Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Carige (1 Viewer)

Nel piano che verrà presentato oggi vi è l’aumento di capitale da 400 milioni, da attuare all’inizio del prossimo anno che servirà a rimborsare i sottoscrittori del prestito subordinato di analogo importo. Ma giunti al momento dei conti, sulla calcolatrice mancano ancora un po’ di milioni. L’unico soggetto che ha infatti dato la sua disponibilità è il Fondo Volontario delle banche, che domani si riunisce per deliberare l’adesione a un bond che garantirà una cedola del 13%. Dove recuperare gli altri 80 che mancano per arrivare a 400? 20 dovrebbero arrivare daMincione. Per la restante parte inizieranno una colletta?
 

Fabrib

Forumer storico
Roma, 29 nov. (askanews) - Via libera del cda di Carige alle linee guida del nuovo piano industriale "a seguito del Capital conservation plan, approvato nel corso della riunione". Lo comunica la banca genovese, sottolineando che "viene data immediata esecuzione" al conservation plan "mediante la determinazione delle condizioni e dei termini di emissione del prestito subordinato T2 (fino a 400 milioni di euro), in collocamento a partire da domani".
È stata poi autorizzata "l'operazione che accelera il derisking nell'esercizio 2018 consistente nella conferimento al veicolo di un portafoglio sofferenze (pari a 0,9 miliardi di euro di Gross book value) tramite cartolarizzazione, per la quale è stato deciso di chiedere garanzia statale". Inoltre, è stato nominato Chief risk officer Roberto Torresetti, "forte di un'approfondita esperienza in Carige e in altre realtà italiane e internazionali".

Roma, 29 nov. (askanews) - "In coerenza - spiega Banca Carige - con le indicazioni ricevute dalla Bce il 14 settembre di valutare tutte le opzioni strategiche inclusa l'aggregazione, il consiglio di amministrazione ha disposto che il nuovo piano industriale, la cui approvazione è prevista nel primo trimestre 2019, venga elaborato con una doppia visione".
L'evoluzione della banca "avrà come obiettivi principali la sua trasformazione in ottica 'lean', il recupero di quota di mercato nei segmenti core, la riduzione dei non performing loans, l'utilizzo più efficiente del capitale e l'ottimizzazione della struttura di funding".
La declinazione di questi obiettivi "verrà affiancata da un'analisi dei principali effetti che una possibile aggregazione-alleanza con un altro operatore di mercato potrebbe generare". Tra questi, "i più rilevanti sono: la liberazione di capitale derivante dall'adozione di un modello interno per il calcolo dei Risk weighted assets, la possibile liberazione delle attività fiscali di cui il nuovo soggetto risultante dall'aggregazione potrebbe beneficiare, le principali sinergie industriali e la riduzione del costo della raccolta".
Il cda ha approvato poi "i termini e le condizioni per l'emissione del prestito subordinato Tier2 per massimi 400 milioni, il cui collocamento avverrà a partire da domani tramite private placement rivolto allo Schema volontario di intervento (Svi) del Fondo interbancario di tutela dei depositi, ad azionisti rilevanti della banca ed altri investitori professionali".
La sottoscrizione del prestito subordinato da parte dello Svi fino a 320 milioni "è soggetta all'approvazione dell'assemblea dello Svi convocata per domani e, in caso di delibera favorevole, è prevista per la stessa giornata di domani". Il prezzo di emissione "è previsto alla pari (100% del valore nominale). Le obbligazioni avranno cedola a tasso fisso pari al 13% e gli interessi saranno pagati, esclusivamente in denaro. La durata è prevista in 10 anni".
 

russiabond

Contadino della finanza
...unico post

era tutto scritto ...bastava legger/MI


B.Carige: spunta Attestor, si aprono grandi giochi (Mess)
30/11/2018 09:50 MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Spunta anche Attestor Capital nell''operazione di rafforzamento patrimoniale varata ieri dal cda di B.Carige con l''emissione di un prestito subordinato Tier2 da 400 mln, di cui 320 riservati allo schema volontario. Lo scrive Il Messaggero spiegando che il fondo si sarebbe fatto avanti con l''advisor Ubs per sottoscrivere una quota dei residui 80 mln del bond riservati agli attuali soci e a investitori istituzionali

