neocolonialismo francese (1 Viewer)

marofib

Forumer storico
cavolo cadiamo sempre qua, aree disomogenee con un'unica valuta forte....la storia non insegna mai niente a quanto pare
non e' vero che si puo' tornare alla propria valuta...fallo in italia ora!


da IO
Ma il vero vantaggio per la Francia non sta in questi spiccioli, quanto nella capacità delle sue imprese, agricole comprese, di esportare verso le 14 economie dei due blocchi africani, giovandosi da un lato delle relazioni storiche consolidate, dall’altro di un cambio favorevole, tanto da poter vantare un saldo netto complessivo stimabile in oltre 3 miliardi all’anno, a fronte di una bilancia commerciale complessiva cronicamente passiva. Viceversa, i produttori locali hanno difficoltà ad esportare verso l’Eurozona, visto il cambio forte, tanto che negli ultimi 20 anni hanno dimezzato dal 50% al 25% la quota verso l’unione monetaria, trovando quali nuovi mercati di sbocco paesi come Cina e India.
 
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AndMoney

Forumer attivo
A stati che altrimenti avrebbero fasi con inflazione galoppante può andare bene. Infatti una Guinea ed il Mali erano usciti dal Franco CFA , ma dopo anni e periodi di instabilità ed elevata inflazione erano rientrati.

Ciò che vale per le armi vale anche per altri prodotti che si vogliano acquistare all'estero: chi vende una merce tratta il prezzo in una moneta abbastanza stabile o una delle monete principali, non una moneta che più volte si svaluta fortemente, come potrebbero essere le valute nazionali di certi stati africani se le avessero.
Quando l'Italia aveva la Lira comunque acquistava petrolio prezzato in US$.

E l'adesione al Franco CFA è volontaria. Se i governi di alcuni stati di quel gruppo valutassero più conveniente passare ad una valuta nazionale che fluttui anche ampiamente nei confronti del Franco CFA ( quindi l'Euro attualmente) , potrebbero farlo.

Volontaria in che senso?



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Dovresti cercare di scindere le questioni di propaganda politica (quale possono essere state le anche fallaci dichiarazioni dei politici nostri) dalle questioni di carattere tecnico.

La questione resta questa : il CFA analizzato per ogni stato aderente, è sopravvalutato o meno rispetto alla loro economia? e nei confronti dei loro partner o competitor commerciali?


leggi il grassetto di marofib:
cavolo cadiamo sempre qua, aree disomogenee con un'unica valuta forte....la storia non insegna mai niente a quanto pare
non e' vero che si puo' tornare alla propria valuta...fallo in italia ora!


da IO
Ma il vero vantaggio per la Francia non sta in questi spiccioli, quanto nella capacità delle sue imprese, agricole comprese, di esportare verso le 14 economie dei due blocchi africani, giovandosi da un lato delle relazioni storiche consolidate, dall’altro di un cambio favorevole, tanto da poter vantare un saldo netto complessivo stimabile in oltre 3 miliardi all’anno, a fronte di una bilancia commerciale complessiva cronicamente passiva. Viceversa, i produttori locali hanno difficoltà ad esportare verso l’Eurozona, visto il cambio forte, tanto che negli ultimi 20 anni hanno dimezzato dal 50% al 25% la quota verso l’unione monetaria, trovando quali nuovi mercati di sbocco paesi come Cina e India.


DxdU7GqWsAACLuK.jpg
 
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risparmier

Forumer storico
Volontaria in che senso?



Vedi l'allegato 501626


Dovresti cercare di scindere le questioni di propaganda politica (quale possono essere state le anche fallaci dichiarazioni dei politici nostri) dalle questioni di carattere tecnico.

La questione resta questa : il CFA analizzato per ogni stato aderente, è sopravvalutato o meno rispetto alla loro economia? e nei confronti dei loro partner o competitor commerciali?
L'adesione è volontaria nel senso ovvio che gli stati aderenti al Franco CFA aderiscono volontariamente e lo possono abbandonare, come avevano fatto decenni fa Mali e una Guinea , che dopo anni avevano deciso di rientrare.
Ci sono paesi africani poveri e con vari problemi, ma non hanno il Franco CFA come moneta.

di Redazione Online/ Francesca Roversi
...
La storia economica, poi, la racconta il Fondo Monetario Internazionale: le merci prodotte nei 14 paesi non erano competitive, il Cfa, fu allora svalutato del 50% negli anni '80 e '90 perché i 14 paesi potessero crescere, ma la svalutazione fece sì che l'Africa sub sahariana legata al Cfa potesse esportare i propri prodotti a prezzi bassi, ma pagasse il doppio, ovviamente, quelli importati. Per il Fmi, dunque, non resta che un'unica strada: le riforme. In primis: una prudente politica fiscale e monetaria e un appropriato tasso di cambio.

... ; lo stesso Macron, tuttavia, nell'ultima sua visita nel Maghreb aveva invitato i 14 paesi a valutare la loro permanenza nel Cfa, e a uscire se non rinvenissero più convenienza nell'accordo.
La decisione spetta a loro, aveva dichiarato Macron,
... Ma intanto gli stati tirati in ballo rimangono legati al Cfa che per le elite africane da un lato è una cintura di sicurezza, dall'altro è un alibi per scaricare sulla moneta interstatale la responsabilità di politiche economiche fallimentari.

