NIENTE CAMBIA SE NON CAMBI NIENTE (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Averne qui uno che capisce.....

Lo ha veramente detto.

Trump ha effettivamente detto che “L’Italia starebbe molto meglio fuori dall’Unione Europea, ma se vogliono restare…”.

Questo è avvenuto durante una interessante intervista di Nigel Farage a Donald Trump sulla radia di informazione britanica LBC.

Il tema principale della conversazione era la Brexit, soprattutto la conclusione di un accordo di libero scambio fra Regno Unito e USA,
che, secondo Trump , condurrà ad una moltiplicazione di quattro o cinque volte dell’interscambio commerciale ra le due parti.

Quindi Trump Parla anche dell’Italia

No , noi stiamo parlando di commercio, il vostro interscambio commerciale potrebbe essere quattro o cinque volte maggiore rispetto ad ora,
e questo renderebbe la vostra nazione molto più grande economicamente rispetto a quanto è ora, perchè siete tenuti indietro dall’Unione Europea,
e lo stesso accade ad altre nazioni nell’Unione Europea, cioè la tua nazione,
l’Italia ed altri stati farebbero francamente molto meglio senza l’Unione Europea, ma se vogliono un’unione va bene
“.

Quindi Trump dice esplicitamente che per l’Italia la UE è un elemento dannoso, ed anzi giunge al limite di far capire
che potrebbe esserci un accordo commerciale particolare se l’Italia uscisse dalla UE, come per il Regno Unito.

Comunque l’intervista è tutta molto interessante anche per altri temi quali:

  • Trump si augura un’alleanza fra Farage e Jonhson;
  • Trump critica fortemente Corbyn, prima irridendolo per la sua assenza durante la visita ufficiale, sia perchè viene definito un “Male” per il Regno Unito;
  • Parla di Megan Marklee dei suoi rapporti con la stampa;
  • parla dell’ISIS, della morte di Al Baghadi,
  • Parla della sua rielezione nel 2020.
Un’intervista molto interessante, con molto aspetti che riguardano la politica internazionale,quindi i media italiani non ne parleranno.
 

Val

Torniamo alla LIRA
..prima di Trump fu la banca d'affari JP Morgan da dirci per prima SE L'ITALIA ESCE DALL'EURO DIVENTA FORTISSIMA!
ma l'italiano medio è troppo innamorato della propria povertà per rinunciare ad un logo su una moneta: "è così carino da guardare...."
 

Val

Torniamo alla LIRA
Alla fine, Halloween passa, per fortuna.......

Al di là di ogni forma di commercializzazione delle tradizioni bisognerebbe che i popoli recuperassero le proprie tradizioni,
lo dico per la salute mentale delle persone, questa festa è in realtà collegata alla fine dell'inverno,
quando tutti i popoli si fermavano e celebravano, ognuno con i propri particolari riti,
un momento che universalmente era pregno di significati non banali, se i celti festeggiavano con i fuochi ‘All Hallows’Eve’, c
he significa di ‘Notte di tutti gli spiriti sacri’, a Roma la festività corrispondente era quella dei Saturnalia,
nome diverso ma molto vicino il senso, così come in India si celebra il Diwali, una festa stagionale che segna l’avvento della stagione fredda.

Ma queste feste erano in uso quando l'Uomo era e si sentiva parte della Natura, poi sono arrivati i judei-cristiani
e hanno reciso quel fondamentale legame, fagocitando e trasformando un'usanza universale assolutamente utile ed importante,
che univa ogni individuo come parte del proprio popolo, poi è arrivato il capitalismo e ci ha voluto fare un guadagno,
ahi quanto ci siamo allontanati dalle nostre autentiche radici di uomini naturali.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Nel gergo tristemente diffusosi durante il crack della banche popolari venete
le operazioni “Baciate” sono quelle operazioni un cui un finanziamento concesso ad un privato
o ad una azienda vedevano come contraltare l’acquisto delle azioni della banca stessa.

Praticamente si trattava di operazioni con le quali la banca finanziava acquisti del proprio capitale.

