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ROMA (MF-DJ)--In B.Carige la tregua tra Vittorio Malacalza e Gabriele Volpi, rispettivamente azionista di maggioranza con il 17,6% del capitale e secondo azionista con il 6%, si chiama Luisa Marina Pasotti.

Lo scrive La Stampa spiegando che Pasotti è una commercialista di Varese indicata dalla Compania Financiera Lonestar, il veicolo titolare del 6% che fa capo a Volpi, che stamani dovrebbe essere cooptata dal cda in sostituzione di uno dei due consiglieri che rappresentavano l'imprenditore nigeriano e che si sono dimessi dopo aver bocciato la sfiducia all'ex ad Guido Bastianini promossa da Malacalza a giugno.

Il 21 giugno, ricorda il giornale, Volpi aveva indicato gli avvocati Giacomo Fenoglio e Bruno Savio in sostituzione di Claudio Calabi e Alberto Mocchi, chiedendo, in una lettera indirizzata al presidente del cda Giuseppe Tesauro di "mantenere l'equilibrio e la proporzione originaria stabilita dall'assemblea tra gli assetti societari e la rappresentanza gestoria". L'istanza era però stata ignorata e il consiglio, nel rimpiazzare le dimissionarie Elisabetta Rubini, Paola Girdinio e Maurizia Squinzi, aveva cooptato Francesca Balzani, Ilaria Queirolo, Stefano Lunardi e l'attuale ad Paolo Fiorentino: non essendosi dimesso Bastianini (che partecipa al cda come se nulla fosse), l'ingresso di 4 malacalziani anziché 3 ha di fatto sottratto un posto a Volpi in consiglio. Con l'arrivo di Pasotti, Volpi recupera un posto su due e permette di ristabilire il rispetto della quota rosa.

All'ordine del giorno del cda di oggi ci sono poi temi operativi, finanziamenti in primis, e sono attese novità sul fronte Npl. Dopo il perfezionamento della cessione dei primi 940 milioni di sofferenze tramite Gacs, la banca -continua il quotidiano- si appresta ad affrontare la cessione della seconda tranche di Npl, per un valore intorno a 1,2 mld. Sul tavolo ci sono due opzioni: la creazione di una società cui conferire le sofferenze e di cui, in un secondo momento, cedere il controllo a terzi; oppure la vendita a operatori specializzati. "Nessuna ipotesi è al momento esclusa", dicono fonti finanziarie al giornale. Non è escluso che Fiorentino possa tenere un'informativa sui contatti avuti con Bce dopo la formalizzazione delle risposte a Francoforte sul tema delle misure di rafforzamento patrimoniale. Non sembra invece prevista la convocazione dell'assemblea straordinaria per l'aumento di capitale da 500 milioni.

Gli indizi relativi all'ondata di acquisti sul titolo B.Carige, scrive Repubblica, portano dritti a Volpi. Dopo l'ingresso di un suo consigliere nel board, spiega il quotidiano, Volpi potrebbe avere già deciso di giocare un'altra partita che coinvolge il capitale della banca. Scalare Carige, continua Repubblica, può rappresentare un ottimo affare, per i fondi o altri soggetti. Per questo il rastrellamento è già iniziato.

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(END) Dow Jones Newswires
July 11, 2017 02:47 ET (06:47 GMT)

