''Nick 'o mericano'' (1 Viewer)

breznev

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Chi è Nicola Cosentino detto ''Nick 'o mericano''

Per i magistrati è il "referente nazionale" del clan camorrista dei Casalesi.

Nicola Cosentino, detto “Nick ’o mericano”, dopo Marcello Dell’Utri è l’esponente politico più “impresentabile” del Pdl. Nato nel 1959 a Casal di Principe, ha infatti come cognata Mirella Russo, sorella del boss dei casalesi Giuseppe Russo (detto Peppe O’ Padrino), che sta scontando un ergastolo per omicidio e associazione mafiosa. Un’altra cognata è invece figlia del boss Costantino Diana, ora deceduto.

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“È il referente nazionale del clan dei casalesi”


Ma a parte le parentele “scomode”, la candidatura di Cosentino imbarazza il Pdl per le numerose inchieste che lo coinvolgono. In una delle quali il giudice Egle Pilla, lo ha definito il “referente nazionale” del clan dei Casalesi, anche se alla sua conferenza stampa, dopo l'esclusione dalle liste Pdl, è stato accolto come una rockstar.


L’ultimo “salvataggio”

Così la maggioranza Pdl-Lega ha dovuto salvare per ben due volte l’ex sottosegretario all’Economia del governo Berlusconi dalla richiesta d’arresto inoltrata dai magistrati.
Il 10 gennaio 2012, grazie ai voti della Lega, la Giunta approva la richiesta d'arresto della direzione distrettuale antimafia di Napoli che passa dunque all’esame della Camera. Ma due giorni dopo nega l'autorizzazione per l’arresto di Cosentino.


La prima volta nel 2009

Anche nel 2009 il Parlamento evitò l’arresto di Cosentino. Allora era accusato dall’imprenditore Gaetano Vassallo, reo confesso, di concorso nello smaltimento illegale di rifiuti tossici attraverso la società Eco4. I magistrati inviarono alla Camera una richiesta d’arresto per Cosentino con l’accusa concorso esterno in associazione camorristica.
Ma la Giunta per le autorizzazioni a procedere a negò il permesso.


“Rafforza le attività del gruppo camorrista”

Questo il testo del mandato di arresto: “Cosentino contribuiva con continuità e stabilità, sin dagli anni ’90, a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista che faceva capo alle famiglie Bidognetti e Schiavone, dal quale sodalizio riceveva puntuale sostegno elettorale [...] creando e co-gestendo monopoli d’impresa in attività controllate dalle famiglie mafiose, quali l’Eco4 spa, e nella quale Cosentino esercitava il reale potere direttivo e di gestione, consentendo lo stabile reimpiego dei proventi illeciti, sfruttando dette attività di impresa per scopi elettorali”.


L’inchiesta P2

Un'altra inchiesta che ha invece coinvolto Cosentino è quella relativa alla nuova P2, dalla quale il politico campano avrebbe ottenuto un appoggio per la candidatura a governatore della regione Campania. Ma quando la nuova P2 venne scoperta, il candidato del centrodestra fu Stefano Caldoro e Nicola Cosentino fu costretto a dimettersi da Sottosegretario all’Economia e alle Finanze.


I suoi nemici


Tra i suoi acerrimi nemici in Campania l'ex ministro Mara Carfagna e il presidente della Regione Caldoro che Cosentino provò a screditare diffondendo la notizia che fosse gay.






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