Ora il governo del Principe Mohamad bin Salman ha deciso, in vista della quotazione in borsa della società petrolifera statale Aramco,
di togliere i limiti imposti alle banche per i prestiti ai cittadini del Regno, così come riportato da Bloomberg.

Questo permetterà quindi ai cittadini di mostrare la propria lealtà al Principe ed alla Monarchia investendo
anche grosse quantità di denaro della società neoquotata che è attesa essere un grande affare,
o almeno così spera il governo perchè il range di valori azionari possibili è molto ampio.





Come vediamo i punti di vista sono estremamente diversi:
la quotazione può essere un disastro o un successo, a seconda del valore che verrà a realizzarsi.

Ecco spiegati gli sforzi del governo per assicurarsi che almeno sul mercato interno vi sia un grosso successo con il maggior capitale possibile sottoscritto dai cittadini.

Nella visione pubblica è anche un modo per ridistribuire l’enorme ricchezza sinora detenuta in pochissime mani.

Se invece si volesse essere cattivi si potrebbe dire che è una grandissima operazione baciata
dove si sono invitate la banche a finanziare i cittadini affinchè acquistassero le azioni per mantenerne alto il prezzo.

Un problema potrebbe sorgere, per clienti e banche, se la società non rispettasse le aspettative.

Quest’operazione segue un’altra con la quale il governo ha cercato di invitare i cittadini molto benestanti a sottoscrivere la IPO in modo abbondante,
e si tratta di un genere di inviti che è meglio non sottovalutare in Arabia.

Questo è anche necessario vista la difficoltà nell’effettuare questo tipo di operazioni quest’anno,
soprattutto dopo il fallimento della IPO di WeWork che, da solo, richiederebbe un libro.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Personalmente ritengo che "zecca" abbia un altro significato, ma se devo dirla sino in fondo......ma va a ca....

Lilli Gruber a La7 apre un altro fronte di polemica dopo quello sul testosterone.
La conduttrice de La7 stavolta va alla guerra delle parole.
Ospite del suo compagno di emittente, Corrado Formigli, impartisce il suo sermoncino quotidiano.
E attacca i leader che usano linguaggi a suo dire violenti.

“Trovo intollerabile lo sdoganamento del linguaggio violento” “La politica dei demagoghi e dei populisti porta a un imbarbarimento del linguaggio.
I leader politici sono responsabili della violenza. Quando Salvini ha chiamato Carola Rackete “zecca”,
chi ha letto i libri di storia lo sa… gli ebrei venivano definiti zecche.
La violenza non può che portare violenza. Dobbiamo essere fermissimi”.

Insomma, il termine “zecca”, va bandito dal linguaggio dei leader politici.
 

Val

Torniamo alla LIRA
La manovra che si appresta a varare il governo giallorosso ha un obiettivo chiaro: contrastare l'evasione.

E il fine a quanto pare giustifica i mezzi. Infatti la lotta ai «furbetti» sarà considerata di «rilevante interesse pubblico».

Dietro questa semplice espressione si cela una vera e propria «repressione» del diritto alla privacy dei cittadini.

Infatti i contribuenti in caso di contenzioso non potranno esercitare i diritti elementari come la richiesta di accesso ai dati o il ricorso in caso di sviste o violazioni palesi del diritto alla privacy.

Ma spieghiamoci meglio.

Il Fisco userà insieme alla Guardia di Finanza tutti quei dati contenuti nell'archivio dei rapporti finanziari utili per il contrasto alle attività di evasione.
Tutto ciò avverrà con l'uso di un codice collegato ad ogni contribuente che di fatto andrà a sostituire il codice fiscale.
Una vera e propria «criptazione» dei dati, come ricorda Italia Oggi, che in teoria dovrebbe dare mano libera al Fisco
per evitare ricorsi da parte del contribuente di informazioni «riservate». Ma qui c'è un aspetto da chiarire.

