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Quando si mettono in discussione persino i punti di riferimento
Buonasera,
stasera parliamo di un caso apparentemente distante dal nostro “universo finanziario”: il caso Adecco.
Adecco è una società elvetica di lavoro interinale che durante il corso di questa settimana ha subito un crollo in Borsa dovuto principalmente alla ammissione di avere <<problemi contabili>> tali da non consentire la pubblicazione del bilancio di esercizio entro i tempi prestabiliti.
Per amore della cronaca il presidente di Adecco, John Bowmer, ha pensato bene di chiarire la posizione della società non specificando meglio quali e dove siano i problemi contabili, ma attaccando noi italiani rivendicando, a suo dire, le profonde differenze tra Parmalat e Adecco e dispregiando la prima come una società di truffatori nemmeno paragonabile al caso di Adecco.
Tutto passabile alla luce della magra figura fatta da noi italiani con la insolvenza delle obbligazioni Parmalat sparse per il mondo, ma è anche vero che se fossero veritiere le affermazioni del direttore finanziario di Adecco, Weber, circa un difetto di forma di alcune procedure e non irregolarità non si capisce perché questi “errori di forma” non abbiano consentito di presentare un bilancio che dovrebbe essere preparato per tempo e quindi con ampia possibilità di correggere il problema prima.
Passi anche la negligenza dei controlli e il lassismo nella pubblicazione dei bilanci, ma se non vi sono irregolarità di nessun genere e quindi nemmeno finanziarie con ammanchi di cassa, perché questo caso ha di fatto azzerato i vertici della filiale nord americana del gruppo? A “cadere sono state le teste” dello stesso direttore finanziario, Felix Weber e dell’amministratore delegato, Julio Arrieta. Sempre per la cronaca la Adecco è finita sotto inchiesta dagli “sceriffi” della SEC.
Comunque, lasciando perdere stucchevoli ripicche basate sul nostro orgoglio nazionale offeso, abbiamo esposto questo caso per un motivo totalmente differente: volevamo analizzare il comportamento ed il ruolo nella vicenda della maggiori società di rating. Come molti sapranno le due maggiori società di rating mondiale sono la Moody’s e la Standard & Poor’s; a tali società spetta il gravoso compito di giudicare tutte le società, stati nazionali e confederazioni di stati del globo che emettono titoli di credito in qualsiasi forma.
Ebbene, prima dello scoppio del caso Adecco tale società figurava con giudizio “Baa2” per Moody’s e “BBB+” per Standard & Poor’s; categorie di giudizio praticamente equivalenti che individuano una società finanziaria con un buon livello di qualità e praticamente sicura per investimenti a breve e medio termine, mentre richiedono “politiche o chiarimenti migliori” per il lungo termine (n.b. sopra i 10 anni) su cui il giudizio è sospeso ed in attesa di maturazione positiva.
A questo punto ci chiediamo come in questo caso sia avvenuto per ordine che:
la società in questione non si sia accorta per tempo delle “incongruenze di forma” nei proprio bilancio;
le autorità di controllo della SEC non abbiano vigilato e prevenuto il problema per tempo, quantomeno richiedendo ufficialmente chiarimenti;
le due maggiori agenzie di rating concordavano perfettamente nell’emettere giudizi totalmente inadeguati, almeno alla luce dei recenti fatti.
Rispetto al caso Parmalat, dove le maggiori agenzie di rating avevano giustamente giudicato come “poco affidabili” le obbligazioni, nel caso Adecco si aggiunge la pressoché totale inaffidabilità di chi oggi emette giudizi di una tale autorità dall’influire pesantemente persino sulle politiche monetarie delle nazioni e che quindi è considerato un punto di riferimento indiscutibile per il mondo finanziario.
Lasciamo a voi ogni opportuna ed ulteriore riflessione.
Titolo da seguire:
TENARIS Last 2,68 € var. giorn. +1,22%: il titolo dopo il forte rally a fine Dicembre che aveva portato il titolo sopra i 3 € ha iniziato una discesa che pare interrotta con la giornata di venerdì con una candela in recupero e volumi alti. Entreremo Lunedì alla eventuale rottura di 2.75 con tp a 2.94 e stop sotto 2.60 in close.
