"NIENTE" PER UNA DONNA NON E' UNA PAROLA... E' UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
:d:
Buona settimana a tutti :)
Da domani sarò a pedalare sue è giù per l'Isola d'Elba :hua:
Penso che i mercati possano fare a meno di me per qualche giorno :p
In attesa di qualche foto con il mare :d:... vi lascio ancora una montagna :)

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Val

Torniamo alla LIRA
Questi sono i veri problemi che angosciano migliaia di famiglie, ma nessuno muove un dito, anzi, si depenalizzano i reati

«Welcome to Quarti».
Il benvenuto in via Quarti, un budello di stradine su cui si affacciano sette palazzi Aler, tra i quartieri di Baggio e Quinto Romano, è di un murale colorato.
Pupazzi e oggetti sorridenti che però fanno a pugni con tutto il resto.
Con facciate scrostate, ciuffi d’erba sopra le grondaie, allacciamenti elettrici fai-da-te, portoni sempre aperti,
gruppi di persone che come sentinelle si accorgono degli «intrusi» e spargono la voce, spazzatura che inghiotte ogni angolo.
Pure quello del murale, dove una montagna (vera) di vecchi mobili, masserizie e stracci cresce sotto un telefono disegnato sulla parete,
che sorridente comunica il numero per la raccolta gratuita dell’immondizia.
Una beffa.
Ecco, un’immagine che rappresenta come vanno le cose in via Quarti, stretta tra la rotonda di via Scanini, capolinea del bus 67, e una porzione del parco delle Cave.
Un mondo a sé che racchiude circa 450 famiglie, separato dal centro città da oltre un’ora di viaggio sui mezzi pubblici.
Di cui la città si accorge solo quando «capita qualcosa», e solitamente di brutto.

Come giovedì scorso, quando una bomba carta è esplosa all’alba, al secondo piano del civico 40, danneggiando lievemente il muro e la porta dell’ascensore.
A distanza di tre giorni, nessuno sembra farci caso. Come se quello fosse un problema tra i tanti.
«Affari tra pusher, forse un’intimidazione perché uno non pagava l’altro», azzarda un cittadino che chiede l’anonimato. E sono in tanti a chiederlo.

«Sono già stato minacciato», «mi hanno sfondato la porta di casa», «mi hanno bucato le ruote della macchina», il ritornello.
Ma chi? «I criminali». «I troppi incivili». «Prepotenti che spadroneggiano e che occupano pure case».

Un inquilino mostra due alloggi: «Sono di inquilini anziani, ora in ospedale o in casa di riposo. Ecco: sono stati occupati».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Qualche mese fa avevo già messo l'articolo di riferimento per questi lavori, ora risalta fuori la polemica.
Mi chiedo. E' mai possibile che in Italia, chi ha il potere di verificare, verifica solo quello che vuole verificare ? :mumble: :-?

Pastorella ed una manciata dei «suoi» sono al cospetto del «gotha» della ricostruzione marchigiana:
l'ingegner Cesare Spuri, responsabile dell'ufficio per la ricostruzione nelle Marche,
Angelo Sciapichetti, assessore regionale alla protezione civile, e
David Piccinini, capo dipartimento della protezione civile regionale.

Pastorella esordisce, subito, con una domanda diretta:
«Abbiamo saputo che avete incontrato la commissione dei garanti che gestisce i soldi degli sms solidali, ci dite come intendete utilizzarli? ».

Non crede alle sue orecchie quando scopre che
«l'input politico è stato molto chiaro, le Marche hanno scelto».
E lo hanno fatto per conto loro, infischiandosene delle finalità solidali, l'obiettivo prosegue a chiare lettere Spuri è:

«Dare valore aggiunto al turismo».

I passaggi di questa conversazione sono stati meticolosamente trascritti dallo stessi Pastorella che, ora, ha deciso di tirarli fuori.
Nasce così la folle idea di tradire la fiducia degli italiani e usare il paniere delle donazioni per costruire una pista ciclabile.

«Invece di pensare al futuro del turismo tuona Pastorella perché non pensate nell'immediato a chi si trova nei guai e non gli date una mano anziché fare piste ciclabili?».
Ed uno di quelli che è dalla parte dei comitati gli fa eco:
«Questi sono soldi destinati ai terremotati, gente che ha perso casa e non ha più futuro, gli italiani li hanno donati per loro. Come ve lo devo dire, mi devo dar fuoco?».

La ciclovia, spiega oggi Pastorella, «Siamo riusciti a boicottala ma non abbiamo potuto far nulla per fermare l'ammodernamento della Valdaso».
Che dire, invece, del recupero da 3 milioni della grotta sudatoria di Aquasanta Terme?
Ai terremotati verrà dato in omaggio un carnet di ingressi?