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Derola

Nuovo forumer
Obiettivi di Banca Carige: snellire la propria struttura, recuperare quota di mercato nei segmenti principali di attività, accelerare il derisking attraverso il taglio dei crediti non performanti e usare in modo più efficiente il capitale.
Quindi: bond subordinati e cartolarizzazione di NPL.
Poi?
 

frmaoro

il Fankazzista
Il bond di Unicredit paga una cedola del 7,83%
Grazie alla fiducia dei tedeschi, quest'emissione strategica da 3 mld è andata a buon fine. Fondamentale per ripristinare una parte del cuscinetto di capitale dopo le forti svalutazioni. I prossimi 1,5 miliardi di bond metteranno il gruppo in tranquillità. Il ceo Mustier stesso ha investito 600 mila euro in un'obbligazione AT1


di Elena Dal Maso



  • 1 VOTO

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    Unicredit ha emesso un bond da 3 miliardi di dollari, parte del piano strategico del gruppo, che entro fine 2019 la banca deve collocare 6 miliardi di euro di obbligazioni. La prima tranche da 1,5 miliardi di euro è dello scorso gennaio, quando la banca ha raccolto dagli investitori istituzionali adesioni pari al triplo dell'offerta. E questo ha permesso al gruppo guidato dal ceo Jean Pierre Mustier di abbassare il costo dell'operazione da 80 a 70 punti base sopra lo swap a 5 anni.

    Ma ad inizio anno lo spread viaggiava attorno a 120 punti base e oggi si è assestato attorno a 300 punti. Fatto che ha contribuito a far cambiare strategia alla banca. L'ultima emissione, infatti, è stato un private placement, quindi rivolto ad un solo investitore. La stampa concorda per il colosso Pimco, che gestisce per conto di fondi pensione e anche banche centrali 1.720 miliardi di dollari al 30 settembre scorso. Pimco oggi è parte del gruppo assicurativo Allianz . E il fatto che i tedeschi abbiano dimostrato fiducia nei confronti di Unicredit , che in Germania è la quarta banca per importanza, è un segnale positivo.

    Questa emissione, organizzata da Citibank, Morgan Stanley e Unicredit Bank, è fondamental,e fa parte della nuova categoria di bond europei senior non preferred, detti anche Tier 3 che i gruppi sistemici esistenti al mondo, come Unicredit (i G-Sib), devono effettuare per venire incontro alle richieste internazionali in materia di solidità di capitale. Il Financial Stability Board (FSB) ha infatti emesso lo standard minimo di capacità di assorbimento delle perdite (chiamato TLAC) per 30 banche identificate come banche di rilevanza sistemica globale (G-Sib) che il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS) ritiene a rischio di essere troppo grandi per fallire. I requisiti TLAC mirano a rafforzare il capitale, garantendo che queste società siano attrezzate per continuare le funzioni critiche senza minacciare la stabilità dei mercati finanziari o richiedere un ulteriore sostegno dei contribuenti.


    Il bond da 3 miliardi si pone sotto il debito senior ma viene prima delle emissioni subordinate. Paga, scrive Unicredit nel comunicato, 420 punti base sul tasso swap a 5 anni in euro. Di fatto è un emissione in dollari con cedola al 7,83%. Un rendimento molto interessante per chi investe, che chiaramente paga lo spread a 300 e il fatto che è un'obbligazione ai fini Tlac, anche se di grado maggiore rispetto ai bond subordinati.

    La banca scrive che questa operazione permette di alzare il Cet 1 di 73 punti base rispetto ai dati del 30 settembre scorso, quando il gruppo ha dovuto tagliare al 12,11% il Cet 1 ratio Fully loaded a causa delle forti svalutazioni in Turchia e Russia. In seguito alle quali gli analisti americani di Keefe, Bruyette & Woods hanno calcolato che il Cet 1 atteso a fine anno dovrebbe essere in calo all'11,8%, 11,6% nel 2019 e 11,6% nel 2020. Tuttavia, ai fini regolametari europei in materia di secondo pilastro (P2G) di solidità patrimoniale, KBW ha cacolato che Unicredit dovrebbe avere, al 2020, almeno il 12,5% per poter sentirsi tranquilla quanto a cuscinetto di solidità.

    Questo corrisponde, scrivono i broker, a 4,327 miliardi di euro mancanti sul Cet 1 prima dell'emissione del bond da 3 miliardi di dollari. Se si suppone che il Cet 1 scenda all'11,6% a breve, la differenza con il target del 12,5% è di 90 punti base, di cui 73 sono arrivati con il nuovo Tier 3. Se si aggiunge una prossima emissione attorno a 1,5 miliardi di euro per arrivare ai 6 miliardi previsti, la differenza viene colmata e va ad assicurare un cuscinetto di liquidità importante per il gruppo.