Sia il Garante della privacy che il Consiglio di Stato hanno già criticato in modo forte le procedure usate per i controlli di questo tipo.
Da qui è arrivata un'indicazione alle autorità che monitorano i contribuenti:
le modalità con cui vengono selezionati i profili a rischio evasione devono essere esplicitate in caso di contraddittorio con il singolo contribuente.
Il tutto per consentire ad un giudice di individuare tutti i passaggi eseguiti dall'algoritmo usato per portare avanti i controlli e le verifiche sul profilo a rischio evasione.
L'anonimato e il codice alfanumerico non sono sufficienti per limitare il diritto alla privacy.

Per il momento però la direzione indicata in manovra è quella di dare il via ad una lotta senza quartiere agli evasori sacrificando anche alcuni diritti.

«L'Agenzia delle Entrate - spiega a il Giornale - ha già ampi margini di manovra per incrociare i dati dei contribuenti al fine di far emergere eventuali evasioni fiscali.
Questo ulteriore escamotage rappresenta la volontà di chi governa di voler controllare con qualsiasi mezzo i cittadini, limitando il loro diritto di difesa,
il tutto mascherato con la necessità di ridurre l'evasione fiscale. Non credo che la lotta all'evasione sia paragonabile ad attività criminali che,
in casi particolari, possano giustificare un'intromissione nella vita privata dei cittadini. Ritengo che l'iniziativa del governo riduca la normativa sulla privacy lettera morta».

In questo contesto poi va sottolineato anche un altro aspetto: i tempi per i controlli saranno dilatati
per permettere una verifica più accurata delle spese, del reddito e dei movimenti del presunto evasore.

Un segnale arriva dal monitoraggio delle fatture elettroniche: resteranno nel mirino per 8 anni.

Inoltre le Entrate non controlleranno più solo i dati tributari, accenderanno un faro anche su tutte le informazioni che riguardano il singolo prodotto (
natura, provenienza, qualità) e le informazioni contrattuali scambiati tra cliente e fornitore.

Il tutto in un lasso di tempo che non lascia scampo al contribuente rimasto imbrigliato nella rete del Fisco.

Insomma col piano anti-nero dei giallorossi le tasche e i portafogli saranno spalancati davanti all'occhio vigile del «grande fratello fiscale».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Nei valori di borsa USA, soprattutto nel SP 500 , che ora prendiamo in analisi, si sta producendo un curioso e pericoloso fenomeno che proponiamo alla vostra attenzione.

Mentre le quotazioni dei titoli si stanno alzando, al contrario gli utili delle medesime azioni stanno calando.



Tutto questo è apparentemente insensato: se i profitti ante imposte scendono (linea punteggiata blu) il corso dei titoli dovrebbe scendere.

Tra l’altro questa biforcazione ha delle radici profonde, legata sia al fatturato, sia agli utili ed a carattere mondiale.

In questo grafico vediamo i ricavi e gli utili delle società SP 500 (in Blu Scur0) di quelle che producono principalmente per il mercato interno (colore azzurro)
o principalmente per il mercato internazionale (colore verde)



Come vediamo se le società che producono per il mercato interno USA vedono un buon amento degli utili e del fatturato,
quelle che operano sul mercato internazionale invece stanno subendo un forte rallentamento sia nel fatturato, sia negli utili.

Gli USA non sono immuni a quello che succede economicamente nel mondo e, anche se il mercato interno tira molto forte
e ci sono stati ottimi risultati sul piano dell’occupazione, le multinazionali hanno delle difficoltà.

Poi c’è il problema delle aziende che importano componenti dalla Cina.

In questo caos il caso degli utili è anche dovuto all’entità dei dazi che le aziende devono pagare per importare da Pechino.



Le aziende con catene logistiche che si estendono sino alla cina hanno pagato 34 miliardi di dazi e questo inizia a pesare non solo sui costi finali, ma anche sugli utili aziendali stessi.

Siamo ad un culmine azionario o è possibile ancora una crescita ?

Se i tassi USA scenderanno nel 2020 c’è la possibilità che questo andamento rialzista possa proseguire, ma per poco.

