Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (2 lettori)

marcob77

Moderator
Sulle Venete, il sistema bancario ha fatto tanti errori. Non credo che faranno l'errore finale. Le alternative per Intesa/UCG e le altre (e di riflesso le fondazioni) sono (i) mettere relativamente pochi soldi adesso oppure (ii) mettere tanti soldi dopo (in caso di Bail In). Non è nemmeno difficile spiegarlo agli azionisti.

Atlante ha ancora 1,9 mld... Potrebbero aggiungere qualcosa, anche con l'aiuto della CDP e chiudono la partita.
In quanto azionista Unicredit e Intesa sinceramente mi sembra che qualcuno stia giocando con i soldi degli altri: tutto il sistema di corruttela .
Ti sembra normale che le Venete non siano commissariate?
 

Jurij Gagarin

Forumer attivo
quotazioni venetina binck OTC (l'operatore mi ha detto che hanno già chiamato un pò di persone :rotfl:) bid 46 ask 53.50.

per favore quacuno può girare anche di là (FOL) visto che sono bannato fino a domandi sera:(

telefonata fatta 2 minuti fa.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
quotazioni venetina binck OTC (l'operatore mi ha detto che hanno già chiamato un pò di persone :rotfl:) bid 46 ask 53.50.

per favore quacuno può girare anche di là (FOL) visto che sono bannato fino a domandi sera:(

telefonata fatta 2 minuti fa.
OT
Ciao. Cuba funziona ancora, ma meno di prima. Se vuoi dettagli, MP.
 

no perpetual no party

Forumer storico
EU says Veneto banks must raise €1 bn in private capital as part of state rescue
by Marco Ferrando and Luca Davi


The stakes forthe rescue of Veneto Banca and Banca Popolare Vicentina just got higher: the European Commission has asked for €1 billion in private investment to grant the green light for a €6.4 billion state-backed rescue of the struggling regional lenders.

The problem is that the €1 billion will have to come from the private sector, and not from the €20 billion earmarked by state’s precautionary recapitalization fund.

The news, initially reported by Reuters, has been confirmed by sources close to the ongoing negotiations between the two banks, the Treasury and the European Commission consulted by Il Sole 24 Ore-ItalyEurope24, which can also provide new details.

EU Competition Commissioner Margrethe Vestager said in an interview with La Stampa the talks on the rescue for the two banks were “not so far” along, and sources now say that the last few days have radically changed the scheme of the €6.4 billion plan: the total amount should remain the same, but the private contribution --currently equal to €940 million of the advance paid by the Atlante rescue fund in December plus €700 million resulting from the conversion of subordinated bonds, has risen by another €1 billion.

At the same time, the contribution from the state should fall from €4.7 billion to €3.7 billion.

This is because during the recent phases of the negotiations the valuation of the €18.7 billion non-performing loan portfolios of the two banks was updated. Gross non-performing loans amount to €9.6 billion, and 62.2% of that value has have already been written down by Popolare di Vicenza and 59.4% by Veneto Banca.

So the banks have made a clean up, but values are still above the market average, so heavy write-downs will be needed when they are sold.

To cover the losses, according to the Bank Recovery and Resolution Directive (BRRD) rules strictly applied by Directorate General for Competition (Dg Comp), the two banks will only be allowed to use resources that don’t come from the state. There are €3.9 billion of net assets and €940 million from Atlante; but based on the considerably lower ratings of the NPLs in recent days, these funds will be insufficient.

Hence, the need for €1 billion from private investors. And if the money does not materialize, the worst-case scenario includes a resolution for one or both banks.

But who could invest this amount? In this respect, the Dg Comp is not particularly fussy: any investor would do. In theory, therefore, the two banks might also be able to raise the funds from additional asset sales. But that’s a theoretical hypothesis, however: everything that has market value is already formally for sale.

The alternative, therefore, is the entry of new outside investors -- namely, the healthiest banks in the sector which are the most interested in the stability of the financial system.

When word got out about the new demands from Brussels, the Treasury and the Bank of Italy sent out informal feelers to the top Italian banks. The answers are said to not all have been positive.

It’s hard to see the Atlante fund getting more involved, because it is already stretched by its commitment to Monte dei Paschi di Siena, the securitizations by the Veneto banks, and the Emilia savings bank sale to Cariparma.

There has been some talk about involving the Voluntary Intervention Scheme (FITD ), but at this stage that possibility looks remote.



plus €700 million resulting from the conversion of subordinated bonds
700 milioni?? ma non erano di piu le sub in circolazione??
 