    Ieri l'amministratore delegato, Mustier, ha difeso la decisione della banca di pagare un importante prezzo per emettere una nuova obbligazione da 3 miliardi di dollari, scrive il Financial Times, dicendo che mentre il costo "non è ideale", l'operazione ha comunque dimostrato che il gruppo con sede a Milano può ancora trovare la domanda degli investitori nonostante la politica instabile e gli scontri fra Italia e Ue.

    Mustier si è esposto personamente questo mese, investendo 600 mila euro in un bond AT1 (molto più rischioso, può essere teasformato in equity se la banca entrasse in difficoltà) con cedola al 9,25%. "Volevo inviare un messaggio molto forte", ha commentato Mustier. "Il fatto di aver investito personalmente nel capitale e nell'AT1 dimostra la mia fiducia e la fiducia che sosterremo tutti i tipi di investitori".
  • SEGNALE BRUTTISSIMO PER TUTTO IL COMPARTO BANCARIO
 

NoWay

It's time to play the game
Carige - Dall' assemblea Fitd si' alla sottoscrizione dei bond subordinati

L' assemblea dello Schema volontario del Fidt ha approvato il sostegno a Carige tramite la partecipazione all' emissione dei bond subordinati per un ammontare complessivo di 320 milioni.
Nel dettaglio, lo Schema volontario sottoscrivera' 318,2 milioni, mentre i restanti 1,8 milioni verranno forniti da Banco Desio, che non partecipa allo Schema volontario. La conferma viene dal direttore generale del Fidt, Giuseppe Boccuzzi.
Banco Bpm e Banca Sella hanno fornito un finanziamento ponte in attesa che le banche versino le quote di spettanza per l' acquisto dei bond.
 

Fabrib

Forumer storico
Milano, 30 nov. (askanews) - Banca Carige ha emesso oggi il bond subordinato Tier2 e, nel quadro di un accordo appositamente stipulato con lo Schema Volontario d'Intervento (Svi), ha collocato obbligazioni per 320 milioni di euro: 318,2 milioni sottoscritti direttamente tramite lo Svi, la cui assemblea si è riunita oggi deliberando favorevolmente, e 1,8 milioni tramite Banco di Desio e della Brianza.
In una nota, la banca ligure "ringrazia lo Svi, e tutte le banche che hanno aderito, per il supporto ricevuto per la finalizzazione di una operazione fondamentale che assicura a Banca Carige il rispetto dei ratio patrimoniali prescritti e le consente così di tornare a concentrarsi sulla clientela e sullo sviluppo delle relative attività".
Da oggi, 30 novembre, e fino al momento in cui il cda di Carige darà esecuzione all'aumento di capitale, ricorda poi il comunicato, "sarà possibile offrire in private placement le obbligazioni subordinate fino ad un importo massimo di 400 milioni di euro a operatori professionali (sia azionisti sia altri investitori)". In caso di richieste superiori a 80 milioni sarà possibile ridurre la quota sottoscritta dallo Svi.
Il prezzo di emissione è previsto alla pari (100% del valore nominale). Le Obbligazioni avranno cedola a tasso fisso pari al 13% e gli interessi saranno pagati esclusivamente in denaro. La durata è prevista in 10 anni.
Le Obbligazioni includono anche "la previsione che il soddisfacimento abbia luogo mediante compensazione (euro per euro) del credito da rimborso delle Obbligazioni con il debito da sottoscrizione delle azioni (e quindi con l'effetto del ricevimento da parte degli obbligazionisti di azioni o denaro)".
Il collocamento odierno, sottolinea la banca, "consente, unitamente alle altre operazioni previste dal Capital Conservation Plan approvato il 29 novembre 2018, di ristabilire i requisiti patrimoniali al 31 dicembre 2018 in termini di total Srep capital requirement e di overall capital requirement coerentemente a quanto richiesto dalla Bce con lettera del 14 settembre". L'emissione si inserisce nel più ampio programma di rafforzamento patrimoniale della banca deliberato dal cda lo scorso 12 novembre e rappresenta la prima delle due operazioni, tra esse collegate, che vedranno l'iter concludersi con l'aumento di capitale da 400 milioni di euro".
 

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