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DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCA CARIGE VIA LIBERA AL PROCESSO PER LA CESSIONE ENTRO IL 2017 DI UN SECONDO PORTAFOGLIO DI NPL PER CIRCA € 1,2 MILIARDI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI BANCA CESARE PONTI NELLA CAPOGRUPPO LUISA MARINA PASOTTI COOPTATA CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE PAOLA MARIA DI LEONARDO NOMINATA GENERAL COUNSEL DEL GRUPPO, PROSEGUENDO NEL PERCORSO DI RAFFORZAMENTO DELLA PRIMA LINEA MANAGERIALE Genova, 11 luglio 2017 – Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data odierna, in attuazione della strategia di gestione degli NPE (Non Performing Exposures, quali crediti in sofferenza e inadempienze probabili) deliberata lo scorso 3 luglio, ha avviato il processo di identificazione di un secondo portafoglio di sofferenze da inserire in virtual data room entro il mese di luglio (a valle del completamento della vendita della prima tranche relativa alla cartolarizzazione con GACS): passaggio operativo per un ulteriore deconsolidamento di esposizioni creditizie per circa euro 1,2 miliardi di valore lordo complessivo entro il 2017. In parallelo con le operazioni straordinarie, procedono anche gli interventi di rifocalizzazione strategica del core business della Banca: il Consiglio ha deliberato la fusione per incorporazione di Banca Cesare Ponti in Banca Carige, da attuarsi entro la fine dell’anno. La semplificazione organizzativa e le sinergie con la rete che ne derivano, consentiranno di sviluppare il segmento Private valorizzando nel contempo lo storico marchio Banca Cesare Ponti, riducendone le strutture dei costi amministrativi. Il Consiglio, su proposta formulata dal Comitato Nomine, ha cooptato quale Consigliere di Amministrazione della Banca ai sensi dell’art. 2386 del Codice Civile Luisa Marina Pasotti, confermando il complessivo standing qualitativo dell’Organo amministrativo. 2 Il Consiglio ha altresì verificato il possesso dei requisiti normativamente previsti per la carica in capo all’Amministratore Delegato Paolo Fiorentino e ai Consiglieri Francesca Balzani, Stefano Lunardi e Ilaria Queirolo, cooptati nella seduta del 21 giugno u.s., verificando in particolare in capo a questi tre ultimi il requisito di indipendenza ai sensi dello Statuto. Alla luce della nuova composizione del Consiglio, su proposta del Comitato Nomine, è stata ridefinita la composizione dei Comitati endoconsiliari, nominando Francesca Balzani quale Membro del Comitato Rischi, in sostituzione di Giuseppe Pericu, nonché Luisa Marina Pasotti e Ilaria Queirolo quali Membri del Comitato Remunerazione, in sostituzione di Giuseppe Pericu e Massimo Pezzolo. Il Consiglio ha, inoltre, deliberato la nomina a General Counsel del Gruppo Carige di Paola Maria Di Leonardo, proseguendo nel percorso di rafforzamento della prima linea manageriale. Paola Maria Di Leonardo, con una consolidata esperienza nel settore bancario in Italia e all’estero, ha iniziato la propria carriera in affermati studi legali per poi proseguire in ING, UniCredit e Banco Popolare, dove ha ricoperto il ruolo di General Counsel. Il Consiglio di Amministrazione ha infine deliberato di anticipare al 3 agosto p.v. l’approvazione della Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2017. - o - Con riferimento all’Assemblea ordinaria dei soci del 28 marzo 2017, si informa che Amissima Vita S.p.A. - facendo seguito al ricorso ex art. 700 c.p.c., presentato prima dell’Assemblea dei soci e rigettato dal Tribunale di Genova, per ottenere l’inibizione alla partecipazione all’Assemblea stessa e al voto degli azionisti Malacalza Investimenti S.r.l. e Fondazione Carige - ha ora impugnato, richiedendone l’annullamento, la delibera assunta dall’Assemblea in merito all’autorizzazione all’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti degli ex Amministratori Cesare Castelbarco Albani e Piero Luigi Montani. INVESTOR RELATIONS & RESEARCH RELAZIONI ESTERNE tel. +39 010 579 4877 tel. +39 010 579 3380 fax +39 010 579 4875 fax +39 010 579 2731 [email protected] r
 

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MF:
PULIZIA DI BILANCIO L’AD FIORENTINO VALUTA IL MODO MIGLIORE PER VALORIZZARE 1,2 MILIARDI DI EURO DI SOFFERENZE Ecco il piano di Carige per gli npl Per la banca ligure sta prendendo piede l’ipotesi di vendere in blocco i crediti deteriorati e la piattaforma di gestione, sul modello di quanto fatto da Unicredit. Il dossier dell’istituto genovese è allo studio di Lonestar, Fonspa e doBank. Mandato a Bain&Co (Montanari a pagina 2)
 

ferdo

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il capitale sociale mediante emissione di nuove azioni ordinarie per un importo massimo complessivo di 560 milioni, di cui una tranche per un importo massimo di 60 milioni eventualmente da destinarsi a una o più categorie dei portatori dei titoli subordinati che abbiano aderito ad una possibile operazione di liability management". E proprio a proposito di liability management, si legge su MF, il Cda ha anche autorizzato un'operazione di gestione delle passività "volta a rafforzare ulteriormente la posizione patrimoniale della banca che potrà avere ad oggetto lo scambio di alcuni strumenti finanziari subordinati emessi dalla banca sul mercato istituzionale a fronte di un corrispettivo in strumenti finanziari senior di nuova emissione da parte della banca stessa"
 