Buonasera,
stasera parliamo di un caso apparentemente distante dal nostro “universo finanziario”: il caso Adecco.
Adecco è una società elvetica di lavoro interinale che durante il corso di questa settimana ha subito un crollo in Borsa dovuto principalmente alla ammissione di avere <<problemi contabili>> tali da non consentire la pubblicazione del bilancio di esercizio entro i tempi prestabiliti.
Per amore della cronaca il presidente di Adecco, John Bowmer, ha pensato bene di chiarire la posizione della società non specificando meglio quali e dove siano i problemi contabili, ma attaccando noi italiani rivendicando, a suo dire, le profonde differenze tra Parmalat e Adecco e dispregiando la prima come una società di truffatori nemmeno paragonabile al caso di Adecco.
Tutto passabile alla luce della magra figura fatta da noi italiani con la insolvenza delle obbligazioni Parmalat sparse per il mondo, ma è anche vero che se fossero veritiere le affermazioni del direttore finanziario di Adecco, Weber, circa un difetto di forma di alcune procedure e non irregolarità non si capisce perché questi “errori di forma” non abbiano consentito di presentare un bilancio che dovrebbe essere preparato per tempo e quindi con ampia possibilità di correggere il problema prima.
Passi anche la negligenza dei controlli e il lassismo nella pubblicazione dei bilanci, ma se non vi sono irregolarità di nessun genere e quindi nemmeno finanziarie con ammanchi di cassa, perché questo caso ha di fatto azzerato i vertici della filiale nord americana del gruppo? A “cadere sono state le teste” dello stesso direttore finanziario, Felix Weber e dell’amministratore delegato, Julio Arrieta. Sempre per la cronaca la Adecco è finita sotto inchiesta dagli “sceriffi” della SEC.
Comunque, lasciando perdere stucchevoli ripicche basate sul nostro orgoglio nazionale offeso, abbiamo esposto questo caso per un motivo totalmente differente: volevamo analizzare il comportamento ed il ruolo nella vicenda della maggiori società di rating. Come molti sapranno le due maggiori società di rating mondiale sono la Moody’s e la Standard & Poor’s; a tali società spetta il gravoso compito di giudicare tutte le società, stati nazionali e confederazioni di stati del globo che emettono titoli di credito in qualsiasi forma.
Ebbene, prima dello scoppio del caso Adecco tale società figurava con giudizio “Baa2” per Moody’s e “BBB+” per Standard & Poor’s; categorie di giudizio praticamente equivalenti che individuano una società finanziaria con un buon livello di qualità e praticamente sicura per investimenti a breve e medio termine, mentre richiedono “politiche o chiarimenti migliori” per il lungo termine (n.b. sopra i 10 anni) su cui il giudizio è sospeso ed in attesa di maturazione positiva.
A questo punto ci chiediamo come in questo caso sia avvenuto per ordine che:
la società in questione non si sia accorta per tempo delle “incongruenze di forma” nei proprio bilancio;
le autorità di controllo della SEC non abbiano vigilato e prevenuto il problema per tempo, quantomeno richiedendo ufficialmente chiarimenti;
le due maggiori agenzie di rating concordavano perfettamente nell’emettere giudizi totalmente inadeguati, almeno alla luce dei recenti fatti.
Rispetto al caso Parmalat, dove le maggiori agenzie di rating avevano giustamente giudicato come “poco affidabili” le obbligazioni, nel caso Adecco si aggiunge la pressoché totale inaffidabilità di chi oggi emette giudizi di una tale autorità dall’influire pesantemente persino sulle politiche monetarie delle nazioni e che quindi è considerato un punto di riferimento indiscutibile per il mondo finanziario.
Lasciamo a voi ogni opportuna ed ulteriore riflessione.
Titolo da seguire:
TENARIS Last 2,68 € var. giorn. +1,22%: il titolo dopo il forte rally a fine Dicembre che aveva portato il titolo sopra i 3 € ha iniziato una discesa che pare interrotta con la giornata di venerdì con una candela in recupero e volumi alti. Entreremo Lunedì alla eventuale rottura di 2.75 con tp a 2.94 e stop sotto 2.60 in close.