Per non parlare della costruzione di «due nuovi centri commerciali dove verranno delocalizzati i vecchi negozi».
Per chi ha perso l'attività sarà una boccata d'ossigeno «ma per il ripristino del commercio esistono già dei fondi ad hoc, perché usare quelli degli sms?».

Così facendo, infatti, si levano risorse a chi non ne ha. «Avrebbero dovuto effettuare dei versamenti diretti agli artigiani».
Ma un'idea simile «cozzerebbe con la cattiva abitudine di destinare risorse agli habitué degli appalti».

Questo spiegherebbe perché «si è preferito finanziare opere inevitabilmente assegnate a grosse società a scapito delle piccole imprese locali».

Insomma, il sisma del 1997 sembra non averci insegnato nulla:
«All'epoca vennero concesse commesse a cooperative e grosse aziende del sud che hanno subappaltato
alle imprese locali strozzandole e generando un abbassamento della qualità del lavoro».

Un giochetto che conoscono bene in Centro Italia, soprattutto quelli che vivono nelle «casette».
«La commessa è stata assegnata alla solita coop rossa, sono costate 2 mila euro circa al metro quadro e già ci piove dentro».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ahahahahahahahah

Ha perso il Milan,
ha perso Fognini,
ha perso Kyrgios.
Dovi
ha sofferto,
Renzi
è tornato a parlare,
la Lombardi l’hanno candidata sul serio.

E Gozi mi ha rubato il muesli. Se ieri andavo direttamente affanculo, mi divertivo di più. A lunedì.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ma questo è il futuro ? Ma - sinceramente - è quello che vogliamo ?

.................ho rimesso in pista la mia Alfetta ...............

Macchine che prendono il controllo di altre macchine.
O meglio, ma forse anche peggio, malintenzionati che seduti tranquillamente dietro a una scrivania premono sull’acceleratore o sul freno.
Connettività
in auto signifca anche esporsi a questi pericoli, perché tutta l’infrastruttura su cui poggia l’auto connessa oggi
(e quella a guida autonoma domani) è fatta di reti, che autorizzano lo stesso protocollo.
Lo stesso linguaggio del web, insomma.
Wide Area Network, LTE e 5G: nuovi canali che fanno la felicità di hacker e affini, come la volpe in un pollaio.

Perché gli permettono di accedere non solo ai comandi di un’auto, ma anche al suo sistema di infotainment.
E, allargando il discorso, pure alle infrastrutture che con i veicoli dialogano: immaginate un semaforo che “dice” di passare tranquillamente, nonostante sia rosso…
 

Val

Torniamo alla LIRA
Non so il perchè , oggi quello che leggo mi fa ridere

ROMA – Elezioni, Germania dove il 33 per cento ottenuto dalla Cdu di Angela Merkel è vissuto, valutato, raccontato come una mezza sconfitta
(la stampa italiana per predisposizione ormai naturale al gonfiaggio ci mette il carico da undici e leva o decisamente lima il “mezza” nei suoi racconti e resoconti).

Elezioni, Italia dove alle prossime il 30 per cento sarà per chi ci arriva un mezzo trionfo.
E come tale, trionfo, sarà vissuto, valutato, raccontato. Sempre se qualcuno ci arriva al 30 per cento.

Strana matematica elettorale un po’ sghemba dove a seconda dei confini nazionali i numeri valgono e pesano in maniera diversa.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Milan, Fassone furioso dopo ko con Sampdoria. Rischia Montella, contattato Mazzarri

“Davanti ad avversari più attrezzati il Milan non riesce a fare la partita? Non so se sia una questione di avversario di maggiore livello”, ha spiegato Fassone. “Credo che la Sampdoria non sia dello stesso livello del Milan, sono un uomo di numeri e quindi so che la Sampdoria ha un fatturato che è un terzo del nostro e stipendiche sono un terzo dei nostri, è diversa la Sampdoria dalla Lazio. Il Milan è più forte della Sampdoria e deve approcciare queste partite con uno spirito diverso”.

“Quanto tempo ci siamo dati per vedere il vero Milan? Certamente ci aspettavamo degli ostacoli
e certamente ci aspettiamo che i primi sei mesi siano più complessi dei secondi sei mesi, per tutte le ragioni che abbiamo spiegato più volte.
La squadra è molto giovane, è in costruzione, molti giocatori sono nuovi e devono apprendere e imparare a giocare insieme,
quindi sapevamo e siamo preparati al fatto che questi ostacoli ci siano, ci si presenteranno davanti e la seconda parte del cammino in teoria dovrebbe essere più semplice”.

Intanto si stanno già spargendo voci incontrollate sui social: Fassone avrebbe contattato Walter Mazzarri, con cui aveva lavorato all’Inter, nel caso di eventuale esonero di Montella.
 

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