la situazione delle obbligazioni subordinate... dove comunque in caso di Bail in e' prevvisto un ristoro
 

Onoff

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Stante alla situazione attuale , anche in riferimento ai prezzi del momento, il Bail in non cambia di molto la situazione delle obbligazioni subordinate... dove comunque in caso di Bail in e' prevvisto un ristoro

Sicuro ???
Io avevo capito che, in caso di BI, le sub sono azzerate e eventuale taglio % delle senior a copertura di parte delle passività (sino al 8%, mi pare).
Ma è un caso che non vorrei vedere applicato nella pratica :)
 
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AtuttoGAZ

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Italy EcoMin Padeon: Continuing To Work With EU Authorities To Find Solution For Lenders In Compliance With EU Rules

Italy EcoMin Padeon: Opolare Vicenza And Veneto Banca Have All Necessary State Guarantees As Far As Liquidity Is Concerned
 

Leberna

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Stante alla situazione attuale , anche in riferimento ai prezzi del momento, il Bail in non cambia di molto la situazione delle obbligazioni subordinate... dove comunque in caso di Bail in e' prevvisto un ristoro
Quello che potrebbe cambiare, è che il bail in lo facciano solo su UNA delle due banche e l'altra la salvino. E visto che la Vicenza è più grande, potrebbero decidere a suo favore..tutto questo pour parler..
Saluti
LEB
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Banche venete, il Tesoro: "Ogni garanzia su liquidità. Soluzione in fretta"

Pop Vicenza e Veneto Banca sull'orlo del bail-in. Il muro di Bruxelles: serve un altro miliardo dai privati prima di far scattare l'intervento risolutivo dello Stato

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25 maggio 2017
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Il ministro Padoan (agf)

MILANO - Il Tesoro prova a rassicurare su Pop Vicenza e Veneto Banca, in attesa di sbrigliare la matassa con le autorità europee per riuscire a mettere in piedi un salvataggio che non faccia scattare le procedure del bail in. Stamane il ministro Pier Carlo Padoan ha incontrato a Roma i vertici dei due istituti e al termine dell'incontro il Mef ha cercato di tranquillizzare tutti.

In una nota ufficiale, infatti, ha ricordato che "sotto il profilo della liquidità, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca dispongono di tutte le garanzie pubbliche necessarie", in riferimento agli strumenti messi in campo con il decreto salva-risparmio che ha stanziato 20 miliardi per il salvataggio degli istituti attraverso aumenti di capitale ad hoc e altre forme di sostegno alla liquidità. "Il Governo è impegnato perché la soluzione sia definita in tempi rapidi", chiosa via XX Settembre nella sua nota.

In precedenza, infatti, faceva riferimento alla riunione che si è svolta ieri a Bruxelles e dalla quale è emersa una fumata nera sul salvataggio delle Venete: "Si è trattato di uno dei numerosi passaggi previsti dalla consueta interlocuzione tecnica contemplata per questi casi. Il dialogo con le autorità europee prosegue, con il comune obiettivo di concordare la soluzione che garantisca la stabilità delle due banche venete e salvaguardi integralmente i risparmiatori, nel pieno rispetto delle regole europee".

Dal vertice di ieri non è certo filtrato ottimismo, con i due ad Cristiano Carrus e Fabrizio Viola che hanno dribblato i cronisti evitando commenti. La trattativa verte su più fronti, dallo schema di fusione dei due istituti agli esuberi, dai modi con cui raggiungere i 6,4 miliardi di ricapitalizzazione chiesti dalla Bce a quelli per smaltire i 9,6 miliardi di sofferenze lorde. Al momento, però, l'ostacolo più grosso è rappresentato dal contributo di circa un miliardo di euro che l'Unione europea vorrebbe veder arrivare dai privati, per alleggerire l'intervento pubblico. Sul punto in Europa hanno tirato un muro: senza quel contributo non si può far muovere lo Stato senza ricadere nelle fattispecie degli aiuti indebiti. "Francamente - ha detto il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina - io partirei dal presupposto che i privati hanno già perso o stanno perdendo soldi. A questo punto garantite la possibilità di mettere in sicurezza queste banche attraverso l'intervento pubblico", con il decreto Salvabanche di dicembre.

E' invece in dirittura d'arrivo il confronto europeo di Montepaschi. A Siena si attende il cda che faccia il punto della situazione, con gli ultimi tasselli (esuberi) da sistemare. L'Ue non ha messo sul tavolo una cifra, ma ha chiesto un deciso taglio ai costi. Mps, però, non ha troppi fronti su cui agire, se non quello del personale. Così, il punto di caduta si tradurrebbe in circa 10 mila esuberi. Una cifra che Siena ritiene spropositata.
 

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