Jurij Gagarin

Forumer attivo
Diktat Ue alle banche venete: un miliardo di capitale privato
Cambia la struttura dell’operazione da 6,4 miliardi
Si alza il conto per il salvataggio delle due ex popolari venete: la Commissione europea ha chiesto un miliardo in più per concedere il via libera dello Stato. Il problema è che dovrà trattarsi di contributi a carico dei privati, e non dello Stato nell’ambito della ricapitalizzazione precauzionale disciplinata dalla legge Salva risparmio con il suo budget da 20 miliardi.
La notizia, inizialmente diffusa da Reuters, trova conferme e dettagli da più fonti vicine alla trattativa in corso tra le due banche, il Tesoro e la Commissione europea consultate da Il Sole 24 Ore. Il commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager ha parlato di negoziato «non così avanti» sulle due banche venete in un’intervista a La Stampa, e secondo quanto risulta in effetti il confronto degli ultimi giorni avrebbe radicalmente cambiato lo schema dell’operazione da 6,4 miliardi: il totale dovrebbe rimanere lo stesso, ma il contributo a carico dei privati, attualmente pari ai 940 milioni dell’anticipo versato da Atlante a dicembre più i 700 milioni derivanti dalla conversione dei bond subordinati, è salito di un altro miliardo; al contempo, si ridurrebbe da 4,7 a 3,7 il contributo da parte dello Stato.
Tutto questo perché negli ultimi passaggi della trattativa si sarebbero aggiornate le valutazioni sui 18,7 miliardi di Npl che al 31 dicembre facevano capo alle due banche: 9,6 miliardi lordi sono sofferenze, già svalutate del 62,2% a Vicenza e del 59,4% a Montebelluna; pulizia è stata fatta, ma i valori sono ancora più alti di quelli medi praticati dal mercato, dunque pesanti svalutazioni saranno necessarie nella fase di uscita. Secondo alcune fonti, Dg Comp potrebbe aver chiesto una svalutazione dei crediti a valori immediati di realizzo, punendo così ulteriormente le due venete. Per coprire le perdite, stando alle regole della Brrd rigorosamente applicate dalla Dg Comp, le due banche potranno utilizzare soltanto risorse extra rispetto all’aumento a carico dello Stato: ci sono i 3,9 miliardi di patrimonio netto e i 940 milioni di Atlante, che però in base alle valutazioni - decisamente più basse - delle sofferenze effettuate negli ultimi giorni si sarebbero rivelati insufficienti.
Di qui, appunto, la necessità di un altro miliardo privato, che sarebbe peraltro il frutto di un compromesso tra le richieste più alte della Dg Comp (pari a 1,3 miliardi) e la controproposta italiana, pari a 7-800. Non è chiaro come Dg Comp, Authority che, diversamente da Bce ed Eba, dipende dalle sfere politiche europee, abbia fatto i conti. L’asticella sarebbe però scesa anche in virtù delle cessioni di partecipazioni (vedi Arca) che le due banche stanno finalizzando. Certo è che che se il miliardo non dovesse arrivare tornerebbero a materializzarsi gli scenari peggiori, compresa la risoluzione per una sola o entrambe le due banche. Ma chi ce lo potrà mettere il miliardo in più? Per Bruxelles basta che arrivino. L’ipotesi più realistica è l’ingresso di nuovi investimenti da fuori, verosimilmente da interlocutori più sani del comparto bancario, i più interessati alla complessiva tenuta del sistema: da quando, nelle scorse ore, si è manifestato il nuovo fabbisogno dal Tesoro e dalla Vigilanza sono subito partite le prime comunicazioi informali con le principali banche italiane, ma le risposte non sarebbero state tutte positive. Difficile che possa intervenire Atlante, visti gli impegni su Mps, la cartolarizzazione delle Venete e delle casse emiliane in via di cessione a Cariparma, ieri si ipotizzava un possibile coinvolgimento dello Schema volontario del Fitd, già impegnato con i suoi 700 milioni di disponibilità sulle Casse di Cesena, Rimini e San Miniato: ai vertici del fondo per ora non sarebbe arrivata ancora alcuna richiesta ufficiale, e comunque anche laddove dovesse manifestarsi non parrebbe facile da soddisfare. Lo schema oggi per statuto ha una capienza massima di 700 milioni, per elevarne la potenza di fuoco andrebbe modificato con il rischio però di perdere alcune banche per strada: nel caso in cui le disdette fossero molte, però, il fondo stesso cesserebbe di esistere.
.@lucaaldodavi
.@marcoferrando77
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Luca Davi
Marco Ferrando

qualcuno può girarlo anche di la questo pastrocchio?
 

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