Fabrib

Forumer storico
MF:
A METÀ SETTEMBRE L’ASSEMBLEA
Carige studia la conversione
dei bond subordinati
Offerta fi no a 200 milioni di euro
(Gualtieri a pagina 9)
 

impegnativo

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B.Carige: a metà settembre l'assemblea per l'aumento.

La convocazione ufficiale ancora non c'è, ma la conferma delle attese circolate sul mercato è scritta nero su bianco nella semestrale di Banca Carige depositata a ridosso del fine settimana: l'assemblea degli azionisti si terrà a metà settembre.
"Con riferimento alle azioni di rafforzamento patrimoniale l'assemblea sarà convocata presumibilmente nella seconda metà di settembre per deliberare in merito all'aumento di capitale", si legge nella relazione. Secondo quanto riferito da due fonti a MF-Dowjones sono due le date possibili: giovedì 14 oppure giovedì 21; la data dipende dalle tempistiche autorizzative legate all'aumento di capitale e alla predisposizione della documentazione necessaria all'avvio dell'operazione.
L'appuntamento è particolarmente importante in quanto dovrà, come detto, dare luce verde all'operazione di rafforzamento che avverrà mediante emissione di nuove azioni ordinarie per 560 milioni di euro di cui 60 milioni (massimi) da destinarsi ai portatori dei titoli subordinati che abbiano aderito a una possibile operazione di liability management.
L'aumento rappresenta un punto fondamentale della strategia del neo amministratore delegato Paolo Fiorentino. L'operazione servirà a mettere in sicurezza i requisiti patrimoniali dopo il deconsolidamento dei non performing loan e la pulizia di bilancio (sono infatti state avviate le attività propedeutiche per il deconsolidamento di esposizioni creditizie per circa euro 1,2 miliardi di valore lordo complessivo entro il 2017, è stato dato corso alla seconda cartolarizzazione bancaria in Italia con Gacs per 938,3 mln e decisa la vendita della piattaforma di gestione degli Npl).
L'obiettivo è chiudere entro la fine dell'anno, anche se l'offerta potrebbe essere lanciata già in autunno si ipotizza tra ottobre-novembre. Sulla tempistica inciderà anche la scelta che gli amministratori faranno sul liability management exercise (lme), cioè l'offerta di conversione dei bond subordinati.
Quanto sia importante centrare gli obiettivi di rafforzamento è evidente: "Da tali azioni di rafforzamento patrimoniale unitamente a quanto previsto nell'aggiornamento del piano strategico 2016-2020 si evince che il gruppo è in grado di continuare la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile e di rispettare i requisiti prudenziali in materia di Fondi propri e di liquidità richiesti dalla Bce in data 9 dicembre 2016, stante la sua capacità di assorbire gli impatti derivanti dal conseguimento degli obiettivi richiesti in termini di riduzione dei crediti deteriorati e di livelli minimi di copertura degli stessi crediti", si legge sempre nella semestrale.
Altro perno di questo rafforzamento è la cessione di immobili che sta entrando in questi giorni nel vivo.
Il prossimo passo sarà il nuovo business plan. "Stiamo lavorando a nuovo piano che a inizio settembre presenteremo a mercato", ha affermato Paolo Fiorentino, a.d. di B.Carige nel corso del primo incontro ufficiale con la stampa una quindicina di giorni fa. L'istituto della Lanterna è pronto a far parte di un nuovo processo di consolidamento del settore bancario "purchè sia dalla parte giusta del tavolo", aveva detto sempre l'a.d.
Nella semestrale si legge anche che il 26 luglio si è tenuta l'assemblea straordinaria di Banca Cesare Ponti che ha deliberato l'aumento del capitale da 8 mln a 14 mln tramite l'emissione di 6 milioni di azioni del valore nominale di 1 euro, cadauna, offerte in opzione all'unico socio al prezzo di 2 euro ciascuna, per un controvalore complessivo di 12 milioni. L'aumento di capitale è stato sottoscritto e liberato dal socio unico, Banca Carige, nella stessa data. Il destino della Ponti è ormai noto: verrà infatti incorporata nella capogruppo, come già deciso dal cda.
La banca ha chiuso il primo semestre con un rosso di 154,9 mln.

