Obama dichiara di attaccare l'Isis da lui creato (1 Viewer)

tontolina

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Siria, ancora bombe e combattimenti ad Aleppo. Gli Usa chiedono una 'no fly zone'
La Repubblica - ‎5 ore fa‎

Washington chiede 'cieli chiusi' su alcune zone della Siria, ma la Russia ritiene l'ipotesi "non attuabile". Allarme sul fronte iracheno: l'Isis starebbe armando razzi con agenti chimici. 22 settembre 2016 ...

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già in questo modo potranno distruggere meglio la Siria come hanno già fatto, con lo stesso metodo, l'Iraq e la Libia

gli USA oltre che bugiardi sono gli assassini mondiali e tutti si piegano al loro strapotere
 

tontolina

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Danimarca intende richiamare aviazione da Siria e Iraq

Le autorità danesi prevedono di ritirare sette aerei F-16 che avevano preso parte alle operazioni della coalizione occidentale nella lotta contro lo Stato Islamico in Siria e in Iraq comunica l’agenzia Reuters citando la TV locale. Questa settimana la commissione militare per l'indagine degli incidenti USA ha comunicato che gli aerei danesi hanno preso parte a dei raid della coalizione del 17 settembre provocando la morte di soldati siriani. Dopo la pubblicazione di queste informazioni il Ministro degli esteri Anders Samuelsen e il Ministro della Difesa Claus Hjort Frederiksen hanno preso la decisione di ritirare gli aerei, comunica il canale danese TV2. La data del rientro degli aerei non è stata specificata.

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La Democratica Gabbard: “Obama ha appoggiato i terroristi dell’Isis. Errore non sostenere Assad”
La Democratica Gabbard: “Obama ha appoggiato i terroristi dell’Isis. Errore non sostenere Assad”
26/01/2017
Anche dal mondo Democratico voci discordanti contro le folli politiche di Barack Obama. Secondo l’esponente Tulsi Gabbard, l’amministrazione democratica ha sostenuto i terroristi islamici per cacciare Assad dal governo siriano.

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Due voci liberal in pochi giorni in favore di Trump. Dopo Bernie Sanders, che giorni fa ha detto che sarebbe “felice di lavorare con Trump”, dopo l’annullamento del Tpp, ora un’altra voce dello schieramento democratico appoggia le posizioni del neopresidente eletto in materia di politica estera. Tulsi Gabbard, la democratica, critica della politica Obama, era stata presa in considerazione anche per il governo Trump
“Sono tornata a Washington con una maggiore determinazione a fermare la nostra guerra illegale per rovesciare il governo siriano”.
E’ quanto ha affermato Tulsi Gabbard, la deputata americana che ha incontrato il presidente Bashar al Assad durante una sua missione in Siria.
“Gli Stati Uniti devono fermare il sostegno ai terroristi che stanno distruggendo la Siria ed il suo popolo, dobbiamo permettere al popolo siriano di cercare di riprendersi da questa terribile guerra”, ha dichiarato ancora la democratica delle Hawaii che è stata critica della politica in Siria di Barack Obama.
Un’opposizione che nei mesi scorsi aveva avvicinato Gabbard a Donald Trump tanto che dopo un incontro tra la democratica e l’allora presidente eletto a fine novembre il nome della 35enne democratica, che si era schierata con Bernie Sanders durante le primarie, era circolato come possibile ambasciatore all’Onu, incarico poi andato a Nikky Haley.

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato: dovevano sostenere Assad”
Riguardo al suo incontro con Assad, Gabbard ha spiegato che “all’inizio non avevo l’intenzione di incontrarlo, ma quando mi è stata data l’opportunità ho pensato che fosse importante coglierla”. “Credo che sia importante incontrare chiunque se c’eé la possibilità che questo aiuti a mettere fine a questa guerra che sta provocando tanta sofferenza al popolo siriano”, ha poi aggiunto Gabbard senza fornire ulteriori dettagli dei contenuti dei colloqui con l’uomo forte di Damasco. Nella sua missione, che l’ha portata da Beirut ad Aleppo e Damasco, la deputata ha potuto “vedere e sentire in prima persona l’impatto della guerra sui siriani”,
ed ha incontrato anche leader religiosi, operatori umanitari, studenti e piccoli imprenditori.
“Ho ascoltato storie di sofferenza, dolore, coraggio e speranza in tutto il Paese”.
“Dall’Iraq alla Libia ed ora in Siria, gli Stati Uniti hanno condotto guerre per il cambio di regime, ciascuna conclusasi in sofferenze inimmaginabili, devastanti perdite di vite umane ed il rafforzamento di gruppi come al Qaeda e Stato Islamico”, ha concluso Gabbard.
 

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