Se invece la FED proseguirà con la prudenza allora prima o poi la contraddizione quotazioni-utili verrà al pettine.
 

Val

Torniamo alla LIRA
?? dicono che bisogna leggere di tutto, per capire ?? :fiu: :-?:-?

Fantastico il parallelo fra la Bibbia che fa partire la storia umana da una espulsione dal paradiso con una condanna eterna al dolore, alla fatica e alla precarietà
e il vangelo gnostico che basa la creazione su successive risate di Dio.

Riflettere in questo modo sulla salute, sui segnali del corpo che vanno capiti e non repressi da farmaci, è un approccio assolutamente rivoluzionario.

Ovviamente per la medicina classica, che ormai è diventata un front office dell’industria medica e farmaceutica,
questo approccio è fantascienza e sicuramente verrà denigrato e escluso da qualunque percorso di ricerca ufficiale.

Anzi c’è una regolare repressione della libertà individuali (compresa la libertà di scegliersi il proprio percorso di cura)
e libri come “la fabbrica dei malati” del giornalista Pamio è assolutamente devastante perché squarcia la cappa che è stata calata sui “protocolli sanitari”
ormai imposti in modo spietato ma assolutamente funzionale alla produzione di profitto per il sistema economico che sovrasta la sanità ormai in tutto il pianeta.

“IL PARADIGMA DELLA GIOIA CHE E’ IL GARANTE DELLA NOSTRA SALUTE”

Una frase che prospetta un nuovo mezzo, un nuovo mondo in cui il “MINISTERO DELLA PAURA” su cui si basa il potere Politico
e a cascata quello economico cui deve essere rimessa la “museruola” della Costituzione Economica e ripartire dai fondamentali della vita e delle esigenze umana.

“Le malattie sono soggettive” e bisogna personalizzare la cura per eliminare le cause o il blocco psicologico che ha creato le premesse perché si arrivi alla malattia.

Veramente eccezionale la pacatezza con cui questa coppia porta avanti da decenni una riflessione sulla salute e la malattia,
su come si deve esplorare la malattia come segnale del corpo che chiede un cambio di vita, di abitudini, di atteggiamento verso la vita.

PENSIERO, EMOZIONI, RELAZIONI, SPIRITO E CORPO = METODO P.E.R.S.C.

Per riattivare la naturale capacità del corpo umano di autoguarigione e di ripristinare gli equilibri corporei e ambientali.

“Epigenetica è la nuova scienza che dimostra come i pensieri e le emozioni creano la realtà fisica.”

L’essenza della materia è energia “solidificata” (lo dicono le ricerche scientifiche più avanzate),
una quantità mostruosa di energia ( E=MC al quadrato, la famosa formula di Einstein in cui l’energia
è uguale alla massa per il quadrato della velocità della luce, cioè 30.000.000.000, una cifra colossale di energia)
che viene canalizzata proprio dai pensieri e dalle emozioni.

Un picco assoluto di filosofia pura, intesa come amore per la Conoscenza.

Ne consegue la conoscenza di come ci ingannano per annichilirci a nostra insaputa:

Incanalare l’energia facendo credere alle masse di avere autodeterminazione nell’uso della propria energia, di essere liberi,
ma si tratta solo di libertà individuale, mentre a livello collettivo i singoli man mano ridiventano SERVI DELLA GLEBA del neoliberismo imperante.
Creando un ologramma di democrazia che maschera la reale dittatura.

Questo è stato il diabolico colpo di genio dell’élites dominante.

Quindi la “rivoluzione” deve essere innanzi tutto culturale.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Un amico, ottimo analista finanziario, mi ha mandato alcuni dati interessanti circa i derivati di Deutsche Bank
che ritengo siano utili per valutare se un certo andamento rientri nell’ambito della normalità o meno.

L’interesse di DB per il settore dei derivati ha una storia ormai lunga.
Sono quindici anni che la banca tedesca è impegnata sotto questo punto di vista, con una ricaduta molto variabile nel tempo.

