nuovo Governo : il buongiorno si vede dal mattino (1 Viewer)

Stato
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Ignatius

sfumature di grigio
La cosa più simpatica che ho letto su Twitter è di tale @moontony (che non ricordavo di followare, ma vabbè).

"Io sono stato azzurro di sci"



Comunque è un buon segnale per l'educazione dei miei figli. Dovrei imparare a parlare italiano anch'io:
"Prima cosa, devi avere un cerchio di conoscenze che ti possano raccomandare. La DC, il PSI, il PC, Comunione e Liberazione, il Sindacato, il Giglio Magico, non importa: Franza o Spagna, purché se magna. Se questo non basta a trovare un lavoro, inizia a sparare palle, tanto di solito non controllano".
Quest'andazzo è inaccettabile. In Italia ci vorrebbe proprio un vero e proprio Ministero per la Meritocrazia.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Comunque ricordo che una delle (poche o tante) cose buone che vengono dall'Europa è che i titoli di studio e gli albi non contano.
In Italia esistono iscritti all'albo dei dottori commercialisti che sbagliano le dichiarazioni dei redditi, esistono giornalisti iscritti all'albo che (meglio non aggiungere altro), esistono iscritti all'Albo degli Attuari che hanno certificato i calcoli delle riserve tecniche del gruppo Fondiaria-Sai prima che fallisse.

Ed esistono persone che hanno maturato esperienza sul campo ben superiore a quella certificabile da un'iscrizione all'Albo o da un titolo di Studio.

Certo, dire "X ha un titolo, Y no" richiede molto meno capacità di discrimine rispetto a dire "X sa fare quel lavoro, Y no". E' un confronto che possono fare tutti.
Ma, in molti campi, la capacità di discriminare ce l'hanno gli esperti, non i frequentatori di bar.
 

popov

Coito, ergo cum.
sulla polemica del CV di Conte
infime le accuse, penosa la difesa
tuttavia non metterei sullo stesso piano le due cose, visto che si tratta dell'ennesimo vergognoso attacco dei soliti noti...

<<Sarà molto dura: a una buona parte degli italiani piace venire disinformata; una volta si affidava ai preti, adesso ai giornalisti; e allora come oggi non verifica, non ragiona, non legge i testi, neanche quelli sacri figuriamoci gli articoli, e si accontenta dei titoli e sottotitoli o dei riassunti tendenziosi proposti nelle prediche.

Prendete l’attacco del gruppo del miliardario renziano De Benedetti (Espresso-La Repubblica) a Giuseppe Conte, incaricato di formare il nuovo governo. Lo accusano di avere millantato studi accademici a New York University, come se con una carriera come la sua ne avesse bisogno; e per comprovarlo pubblicano un curriculum di cinque anni fa, 28 pagine molto fitte che nessuno leggerà. Nelle quali la frase incriminante sarebbe questa:

"Dall'anno 2008 all'anno 2012 ha soggiornato, ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University, per perfezionare e aggiornare i suoi studi".

E allora? Con molta chiarezza si parla di “soggiorno” (non del master menzionato dagli spacciatori di gossip): a Harvard concediamo spesso a dottorandi e studiosi stranieri la possibilità di accedere alle biblioteche e di partecipare ai pochi eventi che hanno luogo durante la pausa estiva; ovviamente non vengono registrati (se no dovrebbero pagare) ma mi pare giusto che chi le sue vacanze le passi, invece che in spiaggia alle Maldive o a Capalbio, facendo ricerca in una prestigiosa istituzione, poi includa l'esperienza nel suo curriculum. Cosa ben diversa rispetto alla piddina Valeria Fedeli, ministro dell’istruzione nel governo Gentiloni, che vantò un “diploma di laurea” mai conseguito.>>


(Francesco Erspamer, docente alla Harvard University)
 

f4f

翠鸟科
tuttavia non metterei sullo stesso piano le due cose, visto che si tratta dell'ennesimo vergognoso attacco dei soliti noti...

<<Sarà molto dura: a una buona parte degli italiani piace venire disinformata; una volta si affidava ai preti, adesso ai giornalisti; e allora come oggi non verifica, non ragiona, non legge i testi, neanche quelli sacri figuriamoci gli articoli, e si accontenta dei titoli e sottotitoli o dei riassunti tendenziosi proposti nelle prediche.

Prendete l’attacco del gruppo del miliardario renziano De Benedetti (Espresso-La Repubblica) a Giuseppe Conte, incaricato di formare il nuovo governo. Lo accusano di avere millantato studi accademici a New York University, come se con una carriera come la sua ne avesse bisogno; e per comprovarlo pubblicano un curriculum di cinque anni fa, 28 pagine molto fitte che nessuno leggerà. Nelle quali la frase incriminante sarebbe questa:

"Dall'anno 2008 all'anno 2012 ha soggiornato, ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University, per perfezionare e aggiornare i suoi studi".

E allora? Con molta chiarezza si parla di “soggiorno” (non del master menzionato dagli spacciatori di gossip): a Harvard concediamo spesso a dottorandi e studiosi stranieri la possibilità di accedere alle biblioteche e di partecipare ai pochi eventi che hanno luogo durante la pausa estiva; ovviamente non vengono registrati (se no dovrebbero pagare) ma mi pare giusto che chi le sue vacanze le passi, invece che in spiaggia alle Maldive o a Capalbio, facendo ricerca in una prestigiosa istituzione, poi includa l'esperienza nel suo curriculum. Cosa ben diversa rispetto alla piddina Valeria Fedeli, ministro dell’istruzione nel governo Gentiloni, che vantò un “diploma di laurea” mai conseguito.>>


(Francesco Erspamer, docente alla Harvard University)


ok, i pidioti sono il nemico: è chiaro
 

f4f

翠鸟科
Comunque ricordo che una delle (poche o tante) cose buone che vengono dall'Europa è che i titoli di studio e gli albi non contano.
In Italia esistono iscritti all'albo dei dottori commercialisti che sbagliano le dichiarazioni dei redditi, esistono giornalisti iscritti all'albo che (meglio non aggiungere altro), esistono iscritti all'Albo degli Attuari che hanno certificato i calcoli delle riserve tecniche del gruppo Fondiaria-Sai prima che fallisse.

Ed esistono persone che hanno maturato esperienza sul campo ben superiore a quella certificabile da un'iscrizione all'Albo o da un titolo di Studio.

Certo, dire "X ha un titolo, Y no" richiede molto meno capacità di discrimine rispetto a dire "X sa fare quel lavoro, Y no". E' un confronto che possono fare tutti.
Ma, in molti campi, la capacità di discriminare ce l'hanno gli esperti, non i frequentatori di bar.


teoricamente tutti possono sbagliare, soprattutto in variazione/confusione di norme e/o in carenza di dati

cmq, gli ordini non certificano la capacità ma la professionalità, che è cosa diversa: le parole contano, non sono tutti sinonimi



per dare l'idea che c'è su esperti e bar, abbiamo questa

Di Battista evoca la congiura dello spread: «Ascoltate la gente al bar, non le banche»
 
Stato
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