Che cos’è il Franco delle colonie africane


La moneta svolge funzioni di riserva di valore e mezzo di scambio.
Non è sopra o sottovalutata in rapporto ad un'economia.
Se mai i prezzi di beni o titoli possono essere troppo alti o troppo bassi in base a qualche criterio.
Se alcuni prezzi sono troppo alti o troppo bassi si può capire in base a domanda ed offerta.
Se a certi prezzi si fatica a vendere qualche bene si può abbassare il prezzo.
Svalutare la moneta presenta inconvenienti. In passato il Franco CFA era stato svalutato e ciò rendeva più costosi prodotti importati di cui avevano bisogno quei paesi africani.
La moneta viene a volte usata come falso problema da additare per evitare di attuare riforme economiche e di atro tipo, che rendano più efficiente uno stato.


La qualità della moneta (parte prima) - Ludwig von Mises Italia
 
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marofib

Forumer storico
anche un cocainomane e' libero di non drogarsi..ma non puo' staccarsi

tutte le elite di quei paesi hanno enormi ricchezze in paradisi fiscali e non...spero di non dover mettere link...nessuno fara' girare la ruota col rischio di andar peggio...quindi si continuerà con lo status quo...quindi smettiamola con sta volontarieta' che e' ridicola

poi su tutto il resto non serve aggiungere altro...abbiamo un esempio di funzionamento in europa che parla da se'
 

risparmier

Forumer storico
Quindi chi governa certi stati africani preferisce continuare ad usare il Franco CFA.
Vorresti che qualcuno dall'esterno gli imponesse di abbandonarlo?
Almeno in qualche stato ci sono elezioni.
Se vi fosse un'imposizione dall'esterno non sarebbe più qualcosa di volontario.
Ti arrampichi sugli specchi.
Per adesione volontaria ovviamente si intende quella di chi governa certi stati.

Se le elite di certi stati hanno denaro in paradisi fiscali ( e in valuta forte) per loro da questo punto di vista non sarebbe un problema una moneta nazionale che si svaluti.
 
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marofib

Forumer storico
Quindi chi governa certi stati africani preferisce continuare ad usare il Franco CFA.
Vorresti che qualcuno dall'esterno gli imponesse di abbandonarlo?
Almeno in qualche stato ci sono elezioni.
Se vi fosse un'imposizione dall'esterno non sarebbe più qualcosa di volontario.
Ti arrampichi sugli specchi per negare l'evidenza.

Se le elite di certi stati hanno denaro in paradisi fiscali ( e in valuta forte) per loro non sarebbe un problema una moneta nazionale che si svaluti.

ho scritto paradisi (per enfatizzare le ruberie) e poi se ci hai fatto caso......e non
sul resto non intendo replicare perche' non c'e' sordo....
 

tontolina

Forumer storico
I Francesi [Macron-Hollande-Sarcozy] assassinano tutti gli africani che vogliono l'autonomia monetaria e sganciarsi dal CFA Francese.
Puntata 33 (Franco Cfa-Protoccoli Sion-Censura Youtube 26-01-2019) BN TV
 

marofib

Forumer storico
Molti, però, a partire da Macron, dicono che l’adesione al franco Cfa è stata volontaria. E che è possibile abbandonarlo, se si vuole.
“Macché. Chi lo dice dimentica che chi ha provato a uscirne è stato ammazzato o è stato deportato mentre nel suo Paese era in atto un colpo di Stato. Se c’è tutta questa libertà perché la Francia ha convocato l’ambasciatrice italiana Teresa Castaldo per chiarimenti?”




Quali sono gli esempi a cui fa riferimento?
“Ce ne sono tanti, ma le cito solo questi. Nel 1963 Sylvanus Olympio, primo presidente eletto del Togo, si rifiuta di sottoscrivere il patto monetario con Parigi e dispone una moneta nazionale. Tre giorni dopo viene rovesciato e assassinato in un colpo di Stato condotto da ex militari dell’esercito coloniale francese. Nel 1968 Modibo Keita, primo presidente della Repubblica del Mali, annuncia l’uscita dal franco Cfa, ma subisce un golpe guidato da un ex legionario francese. Ancora, nel 1987 Thomas Sankara, primo presidente del Burkina Faso indipendente, viene detronizzato e ucciso subito dopo aver dichiarato la necessità di liberarsi dal franco Cfa. Nel 2011 il presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, decide di abolire il Cfa sostituendolo con la Mir, Moneta ivoriana di resistenza. Ma le forze speciali francesi lo arrestano dopo aver bombardato il palazzo presidenziale. Questa è storia, per non parlare di Gheddafi”.

C’entrava il Cfa anche con la deposizione di Gheddafi?
“Certo. Nel 2011, quando è stato ammazzato, c’era proprio la questione della sovranità monetaria in ballo. Lui voleva creare una nuova valuta panafricana, il dinaro libico, sostenuta dalle ingenti riserve auree di Tripoli, proprio in alternativa al franco Cfa. Gheddafi e l’Unione africana avevano già deliberato la creazione di un Fondo monetario africano con sede in Camerun, di una Banca africana di investimento in Libia e di una Banca centrale africana in Costa d’Avorio”.


Franco Cfa, "Per Macron si può uscire? Chi ci prova viene fatto fuori. Ora si pubblichino accordi di decolonizzazione" - Il Fatto Quotidiano
 
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