Iniziamo a presentare come si sono evoluti i derivati nel tempo:



Vi è stata un’esplosione di questo tipo di prodotti finanziari proprio a cavallo della Grande Crisi Finanziaria del 2007.
Dopo un culmine nel 2011 vi è stata una progressiva stabilizzazione.

Negli anni dal 2007 ad oggi è successo, veramente, di tutto: la crisi finanziaria del 2007-2008, la crisi del debito europeo,
la ripresa della globalizzazione, il QE della BCE, la fine del QE della FEDla crisi del debito dei paesi emergenti.

Ci sono stati molti eventi e qusti avrebbero dovuto colpire la redditività dei contratti derivati.

Come è andata la redditività di questo settore per la DB?



Come vediamo c’è stato un andamento negativo, o fortemente negativo sino al 2007.

Poi la crisi ha portato un forte ritorno: evidentemente la Banca aveva scommesso sulla crisi e se ne è fortemente avvantaggiata, guadagnando 43 miliardi nel 2008.

Dopo alcune oscillazioni dal 2011 invece c’è stata una stabilizzazione sui 20 miliardi di utile.

Questo è molto peculiare: un settore basato su quelle che sono delle scommesse finanziarie, o delle assicurazioni date a valori finanziari,
nella migliore delle ipotesi, dovrebbe essere sensibile alle fluttuazioni del’economia mondiale, e ne abbiamo avute negli ultimi 10 anni.

Invece abbiamo una notevole costanza. Questo può essere spiegato in due modi:

  • il desk, l’ufficio, è molto bravo e riesce ad equilibrare i diversi derivati in modo che si compensino l’un l’altro;

  • qualcuno è particolarmente bravo nella valutazione dei contratti in modo tale che, contabilmente, risultino annualmente utili adeguati.
Un motivo in più per prestare attenzione ai bilanci , soprattutto quando riguardano le contabilizzazioni dei contratti derivati….
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il governo del Movimento Cinque Stelle è un governo dei “NO”(che spesso diventano si per motivi di forza maggiore…) .

No alla TAV, ma poi si fa,

no allaTAP, ma poi si fa,

chiudiamo Taranto, ma poi la cediamo al privato, salvo sabotare l’accordo,

no alla Gronda a Genova, ma poi mandiamo le auto in centro città (la cosa meno intelligente del mondo…).

Ora il ministro dell’Ambiente, Costa, si vanta di aver bloccato l’ampliamento di Fiumicino.



In questa risposta, in cui si vanta di aver “Tutelato le zone umide alla foce del Tevere” si mescolano le superficialità del nostro governo:

  • il progetto è stato presentato per il parere nel 2017, e ci sono voluti due anni per dare un parere e dire NO.
  • La palude si è formata in questi due anni o c’era prima? Perchè se era preesistente potevano dire NO il giorno dopo….

  • dire NO è la cosa più facile del mondo. Caro ministro, dove si fa l’aeroporto di Roma? La facciamo sull’Aventino?
Perchè la tutela delle aree umide è importante, ma trovare delle soluzioni lo è di più.

Il ministro Costa fa presto a fare “Mister No”, perchè poi i problemi si vengono a scaricare sui cittadini,mica su di lui.

Un po’ come per il problema dell’immondizia: senza impianti di riciclaggio e senza termovalorizzazione o discariche,
perchè nessuna soluzione va bene, l’immondizia rimane per le strade di Roma.

In realtà dietro il problema Costa c’è poi un secondo problema: Aeroporti di Roma.

Gli Aeroporti, beni di utilità pubblica, dovrebbero essere DELLO STATO, non dei privati che, fra l’altro, ne ricavano un utile strabordante.

Il Reddito Operativo di ADR è stato del 45% nel 2018.

Ogni euro di diritti aeroportuali, 48 sono andati ad azionisti e creditori.

Una utile ENORME, ma il problema è la “Zona Umida”, non il ladrocinio autorizzato da parte di Atlantia, non casualmente proprietaria ANCHE di ADR.

Che, non dovendo fare neppure investimenti, guadagnerà anche di più.
 

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