Dow Jones Newswires
August 14, 2017 05:11 ET (09:11 GMT)
 

azetaelle

investitore(s)qualificato
dopo il botto di metà settembre la XS0570270370 sta venendo giù a picco...però non trovo notizie particolari, se non quelle che si sapevano già settimana scorsa (taglio dei dipendenti, chiusura delle filiali ecc ecc...). Forse il mercato si è reso conto del troppo ottimismo sottostante al piano di ristrutturazione?
 

Fabrib

Forumer storico
dopo il botto di metà settembre la XS0570270370 sta venendo giù a picco...però non trovo notizie particolari, se non quelle che si sapevano già settimana scorsa (taglio dei dipendenti, chiusura delle filiali ecc ecc...). Forse il mercato si è reso conto del troppo ottimismo sottostante al piano di ristrutturazione?
carige, arrivano le offerte per gli npl
Ieri la scadenza per le proposte non vincolanti sul portafoglio
di Luca Gualtieri
SProcede il processo di pulizia dell’attivo di Banca Carige . Ieri sarebbe scaduto il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti per il portafoglio da 1,4 miliardi messo sul mercato prima dell’estate. Molto fitta la lista dei soggetti interessanti che, come già accaduto negli ultimi processi competitivi. Tra gli oltre 20 partecipanti si fanno i nomi di doBank-Fortress, Pimco, Banca Ifis e Algebris. L’operazione, che dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno, fa il paio con la cartolarizzazione con garanzia pubblica (Gacs) chiusa prima dell’estate su un portafoglio da 938 milioni con l’ausilio di Prelios e Banca Imi. Del resto Bce aveva dato come target 5,5 miliardi al 2017, 4,6 miliardi al 2018 e 3,7 miliardi al 2019 con tassi di copertura al 63% per le sofferenze (nel 2017) e al 32% per gli incagli (sempre per il 2017). Il deconsolidamento degli npl sarà un tassello fondamentale del piano di ristrutturazione che l’amministratore delegato Paolo Fiorentino ha presentato al mercato la settimana scorsa. Il rafforzamento patrimoniale si svolgerà in due tappe: a ottobre sarà lanciata un’offerta di conversione dei bond subordinati tier 1 e lower tier 2 per un controvalore previsto prossimo ai 200 milioni; poi partirà un aumento di capitale da 560 milioni, offerto principalmente in opzione ai soci (salvo indicazioni diverse da parte della Vigilanza) con una componente di 60 milioni riservata agli ex bondholder. Il tutto dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, consentendo a Carige di raggiungere un requisito patrimoniale del 12,5% che consentirebbe di assorbire la cessione dei crediti deteriorati.


Centrare tutti gli obiettivi del piano nei tempi prefissati non sarà semplice. La prima scadenza sarà per l’appunto quella della conversione. Il perimetro dell’operazione non è ancora stato definito in termini ufficiali ma, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Carige potrebbe offrire in conversione bond fino a 200-230 milioni tra cui il Tier 1 2008 da 160 milioni inizialmente sottoscritto da Generali . Le adesioni saranno volontarie anche se, con il raggiungimento di una maggioranza qualificata nell’ambito della consent solicitation, lo swap diventerebbe di fatto obbligatorio per tutti i soggetti coinvolti. L’auspicio della banca è raggiungere il più alto livello possibile di adesioni, anche se per il momento non è stata fissata una soglia minima di efficacia. Quel che è certo è che l’operazione (prevista per il mese di ottobre) sarà un tassello fondamentale per arrivare alla sottoscrizione dell’underwriting agreement con le banche del consorzio (Deutsche Bank e Credit Suisse). Un altro tassello sarà il piano di cessioni immobiliari e non da cui la banca guidata da Fiorentino punta di incassare una plusvalenza di circa 200 milioni. Su questo fronte ci sono progressi interessanti se è vero che diversi soggetti si sarebbero fatti per le sedi di Milano e Roma e per la controllata Creditis. (riproduzione riservata)
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