NL Economia e Finanza del 11/1: la nostra view (1 Viewer)

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Buonasera,



oggi trattiamo alcuni temi tratti dalle varie email che ci arrivano dai nostri iscritti, sperando in questo modo di fare cosa gradita a tutti.



Molti di voi ci chiedono consigli sulle società energetiche, facendo rilevare che il poderoso incremento del prezzo del greggio dovrebbe favorire titoli quali ENI o ERG. In realtà l’evoluzione del settore è problematica, poiché se è vero che si tratta di società con bilanci fortemente stagionalizzati in cui soprattutto per ENI il primo trimestre assume un peso quasi decisivo per i bilanci di fine esercizio, è anche vero che le prospettive future vedono gli analisti concordi verso un più che consistente ribasso del prezzo del brent nel corso del 2004.



Il rialzo dei prezzi di questi ultimi giorni è praticamente legato a solo due fattori contingenti: la fine del conflitto irakeno, che ha comportato una il ridimensionamento del livello delle scorte di greggio degli USA e quindi un loro riaffacciarsi sul Mercato solo di recente, con acquisti consistenti e la concomitanza di una stagione invernale molto fredda sia nel nord Europa sia soprattutto negli Stati Uniti. Questi due fattori hanno fatto schizzare i prezzi del barile ben sopra i 33 dollari e provocato il rialzo dei titoli energetici.



Purtroppo le prospettive non sono rosee, perché il cartello OPEC è pressato da due fattori negativi:



il ribasso del dollaro che “impoverisce” le economie dei Paesi membri, in quanto vendono ricchezza nazionale in dollari ma importano da Europa e Giappone in Euro e Yen;
la notevole quota di Mercato conquistata dai Paesi non OPEC, prima tra tutti la Russia, che è passata in pochi anni da una produzione di 1,5 milioni di barili al giorno agli attuali 8,5 milioni di barili giornalieri; di conseguenza i Paesi OPEC hanno dovuto ridimensionare leggermente la loro produzione, rispettando più fedelmente i vincoli imposti dalla loro comunità; basta pensare che l’Arabia Saudita, primo incontrastato estrattore mondiale di petrolio e leader dell’OPEC è stata di fatto superata dalla Russia nel numero di barili estratti.


A tutto questo si deve aggiungere l’incognita Iraq, che in regime di embargo riusciva ad esportare 1,5 milioni di barili al giorno e che ha ancora tempi incogniti per sfruttare appieno la sua piena capacità estrattiva. Ovviamente l’Iraq è una “bomba a tempo” per i prezzi del brent, poiché essendo un Paese da ricostruire non ha ancora i mezzi tecnici per migliorare la propria capacità estrattiva ma ha anche un estremo bisogno di risorse finanziarie che possono provenire solo dall’esportazione della prima e forse al momento unica vera ricchezza nazionale.



Comunque sul breve e medio termine noi siamo positivi su ENI, ma non ai prezzi attuali, perché pensiamo che debba essere accumulata tra i 14,00 € e i 14,25 €, anche per puntare ai 16,80/17,00 €. Su ERG siamo molto più prudenti, perché si tratta di un titolo maggiormente volatile con movimenti molto più accentuati, quasi un iperbolico di ENI dal punto di vista grafico e comunque non strettamente legato alla stagionalità dei bilanci ed al prezzo del petrolio come ENI; quindi preferiamo ENI ad ERG.



Concordiamo con il resto degli analisti nell’avere un occhio di riguardo per i titoli TELECOM fino ad ora sottovalutati dalla ripresa dei corsi azionari, tuttavia anteponiamo a questa nostra preferenza il discorso sui listini azionari esposto più di una volta alla fine del precedente anno. Sconsigliamo di seguire le “mode” del momento, quindi non investire su titoli quali Centrale del Latte che è esplosa negli ultimi giorni su rumors (badate bene rumors e non notizie) riguardanti un concreto interessamento del management agli asset della Parmalat qualora dovessero essere liquidati. E’ una eventualità ancora troppo lontana ed il titolo si potrebbe sgonfiare una volta terminata la propulsione speculativa.



Infine rispondiamo a chi ci chiedeva consigli (utili per tutti, anche per trader senza esperienza) per letture che potessero aiutare nell’investimento azionario:





Autore: R. Di Lorenzo
Titolo: Guadagnare in Borsa con l'analisi tecnica
Editore: Il Sole 24 Ore Libri (1992)

Autore: M. J. Pring
Titolo: Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari

Editore: McGraw-Hill (1989)
 

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