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baleng

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Ma dove le trovi ? :)
Per correttezza, la GNAM è a Roma (a Milano ci sono due GAM, quella civica di via Palestro e una privata GAM Manzoni).
Il MIAO non esisteva ancora ma a Torino c'è il MAO (Museo d'Arte Orientale).
Anche all'estero! A Parigi c'è il MERDE, Musée de l'Excitation Russe Derrière Eltsin)
 

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A Venezia c'è ancora il MONA (Museo Oceanografico Navale Adriatico) ? :pig:
Per esserci c'è ... ma ha perso molta della sua importanza a causa dell'invecchiamento della popolazione, che non frequenta più. :fiu:

In crescita, sempre a Venezia, l'OMBRA (Organizzazione Museale Bevitori Rosso Adulterato)
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Vicino al paese di Cafonìa al Colle, nella valle del'Orzaiolo, i Carabinieri hanno scoperto una discarica abusiva di opere d'arte. Dopo essere stati messi sull'avviso da una soffiata, che rivelava loro la costante presenza sui luoghi di personale addetto alle televendite, i militi dell'Arma hanno deciso di passare all'azione. Di fatto sono state trovate tonnellate di Arte Povera priva dell'etichetta indicante l'origine, centinaia di scatolette dal contenuto non ancora accertato - ma dalle indicazioni sull'etichetta dovrebbe trattarsi di rifiuti organici abusivi - e alcune decine di tavoli in alluminio, qualcuno ancora incorniciato.
Il proprietario del terreno si è difeso spiegando di avere affittato il luogo ad alcuni sedicenti artisti che intendevano creare una installazione sperimentale come richiamo turistico. Da ieri, comunque, la discarica vede la presenza di decine di collezionisti che rovistano nel mucchio e quasi mai se ne vanno a mani vuote.
Il comune di Cafonìa è intanto prontamente intervenuto creando un parcheggio - ben s'intende a pagamento - in un preesistente spiazzo. La locale ULSS ha inoltre deciso di far stazionare stabilmente nelle vicinanze un'autoambulanza allestita con pronto soccorso psichiatrico.
 

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Volevo postare un "monumento al mitile ignoto" :-D

Ho scoperto che c'è già :wall:

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Non tutti sanno che il giorno dell’inaugurazione l’ingegner Eiffel , portato in cima alla sua torre, venne scaraventato giù dalla folla in preda all’entusiasmo. Per fortuna finì nella Senna, che tuttavia era in secca. L’ingegnere ne uscì alquanto malconcio e dolorante, tanto che da allora i parigini la chiamano torre Ahiffel
 

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Sono ancora in molti a ricordarsi di una stupenda performance durante la XILVCV Biennale di Venezia.
L'artista rumeno aveva scavato in mezzo a un vialetto una profonda buca , poi ricoperta per mascherarla.
Ogni tanto un passante ci cascava dentro: allora dai cespugli sbucavano quattro tipacci che lo tiravano fuori ma poi, come ricompensa per l'intervento, lo svuotavano di tutti i soldi tenendolo per le gambe e scuotendolo forte.
In effetti si trattava di una novità rivoluzionaria nel campo del mercato dell'arte. Non più il borghese che si compra il quadro, ma i proletari che lo costringono a pagare una performance secondo criteri di equità (più soldi teneva in tasca e più doveva pagare l'azione artistica)
Titolo dell'opera : Riscatto Sociale. Premio Coppa Volpi e Lupi per la migliore arte concettuale.
L'intervento della Squadra Mobile, che mise in galera l' autore e i suoi quattro "aiutanti", fu ferocemente osteggiato dalla comunità dei critici. Secondo loro l'ottusità della polizia aveva raggiunto il suo colmo distruggendo un'opera d'arte come quella.

In seguito la buca fu ripristinata dal comune, che la mimetizzò ancor meglio. Non solo. Pensando ai poveretti che, piombativi dentro, faticavano ad uscirne, l'amministrazione, opportunamente, pose nel fondo un pratico parchimetro.
 
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Notevole performance di due artiste di strada a Sessa sul Dragone. Le due artiste sono scese per le strade della cittadella indossando ridottissimi bikini. Poi a un certo punto hanno iniziato a prendere una sostanza polverosa da un secchio e a tirarla sulla folla intanto assiepatasi. Infine hanno spiegato a tutti che si trattava di pidocchi, e che corressero a casa a disinfettarsi.
Scopo della performance era, secondo le due protagoniste, mostrare a tutti che non esiste solo il pericolo Covid e che due ragazze seminude possono rappresentare un pericolo altrettanto grande. Titolo della performance: Grattati e vinci. Infatti al primo che grattandosi fosse arrivato a scarnificarsi sino all'osso sarebbe stato regalato un completo da prima comunione poco usato.
Tuttavia secondo i critici il senso della performance era altro: si trattava di evidenziare ad un pubblico sin troppo numeroso quale quello dei sessadragoniacensi, che essere troppo creduloni è un pericolo, e di questi tempi occorre responsabilizzarsi.
_ Ma i pidocchi me li ha tirati addosso lei!, continuava a protestare uno che era finito involontariamente dentro la performance e fu subito bielorussizzato.
 
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