NL Economia e Finanza del 22/01: la nostra view (1 Viewer)

reportdiborsa

Forumer attivo
Incapaci per nostra stessa ammissione



Buonasera,



oggi trattiamo una buona notizia che proviene dal rapporto mensile della BCE: la ripresa economica in Europa c’è ed è in corso quasi esclusivamente grazie alla nostra incapacità di produrre ricchezza. Espressa così sembra davvero qualcosa fuori dal mondo e quasi una presa in giro, ma il problema è proprio questo, poiché la BCE ha esposto la sua view sull’economia dell’Area Euro proprio in questi termini, ovviamente utilizzando sottointesi ed espressioni più moderate, ma di fatto il concetto è lo stesso.



Più nello specifico, la BCE afferma che gli indicatori economici, primi tra tutti la produzione e la fiducia, affermano in maniera incontrovertibile una fase nuova espansione per l’economia europea e mondiale. Nel breve periodo quindi, la positività di questa fase trova le sue basi anche sui bilanciati rischi derivanti da una stabilizzazione geo-politica dell’aria Medio Orientale del globo, mentre nel lungo periodo potrebbe solamente essere messa in discussione da rischi riguardanti crescita economica non più sostenibile a causa delle possibili sensibili variazioni delle risorse primarie.



Fin qui i dati positivi per i Mercati Azionari, che quindi si vedono per la prima volta confortati in un inizio di 2004 che era rimasto praticamente sconosciuto agli analisti, se non interpretato in maniera negativa o poco ottimistica.



A seguire, la BCE scrive di suo pugno un’importante pagina economica per la nostra Comunità Europea, poiché nell’analizzare i rapporti di cambio afferma di non essere preoccupata per la forza dell’Euro, poiché di fatto la maggiore domanda estera di beni e servizi avviene anche in presenza di una moneta forte. In pratica, la BCE afferma che l’Euro forte non è un problema, anzi è un bene, poiché non avendo all’interno del nostro sistema economico le basi necessarie per produrre ricchezza, allora si ci deve affidare agli Stati Uniti, che grazie alla loro ripresa economica e alla loro forte domanda, riescono comunque ad aiutare le altre economie del globo. Così l’Euro è di fatto una moneta al servizio del Dollaro poiché, come abbiamo visto nei numeri precedenti, la ripresa economica statunitense è legata a doppio filo dalla svalutazione della moneta e dai tagli alle tasse (per altro non più sostenibili, a detta del FMI, poiché hanno ingigantito enormemente il deficit federale).



Di solito a noi interessa sottolineare tutti gli elementi collegati al Mercato e solo quelli, quindi potevamo anche risparmiarvi l’ultimo paragrafo e limitarci alla buona notizia, ma è altresì vero che bisogna sempre informare e rendere consapevoli tutti di quanto si sta costruendo intorno a loro, perché un domani potremmo vedere i nostri nipoti rinfacciarci l’ottusità nel costruire un sistema economico scadente e basare sopra questo un concetto di Patria.





Esulandoci per un attimo dall’argomento precedente, forniamo qui una risposta a tre o quattro email pervenuteci. La domanda dovrebbe essere comune a molti attenti lettori di questa newsletter (presa da un’unica email perché il concetto è lo stesso):



<<Nel passato recente consigliavate di lasciare perdere i titoli bancari già oltremodo “gonfiati” e dirigerci principalmente su titoli assicurativi e telefonici. Vi ringrazio per il consiglio che mi ha tutelato dagli alti e bassi dei bancari e che mi ha permesso di guadagnare bene con i titoli sopra, ma adesso cosa dovrei fare? Liquidare o tenere?>>



La risposta a questa domanda è semplice quanto schietta: a nostro avviso gli assicurativi sono da liquidare mentre per i telefonici si potrebbe anche rischiare di tenere per target un po’ più ambiziosi.





Ringraziamo tutti per la fiducia che ci dimostrate.
 

Users who are viewing this thread

Alto